tag:blogger.com,1999:blog-6683818924082859855.post8271380235767425618..comments2023-08-09T11:04:24.936+01:00Comments on ERETICO DI SIENA: Non ci resta che l'ospedale...ERETICO DI SIENAhttp://www.blogger.com/profile/10810158340962657368noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-6683818924082859855.post-62903114152013727062013-07-11T12:14:24.756+01:002013-07-11T12:14:24.756+01:00No per sapere i fatti tuoi, ma dove vai in vacanza...No per sapere i fatti tuoi, ma dove vai in vacanza? In un posto tranquillo da dove puoi continuare a seguire il blog o in qualcuno dei tuoi posti dove non c'è neanche la linea e ci abbandoni per 10 giorni?!... Buone ferie<br />Anna GAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6683818924082859855.post-75266506927188337552013-07-11T10:37:14.825+01:002013-07-11T10:37:14.825+01:00Caro Eretico
Io ho una carie a un dente mica puoi ...Caro Eretico<br />Io ho una carie a un dente mica puoi informarti se c'è qualcuno che me la può curare per benino in codesto posto detto le Scotte. E poi non vorrei nemmeno pagare il parcheggio visto che vengo con la macchina. grazie per l'aiutoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6683818924082859855.post-57289001267573915982013-07-10T21:44:01.572+01:002013-07-10T21:44:01.572+01:00Una domanda che comprende tutti gli argomenti affr...Una domanda che comprende tutti gli argomenti affrontati da questo blog. Tutto bene, tutto logico, ho letto i due libri 'La casta di Siena' e 'Le mani sulla città', tutto belloe d interessante. Però ora avrei una domanda: ma allora a chi credere con tutti questi loschi figuri? Ma davvere non c'è ne è proprio nessuno che potrebbe essere creduto e sostenuto? Tutti hanno la rogna. Forse una persona potresti essere tu. Ma ci saranno anche altre persone che potrebbero rimettere a posto la barca Siena. Oppure non c'è più speranza? L.M.<br />P.S.: ovviamente la salvezza della Robur o della Mensana Basket non dovranno essere i problemi primari, ce ne sono molti altri più importanti e decisivi per il futuro dei senesi.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6683818924082859855.post-33203359265747474602013-07-10T17:27:11.775+01:002013-07-10T17:27:11.775+01:00Grazie Mario per la tua condivisione! io l'ho ...Grazie Mario per la tua condivisione! io l'ho molto apprezzata. Un abbraccio.<br /><br />marghe.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6683818924082859855.post-51629583890391855752013-07-10T16:52:38.528+01:002013-07-10T16:52:38.528+01:00perché non parliamo del nuovo super primario di ca...perché non parliamo del nuovo super primario di cardiologia (val d'elsa e val di chiana) che ha sbaragliato tutti gli avversari in quanto superneutrino (nipote buono della bindi)anonimohttps://www.blogger.com/profile/11698974797409196904noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6683818924082859855.post-12481480044552169362013-07-10T12:32:13.284+01:002013-07-10T12:32:13.284+01:00Tra questi in attesa si devono fare strada o megli...Tra questi in attesa si devono fare strada o meglio dire gimkana - per raggiungere gli ascensori di servizio- le lettighe e le carrozzine utilizzate per la mobilità interna agli altri reparti della struttura ospedaliera.<br />Lascio al lettore immaginare il resto....<br />Per quanto riguarda gli spazi destinati al day hospital (accettazione,prelievi,ecc...) si tratta di pochi ed angusti spazi con vincoli logistici che costringono i pazienti e gli operatori a percorsi incongrui e per niente funzionali ; dulcis in fundo la stanza dove vengono somministrate le terapie anche complesse ed impegnative per le condizioni di salute dei pazienti.<br />Una stanza che accoglie quasi in cerchio 8 poltrone,affiancate l’una all’altra , con i pazienti a contatto di gomito, senza poter garantire nessuna privacy con terapie di durata media di almeno 60’- 90’ ciascuno con inconvenienti e/o interruzioni della somministrazione all’ordine del giorno,considerate le condizioni di salute dei pazienti in trattamento.<br /><br />Ed ora una nota molto personale su questa straordinaria esperienza umana che sto vivendo.