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martedì 10 luglio 2012
Palio: le verità indicibili e i quarantenni "esodati"...
A distanza di una settimana, torniamo a parlare di Palio, mentre l'Onda si gode la bruschellata vittoria.
Un Palio, quello del 2 luglio, che NON è piaciuto a nessuno, a parte appunto agli ondaioli: sin troppo prevedibile e previsto, l'esito finale. Il Bruschelli che raccatta il posto che voleva, e soprattutto la mossa che più gli si confaceva, per ovvi motivi familiari; due Contrade non partecipanti, a dimostrazione che i soldi per le previsite sono decisamente spesi male (ma non si può dire).
A proposito della dinamica della mossa e della corsa, perfino l'avvocato Carlo Saracini, dragaiolo verace, ha scritto una letterina al Corrsiena (5 luglio) con stile allusivo, dicendo e non dicendo: ma facendo capire che ci sono ombre enormi - ed enormemente ingombranti - dietro questo (come altri) Palio. Titolo: "La mossa l'ha data il Bruschelli, non il mossiere". Piatto ricco, mi ci ficco. All'interno, fra le altre cose, si legge che "la mossa andava annullata, non era nè giovane nè vecchia"; poi inizia il caravanserraglio delle insinuazioni: si parla di "ordine di chiamata dalla sorte", e si chiosa, fra parentesi, che "su certe "sorti ricorrenti" mi sa che ci sarebbe molto da riflettere". Se lo dice l'avvocato Saracini, riflettiamoci a pieni neuroni, dunque. Sentitelo, sul Bruschelli, l'avvocato: "rapporti, TALVOLTA ANCHE DI CARATTERE FAMILIARE, che possono legare i fantini dentro i canapi con chi è chiamato a "entrare - si fa per dire - di rincorsa". E si potrebbe continuare...".
Ma qui l'avvocato Saracini, come d'incanto, che fa? Sul più bello, si ferma, si blocca, si stoppa da sè, come direbbe il suo più eccellente cliente, Ferdinando Minucci.
Insomma, tutti lo pensano, tutti ai "barri" e per strada ed in Contrada lo dicono, ma ufficialmente TUTTI STANNO IN SILENZIO: non stupisce, è il Palio di Siena, mica di Altopascio.
A questo punto, visto che perfino l'avvocato Saracini dice e non dice, allude ma poi si ferma, l'eretico si lancia in un pronostico, di quelli in cui di solito ci dà (anche su cose più importanti): forse la verità verrà fuori, ma fra una decina o più d'anni, quando il Bruschelli avrà smesso di correre, ed una certa cerchia di dirigenti lo stesso. Io avrò smesso parecchio prima di scrivere su queste cose, e resto speranzoso (illuso?) che qualche giovane cronista locale (o forestiero, perchè no?) prenda in mano la cosa, e ci faccia un bel libro di denuncia sopra. Titolo? "Il Palio al tempo del Bruschelli", oppure "Li chiamavano assassini, ma erano mezzi parentini", o altro ancora. L'eretico si propone subito per presentarlo...
Visto che le verità paliesche restano indicibili, parliamo di un fenomeno sociologico di un certo qual interesse: l'allontanamento volontario di molti quarantenni dalla quotidianità delle Contrade. L'eretico non parla per sè, anche se questo fenomeno indubbiamente riguarda anche lui. Trattasi però di fenomeno assolutamente generale: ovviamente con tante eccezioni, ci mancherebbe altro. Alcuni quarantenni sono alti dirigenti di Contrada, per esempio. Ma il fenomeno c'è, inutile girarci intorno. C'è quello che addirittura non paga più neanche il protettorato, c'è quello che riduce la sua presenza fisica al minimo indispensabile, c'è quello che continua ad andare come prima, ma torna a casa più incazzato che altro, c'è quell'altro che va, ma sta solo con il suo cenacolo di tre-quattro persone, e via dicendo. Hanno forse vissuto sin troppo intensamente la Contrada negli anni, nei decenni precedenti? Perchè, dunque, varcata la fatidica soglia degli anta - insieme al girovita sempre più debordante ed al capello sempre più languente -, molti "ragazzi" cresciuti letteralmente a pane e Contrada, gente che non si perdeva un giro neanche delle altre consorelle, ora sono così disamorati? Perchè è venuta fuori questa generazione di "esodati" (volontari) dalla vita contradaiola? E poi: 20-30 anni fa, i quarantenni di allora avevano lo stesso sentimento di disillusione, o è una novità dell'oggi?
Arduo, diciamo impossibile rispondere in modo esaustivo (lo faranno, penso, i lettori: ognuno a modo suo).
Resta il fatto che questo fenomeno sociologico esiste, e credo meriti di essere analizzato.
Come nei matrimoni c'è la crisi del settimo anno (adesso anticipata assai), in Contrada c'è forse la crisi degli anta? Ai quarantenni (ma non solo) l'ardua sentenza...
a me, sinceramente, di quello che ha scritto il Saracini (dragaiolo) non me ne importa nulla, se fosse stato di un'altra contrada non avrbebe scritto quelle cose e quindi ha dimostrato che il Palio (bruschelli o non bruschelli) è sempre uguale: ognuno tira l'acqua al suo mulino. o vi scordate di Aceto? anche allora c'erea chi alludeva e chi diceva che... insomma il palio è così. punto e basta.
RispondiEliminal'argomento della seconda parte dell'articolo dell'Eretico, invece, mi interessa molto di più, anche perchè mi sento parte in causa per l'età. "anno forse vissuto sin troppo intensamente la Contrada negli anni, nei decenni precedenti?" si, a questa domanda mi sento di rispondere positivamente. chi come me ha toccato i 50 la contrada era diversa, e oggi soffre di questa differenza. molti di noi non ambivano a cariche particolari, ma frequentavano e facevano, senza aspettarsi ricompense ed evitavano, in maggioranza, la ribalta in tutti i sensi. oggi le cose sono cmabiate, se non sei nelle prime file, se non hai la tessera del palco, insomma se non ti metti in evidenza, non conti nulla. l'argomento merita approfondimenti, altro che bruschelli!!! parliamone, ce n'è bisogno per davvero.
nella mia tesi della triennale ho condotto un'indagine sulla perdita dei valori all'interno delle diciassette, se hai voglia di leggere il capitolo interessato, a mio parere potresti trovare spunti interessanti sul target di contradaioli da te menzionato.. io un'idea mia ce l'ho, ma me la tengo per me e lascio aperta la porta a questa interessante discussione al termine..degli ultimi 2 esami della mia vita.. :)
RispondiEliminawww.ilpalio.org al link miscellanea
un caro saluto
Camilla Marzucchi
Brava Camilla!
Eliminasto leggendo la tua tesi, mi ci vorrà un po' ma intendo leggerla tutta. Poi se ci riesco farò anche qualche commento. Intanto standing ovation per la dottoressa Camilla Marzucchi che, oltre alla sua tesi di laurea, ci mette anche la faccia (con tanto di foto), il nome e il cognome, a differenza di noi pusillanimi che ci troviamo spesso "costretti"( da eventi che non abbiamo saputo o potuto gestire) a nasconderci dietro pseudonimi fantasiosi, e quelli più pigri neanche si sforzano di andare oltre "l'anonimo". Mi è piciuta molto la dedica che hai fatto al tuo babbo! brava!
bk
Forse se a agosto corre Aceto il Bruschelli può avere qualche difficoltà...altrimenti rivince. Non è una battuta...
