venerdì 24 febbraio 2012

Asl 7: la Corte dei Conti si muove...

  Angelo Canale: l'eretico fa sommessamente presente che questo Procuratore regionale della Corte dei Conti è la persona giusta per alzare finalmente il velo sull'Asl 7 (e non solo, ovviamente...).
All'apertura dell'anno giudiziario, ha pronunciato parole chiare e forti, che sono un balsamo per le orecchie ereticali.
 Un passaggio, fra i tanti (su cui torneremo in futuro):
"I vertici delle amministrazioni NON SEGNALANO I FATTI DANNOSI PER L'ERARIO. Spesso apprendiamo dalla stampa, da cittadini o da associazioni vicende che i vertici amministrativi si sono guardati bene dal denunciare: un comportamento, quest'ultimo, che se non è dolosamente omertoso è QUANTOMENO COLPEVOLMENTE NEGLIGENTE".
Fischiano le orecchie a qualcuno, forse? Dio ce lo conservi, questo dottor Canale...

  A questo proposito, eccoci alla nostra storiella settimanale. Ci occupiamo, a questo giro, del dottor Paolo Biagi, dirigente medico di II livello, Responsabile dell'Unità operativa Medicina di Nottola-Montepulciano fino ad un anno fa.
Il succitato primario evidentemente NON era troppo simpatico alla dottoressa Benedetto in Rossi, allora imperante; giusto un anno fa (febbraio 2011), quindi, nasce l'esigenza di toglierlo da Nottola. Viene "sospeso dalle funzioni" di Direttore dell'U.O., per approdare a Siena in un ufficio del Centro direzionale a predisporre (su proposta formulata "per vie brevi" dal Direttore sanitario, dr. Del Ministro) 2 progetti aziendali di durata, ciascuno, triennale (delibere numero 46 e 48 dell'8 febbraio 2011). In sintesi, progetti di riqualificazione delle Terme di Chianciano (fegato sano, come si sa...).
Per rendere più accettabile il trasferimento Nottola-Siena, il Biagi si è visto indorare la pillola con 12.500 euro annui complessivi (oltre allo stipendio, ovviamente).
A Nottola, che è successo? Dal 1 marzo 2011, in qualità di Responsabile temporaneo, arriva, al posto del Biagi, il dottor Luigi Abate ("su proposta formulata per le vie brevi dal Direttore sanitario", come d'abitudine). Ma l'incarico di supplenza - i lettori più attenti ormai l'hanno imparato - può durare al massimo 12 mesi, comportando il riconoscimento di un'indennità integrativa di 535 euro mensili al supplente. Fra un mese, questo incarico scade: a chi toccherà di subentrare all'Abate?
In ordine alfabetico, dopo di lui c'è il dottor Marino Artusa, ex verde di lunga militanza. Vedremo. Visto però che gli anni di supplenza sono tre, perchè non fare un bel bando di selezione, invece di cambiare anno per anno? A scuola si sarebbe stigmatizzata la mancanza di continuità didattica...

  In definitiva, a Nottola si rischia di avere un supplente all'anno invece che una sola figura per tre anni (quindi si paga l'indennità mensile di supplenza); per l'incarico affidato al dottor Biagi a Siena - oltre allo stipendio - lo Stato versa 12.500 euro annui.

  Il prima osannato dottor Canale ha stigmatizzato il "danno erariale realizzato, attuale e concreto". Ne siamo così lontani, in questo come in altri casi?
Dottor Canale, grazie di esistere: e buon lavoro...

4 commenti:

  1. Ce ne vorrebbero tanti come questo dottor Canale...

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  2. Il dr.Biagi oltre che non restare simpatico alla dr.ssa Benedetto,dava fastidio a qualche altro primario medico.
    Secondo me la soluzione più razionale ed anche meno onerosa sarebbe che il dr.Biagi tornasse a fare il primario a Nottola ;
    così l'asl potrebbe utilizzare a pieno la sua competenza ed esperienza professionale.
    Confido nel buon senso del nuovo direttore generale.

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  3. ma forse sarebbe meglio che il Biagi andasse in pensione. Comunque all'ambulatorio libero-professionale non rinuncia. Almeno Abate è un medico competente!!!!

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  4. ...in ordine alfabetico c'è proprio quell'Artusa Marino ex assessore all'ambiente della Regione così bravo e capace tanto da spendere 8500 euri per un viaggio in Sudafrica (mi sembra) a spese della comunità...però lui alla Benedetto stava simpatico!...sarà perchè Artusa faceva parte della stessa giunta in cui il suo amato Rossi era assessore alla Sanità...c'è un filo che lega tutto, speriamo che prima o poi qualcuno lo TAGLI! (il filo)

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