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martedì 1 maggio 2012
Capitale della Cultura; forse arriva il Commissario: ma non Montalbano...
Ancora una volta, l'eretico torna a parlare della vexata quaestio di Siena Capitale della Cultura. La posizione del blog, ormai, è nota a tutti i lettori: noi si pinta forte per Bari, con testimonial la roboante D'Addario (frase cult? "La più pulita, a Bari, sono io!").
In subordine, ci piacerebbe trionfasse Catanzaro (senza fare facili rimandi mussariani): dove la Provincia, almeno sul fronte della Cultura, pare stia lavorando benone. Lì c'è una "grintosa" (secondo Il Fatto) Presidente, tale Wanda Ferro, che si dà da fare:
"Da anni, con puntiglioso orgoglio (rispetto all'odierno panorama istituzionale che sbarra tutto, musei compresi) la Ferro semina massicce dosi di iniziative su tutto il territorio...come il Parco delle Biodiversità...Intersezioni, altro progetto di scultura contemporanea...e il MARCA, Museo delle Arti Catanzaro, nato nel 2008 come polo museale dove convivono arte antica e contemporanea" (Claudia Colasanti, pagina 15, 26 aprile).
Quello della Provincia, nel Senese, che fa? Boh. Ma non spariamo sulla Croce rossa, ed occupiamoci di Commissari: non di quello che potrebbe arrivare in Comune (Ad acta: che vorrà dire, si alambiccherà qualcuno...); bensì di Montalbano, alias Luca Zingaretti. Il notissimo attore romano - tra l'altro fratello del Presidente della Provincia di Roma - nel triennio 2006-2009 organizzava a Siena il Festival del documentario denominato "Haivistomai". Si prendeva una bella paccata di soldi dalla Fondazione Mps (circa 150mila euroni); ebbene, questa rassegna a Siena NON ci sarà più: il Commissario Montalbano ABBANDONA SIENA, PREFERENDOLE ALTRI LIDI TOSCANI. Uno smacco incredibile, deciso dall'attore - che adesso sta girando un film su Paolo Borsellino - allorquando ha saputo che non solo era finito il burro della Fondazione (e quindi del Comune), ma anche che alla rassegna (sia consentito: fallimentare) organizzata dal panificatore Antonio Sclavi era stato concesso un piccolo, ma significativo, contributo di 10mila euri. Che per lui non c'erano.
Nella Siena ceccuzziana, almeno qualche spiccio per lo Sclavi si raccatta, per Luca Zingaretti no.
Giusto così: uno si proclama l'uomo più potente di Siena, quell'altro è un borgataro romano che ha avuto la ventura di azzeccare un paio di interpretazioni, e che ora vorrebbe fare anche il mecenate per i giovani documentaristi.
L'Assessore Lucia Cresti - sempre così solerte e puntigliosa nel difendere le scelte in campo culturale, anche in Consiglio comunale - ha niente da dire, al proposito (e senza offendersi se uno osa tirarla in ballo)?
E ancora: il budget di questa propostona di Siena Capitale della Cultura risulta essere di 160mila euroni (160 stanziati dal Cenni, 100 dal Monte): come vengono spesi, questi dindini? Chi se li mette in tasca, per essere ancora più chiari?
Ps Un appello ereticale al Commissario ad acta (se verrà): ritiriamola, questa candidatura. Arrendiamoci, alziamo le mani. Questa Siena - come scritto - non la merita proprio, la prestigiosa candidatura. Anche perchè quelli che sfacciatamente la sostengono, sono proprio quelli che hanno portato sul baratro la città, anche dal punto di vista dell'offerta culturale. Non fa un pochino pensare, tutto questo?
Ma Lucia Cresti non e' amica di Anna Carli con la quale e'stata vista parlare fitto fitto, e la Carli non e ' amica di Sclavi, il panificatore scippatore di Festival? Basta,devono andare via, Siena non vuole questi personaggli!
RispondiEliminaCapitale della cultura?
RispondiEliminaSabato 28 alle 15.00 il Santa Maria della Scala era già chiuso.
Ma dico dove si "vole anda' " ?
Hanno seccato Monte, Universita', Ospedale, Sclavo (regalata a Marcucci) e provano a parlare di cultura perché non sanno più che inventare, ma non riescono neanche a tenere aperto un museo in un ponte come questo.
Ma in fondo cosa importa! Tanto fra poco avremo una nuova meravigliosa festa dell'unità in Fortezza, convegni, personaggi di livello, beppino a strappare i biglietti ....che si vuole di piu' ?
Ma perche' oltre il Ceccuzzi c'e' quache altra persona che crede alla candidatura di Siena capitale della cultura? Forse appunto Cresti, Carli, Sclavi, le mie sentite condoglianze! Intanto andatevi a vedere domenica su Rai 3 Report, c'e' gia' qualcuno in fuga da Siena per paura di essere inforcato .....
RispondiEliminaSalve. Avevo giá postato in un messaggio precedente questi due link in merito alla candidatura di Siena Capitale Europea della Cultura
RispondiEliminaNel primo, quello immediatamente sotto, si parla della candidatura di Matera e si mette in evidenza la mancanza della ferrovia
http://www.economiaweb.it/matera-capitale-della-cultura-senza-ferrovia/
.. A Siena, mi immagino sia arrivata l'alta velocitá, giusto.