RispondiEliminaCaro Eretico, però diciamoci la verità: c'è anche qualche fantino che ci ha provato a superare il Bruschelli (poi, avendo delle brenne, non ce l'hanno fatta).
RispondiEliminaPer il resto, effettivamente quello che scrivi è vero. Ma mi chiedo: per truccare l'ordine di entrata ai canapi, non è che bisognerebbe mettere troppe persone d'accordo? Non è che si pecca di complottismo a priori?
Di che contrada è la bimba ( prima parte)
RispondiElimina[Chi legge la prima parte dovrà leggere anche la seconda che per motivi di spazio tecnico ho dovuto dividere in due post]
Quando ero bambina andavo a spasso per le vie del centro con la mamma, e si sa come succede in una piccola cittadina, ci si ferma a far due chiacchiere con il tale o con il talaltro - nelle grandi metropoli non succede, non può succedere - che si incontrano lungo il cammino. Dopo i dovuti convenevoli arrivava sempre inesorabile l'odiosa domanda : “o di che contrada è la bimba?” che nei giorni a ridosso del Palio di solito sostituiva quell'altra domanda altrettanto temibile: “a chi vuoi più bene al babbo o alla mamma?” Ebbene - a parte il fatto che a me già mi rompeva un po' i coglioni che la contrada non me la potevo scegliere, ma era stata scelta per me da un'entità suprema che non ti lasciava possibilità di appello... e non mi si era neanche chiesto se mi piacevano i colori,che a quell'epoca per me che imbrattavo tutto con i pastelli a cera erano importanti – mia madre stringendosi nelle spalle rispondeva scorata “mah...non ci sente lei per la contrada, gli altri miei due figli sì (rimediava subito, ndr) ma lei no..” con il tono di un genitore che deve giustificare, passando sotto il giogo delle forche caudine, le marachelle di una figlia birichina.
Ho provato a frequentare la contrada, nonostante tutto, e mi ricordo di una stagione paliesca in cui riuscii a frequentare le 4 giornate - manco fossero stati i moti di Milano del maggio 1898 - con eroica ostinazione. Dall'assegnazione dei cavalli in poi non mi feci mancar nulla: prove di mattina, prove di sera, imparai tutti gli stornelli e alla bisogna anche qualche canzoncina estemporanea che era stata composta all'uopo dalle “citte” della contrada allorché era stato assegnato il “barbero” da portare nella stalla. Ma la prova più sfibrante cui mi sottoposi (volontariamente) per dimostrare “attaccamento ai valori della contrada” fu la preparazione del banchetto della sera della prova generale. L'avessi mai fatto! Passai la mattinata a pulire fagiolini, un'operazione che fino ad allora mi era del tutto estranea, giacché la mia famiglia, che all'epoca godeva di buona salute economica, aveva la domestica fissa che si occupava della cucina e di tutte le sue pertinenze. Non avrei mai immaginato che i fagiolini avessero due estremità, invero piuttosto coriacee, da tagliare prima di cuocerli...del resto quando arrivavano in tavola erano già stati decapitati. Dopo alcune ore di scapocchiamento dei fagiolini, in cui mostrai tempra stoica, mi accorsi che si erano formate delle piaghe sanguinolente nelle mani non abituate al lavoro di massaia. Del resto ero poco più che una bimba. Mi convinsi che Santa Caterina da Siena doveva aver ben sofferto per ricevere le sacre stimmate, e che le mie al confronto erano roba da principianti. Solo molti anni dopo - invero pochi mesi fa - ho scoperto che i fagiolini basta scapocchiarli da una parte sola. Non vidi neanche la prova generale, giacché il mio compito ora era quello di apparecchiare i tavoli, e preparare i piatti con gli antipasti:crostini misti, prosciutto e melone. E' probabile che non mangiai nemmeno. Passai il resto della serata e della notte a servire ai tavoli, procurandomi vesciche anche ai piedi. La missione era compiuta, un processo di beatificazione non me lo avrebbe negato nessuno in contrada all'indomani della mia dipartita. Mi sentivo una Santa, e nel delirio della stanchezza e dei miei fantasiosi 11 anni (“quasi 12!” chiosavo sempre), forte delle meritate stimmate bilaterali ebbi anche una visione: l'indomani la contrada avrebbe vinto il Palio, per i miei sacrifici. Ma l'indomani la contrada non vinse.
(Segue la seconda parte del racconto in un post successivo a questo)
Di che contrada è la bimba (seconda parte)
RispondiElimina[Chi legge la seconda parte legga anche la prima parte in un post un po' più sù che per motivi di spazio tecnico del blog ho dovuto spezzare in due]
“Son passati tanti anni...la contrada 'un vince più..anche i merli del palazzo..” recitava uno stornello che mi insegnava il mio babbo da bambina, e questa cosa che la contrada non vinceva più non mi piaceva mica tanto. Pensai che si potesse cambiare contrada e andare in una che vinceva più spesso.
Mi accorsi subito che non era proprio una buona idea, e che comunque non sarebbe stata accolta che con furore giacobino dai miei contradaioli che mi avrebbero messa alla gogna ed esposta al pubblico ludibrio.
Dunque, altro tentativo di inserirmi nella contrada.
Questa volta decisi di interpretare con più vigore il sentimento di passione che ogni contradaiolo degno di questo nome dovrebbe avere verso la contrada. Bisognava dare sostanza alle apparenze così che agli orpelli corrispondesse una solida devozione contradaiola. Mi esercitai a mostrare sgomento profondo quando si accennava alla non possibilità di vincere il Palio financo angoscia disperata se le derive prolettiche dei più anziani arrivavano a paventare nientemeno che la vittoria dell'avversaria.
Lasciai passare un altro Palio. All'indomani della seconda non-vittoria decisi di appendere il fazzoletto al chiodo.
La vita di contrada non faceva per me. Le lacrime non mi venivano né di gioia né di dolore. Non se l'oggetto del pianto doveva essere il Palio.
Non è nel mio corredo genetico evidentemente. Aveva ragione mia madre” la bimba non ci sente niente per la contrada”.
Cordialmente
Beatrix Kiddo
Sì, ma se non ci senti niente basta starne fuori. L'importante è che l'hai capito. Parecchio peggio invece chi arriva qui e dopo 3 giorni è già contradaiolo e sa ogni cosa. Contradaioli si nasce, non si diventa e la contrada non si sceglie, non si cambia. Ma forse non sei di Siena??!
Elimina...vedi arriva subito la domanda: ma forse non sei di Siena... Cara Beatrix quante volte me la son sentita fare anch'io. Babbo ex vicario, sorelle contradaiole. Ma se non sei di nessuna contrada non sei di Siena, ti dicono.
EliminaBOh, magari è perchè son nato appena fuori porta, avranno ragione loro. Ma la qual cosa non mi fa nè caldo nè freddo.
