Dopo un post serio come quello di ieri, l'eretico si rituffa volentieri nella pirotecnica vita cittadina, ma senza abbandonare il Risorgimento, di cui si celebra la "settimana santa" che avrà il suo acmè giovedì 17.
Cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno, se possibile: mi ripeto che, in fin dei conti, dopo tutto questo parlare di Risorgimento, qualcuno, magari, andrà perfino a studiarlo, o almeno a leggere qualcosa (anche i fumetti, al limite!).
A livello locale, l'ideologo del 17 marzo in salsa panforte è certamente Stefano Bisi: coerente con la sua vicenda personale di massone, e con le prese di posizione del Corriere di Siena (su Via XX settembre mancante a Siena, per esempio, o sul degrado del cimitero dei garibaldini, ed altro ancora): tutte cose buone e giuste. Quello che francamente digerisco meno è la necessità - come d'abitudine - di firmare, in questo caso per ritrovarsi davanti al neopulito Monumento per l'Indipendenza. Sembra la solita chiamata a raccolta bisiana, di cui non si sentiva un gran bisogno.
Come lo festeggeranno, i nostri eroi della Casta, questo evento?
Gabriello Mancini, per esempio, cosa farà mai? Potrebbe indossare una camicia rossa, e mimare mosse garibaldine, per quanto più abituato alla genuflessione clericale: la camicia, tra l'altro, forse non reggerebbe la carica, ma la sua figura Gabriellone la farebbe. Certo, Garibaldi gli direbbe di perdere qualche chilo: con quel fisico, pare più un vescovo, che un rivoluzionario. E i vescovi - 150 anni fa - pintavano tutti contro...
Ed il prode Bezzini, quello che pare sia il Presidente della Provincia (anche se in pochi lo sanno)? Lui è uno che per il Risorgimento ci sente, davvero: non c'è niente da fare. Visti gli ultimi accadimenti ( leggasi i post su cinghialopoli), sembra abbia fondato un corpo d'èlite della Provincia: i "Cinghialai risorgimentali". Zona d'assalto preferita, le campagne del Senese: morte ai cinghiali austriacanti, dunque!
Prima di abbattere ogni capo, però, il Bezzini vuole attendere, cauto e circospetto com'è: pretende il certificato di tracciabilità per ogni bestia, per essere sicuri sicuri.
Ed il futuro Sindaco? Franco, è in difficoltà: già ha dovuto aggiungere alla sciarpa della Mens sana quella della Robur, ora non sa più come mettersi, per festeggiare il Risorgimento. Uno dei suoi cappellini da baseball, con il tricolore d'ordinanza dipinto all'uopo? Occhiali griffati bianco, rosso e verde? Ma soprattutto: che bisogna dire, in questa occasione? "Io quelle solite tre o quattro cosine sulla Resistenza, le avevo imparate, dopo tanti anni di manifestazioni: avevo imparato anche la differenza tra l'8 settembre ed il 25 aprile! Era stata dura, ma ce l'avevo fatta! Ora, però, che ca...dico?", pare si sia lasciato andare con un suo sodale. All'Assessore Flores, poi, si vergogna di chiedere lumi, per paura di fare figuracce; al Sindaco attuale lo stesso, perchè teme che gli suggerisca date sbagliate, a mo' di perfido tranello. A chi chiedere, allora? La solitudine dell'uomo di Potere: non si può fidare di nessuno...
Mussari Giuseppe, invece, essendo di gran lunga il meglio pezzo del bigoncio (nonostante qualche scivolata storica gli appartenga), saprà ottimizzare anche questo evento da par suo: a sorpresa, verrà lanciata una campagna molto trendy, per favorire il brand Mps, sempre più glamour. Sembra che annuncerà una campagna promozionale in grande stile (reclutati mille volenterosi, speranti nel non licenziamento: e Lui fa Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele insieme...). Per proporsi sempre più come banca etica e patriottica allo stesso tempo, ecco il botto mussariano: mille euro di bonus aziendale a tutti i dipendenti partecipanti alla Spedizione dei Mille e ad almeno due guerre d'Indipendenza! Canale Tre ci farà una serata speciale, per la premiazione.
Dite che non c'è più nessun sopravvissuto? Davvero? Beh, noi bella figura s'è fatta uguale, e a costo zero: oltre che etici, siamo anche patriottici. Vuol dire che i soldi risparmiati, si danno ai nostri campioni del basket: altro che l'Italia, quelli. Quelli devono conquistare l'Europa!
E il Risorgimento, è sempre più blu...
Raffaele Ascheri
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