Il secondo link
http://www.gonews.it/articolo_131683_lavora-alla-candidatura-della-citt-capitale-europea-della-cultura-2019.html
Comunque, alta velocità a parte, se fosse possibile intervenire adeguatamente, la candidatura, chissà.
Un saluto Marco Fattorini
Siena e' proprio la citta' della muffa.Le chiese sono sempre chiuse e non si possono mai visitare, vedi san martino san giorgio ecc.ecc. Cinema chiusi, librerie in via d'estinzione, musei pochi, capitale di che? consigliamo urgente visita pschiatrica!
RispondiEliminaSì, ma non c'è nemmeno più il manicomio...
RispondiEliminaGaudeamus igitur..............in p.zza Tolomei al posto del cinema sorgera' una nuova banca!!!!!! Ne sentivamo veramente il bisogno.
RispondiEliminala questione della capitale della cultura andrebbe vista come le olimpiadi o come i mondiali di calcio.
RispondiEliminaun modo per ripulire l'urbanistica, mostrare le capacità organizzative e tecnologiche di un territorio e della sua gente (gia' qui si inizia male visto che il presidente del comitato non e' di Siena ne insegna nella sua univ ... nessuno al Rettorato ha avuto da ridire ?? )
il rischio serio è di finire come la Grecia. Nessuno lo dice ma in realtà il paese ellenico è sul lastrico anche perche' ha voluto in tutti i modi le olimpiadi del 2004 che non poteva permettersi ...
cari amici la cultura non conta nulla se non hai i lilleri ... se anche il territorio si è sterilizzato dal punto di vista culturale (come dicono giustamente molti) se ci fossero i soldi non sarebbe un problema, basterebbe dare fondo al portafogli e comprare fuori il know how e l'hardware mancanti(che brutte parole ma sono le uniche che davvero spiegano appieno cosa intenda) per fare quello che ti sei messo in testa. Strade, musei aperti, iniziative, sensibilizzazione, centri congressi, ferrovie ed eventi di richiamo come tappe di avvicinamento. Pensate solo a che libidine sarebbe una apertura fatta bene (documentari sui circuiti internazionali, opere restaurate, guardie giurate, guide turistiche ad hoc etc etc) di tutti i musei di contrada ... ma pensate anche a che costi !!
l'unico vero motivo per ritirarsi è proprio questo. senza risorse che senso ha impegnarsi in una impresa titanica di questo tipo? Occorre poi anche una analisi costi/benefici ... ci saranno rientri REALI (soldi, posti di lavoro, destagionalizzazione del turismo etc etc) per Siena ed i senesi ? da 25 a 100 milioni dice il sito prima evidenziato ... sarà vero ? ...
Fra l'altro credo che la candidatura de l'Aquila (il 2019 sarà 10 anni esatti dal terremoto) sia troppo forte per tutti gli altri (venzia compresa), temo che non ci sia storia.
Con l'assessore Cresti l'arte contemporanea senese è a posto!
RispondiEliminaIo le affiancherei Andrea Milani...
RispondiEliminaa proposito di voler ergersi a capitale europea della cultura, in fatto di buoni esempi per meritare tutto ciò, vorrei sapere dall'eretico o da chiunque altro se poi è stato regolarmente saldato il compenso pattuito a Carlo Verdone riguardo il festivalone del cinema terre di Siena, grazie
RispondiEliminaA malincuore, visto che sulla carta poteva essere una opportunità di rilancio per la città, credo che la scelta di Monti sulle olimpiadi 2020 debba essere di esempio
RispondiEliminaQuesta idea è venuta agli stessi ai quali era venuta l'idea dell'aeroporto. Perchè pensate che se anche la cosa fosse andata avanti Siena avrebbe avuto un aeroporto? Scordatevelo. Era solo il modo per far lucrare un gruppetto. Poi va male la storia di Ampugnano ed allora ci si ricicla sulla capitale della cultura. Intanto daremo 16mila euro, e poi e poi, ad uno studio di pubblicità che mi immagino come verrà scelto, poi un migliaio a qualche grafico amico. avremo finito lo stanziato senza far nulla, senza idee senza cambi di rotta, ma avremo fatto del bene a qualche amico. A Siena funziona così
RispondiEliminaSecondo me i dindini del fondo per siena città della cultura sono già spartiti...
RispondiEliminaOgni volta che scrivo siena città della cultura mi viene da ridere
SUPPORTO IN PIENO LA PROPOSTA ERETICALE DI RITIRARE LA CANDIDATURA. E' l'unica proposta politica seria che sento da qualche mese, almeno a livello locale.
RispondiEliminaNon so se il sottotitolo debba essere "il senso della misura" o "il senso del ridicolo". Propongo il secondo.
Spero possa essere aperta una sezione apposita di questo blog per raccogliere le adesioni (ancora anonime finché il sistema Siena non frana...?!?)
Grazie, grazie. Anche l'eretico propende per "il senso del ridicolo", che pare davvero appropriato.
RispondiEliminaNon credo ci sia neanche bisogno di una sezione ad hoc: visti i supporters dell'idea, ci pensano da soli. Qualcuno ogni volta che apre bocca...
W Bari
L'eretico