giovedì 3 maggio 2012

Sanità e politica: le amnesie (monaciane) di Enrico Rossi...

    Obtorto collo, questo articolo inizierà con un complimento al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: in Regione, infatti, ieri è passata la proposta di rendere più facile (o meno difficile) l'accesso agli antidolorifici derivati dalla cannabis. La Toscana, in questo, si inserisce sulla scia degli Stati Uniti e dell'Inghilterra (Queen Victoria usava lenire perfino i dolori mestruali con l'uso della cannabis, pare).
Non si può poi non registrare il per lui positivo responso del sondaggio Monitoregione (dell'istituto Datamonitor), che colloca il Rossi al secondo posto nel gradimento, fra i Presidenti di Regione (ma inquieta che un ipersputtanato come il ciellino Roberto Formigoni - scaricato anche dal braccio spirituale del movimento - si attesti comunque sul 51,7%, contro il 58,6% del moralizzatore della politica toscanota).

  Visto che del marito dell'ex Direttore generale dell'Asl senese ( dottoressa Laura Benedetto) si scrive, però, gioverà ricordare ai distratti ed agli ignoranti un passaggio, uno snodo fondamentale per capire la politica toscana di questo incasinato 2012 (leggasi Consiglio comunale senesota, ma non solo).
Adesso il Rossi arriva a Siena, e richiama al "senso di responsabilità" i transfughi piddini, invitandoli ad accordi per salvare la città dal Commissario ad acta. Lui, in effetti, di accordi si intende parecchio: nella primavera del 2008, infatti, siglò in modo informale quello fra lui stesso (in rappresentanza di Enrico Rossi) ed Alberto Monaci. Il Monaci ottenne la Presidenza del Consiglio regionale (non a caso ancora detenuta, senza che Rossi possa chiederne la testa, chissà perchè...); il Rossi ottenne, a sua volta, il beneplacito monaciano per la Presidenza della Regione, SENZA NEANCHE PASSARE DAL VAGLIO DELLE PRIMARIE, CHE NON CI FURONO.
Nel non ufficiale accordo, furono sacrificati il dottor Tomassini (Direttore Generale Aous) prima, la dottoressa Radice (Direttrice sanitaria) poi. Mano libera allo strapotere monaciano fra le mura ospedaliere, dunque. I due furono sostituiti, non a caso, dal dottor Morello (ancora in carica) e dalla futura signora Rossi, dottoressa Laura Benedetto, area Margherita, Gentiloni in particolare. Grazie al combinato disposto cagionato dall'accordo, sono arrivati a livelli dirigenziali coloro di cui spesso l'eretico si è occupato. I vari Picciolini, Baldi, Franchi, Pioli, Alessandro Piccini, Grazioso, Ghezzi. Il meglio del meglio, dunque. Pura e semplice meritocrazia in salsa senesota.
 Anna Gioia, moglie del suddetto Alberto Monaci, è diventata, come e più di prima, la fisioterapista più potente della Toscana (d'Italia?). Lei nega il familismo monaciano, e sbandiera il fatto di non avere fatto chissà quale carriera. Sorge però spontaneo un dubbio: può - legge alla mano - fare carriera una fisioterapista? Fra le varie soddisfazioni della sua vita, l'eretico le consiglia sommessamente di accontentarsi di fare cadere in modo definitivo Franchino il Ceccuzzi: il quale fortemente la pretese nel "suo" Consiglio comunale, quando ancora non giocava a fare il discontinuatore di maniera.
L'onda lunga di questo accordo Rossi-Monaci del 2008, tra l'altro, potrebbe avere provocato qualche grattacapo legale (potenziale, reale?) alla Sanità locale; non a caso, è fresca la notizia dell'approdo all'Asl 7 del nuovo Direttore amministrativo, Roberta Volpini. La quale, sempre non a caso, è un avvocato, proveniente dall'Asl empolese, ove dirigeva l'Unità operativa degli affari legali. Un avvocato d'esperienza, potrebbe ben tornare utile, no?

Ps Non c'entra niente, ma non si può non scriverlo: oggi inizia, in casa Mps, l'era Profumo. Ovviamente se ne riparlerà, magari quando arriverà l'aumento di capitale che allontanerà per sempre la Banca da Siena.
 Per ora, con ben oliata sinergia, l'eretico rimanda al blog del Santo, per un buon lavoro a Profumo. In musica...

20 commenti:

  1. COMUNE DI SIENA – LE REAZIONI I consiglieri del Pd che hanno votato no: ‘Il partito ci difenda dalle minacce di Carli e Meloni’

    Lettera aperta dei consiglieri comunali Pd di Siena Bazzini Giovanni, Gioia Anna, Guideri Luca, Pace Lucio, Piccini Alessandro, Ranieri Gianluca: appello al segretario regionale del Pd Andrea Manciulli.

