lunedì 16 aprile 2012

La vecchina manolesta e l'associazione di Franchino...

 

  L'accostamento fra i due personaggi - sia ben chiaro - è del tutto casuale, frutto della mente disturbata dell'eretico. La vecchina manolesta di cui si sta per parlare, quindi, non deve sentirsi offesa (anche se non leggerà, verosimilmente, questo pezzo); quanto a Franchino - il quale invece legge, ma non lo può dire -, saprà lui come comportarsi: lui conosce bene i problemi quotidiani delle famiglie senesi, non potrà che trovare ripetitiva e scontata (spero non banale) questa scenetta.

  Stamattina l'eretico era in un supermarket senese; in coda, con le bananine d'ordinanza, davanti alla bilancia della frutta e della verdura. Il massimo della quotidianità.
Prima di me, c'era una vecchina sugli ottanta anni: 3 o 4 kiwi sul piatto della bilancia, senza bustina all'uopo. Preme il pulsante per pesarli, poi - con una rapidità felina - prende la bustina, e ci aggiunge un paio (forse tre) di altri kiwi. Non pesati, però. Con grande rapidità e naturalezza. Non credo fosse la prima volta. Per la cronaca, l'eretico - forse sbagliando, forse no - non dice niente alla pur non lontana cassiera (avrà visto, lei?).
La crisi morde, fra le categorie più deboli anche di più: non è una gran scoperta; e stimola la furbizia e la capacità di adattamento, nessun dubbio: come sempre, darwinismo sociale.

  Nel frattempo, i Partiti politici italioti battono sfrontatamente cassa, e se qualcuno dice qualcosa, è subito un populista o un demagogo: per la trimurti BAC (Bersani-Alfano-Casini), i rivoluzionari francesi sarebbero stati populisti anche loro. Demagoghi, poi...
Il tesoriere del Pd, tale Antonio Misiani, ha dichiarato al Fatto che senza i milioni della tranche di luglio, il Pd chiude bottega (Wanda Marra, 14 aprile, pagina 5).
 "Abbiamo un disavanzo di 43 milioni di euro (pur ricevendo negli ultimi 4 anni rimborsi per 200milioni di euro, Ndr)...Quei soldi li usiamo per pagare l'attività politica, il personale. Il nostro bilancio è certificato. E rimborsi per le amministrative li trasferiamo sul territorio...le donazioni da privati sono poche (ma guarda un po', Ndr)".
Il Pd - come e più degli altri Partiti - ha un apparato che, sebbene dimagrito, resta pletorico, cascame del partitone che fu. Oggi, però, c'è un'indecenza in più, rispetto al 1993, quando venne fatto il referendum sul finanziamento pubblico ai Partiti (con il risultato che si sa): con la Legge elettorale di oggi (il famoso Porcellum), di fatto i candidati NON FANNO campagna elettorale, perchè i capetti decidono chi fare vincere o perdere al momento della formazione delle liste. Non c'è più bisogno di battere il territorio, di passare da un comizio all'altro, profondendo energie e spese di trasferimento: decidono tutto i vari ras, ed il gioco è fatto.
 Non a caso Franchino tanto nel 2006 quanto nel 2008 ha vinto facile: in Parlamento con una campagna elettorale da signore...
Pensate se uno come lui avesse avuto l'obbligo di andare a cercarsi i fondi, i quattrini per la campagna elettorale (seria), che pena e che strazio. Come dice Marco Staderini - il radicale che sta portando avanti questa benemerita lotta insieme ai grillini -, i finanziamenti devono essere SOLO PRIVATI, con lo Stato a garantire spazi pubblici per tutti i candidati, sull'etere e non solo. Allora sì, che sarebbe democrazia! Allora sì, che vincerebbe chi dietro (o dentro) di sè ha qualche idea ed un po' di passione, non solo l'apparato ipergonfiato dai soldi dei contribuenti.
Ecco che - a questa proposta - il Bersani (forse immemore di come siano andate le primarie del 2009 che l'hanno incoronato leader, sic) si ricorda di dovere fare finta di essere di sinistra, e dice che senza i finanziamenti pubblici la politica la fanno solo i ricchi, i manager. Tesi da sempre fatta propria da Rosaria Bindi e da altri big del Pd. Che coraggio, che coraggio ci vuole a dire queste cose!
Nella nostra sienina, tanto per fare un esempio calzante, il principale finanziatore del Pd - lo dice Lui stesso - è quel Mussari Giuseppe che destina un centinaio di migliaia di euro annui al Partito locale: uomo del popolo, Lui, caro il nostro Bersani? E i legami con le banche in cui lavorano i manager, allora, sono da disprezzare? Non pare che il Pd li disprezzi troppo. E Chiamparino che diventa Presidente della Fondazione San Paolo, dopo essere stato Sindaco della stessa città? Per parlare di personaggi di un certo spessore, tacendo dunque di Gabriellone alla Fondazione nostrale.

