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giovedì 26 luglio 2012
L'eretico fermato dalla Polizia (serbobosniaca)...
In città, ovviamente, si parla di ben altro: dello sciopero Mpr di domattina (che l'eretico seguirà in presa diretta), del deferimento di Antonio Conte per omessa denuncia (e non per illecito sportivo), nonchè delle scottantissime intercettazioni concernenti Ferdinando Minucci pubblicate (finalmente) dalla Gazzetta dello sport. Ma in tutti e tre i casi, bisogna aspettare, prima di scrivere: lo sciopero, ancora non c'è stato; su Conte, la data cruciale, a questo punto, è il 2 agosto: patteggerà o meno? Quanto al basket, bisogna attendere il 29 ottobre al Processo a Reggio Calabria, o di conoscere con esattezza ciò che è contenuto nell'esposto milanese contro la squadra di Ferdinando Minucci.
Nell'attesa, l'eretico - a chi voglia ascoltarlo - vuole raccontare la "scenetta" più spassosa che gli sia capitata nel suo appena terminato viaggio in Croazia-Bosnia.
Con una premessa, atta a contestualizzare al meglio quello che sarà scritto: la Bosnia è un luogo ove un normale cristiano (cattolico o ortodosso che sia) si può permettere cose che nel resto d'Europa sono ormai impensabili. Questo è il fascino ed il limite, ad un tempo, di questa terra. Esempi? In qualunque locale pubblico (bar, ristoranti et alia) si può tranquillamente fumare, come nell'Italia presirchiana; in motorino, la percentuale di cascomuniti è al limite dell'irrisorio; volete parcheggiare? Ogni marciapiede è a disposizione; non solo non esiste la raccolta differenziata, ma se uno vuole può tranquillamente scaraventare il tutto a terra: di certo i rischi di essere multati sono minimi. E si potrebbe continuare.
L'altra faccia della medaglia è che, per esempio, si può mangiare una grigliata mista di ottima carne contornata di patate ed altro, bere mezzo litro di eccellente birra Karlovacko ed un bicchierino di vodka per l'equivalente di 10 euro scarsi! Oltre ad avere paesaggi montani (soprattutto laghi) molto suggestivi, sebbene non valorizzati a sufficienza.
Ciò premesso (ma torneremo a parlare di questa regione), la scenetta. Sabato scorso, 21 luglio, l'eretico stava per valicare (da un altro posto rispetto a quanto scritto nel primo pezzo balcanico) il confine croato-bosniaco.
Per la precisione, il valico è quello indicato nelle cartine con il nome di Strmica (pronuncia ardua...), in direzione di Drvar, la cittadina del precedente articolo.
Posto di controllo croato (quindi in uscita): tutto regolare, nessun problema.
Posto di controllo bosniaco (verso la Republika Srpska): qualche problema. In che senso? Già si era partiti malino con il doganiere, che faceva un po' il furbino: non c'era bisogno di capire la lingua, per comprendere un atteggiamento piuttosto strafottente. Poca roba, comunque. Il problema autentico, invece, è rappresentato da una pattuglia di Polizia (non di frontiera), presente in loco. Forse casualmente, forse perchè macchine italiane ne devono vedere pochine pochine lassù, oppure - chissà - un tentativo interrnazionale dell'avvocato Pisillovic per bloccare l'eretico?
Ad ogni buon conto, mi viene fatto cenno di accostare: c'è da effettuare una perquisizione alla macchina. Non di quelle di assoluta routine, con giusto il cofano da aprire ed un'occhiatella rapida: una prolungata, implacabile perquisizione a regola d'arte. Che parte dal cofano anteriore, si addentra all'interno dell'abitacolo, per poi terminare nel portabagagli. E lì viene fuori il bello...
Il pennellone che, fra i tre poliziotti, stava perquisendo con cotanta acribia la Clio, sembra particolarmente attratto da un paio di copie del mio libro su Mussari (sic!), rimaste sbadatamente dietro la macchina, a fare "bella" mostra del loro fulgore. Il poliziotto inizia a dire qualcosa, al mio orecchio del tutto incomprensibile. Mi pare divertito. All'altro poliziotto - gentile, e parlante un buonissimo inglese - che mi ha fatto qualche domanda di rito durante la perquisizione, con tatto chiedo se ci sia qualche problema.
Indimenticabile, memorabile la risposta, in inglese appunto:
"Nessun problema, nessun problema. Il mio collega ha visto questo libro e gli sembrava di avere RICONOSCIUTO NELLA FOTO ADRIANO CELENTANO, ma lì c'è scritto un altro nome!".
Sorrido, e provo a spiegargli che in effetti quello del libro non è proprio il Molleggiato nazionale (che gode di una sua popolarità balcanica, come si evince anche dai film di Kusturica), ma un famoso banchiere italiano. Mi guarda un po' strano, fortunatamente non associando il mio nome al libro (il documento ce l'hanno nel gabbiotto i doganieri).
Finalmente, dopo circa un quarto d'ora di tensione, posso passare: l'eretico e Mussari Giuseppe entrano - via Strmica - nella Republika Srepska...
Peccato per Mussari che Mladic alla fine l'abbiano chiappato...
RispondiEliminaSei proprio un pivello!
RispondiEliminaIl poliziotto voleva in omaggio il libro con il "Molleggiato", e te hai perso l'occasione che una copia rimanesse anche in una desolata landa di frontiera!
.... semmai assomiglia sempre di più al poro Gheddafi. E Allah è grande, fratelli!