Che cosa c'entra essere di Siena. Io sono senese da generazioni e ho un fratello che è stato finanche barbaresco. Lui ha sempre "sentito" la Contrada. E cosi' anche i miei genitori.Io invece ho vissuto un percorso simile a quello di Beatrix. Sono stato sempre coinvolto, ho tante conoscenze, mi sono sempre prestato alle attività e frequentato. Ma dentro di me tutta quell'iperbolica esagerazione di ogni sentimento, quell'estraniarsi dalla realtà per calarsi in una dimensione onirica e atemporale, quell'annichilimento individuale in onore del "popolo", la ripetitività di certe situazioni e discorsi, il totale senso di acriticità anche di fronte ad evidenze palesi. alla fine m'ha provocato un senso di distacco.
EliminaLungi da me criticare chicchessia, ma "fori porta" c'è un mondo che vale la pena di scoprire prima dell'ineluttabile sorte che c'accomuna, quella si', tutti.
Pilontra secondo
Beatrix Kiddo.....
Elimina« Io sono la donna più letale al mondo. Ma adesso, ho paura per il mio bambino. »
Ma non fu in quel momento che Beatrix si sentì la donna più vulnerabile al mondo.
Quel momento, lo visse la mattina antecedente alla cena della prova generale della sua contrada,durante il tremendo sforzo di scapocchiare i fagiolini.
Allora, e solo allora,l'esperta di arti marziali si accorse di essere profondamente vulnerabile.
Tuttavia non tutte le cose vengono per nuocere.
Quell'avvenimento le fece scoprire che i fagiolini hanno due estremità da tagliare prima di essere cotti.
E nasce proprio da questa esperienza la sua candidatura ad Assessore all'Agricoltura nella prossima Giunta senese!!
Candidatura che naturalmente io propongo.
Con affetto(e un pò di ironia)
un toscano
Caro Eretico,
RispondiEliminastavolta non ti seguo. A parte il fatto che per insinuare certe cose ci vogliono prove (non quelle di piazza), ma poi perché ci si ricorda sempre e solo delle buste favorevoli a Trecciolino e mai di quelle avverse ( me ne viene in mente almeno 2 clamorosamente sfortunate negli ultimi 5 anni)?
Perchè se negli anni 70 o 80 toccava 3 volte Panezio o Benito a una Contrada era solo fortuna e con Trecciolino devono essere forze oscure che tramano nell'ombra?
Sicuramente non sarà così, ma viene da pensare che certe affermazioni siano dettate più dall'invidia che dal buon senso....
E' evidente che l'imbarazzante superiorità di Trecciolino rispetto agli altri fantini sotto tutti gli aspetti del Palio abbia prodotto negli ultimi 15 anni un modo diverso di fare Palio da parte delle dirigenze: meglio di prima? Peggio? Dipende dai gusti. E' un particolare momento dell'epoca paliesca, così come ce ne
sono stati altri in passato e ce ne saranno in futuro.
Io, andando sicuramente controcorrente rispetto ai chiacchiericci senesi dei "barri", dico che "Il Palio al tempo di Trecciolino" ha un fascino particolare:
le strategie delle dirigenze sono meno banali e le vie per arrivare al successo sono diverse e non passano sempre tutte da Valiano. Basta che un Capitano abbia le idee chiare su cosa è meglio per la propria Contrada, su cosa si può permettere e lo faccia con coerenza. Punto. Chi dice che Trecciolino ha rovinato il Palio, a mio parere, dice una eresia dettata dalla superficialità e dall'influsso di qualche sito internet "profetico".
I veri problemi del Palio sono ben altri, tra i quali la disaffezione al mondo Contradaiolo di alcune categorie di persone, come dici nell'articolo.
Qui si entra un pò nel personale, ed è difficile capire la portata e le motivazioni del fenomeno. Certo è che i quarantenni dovrebbero essere quelli che insegnano ai ventenni come ci si comporta, dovrebbero essere quelli che si prendono delle responsabilità e "si girano le scatole" per il bene della Contrada.
Non sarà che tutta questa disaffezione e disagio siano figlie anche di un pò di pigrizia e di fuga dalle proprie responsabilità? Facile andare in Contrada a 20 anni a divertirsi, più difficile quando ci devi andare a controllare cosa fanno i ragazzi o a prendere decisioni importanti. Di sicuro andando in esilio non si fa il bene della Contrada.
Ho scritto queste righe con un po' di disagio, perché odio parlare di Palio via internet: anche questo secondo me è uno dei problemi di oggi...
Michele, 34 anni, per ora ancora affezionato e frequentante.
"Non sarà che tutta questa disaffezione e disagio siano figlie anche di un pò di pigrizia e di fuga dalle proprie responsabilità? Facile andare in Contrada a 20 anni a divertirsi, più difficile quando ci devi andare a controllare cosa fanno i ragazzi o a prendere decisioni importanti."
EliminaTranquillo che il compito di controllare i propri ragazzi non lo espletano, per quello oggi si delegano gli addetti ai piccoli.... salvo poi lamentarsi, se con affetto riprendono il figlioletto per una marachella...
Caro eretico, innanzitutto ti ringrazio per il lavoro che svolgi con passione e che consente a me ed a molti altri di poter avere giornalmente argomenti di discussione e dibattito che non troveremmo sui media locali.
RispondiEliminaL'argomento è stimolante ed interessante e vorrei provare a dare la mia opinione.
Credo che ogni "esodato" avrà la propria storia da raccontare perchè in ogni Contrada ci sono cicli storici diversi e perchè nella vita ci sono altri avvenimenti che ti possano portare anche lontano dal tuo rione per un certo periodo.
Io sono uno di quelli che continua ancora ad andarci, perchè anche se mi ci incazzo, credo che il dovere di ogni contradaiolo sia di esserci il più possibile e dire la propria anche e soprattutto se non collima con la versione dirigenziale del momento. La generazione dei quaranta/cinquantenni è una delle ultime(se non l'ultima) che ha vissuto un palio antico ed una Contrada dove l'anzianità era rispettata e dove si giungeva ai ruoli dirigenziali dopo aver fatto una discreta trafila nei vari settori (anche se c'erano delle eccezioni).
Quando è stato il momento di poter "prendere in mano" la Contrada si sono trovati sbarrato il passo dai sessantenni, che non volevano mollare l'osso o scavalcati dalle generazioni successive, con radici ben piantate nel "groviglio armonioso"....
Sarei curioso di fare una statistica su Capitani e priori degli ultimi vent'anni e vedere quanti gravitavano in orbita MPS...
A risentirci.
Sono d'accordo su TUTTO quello cha hai scritto, AGGIUNGEREI ANCHE UN'ALTRA STATISTICA:
Eliminaa che punto erano di carriera al MPS certi personaggi al momento di diventare capitani (ma molto piu' spesso priori) e dove sono (meritatamente???) arrivati al momento di mollare il volante...
questo a me fa schifoooo
e io ci sento ve lo assicuro
e le famose "ore di volo" ce le ho tutte tutte.
Poi pero' passa la voglia di combattere e i bambini hanno diritto di vivere quel che resta del rione e della contrada(senza essere avvelenati dal mio stato d'animo) ma che nessuno pensi che io creda che Cristo è morto dal sonno.
A chi vuole la contrada così c'è una sola risposta da dare:
....se la paghino...