 Ciliegina finale: che fine ha fatto la mitica associazione Polis forgiata da Franchino il Ceccuzzi quando era ancora parlamentare? Ne Le mani sulla città (pagina 87) ne avevo un po' scritto; veniva presentata da Franchino stesso come "un centro di dialogo fra le istituzioni" (c'è bisogno di un'associazione? Non bastava una telefonata?). Per i quattrini, diceva lo statista che "per la parte di segreteria viene da me rimborsata con una convenzione che parte dal maggio 2007". Questa sì che è trasparenza!
Era nata, questa Polis, per promuovere pubblicazioni di giovani autori senesi "ed altre attività, tutte finalizzate a sostenere il sistema senese delle istituzioni". Sublime aria fritta, ancora una volta.
Ma non è che Franchino il Ceccuzzi ha scambiato la Fondazione (Mps), con la sua associazione?  

12 commenti:

  1. caro eretico un anno fa fu fatta una proposta di legge in parlamento per RADDOPPIARE i "rimborsi" elettorali...tra i firmatari figura anche un certo franco ceccuzzi...non sara mica il nostro franchino ceccuzzino vero???

    vedete pure qua:
    http://www.tzetze.it/tzetze_news.php?url=http%3A%2F%2Fwww.agoravox.it%2FI-partiti-volevano-raddoppiare-i.html&key=66338e7a81222734e5f689e681f8da06f79a9714

    il senese sconsolato

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  2. Questo post mi ha fatto tornare alla mente una cosa che avevo rimosso, ma che sicuramente qualcuno ricorderà, trattandosi di pura realtà. Quando ero ragazzina c'era quella che chiamavano "la matta di Camollia", una donna che girava sempre con un ombrello ed una borsa piuttosto grande: nella borsa ci metteva i piccioni che uccideva ad ombrellate per mangiare... non vorrei che purtroppo, con i tempi che corrono, qualcuno fosse costretto a copiarla.

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  3. Al "senese sconsolato" - che ringrazio molto del prezioso stimolo - ho da dire solo che Franchino, da buon uomo d'apparato, ha sempre e sistematicamente avallato ogni singola misura per rendere più dalemianamente "robusto" il Partito che gli dà il pane ed il companatico da venti anni a questa parte: primarie molto "regolate" (indirizzabili dall'alto), appunto il finanziamento ai Partiti da parte dello Stato, diffidenza assoluta per la cosiddetta società civile, poco manovrabile et alia.
    Da lui, non ci si può aspettare altro: andrebbe a contraddire tutta la sua storia personale...
    L'eretico

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  4. Sono un lettore assiduo del blog di Raffaele e il commento dell'anonimo delle 5.28 mi ha fatto sentire coinvolto direttamente. Il perché lo trovate a questo link http://ilcittadinoonline.it/news/136201/Finanziamento_pubblico_ai_partiti__Pucci__Lcs__ricorda_ai_senesi_che__Ceccuzzi_%C3%A8_uno_dei_firmatari_.html.
    Duole doverlo dire perché - almeno personalmente - avrei preferito essere smentito, ma qualcuno tante delle cose che ora vengono ricordate e di cui ci si lamenta tanto le aveva già dette. Evidentemente predicando nel deserto. Ma la rete non dimentica.
    Saluti

    S.P.

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    1. Wanda Marra sul Fatto di oggi rincara la dose sui bilancio Pd del 2010 (pagina 7): "Sotto il capitolo per viaggi, ristoranti, alberghi, spese di rappresentanza risultano spese per ben 2.165.138 euro".
      Vanno a farsi belli nelle Case del popolo, i papaveri Pd; a dormire e mangiare, però, si recano altrove...
      L'eretico

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  5. .. Quando ad esempio il presidente dell’Abi e della banca rossa per eccellenza, il Monte dei Paschi di Siena, chiede che venga cancellata la norma che impedisce alle banche di svuotare le tasche del cliente con commissioni vessatorie (come tra l’altro aveva deciso la legge Bersani qualche anno prima), e la norma viene cancellata, non è il risultato di un’azione di lobbying: succede in nome dell’amore. E’ drammatico, direbbero ABC, ma fa ridere lo stesso. ..
    http://www.giornalettismo.com/archives/259092/fa-ridere-ma-e-drammatico/

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  6. Pare che il Ceccuzzi sia sicuro di vincere eventuali nuove elezioni anticipate. Se l'opposizione trovasse un candidato serio ed un pochina d'unità non penso proprio che potrebbe accadere, perchè che a Siena ci sia il record italiano degli idioti mi parrebbe strano. Anche restare altri 4 anni a cucinare a fuoco lento così però non mi sembra un grande affare nè per lui, nè soprattutto per la città. Chiedo conferme o smentite...

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  7. ma basta . .. non se ne può più di questa gente che non ha mai sudato in vita sua. Questi non sanno neanche cosa vuol dire lavorare.
    Politica ed economia sono un connubio che non può coesistere. Ci sono tanti giovani ingamba e volenterosi che sarebbero in grado di svolgere compiti molto meglio di questi servi della gleba.
    Spero i senesi capiscano.

