sabato 4 febbraio 2012

Teste rotolanti nella Sanità senese

  La lunga serie di denunce portate avanti sulla situazione dell'Asl 7 - in splendida solitudine - dal blog ereticale, qualche risultato lo sta portando.
Il dottor Baldi - Direttore amministrativo ai bei tempi della Benedetto in Rossi -  ha portato il suo grembiulino all'Asl grossetana, a fine gennaio. Roba fresca, dunque. A Siena, come ha recentemente dichiarato Mussari Giuseppe, la massoneria non esiste, quindi è meglio andare dove ci sono più opportunità...
Il Baldi - come già scritto - era la figura di cui più si fidava la Benedetto (ancora non in Rossi): al punto che l'aveva financo nominato suo sostituto sul campo in caso di assenza o impedimento (delibera 270 del 17 maggio 2011). La prassi pre-benedettina prevedeva che questo delicato incarico venisse conferito al Direttore sanitario (in questo caso, il dottor Valerio Del Ministro). Benedetto imperante, però, anche questa tradizione venne bypassata. A scanso di equivoci, anche il dottor Del Ministro - che aveva avallato tutte le carriere al neutrino promosse dalla Benedetto - ha lasciato l'Asl 7, andando verso il lido fiorentino di Careggi. Auguri di buon lavoro: tanto al Baldi, quanto al Del Ministro.

   A chi toccherà, nelle prossime settimane o giorni? Al dottor Ghezzi? All'ex controllore dei conti poi incorporato nell'azienda Grazioso? Al dottor Picciolini (Vicedirettore sanitario, incarico che esiste solamente all'Asl 7, nel panorama regionale)?. Il Picciolini, curiosamente, si firma nelle circolari VDS: "voci di sgombro"?
Per finire sui possibili partenti, anche la poltrona del Marchese Morello non sembra così salda ed inaffondabile come fino a poco tempo or sono. Almeno nella Sanità, forse Franchino il Ceccuzzi - nella dura lotta con Alberto Monaci, di cui pure ha avuto ed ha gran bisogno per reggersi a galla - qualcosa di discontinuo riuscirà a farla...

  Nel frattempo, l'eretico ha letto magno cum gaudio gli articoli che, in settimana, hanno parlato della proposta del Ministro della Funzione pubblica Patroni Griffi. Si parla di premi in danaro (!!) per chi denunci "un reato al suo superiore (se dipendente, ovviamente, Ndr), alla magistratura o alla Corte dei Conti". E il dipendente che denuncia non può subire ritorsioni, per quello che ha fatto (purchè opportunamente documentato). Una norma rivoluzionaria. Addirittura, alla fine dell'iter, si arriverebbe ad un "premio in denaro non inferiore al 15% e non superiore al 30% della somma recuperata dopo la condanna definitiva dei giudici contabili".
 Sperando che la salute mi assista - visti i tempi biblici della Giustizia italiana, anche di quella contabile -, chissà che non ci possa financo raccattare qualcosa...

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