sabato 29 gennaio 2011

La Sodomia nella Chiesa: prendiamola alla lontana. Per ora...

  Qualcuno avrà già capito, a qualcun altro fischieranno le orecchie, altri ancora saranno scandalizzati solo dal fatto che se ne scriva (ma oggi, nell'Italia del bunga bunga imperante, esiste ancora la possibilità di scandalizzarsi?): in questo post, tuttavia, la prendiamo molto, molto alla larga; l'intenzione è quella di dare una cornice storica alla questione dei rapporti tra la pratica sessuale sodomitica, e la Chiesa cattolica.

Fonte primaria di riferimento, un libro magnifico: "Riforma-La divisione della casa comune europea", dello storico inglese Diarmaid McCulloch (Carocci editore): un classico su Lutero, e non solo.
Andiamo a citare ciò che ci interessa: "il cristianesimo (nel periodo anteriore al Mille, Ndr) aveva mostrato una certa ambiguità nei confronti della condotta omosessuale, e il fatto non era sorprendente se si considera il contrasto tra il totale silenzio mantenuto da Gesù Cristo su questo tema e l'evidente ostilità dell'apostolo Paolo verso l'omosessualità. La Chiesa, in realtà, dimostrò una qualche forma di accettazione della condotta omosessuale all'interno di un contesto cristiano". Parole molto chiare, che non necessitano di ulteriori commenti: Gesù non parlò mai - stando ai Vangeli - contro l'omosessualità. Paolo, invece, "aveva messo chiaramente in relazione i rapporti omosessuali con la disubbidienza agli ordini del Signore" (qui McCulloch cita la prima lettera ai Romani, 26-27).
Nell'Europa occidentale, tra l'XI ed il XII secolo, si arrivò invece a quella "formazione di una società persecutoria", come la chiama lo storico. Una "società persecutoria" tutt'altro che abbandonata anche in seguito, come sappiamo...
Nel massiccio tomo su Lutero, si trova citato anche San Bernardino, tanto per avvicinarci dal punto di vista anche spaziale.  Il grande dibattito che divideva e lacerava la Chiesa - allora come adesso - era quello del "dire, o non dire"? Bernardino era per il dire, senza ma e senza se: e senza peli sulla lingua, soprattutto.
 A pagina 791, si scrive che Bernardino nominava, e denunciava, atti di sodomia, in città. Facendo nomi e cognomi. Quando predicava alla folla senese, "Le madri presenti fra il pubblico durante la sua predicazione all'aperto nelle piazze di Siena diventavano talmente furiose che una volta, nel 1427, abbandonarono in massa la Piazza inducendo il predicatore a gridare al loro indirizzo: "Non andare, non ti partir; aspetta , che tu udirai forse cose che non l'udisti mai più".
Al netto delle sue indifendibili tirate antisemite, simpatico, questo San Bernardino.
Nella Siena di oggi, di Santi davvero non vedo neanche l'ombra: forse è più il momento degli eretici, per parlare di queste cose...

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