Avrei tante tante cose ed episodi da dire (un'antologia garzanti) ma qui non servirebbe a nulla
se non per un piccolo sfogo.
un quarantaduenne invisibile e trombato da sempre, ma non asservito a nessuno
Premiata OSTERIA "I Voltoni"
RispondiEliminaSpecialità della Casa "SFORMATI"
FORSE QUALCUNO E' DI MEMORIA CORTA!!!!!!!!!!!!
non c'entra niente la memoria, c'entra il fatto che le contrade continuano a sacrificare ipropri contradaioli facendoli lavorare come ciuchi per poi regalare tutto al mercenario di turno (dirigenti d'accordo????) e non vedere mai tornare indietro un euro di ciò che si è speso. Il monte soldi delle contrade dovrebbe essere sempre lo stesso; oggi invece perchè si spende e basta senza mai riscuotere? Dove vanno a finire tutti i soldi? Credete veramente che se li prenda tutti il Bruschelli??? SVEGLIA...esisteil momento di ridere e scherzare e quello in cui il dire..."si ma intanto io ho vinto!!" non basta più. Qui sta perdendo tutta Siena ce ne vogliamo rendere conto o no?
EliminaRipeto: nel calcolo della probabilità statistica, che nel Palio per due volte avvenga la stessa mossa (bruschelli primo, fidanzato della figlia di annarita di rincorsa), è difficilissimo, quasi impossibile. Ma che caso ......... La rincorsa del Palio di luglio a chi (se non al futuro parente) avrebbe potuto dare la mossa? Secondo voi: se bruschelli (in sogno) avesse potuto scegliere, quale posto avrebbe scelto per sé e per il fidanzatino? Ma che caso; i sogni si avverano ed è la seconda volta che succede. A pensare male si fa peccato, però a volte ci si azzecca ....
RispondiEliminaPerchè tutto si è ridotto così? La colpa è anche nostra, delle generazioni dai 30-40 anni che invece di farci valere nelle assemblee di contrada e nelle istituzioni cittadine, siamo stati spettatori passivi di questi cambiamenti. Spesso polemizziamo ma non facciamo niente o peggio ci si allontana dalle contrade, rimanendo legati alla nostra memoria di un Palio che ci faceva sognare, di cazzotti e di risate, di fantini e di cavalli "mitici" che ora non ci sono più...
RispondiEliminaLasciando da parte la retorica ed il sentimentalismo nostalgico è importante che qualcosa si "smuova" senza scordarci che il Palio è lo specchio della Città, lasciata da noi allo sbando in mano a personaggi senza scrupoli che si sono riempiti la bocca di una "senesità" che non gli appartiene.Anzi, invece di avvicinarsi umilmente a questa realtà hanno imposto i loro modi di fare gretti e prepotenti, spesso con un fazzoletto al collo seduti a cena serviti e riveriti...
Svegliamoci ragazzi!
Caro professore ancora complimenti per essere l'esatto interprete dei vari disagi cittadini.
RispondiEliminaCapitolo quarantenni.
Essendolo, purtroppo anche oltre, posso testimoniare quello che è un diffuso sentimento di "disadattamento". Si potrebbero scrivere fiumi di parole ma l'aspetto sul quale mi soffermerei è quello dell'omologazione. L'avvento nelle cariche di contrada dei politici ha fatto si che tutto si possa omologare e tutto serva perchè sia perfetto da presentarsi agli occhi esterni come la più bella, perfetta, festa del mondo. Noi quarantenni c'hanno insegnato altre cose, con altre spontaneità, con altre regole non scritte ma ferree, il cambiamento è stato troppo brusco e veloce ed è chiaro che ora siamo tutti a disagio.
Prima nelle contrade c'era una sorta di complicità per cui dal notaio all'ultimo degli operai stavamo insieme senza caste lasciandoci andare anche a qualche esagerazione, questo ora non è più concesso a nessuno. Anzi, i personaggi sopra le righe devono essere allontanati con una sorta di mobbing contradaiolo che non ti lascia scampo, in fin dei conti tutto deve essere perfetto, corretto, senza questi esagitati a rompere i coglioni.....
A me, nel mio piccolo, non mi avranno mai come vogliono loro. Sia chiaro.
Una volta si diceva "ho gioco o dò noia"...varrà dire darò noia.
Salve, sono un "esodato della vita di Contrada, ma dispiaciuto" ed intervengo solo sull'ultimo punto, tanto il resto dell'articolo si commenta da sé. Premetto che strumentalizzare le mie parole è fin troppo facile in quanto (anche parlando, non solo scrivendo) tendo a generalizzare, ma confido nei lettori più elastici mentalmente. Quando si arriva agli "anta", viene a noia vedere fantini analfabeti, puttanieri o drogati ma INTOCCABILI (nel senso vero e proprio dei nocchini che invece avrebbero racimolato in altri tempi) organizzarsi tra di loro e mettersi in tasca tutti i soldi (troppi) racimolati anno dopo anno dalle attività svolte dai contradaioli, sempre più in difficoltà a raggiungere le contrade e sempre meno considerati dal comunedisiena che beneficia gratuitamente del loro servizio in quegli 8 giorni all'anno. Se un "anta" con figlio piccolo (tipo me) contradaiolo di un rione senza la "porta" sulle mura, poteva ad esempio pensare di comprare una "microcar" per andare in contrada anche d'inverno, ecco il simpatico comunedisiena che da aprile 2012 ne vieta l'accesso. Sempre tutto contro i contradaioli e le contrade, tutto a favore di mille dialetti od etnie diverse. Poi con un po' d'asfalto sotto elezioni pensate di racimolare il voto dai contradaioli (e ve lo danno anche...pensate che tontoloni). Chi parla così di solito viene tacciato di razzismo (tipico falso buonismo di stampo vatican-senesota-sinistroide), ma sarebbe bene che in piazza il cavallo ce lo portassero il kebabbaio o il cinese o lo studente o il rom, visto che il contradaiolo deve starsene buonobuono a Pancole o alla Tognazza e per raggiungere contrada deve fare i Giochi Senza Frontiere (lascio la macchina lì, prendo il motorino e raggiungo la bicicletta di là...). Per poi andare dove? In un posto dove si lavora e si fatica per la gloria e per i fantini...ma dov'è scritto che lo dobbiamo fare? Se a governare questa città insistono ad esserci dei gazzillori che considerano i contradaioli solo come pedine per un giochino fruttifero, "anta" è l'età in cui ci se ne rende conto e (scusate il termine) le palle cascano in terra. Soprattutto quando le nottate senesi sono ricche di bottigliate e seggiolate tra gente "di fuori", ma se nei giorni di Palio si fa un canto alle 3 di notte le Forze del Disordine ci chiedono il documento e ci redarguiscono(successo a me). LE CONTRADE ESISTONO SE I CONTRADAIOLI LE POSSONO RAGGIUNGERE. I FANTINI ESISTONO SE I CONTRADAIOLI LI FANNO ESISTERE. Me ne resto quindi all'Acquacalda sperando di veder correre il Palio con 10 bordelli di 20 anni DI SIENA e non leggere mai più i milioni di euro spesi alla faccia di chi in questa città finto-medievale-massonica HA PERSO IL LAVORO. Buona giornata a tutti. Marco.