RispondiEliminaQuesto poliziotto ne ha di fantasia... confondere Celentano col Mussari! Ma secondo te chi dei due si sentirà offeso? E comunque ribadisco che era meglio se andavi col macchinone della Kiddo, davi meno nell'occhio!
RispondiEliminaIl poro Beppino un paio di giorni fa era a pontificare di banche e crisi su Radio Uno Rai: peccato l'ho beccato a fine trasmissione, sennò chiamavo in diretta per chiedergli perché a Siena si schermisce dicendo che il banchiere non è il suo mestiere mentre nel resto d'Italia fa il ganzo presiedendo l'ABI... Se non siamo ai livelli della Bosnia poco ci manca!
RispondiEliminaIo penso in Bosnia l'avrebbero messo a bonificare le aree industriali dismesse...
EliminaPer scontare la metà dei danni che ha fatto a Siena dovrebbe andare a fare il cameriere o qualcosa di simile in questa Drvar per il resto dei suoi giorni...
RispondiEliminaavete notato che oggi in testata del corr Siena nemmeno due righe scritte dal servile bisi sullo sciopero della Banca. Si è interessato a ca ratteri cupitali sulle "protesi" Vergogna vergogna e vergogna bisi quando te ne andrai non sentiremo sicuramente la mancanza del tuo SERVILISMO
RispondiEliminaIl corrierino di Drvar. Se non c'hanno il Palio ed il calcio ed il basket però di che parla?
RispondiElimina:-)))
RispondiEliminaPovero Celentano.
Il mio regno per un suo commento sulla "somiglianza" con Mussari!
Lucrezia
PS: sospettavo che tu fossi uno scrittore. Ne ho avuta la conferma trovandoti su YT. Certo che come assassino saresti terribile: lasci tracce della tua identita' dappertutto! Dal che si deduce che sei una persona onesta. :-)
Cara Lucrezia,
RispondiEliminati ringrazio per le belle parole.
Su Celentano, direi che la somiglianza è davvero forzata: ma vallo a dire al pennellone serbobosniaco...
Quanto alla mia onestà: un pochino di lavoro alla Procura della Repubblica, purtroppo, mi capita di darlo. Di certo alcuni non la pensano come te. Io invito sempre, prima di giudicare (meglio se con la propria testolina), a guardare almeno due aspetti della vicenda: quali siano i capi dell'eventuale imputazione; chi siano coloro che presentano atti di citazione, querele o esposti. Dopodichè, ognuno faccia i suoi conti.
L'eretico
:-))))
RispondiEliminaConcordo con te per quanto riguarda la somiglianza di Celentano con Mussari ed anche a proposito del dover considerare i due aspetti di ogni eventuale vicenda.
Ho visto gente rigirare la frittata in maniera magnifica: vedi la carfagna contro luisella. Del resto la miglior difesa e' l'attacco. Strategia di cui mi pare siano esperti gli ormai spauriti (e grazie a Dio - o chi per Lui, per attimo avevo dimenticato che sei un ERETICO - quasi SPARITI) sostenitori del cialtrone nazionale, tale silvio in arte berlusconi. Nel loro caso, dopo aver dovuto leggere e sentire le loro menzogne per anni, non considero piu' l'altro lato della vicenda. Gia' da tempo hanno superato ogni misura e attendo il momento di vederli in galera, come si meritano. Ho ancora speranze che la Repubblica delle Banane ritrovi un barlume di ragione e giustizia. La tua Siena, da quel che leggo, e' un riflesso di cio' che avviene a livello nazionale, cosi' come tante altre citta' italiane. Potremmo anche dire che il livello nazionale riflette cio' che accade a livello locale, anzi, ne e' la somma.
Parlando di non essere in grado di distinguere stranieri, capita spesso soprattutto con gente proveniente da altri continenti. Un caso lampante e' quello dei Cinesi o degli Africani o anche degli Afro-Americani.
Solo dopo un certo tempo, vivendo a contatto con loro, si inizia a distinguere una persona dall'altra. Lo dico come semplice dato di fatto. Alcuni Africani mi hanno detto di avere inizialmente la stessa difficolta' con gli Europei.
Dici che se vengo a Siena mi sembrerete tutti somiglianti?
E a chi, poi? A Cecco Angiolieri? O a Mussari? ;-)
Scusa, sono in vena di scherzare.
Lucrezia
Cara Lucrezia,
RispondiEliminati assicuro che se tu vivessi a Siena ogni tanto ti verrebbe da rimpiangere financo il Silvio nazionale (sic!). Tragicamente è così, credimi.
A proposito, ora ci hai fatto venire una certa qual curiosità: da dove scrivi, se non è troppo il chiederlo?
L'eretico
No,tutto meno silvio! Non potete farmi questo a meno che io non sia incapace di intendere, volere, sentire in tutti i suoi significati per cui rimando al Dizionario Garzanti.
RispondiEliminaHo una grande nostalgia dell'Italia, di certi aspetti della vita italiana, ma quando sento, leggo e vedo (l'ordine, data la distanza, e' questo)quello che vi accade mi passa la voglia di ritornarci.
E francamente ci starei come un pesce fuor d'acqua, perche' i miei mari sono cambiati e la mia mentalita' pure.
Scrivo da oltre le Colonne d'Ercole: USA, per essere precisi.
Un caro saluto, eretico
Lucrezia
PS: Verro' a Siena, ma solo come turista, credo. Ed evitero' accuratamente il Monte dei Paschi, di cui mi sto "godendo" (per modo di dire) la saga nei video di Reporter.