mercoledì 18 maggio 2011

Un appello su cui meditare...

 Il Général Charles De Gaulle, il 18 giugno del 1940, era a Londra, con la Francia appena occupata dai nazisti. Il suo discorso ai francesi (appel du 18 juin), dai microfoni della Bbc, è da tutti riconosciuto come la pietra miliare della Resistenza francese. Qui - se Dio vuole - non ci sono nazisti conquistatori, ci mancherebbe altro: invece della implacabile ferocia nazista, qui i vincitori sono quelli della "rivoluzione dolce". Modo elegante, anche vagamente ossimorico, di edulcorare la squallida realtà della campagna elettorale. Fatta di pranzi, cene, colazioni, mòniti alle persone giuste (non c'è solo chi non ha lavoro, esiste anche chi vuole la promozioncella, per esempio). Non è una novità assoluta, per la politica senese, tutt'altro: forse mai come in questa occasione, però, si è raschiato il barile. Siamo alla piena - e neanche nascosta - mastellizzazione della politica. La rivoluzione dolce, in che cosa mai consisterebbe? Cosa c'è di rivoluzionario in due liste di Sinistra (?), abbinate al doroteo Ceccuzzi? Oppure in due liste acchiappavoti, con gente che da vent'anni fa le stesse, identiche cose prima di ogni elezione (vedasi sopra: cene, pranzi, buffet)? A Siena, purtroppo, è morto il voto d'opinione (ed anche le opinioni non se la passano troppo bene...).
Una lettrice mi chiede perchè anche Silvione avrà stappato il suo champagne, per la vittoria ceccuzziana. Lo ripeto: perchè gli attuali assetti del potere senese (Banca in primis), gli vanno perfettamente a genio. Proprio a livello personale, per capirsi. Vedasi una figura come Verdini, vedasi i post in cui scrivevo della candidatura Ceccuzzini. Ceccuzzi è stato votato da tanti anche in nome dell'antiberlusconismo: sono i paradossi della politica, che possono accadere quando il cittadino medio ignora le dinamiche sotterranee della politica stessa. Ho detto Denis Verdini. Avrei dovuto aggiungere, magari, il senatore berlusconiano (nella declinazione matteoliana) Franco Mugnai da Castell'Azzara, grande consulente mussariano per Ampugnano: l'eretico ne riparlerà. Quanta gente, in definitiva, è andata a mettere la crocettina sul Pd, pensando di fare uno scorno a Berlusconi? Tanta, tanta. E non ci hanno capito proprio niente: ma sic et simpliciter non sapevano, non potevano sapere.
Torniamo, per concludere, a De Gaulle (per le analisi sulle preferenze, ci diamo appuntamento al futuro, senza fretta): l'appello del 18 giugno 1940. Magari anche dall'esilio (chissà), l'eretico cercherà di continuare ad informare i cittadini - per quanto gli sarà possibile - sulle storture del Sistema Siena. C'è davvero tanto, da scrivere. Da questo punto di vista, Franchino è il Sindaco migliore che potesse capitare!

Ps Mi scuso per avere postato tardi alcuni commenti, per meri problemi tecnici; altri, non li ho proprio potuti postare: pur condividendoli in pieno, non volevo "aggiungere altra carte", come ha detto una settimana fa il neosindaco...

2 commenti:

  1. Come cittadino medio è vero ignoro le dinamiche sotterranee della politica....ma allora ti chiedo di illustrarcele perchè sono sicura che interesseranno a molti perchè ritengo che il tuo blog non dovrebbe essere solo per pochi eletti....R.F

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  2. Caro/a R.F., ma proprio il successo del blog, dimostra che molti cittadini medi cercano di essere più informati leggendo l'eretico: che non ha nessuna voglia di essere seguito da pochi eletti. Te lo assicuro! Qualche volta, può essere che sia un pochino criptico, ma è la politica in generale (e quella senese in particolare) ad essere complessa ed ardua da decifrare: pensa - per esempio - che Ceccuzzi fa finta di essere antiberlusconiano e di sinistra...

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