RispondiEliminaIo di anni ne ho 26, continuo a frequentare stoicamente, ma ti dirò, d'inverno preferisco la mia Contrada 1000 volte: Troppi i pettoni che appaiono quando si accorciano le maniche delle magliette (e le scollature delle citte si approfondiscono :-D ), troppi quelli che "si occupano" della stalla col muscolo in vista, quando 15 anni fa ne bastava 1/3 se non 1/4 a gravitare intorno a cavallo e fantino, affinchè non succedesse niente. E guarda caso molti di questi sono arrivati con la piena di un dopo-vittoria, e hanno cognomi inequivocabilmente di Bolzano Vicentino o Sestrière (spero si colga l'ironia!).
EliminaCi sono altresì persone che pur non essendo senesi di nascita si sono affezionati alla Contrada e ad ogni occasione cercano di venire, dare una mano in cucina etc... ma spesso sono messi in ombra, anche in modo plateale, da quei pettoni (ma ci sono anche le pettone al femminile!) che non vogliono che nessuno li rubi la scena. In tutto ciò chi manca? i più grandi che mettano cortesemente alla porta questa gente, malata di protagonismo e basta e che con la Contrada non ha niente da spartire, cosa che una volta accadeva puntualmente e ora nessuno fa più, fondamentalmente per PIGRIZIA, ma anche perchè, a mio giudizio, nelle Contrade il "volemose bbene" ha preso piede, e nessuno osa più pestare i piedi all'altro, anche quando se lo merita.
Capisco il tuo voler restare all'Acquacalda, ma di gente come te in Contrada se ne sente il bisogno, lo sento anche io che pure credo di saper stare al mio posto e di non rispecchiarmi in coloro che ho appena descritto. Ripensaci!
Amico, ti ringrazio per l'apprezzamento. Restare all'Acquacalda voleva essere una provocazione. Frequento la Contrada, ma come ho scritto, al poco tempo a disposizione che si ha quando nascono i figli, si sommano le difficoltà oggettive di raggiungere la Contrada ed una volta raggiunta si fa fatica a trovare un motivo per tornarci spesso, anche solo per vedere chi c'è o fare due chiacchiere, come solo i residenti o i pensionati si possono permettere di fare. Abitando fuori ed avendo a disposizione parchi giochi, piscine, piste di pattinaggio, Piazza d'Armi, diventa difficile far innamorare i figli piccoli di un ambiente che offre ben poco fino all'età del "gotto" e del "canto" (che secondo me va dai 15 ai 30 anni, dopo occorre qualcosa in più). Esiste ed esisterà sempre un nocciolo duro di persone (30 per contrada, ma forse di meno) che a testa bassa porteranno avanti la "causa", lo farei volentieri anch'io come facevo fino a qualche anno fa, ma siccome i "valori della contrada" che qualche vecchio contradaiolo ha provato a spiegarmi, sono una contraddizione continua, faccio veramente fatica ad accettare di fare il burattino di una decina di massoni e fantini che fanno del nostro giochino la loro miniera d'oro privata. Come me anche altri. La Contrada per me è solo AMICIZIA VERA con persone cresciute insieme tra di loro, ma anche 20 anni più piccole o più grandi, questo basta ed avanza e forse è l'unico valore genuino. Amicizia anche con persone della rivale, intendiamoci. Tutti gli altri "valori" che credevo di aver assorbito dalla nascita, secondo me, sono un misto tra PLAGIO e PAGLIACCIATA (o messa in scena, chiamala come ti pare, compresi i pianti a dirotto di quando ci si purga) e questo mi rattrista. Se Morpheus di Matrix mi portasse le due pillole, vorrei quella che mi fa tornare a quando a Siena c'erano i senesi e potevi lasciare la chiave nell'uscio. Marco. (Bambi del Leco, delle volte ci si conoscesse, almeno sai chi so').
EliminaSpero di incontrarti presto, e fare due chiacchere davanti a una merenda del Grattacielo (sarò retorico, ma i classici mi so' sempre piaciuti).
EliminaIo capisco anche chi a 40 anni ha i figlioli e la sera arriva a casa a Quercegrossa stanco e vuole solo godersi un po' di giochi coi figlioli e un gelato (della Conad, perchè costa di meno) con la moglie in terrazza, infatti non fo una colpa a nessuno che smette (anche solo temporaneamente) di venire per motivi familiari, o per altri motivi. Io stesso ti assicuro ho provato, con insistenza, a far tornare in Contrada gente perbene, che era stata messa alla porta da atteggiamenti di ostracismo da parte dei soliti pettoni (e delle solite pettone). Ma posso dirti anche che ho notato la latitanza dalla Contrada non solo dei 40enni coi figlioli, ma anche di gente più vecchia. E mi dispiace, perchè quando ero bambino, e frequentavo la Contrada praticamente tutti i giorni, erano volti familiari, che mi facevano sentire protetto! E io la Contrada, i suoi ambienti, i suoi beni mobili, immobili e storico-artistici li ho ereditati da loro, e credo che abbiano più diritto di me a goderne!
Sarà la mia giovane età, ma sono ottimista. Il tempo è galantuomo, e con la crisi economico-finanziaria della città che incombe, e la conseguente mancanza del Dio-quattrino che tutto sta rovinando, sono certo che ci darà ragione. Per quanto mi riguarda io continuerò a lottare dal di dentro per la trasmissione dei valori (quelli veri!), per mantenere amicizie con gente anche di 20 anni più vecchia, e perchè in Contrada non esistano mai differenze sociali o anagrafiche, come è giusto che sia, vecchi con giovani, professionisti con operai (che magari so' anche cresciuti insieme!), citte con citti (di ogni età!).
stessa risposta per questo post e per l'anonimo dell'11 luglio ore 14.07
Eliminaavete ragionissima da vendere.
(tra l'altro abito all'acquacalda anche io)
se vi può essere di consolazione......anche il sottoscritto 32 enne, mai asservito, molto invisibile se non per FARE (seggiole, tavoli, servizi al bar, cazzotti, tanti tanti rocchi) la pensa come voi, ma cerca di resistere.
e una volta tanto succede quello che non ti aspetti : la chiamata ad entrare nella stanza dei bottoni, in un ruolo diciamo non proprio infimo.....scusate se non dico altro ma voglio mantenere l'anonimato e non voglio dirvi di quale contrada si tratta.....proprio perchè il concetto vale per tutte e 17, LOTTARE DA DENTRO, CON EDUCAZIONE E CON QUEI VALORI CHE I NOSTRI VECCHI CI HANNO INSEGNATO, MA ROMPENDO I COGLIONI A PIU' NON POSSO PER EVITARE LA DERIVA DEGLI ULTIMI ANNI, CHE HA PORTATO AL FENOMENO BEN DESCRITTO DALL'ERETICO.
basta quattrini che non si sa dove finiscono, basta discoteche e solo sbornie, basta vita contradaiola che costa uno stipendio all'anno (...e coda...), basta dirigenti asserviti alla politica e alla banca.
io ci provo da dentro stavolta, e sono convinto che non si debba mollare !
ma vi rispetto perchè ci sentite più voi di tantissimi pseudo-contradaioli che sminestrano senza averne le capacità (anche nella mia....)