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    1. Non sarei così ottimista, anche perchè tanti che capiscono benissimo l'andazzo e lo conoscono bene, hanno tutto l'interesse a fare finta di non capire, per cercare di mantenere i loro privilegi, magari minimi.
      Come detto tante volte, cambierà qualcosa, forse: ma solo perchè sono finiti i dindini...

      L'eretico

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  8. Qui c'entra davvero poco, ma ho letto la notizia delle dirette del Palio sulla RAI col commento "made in Siena". Tradotto vuol dire che le fa il Masoni, suppongo. Ma di qui a luglio farà un corso accelerato di lingua italiana o verace è più bello?!!

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  9. Pare che le farà Maurizio Bianchini, per la precisione; con molto meno spazio dedicato alla Passeggiata (per motivi di audience bassa), tra l'altro.
    Più avanti, credo ne riparleremo.
    L'eretico

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  10. Il CIRCOLO SENESE ROBERTO SAVIANO riceve e segnala quanto segue proseguendo nel suo intento di far emergere gli aspetti critici dei dipartimenti assistenziali del nostro Ospedale. Dopo il Dipartimento di Chirurgia diretto dal Prof. D’Aniello, affrontiamo il dipartimento pediatrico (Dipartimento Materno infantile) diretto dal prof. Franco Bagnoli.

    Il caso. il giorno 12 aprile alle ore 18, l’Anestesista di guardia viene chiamato con il 1333 nelle degenze della neurochirurgia pediatrica. Arrivando trova il neurochirurgo di guardia che in mezzo a familiari urlanti sta cercando di far respirare un giovane di trenta anni gravemente cianotico. L’Anestesista, coadiuvato da personale della Rianimazione (mentre il personale del reparto assiste attonito) mette in atto le necessarie manovre per rianimare il paziente e dopo un ‘ora di inutili tentativi è costretto ad abbandonare. Nel frattempo ha cercato di avere notizie sui motivi del ricovero e sulla terapia ma non riesce a sapere nulla; la cartella clinica era completamente bianca. L’unica cosa che si viene a sapere è che il paziente era stato inviato dal nostro primario neurochirurgo pediatrico dr Lorenzo Genitori e ricoverato in uno dei letti di neurochirurgia pediatrica situati all’interno della neurochirurgia adulti diretta dal Dr. Giuseppe Oliveri. Successivamente i medici di reparto si oppongono anche alla richiesta degli anestesisti di praticare una autopsia per accertare la causa di morte.
    Il primo punto riguarda la disorganizzazione del reparto di neurochirurgia. Non è pensabile che un paziente grave possa essere tenuto in ospedale senza corredarlo di sufficienti notizie che lo possano inquadrare per ogni emergenza. Il punto successivo riguarda l’età del paziente: trenta anni. Perché un paziente di trenta anni deve stare in un letto di neurochirurgia pediatrica? Perché nella nostra Azienda la corsia della neurochirurgia pediatrica è solo un espediente per aumentare i letti della neurochirurgia adulti del dr. Oliveri? Perché Lei, prof. Bagnoli, accetta questo pericoloso espediente? Infatti l’Azienda mantiene l‘organico medico ed infermieristico delle neurochirurgie al disopra degli standard per far fronte a questo deprecabile superlavoro ed alla inefficienza organizzativa, sottraendo risorse ad altri reparti (vedi Pronto Soccorso, Rianimazioni e Terapie Intensive, altri reparti di Chirurgia Generale) che sono al di sotto degli standard riconosciuti negli Ospedali Toscani.
    Recentemente la prestigiosa rivista NEW ENGLAND JOURNAL of MEDICINE ha pubblicato la lista delle 20 più importanti inefficienze della Sanità (Fineberg HV, N. Eng. J. Med 2012 ; 366 :1020-1027). Molti di questi punti ci sembra possano riguardare le nostre neurochirurgie: 1) assenza di informazioni e scarsa etica individuale e professionale sui costi dell’assistenza; 2)mancanza di sistemi e di processi standardizzati per assicurare un’assistenza sanitaria sicura e di elevata qualità; 3) anomali flussi di pazienti con conseguente sovraffollamento; 4) incertezza scientifica sull’efficacia delle tecnologie diagnostiche e terapeutiche usate; 5) predisposizione culturale a credere che in sanità valga solo la quantità e non la qualità.
    Caro prof. Bagnoli, ci permettiamo quindi di chiederle quanto segue. Le sembra accettabile che un paziente di 30 anni sia ricoverato in un letto di pediatria?; 2) Le sembra ammissibile che un paziente così grave rimanga per giorni con una cartella clinica bianca, tanto che durante una procedura di rianimazione non è stato possibile sapere di casa fosse ammalato e quali farmaci assumesse? Le sembra opportuna e fattibile una raccolta di dati che permettano di escludere o di evidenziare gli sprechi di risorse conseguenti all’attività neurochirurgica? Potrebbe fare da tramite con la Direzione Aziendale per far sì che questi dati possano essere resi pubblici o pensa che ci potrebbero essere resistenze? Sappiamo, prof. Bagnoli, che Lei è ormai prossimo alla pensione ma, come saprà, il nostro ospedale rimane.

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