    Con estrema chiarezza abbiamo dato conto, pubblicamente, dei voti espressi nella seduta di consiglio comunale del 27 aprile. Convinti che questa chiarezza aiuti ad entrare, finalmente, nel solo merito della questione: quella di approvare un bilancio consuntivo reale fotografia della situazione, per intervenire, se necessario, coi dovuti correttivi. Per il bene dell’amministrazione comunale e di questa città. L’atto da noi votato così recita: “il Consiglio Comunale di Siena non ritenendo possibile approvare questo Rendiconto di Gestione 2011 invita il Sindaco a riproporre con la massima celerità – e, comunque nei termini di legge minimi possibili, non oltre il prossimo mese di maggio – un nuovo Rendiconto di Gestione 2011, accompagnato anche da un riequilibrio del Bilancio di previsione 2012 contenente tutte quelle azioni che prevedano manovre strutturali, una reale e sostanziale riduzione delle spese e rinegoziazione dei debiti per investimenti”.

    Ci preme però porre la questione, ora, su un punto estremamente grave emerso dalle cronache di questi giorni: la minaccia di sanzioni nei nostri confronti ad opera dei vertici provinciale e comunale del PD.

    Minaccia è il termine appropriato, perché di altro non si tratta. Come oramai ampiamente conosciuto dai senesi, infatti, si è nel pieno di un percorso amministrativo di cui i voti di venerdì sono solo un passaggio, non pregiudiziale al varo di un rendiconto che sia, davvero, all’insegna della legittimità e della correttezza strutturale (un dovere dell’azione degli amministratori nei confronti di chi li ha eletti).

    Un passaggio che è parte di quella dialettica di cui vivono e devono vivere le istituzioni democratiche. Partiti compresi.

    Parlare dunque ora di sanzioni è negare il diritto alla dialettica. Minacciarle, come hanno fatto Meloni e Carli, è invocare la sola logica dell’allineamento acritico, che è contro lo spirito e le norme del Partito Democratico (si guardino Statuto e Codice Etico, in proposito).

    Al Partito, dunque, di cui siamo cofondatori e legittimi componenti, chiediamo tutta la tutela che si deve a chi svolge coscienziosamente il proprio mandato, democraticamente ricevuto dal corpo elettorale, nel solco del programma elettorale condiviso e della linea politica espressa dal PD negli organi competenti. Perché questo stiamo facendo. Ogni tentativo di delegittimarci odora troppo di vecchio (?) stalinismo.

    O dobbiamo anche noi, come il noto mugnaio di Potsdam, sperare che ci sia un giudice a Berlino?

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  2. questo comunicato è comico. ci sarebbe da sputtanarlo riga su riga. vorrei solo ricordare ai questi consiglieri "critici", perchè si sono svegliati solo dopo le nomine al Monte. prima niente, votavano si, subito senza se e senza ma, possibile che non ci sia stato nemmeno un piccolo argomento su cui cordialmente dissentire con la linea del sindaco? una sola semplice parola: dissentite veramente e dimettetevi, avete tradito il vostro mandato elettorale. ilresto sono scuse e arrampicamenti sugli specchi della serie "una parola è poca, due so' troppe".

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    1. Eretico inforca la matita rossa e correggi questo comunicato/anatema (http://www.antennaradioesse.it/index.php?mact=articoli,cntnt01,default,0&cntnt01what=articolo&cntnt01alias=Manciulli-Pd-Cio-che-e-successo-in-Consiglio-e-sbagliato&cntnt01returnid=58) abbastanza discontinuo dalla grammatica italiana... (per fortuna molte agenzie rileggono prima di pubbliCarli)

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    2. Grazie della esortazione, ma francamente ho di meglio da fare che correggere i comunicati del Manciulli (per ora, almeno).
      Temo, poi, che ci vorrebbe la penna blu, invece di quella rossa...

      L'eretico

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  3. eretico, puoi controllare con i tuoi "super poteri" con quale merito Pasquale D'Onofrio ha ottenuto il suo posto da primario (se non erro) alle scotte? c'è stato mica un avanzamento troppo veloce??
    grazie

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    1. il merito di essere entrato in politica dalla parte giusta.

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  4. Hanno perfettamente ragione! Non sono mica stati votati per obbedire al sindaco, ma per operare correttamente.
    C'è piuttosto una dimenticanza grave: non è per i cittadini ma per la legge anche che i bilanci devono essere in regola! Negli anni passati certo ci pensavano poco, diciamoci la verità...

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    1. giusto non bisogna obbedire al sindaco, ma al monaci....se uno di quei sei (forse il piccini) ha letto e commentato il bilancio, mangio un bove vivo

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    2. Se l'ha letto (e soprattutto capito!) Guido Carli mi faccio suora...