Se devo andare nella Torre e trovare il Ceccuzzi fasciato dal fazzoletto preferisco anche io restare all'Acquacalda, ma di che tinta!!!
RispondiEliminaFosse il male di vederlo nella Torre sarebbe risolto il problema, il peggio è che te lo trovi sempre a giro per Siena. Aveva detto che andava a Firenze dal Manciulli, invece anche ier sera era ma a cena al Fonte, insieme a tutta la cricca...
EliminaScusa se mi permetto e, lo dico senza polemica ma, è proprio perchè ci sono personaggi come quello che hai citato, che dovresti andarci.
EliminaDovresti starci per stare con il fiato sul collo e cacciarlo a pedate nel sedere!
QUOTO E STRAQUOTO!!!
Eliminaperché quelle poche volte che è venuto nel passato non sei andato a dirgli che era un testa di cazzo invece di fare lo spiritoso ora; magari non sei nemmeno della Torre e l'hai anche votato come tanti che ora fanno le verginale! Andate a cacare è meglio!
Eliminanon sarà della Torre, ma HA RAGIONE, caro Anonimo delle 16:00!!!
EliminaLa verità è che Siena non è più dei senesi!
RispondiEliminatema molto interessante, e che se sviluppato adeguatamente potrebbe contribuire a fare una diagnosi, parziale, della situazione della città. Cercherò di essere sintetico: personalmente la contrada costituiva per me un ambiente dove l'omologazione delle persone e del loro pensiero non attecchiva; questo nel tempo è venuto meno e non me la sono sentita di vivere la contrada e la città come una marionetta, mossa da fili in mano a persone che non sono degne, inteso questo almeno a livello di onestà intellettuale
RispondiEliminaSulla prima parte dell'intervento un piccolo commentino.
RispondiEliminaTutto vero, anche la posizione al canape della Selvina che, come nel 2010, ha svolto egregiamente il compitino.
Un caloroso abbraccio
Ritrovandomi in pieno nella categoria da te descritta "il 40enni che hanno abbandonato del tutto la vita di contrada" (ha poso senso per me andarci 4 giorni e basta, quindi meglio nulla se non capisco più l'ambiente e non mi ci trovo più bene) non posso che farti i complimenti.
RispondiEliminaCredo semplicemente che a quarant'anni si acquisce una certa consapevolezza, l'ordine di importanza delle cose prende forma e , soprattutto nel Palio che dovrebbe essere un gioco ed una festa, non permettiamo più di farsi prendere in giro da una manciata di opportunisti finti furbi. Ti rendi conto che il tuo staff Palio si è evidentemente arricchito da quando ricopre certe cariche; ti chiedi perchè capitani e mangini continuino così volentieri a sborsare soldi personali e sacrificare affetti e lavoro(!!!), tanto da non voler lasciare più la propria poltrona. Ti chiedi e ti rispondi nel modo più logico che esista: Ti rispondi e decidi di non farti più prendere in giro. Nel cuore quei colori continuano a farti palpitare ma le gioie ed i dolori del Palio adesso li vivi in modo intimistico e forse più profondo. Il Bruschelli??? Ha capito che tutto si compra e che tutto con i soldi gira: è un mercenario, lui fa esattamente il suo lavoro.....i disonesti sono molto più vicini a noi non a Valiano
RispondiEliminaCredo che l' anonimo delle 09:09 abbia racchiuso il malessere di tanti senesi che non si sentono più a casa, che non sono tutelati dal proprio Comune ma anzi intralciati ed osteggiati dalla politica che fa di Siena una città per soli turisti.La città museo che richiama tanta gente e che fa morire il vero senese.Purtroppo molti senesi di buon cuore fanno i salti mortali per raggiungere la propria contrada ma non hanno la stessa forza e voglia di lottare per far si che ciò finisca.Nessuno si vuole girare più le scatole per una realtà che non sente più sua.
RispondiEliminaBravissimo. Volevo dire codesto. Se Siena mette tutto davanti ai Senesi perché tanto i Senesi saranno sempre al servizio della città, forse chi governa e fa questa considerazione pensa che a Siena ci siano solo dei "cocchi", ma evidentemente si sbaglia ed ha risvegliato nella gente tipo me o te quella dignità sfumata tra i valori-non valori assorbiti in contrada dalla nascita ad oggi. Anonimo delle 9:09 (o Bambi del Leco).
Eliminacaro eretico, anche il sottoscritto appartiene alla categoria degli over anta che ha frequentato la contrada per venti anni non spesso ma dal 1 Gennaio al 31 Dicembre e che invece, se oggi ci metto piede, mi sento come un pesce fuor d'acqua.....credo che non sia difficile capire il perchè
RispondiEliminaIl livello culturale del blog si sta pericolosamente abbassando !!! Cosiglio l'editore di non pubblicare tutto.
RispondiEliminaUn estimatore del Blog e dell'eretico
caro eretico, grazie perché spesso metti nero su bianco le parole che ci si scambiano fuori dai canapi. gigi è bravo, sta a cavallo come ci deve stare uno che fa il fantino e che è pagato (bene) per starci...forse un altro al terzo san martino avrebbe perso il palio, lui no ma....a parte il nicchio..le altre contrade dov'erano???? ma sarà possibile che i pali di gigi, visti dall'alto, dal basso, dal davanti e da dietro...siano TUTTI UGUALI???? cambiano i colori ma le traiettorie son sempre le stesse...almeno aceto (altro assassino) li faceva diversi ma lui....insomma, so' palii che costano ma anche che puzzano.
RispondiEliminacaro eretico riesci sempre a stupirmi (in senso positivo)....
RispondiEliminati premetto che ho 43 anni e quindi posso a tutti gli effetti parlare dell'argomento "QUARANTENNI ESODATI".
per farti capire a che livello siamo arrivati, ho anche fondato su FACEBOOK il gruppo "INAFFIDABILI QUARANTENNI CIVETTINI"; il titolo è tutto un programma.
il titolo ha 3 parole:
1) INAFFIDABILI: molti pensano che lo siamo in quanto sempre poco presenti, senza capire che gli impegni lavorativi e familiari (ho anche 2 figliolini) sono purtroppo pressanti. Però su di noi NON SI PUO CONTARE in quanto siamo considerati troppo polemici e rompicoglioni; specialmente quando ci lamentiamo del costo delle cene e pranzi nei giorni del palio e degli improbabili acquisti di locali in assemblea; inoltre appena arrivi in contrada piovono cedolini in bianco di conti correnti.
2) QUARANTENNI: e qui non ci piove.
3) CIVETTINI: abbiamo vissuto in pieno il periodo in cui la nostra avversaria vinceva un palio si e uno no (subendo centinaia di giuste prese per il culo), ma questo non ci ha impedito di divertirsi come matti in contrada anche solo stando insieme a cantare;
Si in effetti dovremmo impuntarci di + alle assemblee e magari dare "qualche scapaccione" a qualche bordellotto che alza troppo la cresta, ma sinceramente non ne ho proprio voglia, e quindi dico largo ai giovani, anzi giovanissimi "IMPRENDITORI" CONTRADAIOLI che fanno funzionare la contrada (ops l'impresa) alla grande.
