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venerdì 21 ottobre 2011
Ceccuzzi-Mussari contro l'eretico: causa rimandata...
La causa intentata da Mussari Giuseppe e da Franchino il Ceccuzzi contro l'eretico - fissata per oggi - è stata rimandata al prossimo 25 novembre 2011. Ancora un mese abbondante, dunque.
L'eretico ritiene che sia doveroso che la singolarità di questa causa (promossa dal Sindaco e dal Presidente del terzo polo bancario italiano insieme, forse per risparmiare sull'avvocato...) vada conosciuta anche nei dettagli, visto che stranamente la stampa cittadina è restia a parlarne.
Robetta interessante, invece, ce n'è a iosa: parliamo di Mussari Giuseppe, che almeno desta interesse (su quell'altro, come si fa a scrivere più di tanto, tali sono la monotonia e la piattezza della sua vita?); Beppino si è impermalosito - fa sapere l'avvocato Pisillo, suo legale di fiducia - per molte cose.
Per esempio, perchè, nel mio Le mani sulla città uscito nell'aprile del 2009, lo descrivevo come uno che al Palasport mensanino era arrivato non proprio da ragazzino: niente di male, tra l'altro. Che male c'è, se uno inizia a frequentare tardi, non da adolescente un luogo ricreativo-sportivo? Apriti cielo: Beppino si deve essere incazzato di brutto, e ha voluto puntualizzare di essere stato un mensanino di ormai lunghissima data. Addirittura sin dal 1988(!), da quando aveva cioè 26 anni, tondi tondi. Mussari ha fatto quindi la gavetta del tifoso, tifando Mens sana anche negli anni bui della serie B, quando di Eurolega neanche si poteva immaginare di parlare. L'avvocato Pisillo, quindi, blocca al 1988 la mensanità mussariana. Agli ordini di Ezio Cardaioli in quel di Sant'Agata, no: neanche a parere di Pisillo, Beppino c'era, in quei tempi perigliosi e pioneristici...
Da buon avvocato, Mussari sa bene che ci vogliono i testi, le pezze d'appoggio: ecco allora apparire due amici e tifosoni di vecchia data, il commercialista Marco Turillazzi e l'altro grande amicone (nonchè avvocato anch'egli) Paolo Saracini (ma non era tifosone del Siena? Allora è uno che non si fa mancare proprio niente, nella vita...).
L'eretico, allora, si arrende: di fronte a due cotanti testi, cosa potrebbe opporre il povero eretico, con il pur ottimo avvocato De Mossi? Non gli resta che appellarsi alla clemenza della Corte, e sperare nel buon Dio...
Resta però, del tutto inevasa, una domanda: perchè tutta questa impermalosita puntigliosità nel datare a 23 anni or sono la semplice frequentazione di un Palasport?
Ognuno, con la sua testolina, si dia la sua personale risposta...
W la libertà di parola e di espressione! Mi pare sia un diritto costituzionale, tra l'altro...
RispondiEliminaRicordi vaghi di storia:
RispondiElimina"Galeazzo Ciano non aveva partecipato alla marcia su Roma; per il ruolo che aveva raggiunto nell'Italia di quel periodo, questa era una grossa macchia per il genero di Mussolini e uomo dai molti incarichi importanti.
Bastavano però due partecipanti che avessero dichiarato la sua presenza, e si sarebbe fregiato dell'ambito riconoscimento. Uno dei due che si prestò alla dichiarazione fu l'amico Alessandro Pavolini, futuro segretario spietato del PFR, colui che risultò più intransigente per la sua condanna a morte dopo il processo di Verona".
Altro ricordo di storia:
Giambattista Vico!
Caro anonimo,
RispondiEliminacomplimenti vivissimi per la citazione quantomai opportuna(manca solo l'indicazione bibliografica, che mi interesserebbe non poco); ne farò - a tempo debito - buon uso.
A noi, in loco, più che i processi stile Verona, basterebbero quelli della Magistratura, anche con pene assai più lievi...
L'eretico
grandi...!!!e che dovrebbero dimostrare, di essere stati tifosi della mens sana dal 1988? Magari hanno conservato l'abbonamento o i biglietti datati oppure hanno foto ugualmente datate che li ritraggono ad applaudire...ROBA DA MATTI!!!!
RispondiEliminaMa non lo ricordate quando Mussari andava sempre in giro con il povero Bovone?
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