<br />Ciò nonostante o forse proprio a causa della ”coabitazione” forzata ed anche del clima positivo consolidato che si è instaurato tra gli operatori ed i diversi pazienti (ci si chiama tutti per nome) ne risulta stimolato il dialogo e il confronto tra le nostre diverse esperienze di malattia e di vita.<br />Si intrecciano le nostre storie e vicende personali, di Mirko con Gaia,Luciana,Giordano,ecc...; ci raccontiamo,ci incoraggiamo,ci riconosciamo in una nuova piccola comunità, come a me piace chiamarla:<br />“la bella comunità dei pazienti del 4 piano terzo lotto”.<br />E ora anch’io, anche Mario è entrato a farne parte ; e ne ricavo, come gli altri prima di me, rassicurazione e solidarietà.<br />La mia ambizione, il mio obiettivo ora è che questa piccola comunità possa divenire anche una community on-line che attraverso la rete faccia meglio conoscere il senso e il valore di questa straordinaria esperienza ad altre community e perchè no anche a quella affezionata dei lettori di questo blog.<br />Marionoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6683818924082859855.post-72074298890251808402013-07-10T12:30:59.398+01:002013-07-10T12:30:59.398+01:00Volendo riassumere in un giudizio sintetico le mie...Volendo riassumere in un giudizio sintetico le mie valutazioni al riguardo non posso fare a meno di affermare che le attività di questa Unità Organizzativa – EMATOLOGIA - sono svolte in modo eccellente,nonostante e ad onta di tutti i vincoli e i limiti strutturali,logistici e di risorse assegnate in cui gli operatori sono costretti a svolgere i loro compiti assistenziali.<br />Raramente mi è capitato di trovare un team di medici e infermieri cosi affiatato,motivato ed impegnato rispetto agli obiettivi assegnati.<br />Si tratta di un gruppo,anzi di una “squadra” che vanta un’età media molto giovane e che consta di un piccolissimo numero di medici strutturati (ciò che resta della divisione,a mio avviso,improvvida dell’Unità Organizzativa iniziale) accanto a 5 specializzande/i motivatissime,impegnate dalla mattina presto al pomeriggio inoltrato proprio perchè coinvolte con piena responsabilità ed autonomia dalla loro dirigente rispetto al compito loro assegnato: la “presa in carico” di ciascun paziente.<br />Per i non addetti ai lavori significa farsi carico in ogni caso e in ogni situazione del rapporto fiduciario stabilito con il paziente ed onorare tutti gli impegni che ne conseguono costituendo così per essi un punto di riferimento certo e costante per tutti i bisogni: informativi,assistenziali,ecc...<br />Ed anche un pool di infermieri che per quanto di recente costituzione ed eterogenea esperienza specifica professionale-tra l’altro la gran parte di essi sono giovani meridionali – risulta presentare una proficua amalgama(grazie ad un valido coordinamento ed alla rotazione mensile in affiancamento) ed un ottimo orientamento all’utente dimostrando peraltro grande disponibilità,sensibilità e cura della qualità del rapporto col paziente.<br />Che dire: credo che in questo caso l’AOUS possa vantare a giusta ragion, e una volta tanto senza tema di autoreferenzialità , l’U.O. di EMATOLOGIA come un punto di eccellenza ed esperienza di riferimento importante per l’intera struttura ospedaliera per quanto riguarda il livello raggiunto di positivo clima organizzativo interno.<br />Ciò in ragione anche della complessività,varietà e sviluppo delle attività svolte che risultano peraltro in costante espansione;<br />oltre ai compiti assistenziali va ricordato che viene pure svolta una qualificata ed apprezzata attività di ricerca in raccordo con centri nazionali ed internazionali.<br />E certamente merito di tutto ciò va riconosciuto a chi dirige questa struttura, la professoressa Monica Bocchia , che in essa profonde appieno tutto il suo tempo ed impegno professionale ed organizzativo.<br />E però tutto ciò avviene in condizioni strutturali e logistico-organizzative particolarmente sacrificate.