Per quanto riguarda il Bruschelli c'è poco da dire, secondo me con Aceto prima il palio era molto simile, nel senso che anche prima tutto girava intorno AI SOLDI;
ecco quindi la soluzione per far tornare il palio alle origini:
Speriamo che la finanza e il Commissario Laudanna dilaghino su fantini e contrade in modo da ridimensionare tutto.
un saluto
Ale Benve
Benve so' il Bambi, hai grande capacità di sintesi. Bravo. Io che invece (come sai) sono prolisso insisto sulle tue ultime 10 parole se posso permettermi. Mi piacerebbe che esistesse un limite massimo accettabile alle parcelle dei fantini perché oggi giorno se un personaggio di dubbia moralità come un fantino di taglia media, deve guadagnare in un Palio quanto un onesto cittadino in 20 anni, diventa una barzelletta tutta la fatica che si fa per racimolare quel malloppo che ci fa festeggiare una volta ogni tanto. Per montare su un cavallo basta un giovane impavido che con 20mila euro ci mette l'anima, mica c'è bisogno sempre dei soliti quattro furbacchioni da 3 o 400mila euro! Poi magari dà noia il se dirigente dell'azienda privata che si fa in quattro per mantenere una quindicina di stipendi si compra la Porsche. Quando questi analfabeti si comprano le ville coi nostri soldi non dà noia? Ma che personaggi siamo noi Senesi??
Eliminaè così non c'è niente da fare.
Eliminal'unica cosa buona è che la maggior parte di loro, essendo inetti, spendono quasi tutto quello che guadagnano e quindi FANNO GIRARE L'ECONOMIA
A
Eliminaletterine ai giornali.
La volpe e l'uva.
Ho finito i capannelli in contrada e passo ad altri canali di consenso.
Il palio non è più quello di una volta.
Vero.
Prima Istrice, Bruco e Tartuca non ci mettevano mano, ora no.
B quarantenni:
rincoglionimento no, ma lavoro stress e famiglia a volte vincono.
Vedi tutto con occhio disincantato, vedi qualche secondo fine e vedi che oggi contrada=società di contrada.
E allori entri nel fortino Siena (quando pizzerie a taglio e franchising chiudono) dopo cena "a chiamata", con i tuoi amici di sempre.
ciao Ale,
giovanni il vecchio
OFF TOPIC
RispondiEliminaCaro Eretico,
Stamani ho visto che Rigor Montis stava dando ragione al Mussari (!!!!)
Monti Robot ed il Mussari si trovavano d'accordo sul fatto che il governo non stava aiutando le banche, e che non dava alcun trattamento di favore agli istituti finanziari.
Fra parentesi, oggi la spagna ha tolto le 13esime in cambio degli aiuti internazionali alle banche, chiuse parentesi.
Te che ne pensi ? MPR non è un caso di aiuto di Stato fatto con i soldi pubblici ?
Perchè nessuno dice che quando queste persone parlano attuano semplicemente una opera capillare di disinformazione ?
F.to
L'Anonimo
Raffaele! Mi hai lasciato senza parole! Vorrei dirti molte cose, ma credo che strategicamente (tanto per restare in tema) sarebbe sbagliato. Sarebbe troppo facile controbattere alle tue supposizioni contenute nella prima parte di ciò che scrivi. Ma poi noi ci si incontra spesso in città e magari si piglia un caffè e ti racconto (a te che già lo sai ...) come probabilmente stanno le cose.
RispondiEliminaLa letteratura del "Palio che è finito" si è arricchita di un (tuo) nuovo corposo capitolo e alcune Contrade ne faranno tesoro per i loro lacchezzi e sfottò ... una vera miniera!
E poi l'eclissarsi del Profeti ci aveva messo un pò d'ansia ...
Però, da quel noto sottobosco dove gaudente mi trovo, mi permetto di farti una domanda vista la tua appartenenza ad uno dei regni incontrastati del sotterfugio paliesco ... non è che per caso ci stai pigliando per il c...?
39, anni, nato e cresciuto in contrada, ho ridotto al minimo il protettorato, non ho neppure cantato il te deum nell'ultima vittoria. non ci ho messo piu' piede e sono 5 anni ormai. i motivi? l'impotenza nel cambiare le cose, la fine del rione come tessuto sociale, il buisiness, gli arrampicatori sociali, la mancanza di solidarietà, amici di infanzia che si pugnalano per una carica, divergenze d'opinione che portano a rotture insanabili tra amici fraterni, potrei continuare...per ore. i soldi sudati che finiscono non al rione ed alla sua gente ma ad una cerchia ristretta di fantini/no e di alcuni dirigenti che ci si sono arrichiti. ho vissuto gli anni ottanta e ricordo la fine dei settanta, mi manca quel senso familiare della contrada e mi mancano quelle date sacre che scandivano la mia vita come il natale, il giro, il palco, la tratta, il giubilo, gli abbracci tra vecchi e giovani, la risata sincera, lo scapaccione educativo, le chiacchere sotto le finestre, la vita di strada.
Eliminami sono arreso, ed oggi quando ci sono quelle date sacre, la mia sveglia interna suona, ma la spengo per continuare a dormire, me ne hanno fatte troppe, mi giro dall'altra parte e continuo a dormire.
...ok và bene, le supposizioni fatte in questo articolo saranno troppo facili da controbattere. Bene.Forse abbiamo le idee confuse e si sparano grandi cazzate e magari (visto che siamo quarantenni) si perde la memoria su quello che è successo nel Palio negli ultimi 10 anni..
EliminaForse il prof Ascheri ci prende x il culo e a Siena tanta gente non capisce niente ed è impazzita!
Il problema è che certi argomenti sono un tabù e che chi ha il coraggio di tirarli fuori come al solito passa da "strullo"!
Aldilà delle vittorie o delle purghe, se per la maggior parte di persone il Palio è bello così e si divertono...continuiamo così! Vorrà dire che per chi ci crede rimarrà l'attaccamento alla contrada per il resto della sua essenza di vita, di amicizia e di valori,per il Palio faranno gli altri.
Grazie.
Secondo me che uno a quarant'anni si allontani un po' dalla contrada è fisiologico: famiglia in primis, poi il lavoro, e infine il fisico che non regge più le "stufe" come una volta. Non aiuta poi il fatto del caro-casa: se a Siena gli appartamenti invece di costare 4/5000 euro al metro quadro costassero la metà, tanti miei coetanei - invece di andare ad abitare alle Taverne, a Monteriggioni o a Monteroni - magari un appartamentino nel comune se lo potrebbero permettere ed avrebbero forse la possibilità di andare un po' più spesso a fare 2 chiacchiere in società. Ma vaglielo a spiegare ai nostri politici locali...
RispondiEliminaA me personalmente ciò che dà più fastidio nel palio moderno - a parte l'antipatia per il Bruschelli - è la CONTRADA S.P.A.: fino a qualche anno fa per la sottoscrizione del palio passava l'amico col blocchetto la sera della prova generale; poi siamo passati a qualche giorno prima; adesso siamo giunti al parossismo, con lettera firmata dal capitano recapitata già ad aprile per chiederti quanto metti a palio vinto: MA STIAMO SCHERZANDO?! Ma a che punto siamo arrivati? E che dire delle cene della vittoria a 100 euro o più? Come cazzo fa una famiglia con 2 figlioli a permettersela dopo sottoscrizioni, cenini, numero unico ecc.?
