Questa famiglia Aleotti - è sempre più evidente - è proprio la famiglia giusta per risollevare le sorti (anche etiche) della città del Palio. Più se ne sa, più diventa acclarato. Giorno dopo giorno.
Ricordava - ripreso da Dagospia - Franco Bechis su Libero (nel silenzio paratotale) che lo scorso 12 marzo la Procura di Firenze ha chiesto al Senato della Repubblica le telefonate del senatore pidiellino Cesare Cursi, ex Presidente della Commissione affari sociali e sanità. Perchè i Pm fiorentini sono interessati a quel che diceva questo importante senatore berlusconiano?
Per la nota (non alla stampa senese, però) maxinchiesta sulla famiglia Aleotti, che di fresco ha rilevato il 4% delle azioni Mps (ragranellando subito un confortante -20%...).
Sentiamo Bechis:
"...gli Aleotti scrissero nell'aprile del 2009 per Cursi un emendamento e un decreto legge del Governo Berlusconi per limitare i poteri delle Regioni sulle prescrizioni dei farmaci, cassare le ali ai cosiddetti generici (che costano parecchio di meno ai clienti, Ndr) e favorire i farmaci Menarini". Birbantelli, questi Aleotti, eh?
Quando Bechis scrive "gli Aleotti", si intendono il patron Alberto (novantenne), e la figlia Lucia, la quale stava per diventare vicepresidente del Monte.
Per ringraziare il senatore dell'interessamento, gli Aleotti diventarono improvvisamente amanti ed esperti dell'Arte, arrivando a comprare copie di una pregevole monografia del Bronzino. Per un totale di 164mila euro! Sì, ma che c'entra, il senatore? Niente, a parte il fatto che la casa editrice (Viviani) è di proprietà della moglie. Giusto quello. A livello artistico, dunque, gli Aleotti per ora preferiscono uno dei massimi esponenti del Manierismo fiorentino, allievo del Pontormo: uno di coloro che fecero ancora più bella la Firenze del 1500.
Adesso che si sono insediati a Siena, bisogna che comprino libri sull'Arte locale, altro che il Bronzino.
Stando su cifre molto molto più ridotte, l'eretico offre loro un migliaio di copie della sua biografia su Mussari Giuseppe: è un libercolo che non ha molto a che fare con l'Arte, ma per capire la Siena attuale un qualche valore ce l'ha. Ma forse gli Aleotti questa Siena già la conoscono...
A proposito di Mussari, nel titolo del pezzo si richiamava una "postilla mussariana".
Nell'articolo di Bechis ripreso da Dagospia, si scrive che i contatti fra gli Aleotti e il senatore furono tenuti tramite il nuovo Giulio Andreotti (Gianni Letta, ovviamente) e per mezzo dell'ormai defunta signora Maria Angiolillo, dalla cui casa in Trinità dei Monti sono transitati i "migliori" nomi e cognomi della politica, del giornalismo e della finanza italiota. Un'istituzione (ed un trampolino di lancio) per il potere romano, e per il capitalismo relazionale italiota.
Nell'agenda personale di Mussari Giuseppe (sequestrata durante l'inchiesta Galaxopoly), si evince che il 12 dicembre del 2007 ( giusto un mese dopo l'incauto acquisto di Antonveneta...) Mussari era invitato, alle 21,15, da tale "Angiolillo".
Che si tratti della suddetta Maria Angiolillo, principessa delle serate del Potere romano? L'eretico pensa proprio di sì. Anche perchè, nell'articolo che il Corriere della sera le dedicò in occasione della sua scomparsa (14 ottobre 2009), si trova questa illuminante frase, attribuita alla Angiolillo stessa:
"Sono naturalmente attratta dalle persone più sensibili e dotate".
Come poteva non diventare buona amica di Mussari Giuseppe?
Ora ci mancherebbe che, come il Mancini ha dato la colpa al sindaco, il Mussari desse la colpa, oltre alla crisi ovviamente, all'Angiolillo.....
RispondiEliminaGrandi verità caro Raffaele.
RispondiEliminaSe Mussari non fosse andato a cena a casa del marito dell'Angiolillo (spesso presenti De Bustis, Gianni Letta, il Card. Re ecc.) probabilmente non avrebbe acquistato Antonveneta per 11 miliardi di euro (non suoi)
Le colpe sono sempre di altri, la liquidazione per il suo secondo lavoro sarà tutta sua !!
Che tristezza ......
Robertino
Anche oggi BMPS peggior titolo del listino !!!
RispondiEliminaScommettiamo che riportano l'azione sotto 0,223 € (50% del valore dell'ultimo aumento di capitale di luglio 2011) per poi predisporre un altro pesantissimo aumento di capitale.
Grazie a quelli che ... non era il loro lavoro !!
Beato Angelico.
Veniamo a sapere dalla stampa cittadina che Mussari Giuseppe l'anno scorso ha rinunciato a circa 150mila euro di (ulteriori) emolumenti.
RispondiEliminaPiù lo si conosce, più ci si convince della sua filantropia...
L'eretico