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    3. Senza alcun tono polemico, ma solo per semplice trasparenza, trovo giusto precisare che sono assistente amministrativo categoria C3 e prendo meno di 1.500 euro al mese (senza alcun riferimento a persone o cose).
      Alessandro Piccini

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    4. Ringrazio il Consigliere Alessandro Piccini dell'opportuna precisazione fornita ai lettori del blog.
      Prendo ulteriormente atto che il Consigliere Piccini si sta dando da fare perchè, alla fine del mese, anche Franchino il Ceccuzzi, di qui in avanti, raccatti gli stessi suoi emolumenti.
      Questo blog ovviamente tifa perchè si possa raggiungere questa sacrosanta par condicio...
      L'eretico

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    5. In effetti è vero : il Piccini non è stato promosso dirigente sol perchè..non ha i titoli previsti dalla normativa vigente.
      Lui ,infatti, al pari dell'Anna Gioia ,non è laureato e perciò non può aspirare a divenire dirigente nella pubblica amministrazione ;
      mentre i tecnici della riabilitazione ( fisioterapisti, ecc. )possono ,se in possesso di laurea ,poterlo diventare.
      Ma comunque il Piccini come la Gioia ed anche...
      il Ceccuzzi possono pur sempre conseguirla una laurea , magari al CEPU o più rapidamente.... all'Università di Tirana !!!

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    6. E comunque il Piccini ,con la sua mobilità all'ASL,ha portato a casa il trasferimento da Colle a Siena ed un posto "tranquillo " come amministrativo presso il 118 ;
      senza neppure fare la trafila di operatore allo sportello,come quasi tutti gli operatori amministrativi del suo stesso livello (assistente amministrativo ,fascia C) hanno fatto a suo tempo a Siena ( chiedere al Brenci ed a tanti altri ).

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  5. buon appetito. Sei lo stesso del tatuaggio in fronte?
    :)

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  6. sicuramente l'ha letto il guideri, e credo che anche il pace possa aver fornito qualche dettaglio tecnico importante

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  7. ...sembra veramente una scelta saggia quella di nominare come Direttore Amministrativo della Asl 7 un AVVOCATO che, come giustamente dice l'Eretico, potrebbe sempre far comodo...e se la dott.ssa Volpini è persona saggia e preparata non dovrebbe tardare a smuovere le acque e magari a cercare di allontanare o rimuovere dall'Azienda chi ha commesso irregolarità ed ha avallato atti che sembrano ILLEGITTIMI ( basta rinfrescarsi la memoria leggendo questo blog!!)Quello che sconcerta è il fatto che un Ufficio Legale la Usl ce l'ha e viene da chiedersi che tipo di laurea abbiano le persone che ne fanno parte, o semplicemente in che mondo vivono.Forse quando c'era la dott.ssa Benedetto erano tutti in ferie oppure in aspettativa!

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    1. Anche loro avranno cavalcato l'onda, premiati sicuramente con una strepitosa carriere da neutrini... Si sa, di solito gli uffici legali solo il cuore di enti ed aziende pubbliche!

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    2. Sinceramente e senza offesa (anche se qualcuno in quelle stanze sembra sia piuttosto permaloso, specialmente da quando legge questo blog...)quelli dell'Ufficio Legale della Usl fanno quasi tenerezza!

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  8. All'epoca della direzione Benedetto imperava l'opportunismo ed il trasformismo.
    Erano quasi tutti diventati ciechi,sordi e muti oltreche' pavidi pur di portare a casa qualche incarico o prebenda e salvare il c..o.
    I pochi dirigenti ,anche amministrativi,che hanno provato a resistere e contrastare tale situazione sono stati mandati a casa o " mobbizzati " per lasciare il posto ai cari amici ed alle care amiche della Benedetto e del Monaci !!

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  9. alla domanda: Sorge però spontaneo un dubbio: può - legge alla mano - fare carriera una fisioterapista? la risposta e' SI , purche' abbia i requisiti richiesti dalle normative vigenti (legge 42/99 - ma soprattutto legge 251/00 e 43/06) che prevedono: la dirigenza per le professioni sanitarie infermieristiche, riabilitative ( fisioterapista, logopedista ecc.), tecniche e della prevenzione ! a queste normative si aggiungono in Piani sanitari regionali (L.R.40). Tutte queste norme prevedono comunque che il dirigente sia in possesso di LAUREA MAGISTRALE.... In questo caso forse, dovremmo chiederci piuttosto se non ci troviamo di fronte ad un soggetto che non li possegga. La carriera è quindi legittima a queste condizioni e previo concorso e/o superamento di selezione pubblica.

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