sabato 15 ottobre 2011

Il giornalismo a singhiozzo della Nazione: Schiantopoli sì, Mps no...

    Ennesima dimostrazione di grande giornalismo della Nazione Siena: oggi sbatte le intercettazioni su Schiantopoli in prima pagina (ma senza fare un nome, neanche della ditta sotto inchiesta!), mentre su Galaxopoly, Processo Acampa e tantissimo altro, silenzio parassoluto. Come già scritto e riscritto, c'è una montagna di materiale (anche intercettazioni, ovviamente) sul ruolo di Banca e Fondazione Mps nell'affaire Ampugnano: La Nazione non ha mai pubblicato alcunchè. E le intercettazioni del Processo Acampa? Senza i libri ereticali e la Repubblica, chi le conoscerebbe?
 Caro caporedattore, sarebbe facile fare sorridere sul tuo cognome, ma te lo meriti: questo giornale, non è forse un pochino strambo?
 Capisco bene che la linea editoriale venga FORSE (E DICASI FORSE) leggermente ed impercettibilmente influenzata da quella di Bagnaia, e capisco anche che quella di Bagnaia non sia interessata da problemi quali la Morte (la Monti Riffeser - come si sa - è nel ristrettissimo club degli italiani immortali, con la sua amica Fanfani, Giulio Andreotti e pochissimi altri), e si comprende benissimo che sia meglio tenersi buoni i rapporti con il Monte o la Provincia, che con la ditta Nannoni: questa asimmetria, però, è davvero stridente. Non c'è bisogno di essere grandi esperti di giornalismo...

Se viene arrestato un albanese, La Nazione pubblica spesso financo la foto, del reprobo; se viene indagato il Presidente di Mps, la notizia - chiaramente priva di alcuna rilevanza sociale - la si relega nell'Economia, così il lettore medio neanche la legge.
Farò un altro esempio, molto personale: quando lo scrivente, nel marzo scorso, fu condannato dal mitico Giudice Cavoto per diffamazione nei confronti di quei due galantuomini che rispondono al nome di Acampa Giuseppe e del cittadino Antonio Buoncristiani, La Nazione ci fece una paginata intera, con nome e cognome del condannato, e con tanto di foto (tra l'altro, di pessima qualità...) del reo non confesso. Del libro da cui scaturiva il tutto, però, MAI NESSUNA PAROLA, nonostante l'incredibile successo.
 Come si spiega, questa curiosa contraddizione? Non osando sperare che quella di Bagnaia perda il suo preziosissimo tempo per un blogger, è evidentemente farina del sacco del caporedattore Strambi.
Quello, il cui top giornalistico arriva - puntuale appunto come le tasse e la morte - nell'editoriale (sic) settimanale: quando augura "buona domenica" ai lettori...

5 commenti:

  1. Grande Eretico...a questo servono i processi mediatici a far distogliere lo sguardo dalla realtà e a condannare gratuitamente chi non può controbattere!

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  2. Ma almeno La Nazione, una volta tanto, ha scritto le cose come stanno (a parte i nomi mancanti). Il Corriere di Siena mi pare non abbia neanche dato la notizia...

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  3. Purtroppo i giornali tradizionali, a Siena, rispondono a queste dinamiche. Stride anche l'aspetto, che solo alcuni cittadini, i fruitori di internet, possono rimanere informati su ciò che la carta stampata non pubblica.
    Va dato il merito, a questo e ad altri blog, e ad un unico giornale on.line, di rispettare quel principio elementare di "indipendenza e correttezza dell'informazione" alla base del giornalismo !

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  4. Altra figura da cioccolatai per la Nazione. Sotto i sessant'anni, comunque, lo comprano in pochi, questo quotidiano che mette il giornalismo d'inchiesta al primo posto...

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  5. Segnalo all'eretico un articolo, sulla Nazione di oggi, della Valdesi. Non mi sembra così pessima come la vede lui...

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