<br />Senza farla lunga voglio citare qui solo due esempi eclatanti riguardo agli spazi a disposizione:<br />1)la sala di attesa, 2) gli spazi per il day hospital ed in particolare l’ambiente utilizzato per la somministrazione delle terapie.<br />La prima è uno spazio inadeguato ed inappropriato ricavato tra gli ingressi di 2 reparti a fronte l’uno dell’altro : una piccola hall,collocata dinanzi agli ascensori di servizio in cui ogni mattina dalle 7,30 alle 13;00 si affollano in attesa – con 30 posti a sedere - dai 40 ai 60 pazienti e/o accompagnatori per volta che arrivano lì dalla mattina presto,spesso provenienti dalle aree più periferiche delle provincie senese e grossetana.<br />Marionoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6683818924082859855.post-88523310543450953212013-07-10T12:29:16.876+01:002013-07-10T12:29:16.876+01:00Caro Raffaele
Ancora una volta sono costretto a ch...Caro Raffaele<br />Ancora una volta sono costretto a chiedere spazio per me nel tuo blog.<br />Stavolta non posso proprio farne a meno per le ragioni che vengo ad esporre.<br />Mi corre un forte obbligo morale e di riconoscenza nei confronti di tutti gli operatori sanitari : medici,infermieri,tecnici che con il loro intervento tempestivo e provvidenziale hanno scongiurato un esito infausto di una malattia del sangue tanto rara quanto ad esordio subdolo la quale - se non riconosciuta in tempi brevissimi - presenta un decorso irrimediabilmente fatale.<br />Perciò intendo ringraziare in particolar modo - oltre al mio medico curante e mio caro amico, dr. Pavese,che vincendo le mie remore mi ha letteralmente trasportato al Pronto Soccorso delle Scotte -<br />quanti, a partire proprio dall’intervento complesso li’ avviato dai colleghi del pronto soccorso ,hanno contribuito ad evitare le conseguenze di cui ho scritto sopra.<br />Si è trattato di un intervento che si è giovato di diverse e consolidate professionalità (non solo mediche) e competenze: ematologia, laboratorio,diagnostica per immagini ,nefrologia e neurologia che ha consentito, prima,di diagnosticare per tempo(in pochissime ore) questa malattia del sangue così rara(2-6 casi per milione) e poi riuscire ad impedire l’evoluzione verso lesioni permanenti (reni e/o sistema nervoso centrale) o la morte . <br />Ed a seguire intendo pure ringraziare tutti gli operatori , ed in particolare stavolta il personale infermieristico ed ausiliario(caposala,infermieri,oss,ota ecc..) del Reparto di Ematologia ,ed anche dell’Ambulatorio di Plasmaferesi di Nefrologia che con professionalità ,sensibiità e qualità relazionali non comuni hanno agevolato il decorso positivo del mio ricovero in quel reparto di cura.<br />A chi legge queste righe ,a questo punto potrebbe venire naturale una domanda : <br />che ci fa qui,in questo blog di denuncia e di critica puntuale di situazioni di palesi malefatte in ambito sanitario (carriere al neutrino,bilanci taroccati,cc…) una nota di riconoscenza personale per una vicenda che sembrerebbe avviata a finire bene?<br />Perché non affidarla a una breve nota in cronaca locale,come di solito viene fatto?<br />Ed invece ho voluto apposta che figurasse qui come utile premessa a una valutazione più approfondita ed analitica che andrò ad articolare in più interventi -per rendere più agevole la lettura - a partire dai numerosi spunti di riflessione che mi ha stimolato a fare questa mia esperienza che considero tutt’altro che conclusa ; che anzi,per la natura della malattia, credo non si risolverà a breve.<br />Al ricovero sta facendo seguito un attività di cura in day hospital di EMATOLOGIA ed anche di NEFROLOGIA che, forse,dorà durare nel tempo.<br />Quindi le considerazioni che vado a fare tengono conto inevitabilmente dell’esperienza manageriale<br /> ultra- decennale di un dirigente medico oramai in pensione quale io sono ,ma soprattutto vogliono rappresentare il punto di vista di un paziente/utente che ha utilizzato, sta utilizzando ed utilizzerà ancora servizi assistenziali (attività di ricovero e day hospital) forniti da strutture organizzative e funzionali dell’AOU delle Scotte.<br />Marionoreply@blogger.com