domenica 27 marzo 2011

Lettura pubblica della sentenza alla saletta dei mutilati!

  Allora ci siamo: domani - lunedì 28 marzo alle 17, 30 - alla saletta (neanche tanto "etta") dell'Associazione mutilati ed invalidi di guerra, l'eretico darà pubblica lettura dei passi salienti della clamorosa sentenza del Giudice Cavoto (quella dei 250mila euro di risarcimento, per capirci). Con lui, ovviamente l'avvocato Luigi De Mossi.
Sarà un'occasione - partendo dalla indubbia "originalità" della sentenza - per parlare dell'articolo 21 della Costituzione italiana, della libertà di stampa in questa città, e del valore di questa sentenza: un monito - chiaro, esplicito, minaccioso - alla libertà di informazione a Siena. Fate attenzione a questo, che è molto significativo: la Curia non dice niente, non rilascia comunicati, fa finta di niente; si chiude sempre più nel suo fortino di potere e denaro, di appoggi trasversali e di silenzio - colpevole - della politica. L'eretico, invece, vuole fare conoscere le cose ai cittadini, anzi cerca gli spazi per farlo (e magari li trova sui giornali nazionali): di qui l'appuntamento di domani.
Un problema che dovrebbe riguardare tutti, non solo l'eretico: perchè oggi tocca a lui, ma in futuro potrebbe toccare anche ad altri. In una città in cui il Presidente del Gruppo stampa è contemporaneamente portavoce del Vescovo (conflitto di interessi?), ed in cui il Presidente dell'onnipotente banca è anche avvocato del monsignore sotto processo(conflitto di interessi?). In una città in cui il monsignore sotto processo (ancora in corso, anche se già assolto per il Giudice Cavoto...), andava regolarmente a pranzo e cena con il Procuratore Capo Calabrese, ora in pensione. Roba che neanche nei libri di Sciascia sulla mafia siciliana, si vedeva.

Quanti saremo, domani? C'è chi dice tanti, chi pensa (e soprattutto spera) quattro gatti: vedremo.
Comunque sia, citando Mao Tse Tung: " Basta una scintilla per infiammare la prateria". La scintilla c'è, eccome: vediamo se la prateria si lascia incendiare.
Di certo, la Casta - come dimostra proprio! l'incendio del 2 aprile 2006 - è piuttosto lenta nel chiamare i Vigili del fuoco...
Raffaele Ascheri

5 commenti:

  1. Ho letto ed apprezzato molto il tuo libro L'imbroglio di Medjugorje...l'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è la supposta appartenenza di Jacopo Fo ai devoti? Non ho trovato dichiarazioni di conferma da parte dell'interessato.

    RispondiElimina
  2. Ti ringrazio del complimento.
    Quanto a Jacopo Fo, scusami ma sei proprio sicuro che io l'abbia "bollato" come devoto a Medjugorje? A che pagina, please? Francamente non mi pare, anche se - essendo il libro di più di 5 anni or sono - potrei sbagliarmi io...
    L'eretico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mea culpa! In effetti avevi scritto di Alessandro Fo, il nipote di Dario Fo. Chiarito l'equivoco posso solo confermarti che il libro è molto informativo.
      Dovrebbero leggerlo tutti coloro che si sono fatti turlupinare dai falsi veggenti e che ahimè credono ciecamente ad una messa in scena studiata ad hoc dai frati ribelli.
      Secondo un mio modestissimo parere il titolo è troppo forte per sperare che qualche seguace lo legga..magari "Il Caso Medjugorje" sarebbe stato più idoneo...
      Saluti
      Dario

      Elimina
  3. Raffaele ti stimo tantissimo! complimenti per le tue inchieste che sono sempre più "scomode" in questa assurda e triste città.

    RispondiElimina
  4. Ciao, mi chiamo Cristina, vorrei sapere se sei mai stato a Medjugorie... Vorrei proporti un gioco e da uomo curioso come sei non potrai rifiutare. Vuoi ? A presto Cristina

    RispondiElimina