No, questo palio qui comincia a non piacermi più. Come non mi sono mai piaciuti alcuni contradaioli "delle lastre", ovvero quelli che abitano nel rione e a te che stai fuori dalle mura ti fanno sentire un coglione solo perchè frequenti di meno... Belle forze essere in contrada tutte le sere quando stai a 100 metri dalla Società (con casa magari ereditata da babbo o da nonno!)
Vabbè, immagino che tanto di boriosi siano piene tutte le contrade: io continuo a godermi la festa come ho sempre fatto, in compagnia di un inossidabile gruppo di amici amanti di Siena, del palio e del rione, ma con un cervello funzionante che va oltre Porta Tufi, i Pispini e Fontebranda.
Io mi sento un OVER ANTA esodato in quanto il mio livello di cultura contadaiola non e' paragonabile nemmeno lontanamente allo scarso livello di cultura esistente oggi nelle TESSERATE CONTRADE (IN QUANTO TALI SONO TUTTE TESSERATE).
RispondiEliminae come disse un mio contradaiolo oramai defunto...
ORMAI SON FATTO VECCHIO E NON NE POSSO PIU'...
IO LASCIO LE CONSEGNE ALLA BALDA GIOVENTU'!....
Aiuti statali pari a quasi il doppio dell'attuale capitalizzazione di Borsa non risolvono l'inadeguatezza dei dirigenti ed i problemi strutturali (esternalizzazioni, costi immani, deterioramento crediti, ecc.)ma rimandano solo il problema.
RispondiEliminaIntanto il Credit Default Swap (termometro del rischio crack individuale) ha toccato 709 punti ed il target price è stato abbassato a 0,16 € http://www.finanzaonline.com/notizie/news.php?id={67212528-61D3-49D1-9114-60A3D02D6BCF}
e chi dovrebbe attivarsi ignora perfino cosa questo significhi...
L'inadeguatezza è voluta. Per anni sono andati avanti (con logiche paliesche ... ahimè) un branco di incapaci, chi lavorava seriamente quasi mai, chi poi osava avere una mente pensante e propositiva figuriamoci. Orami è tardi, non c'è più un senese o uno di queste parti che ci possa salvare (Vigni ... lasciamo perdere) è tutto in mano ai mercenari già dal 2000 anno di integrazione con B121, l'inizio della fine. Mi dispiace ma sono rassegnato di montepaschini a Siena ne rimarranno pochi e l'indotto di conseguenza ... che peccato, ci voleva poco a mantenere quello che c'era ma qui si persevera fino alla fine !
EliminaLANCIAMO UNA PROPOSTA: il Palio di agosto si corre con partiti e accordi segreti senza utilizzo di denaro. Si scambiano, salami, prosciutti, damigiane d'olio,litri di vino. Il gioco non cambierebbe di una virgola, parecchi capitani, mangini e barbareschi invece vedrete come se la darebbero a gambe!!!!
RispondiEliminail peccato non risiede nell'opera realizzata da chi intende sfruttare a suo piacere la Contrada, ma da chi attaccato amorevolmente ad essa, preferisce allontanarsi piuttosto che combattere per vederla rifiorire. Mi dispiace per gli anta che si sentono pesci fuor d'acqua, ma reputo un atto vigliacco e conveniente, in quanto poco dispendisoso in termini di energie, quello di andarsene limitandosi a sterili retoriche da bar sport.
RispondiElimina"la Contrada non è più quella di una volta", "i giovani hanno perduto i valori su cui essa si fonda"... chiacchericcio da circolo ricreativo. Perchè la cultura si trasmetta, occorre un sacrificio profuso da parte delle generazioni adulte, anche laddove la spinta motivazionale della gioventù appaia scarsa. Perchè il sistema Contrada torni ad essere pulito e semplice, occorre che il popolo, sovrano, alzi la testa e dica NO! E per dire NO, occorre metterci la faccia, rischiare di passare da "strulli" e rimanere sugli attributi a diverse persone. Se non si è disposti a perdere per guadagnare, significa che il notro attaccamento vale poco, o in definitiva che a valere poco siamo noi.
Mi scuso se qualcuno si sentirà chiamato in causa, questo mio intervento spera solo di essere un motivo di riflessione. Sono appena entrata negli enta e mi considero parte dell'ultima generazione che ha potuto acquisire i valori di una volta, quindi comprendo bene i sentimenti che molti di voi vivono, poichè li vivo anche io. Ma torno a dire che per cambiare le cose bisogna chiaccherare poco e lavorare tanto. Se è vero che siete tanti, allora fatevi sentire. Non occorre proporsi come capitano o priore.. per cambiare i prezzi delle cene, basta chiedere di diventare consiglieri, o in alternativa scrivere una lettera alla dirigenza e firmarla insieme ad altri 50......
CM
Sono pienamente d'accordo. Il momento è merdoso, dunque è proprio ora che serve serrare le fila.
EliminaPrima era più facile, ma se proprio ora chi ha vissuto una certa epoca abbandona la nave le cose non possono che peggiorare.
Non c'è bisogno di grosse rivoluzioni, basta trasmettere agli altri il proprio pensiero: anche se non è maggioritario servirà comunque a far avere ai più giovani anche un modello diverso da seguire.
Michele
Appartengo alla categoria degli " esodati" ho fatto il vice presidente di società e il vice economo di contrada spesso i "cazzotti", sono un contradaiolo semplice alla "colonnino",
RispondiEliminaSto a casa perchè: non ho ambizioni politiche e di carriera, non mi piace che le contrade siano controllate "dalla banca", non mi piace vedere accettata la cultura dello "sballo", non mi piace le feste di contrada discoteca, non mi piace vedere arrivare, quando c' è da fare le commissioni per il priore. gente mai vista .
Prima stavo a due passi da piazza e sentivo il "respiro" di Siena, ora sto in periferia e non lo sento più.
Può bastare come giustifacazione.
p.s. Io il Ceccuzzi con il fazzoletto per Salicotto non l' ho mai visto, per fortuna, ma sarebbe un' altro motivo per stare a casa.
ADP
Cara Camilla
RispondiEliminamolte cose che dici le condivido, altre no.
Di sicuro è vero che dovremmo spenderci in prima istanza per cambiare le cose, dall'altro vorrei rivendicare il diritto a non vedere nei posti di comando prevalentemente incapaci o arrivisti.
Se alla gente sbagliata si dà la possibilità di impossessarsi di tutti gli spazi, l'esempio sarà il loro ed il modo sarà il loro.
E questo è perchè a suo tempo chi doveva scegliere le persone da mettere in determinati posti ha dato precedenza alla necessità di consolidare la propria posizione piuttosto che al bene dell'istituzione, imbarcando personaggi inadatti ma manipolabili, anzichè adatti ma potenzialmente incontrollabili.
Purtroppo è vero che per troppe cose è tardi, ed è anche inutile fare il don chisciotte per forza.
Quando le situazioni degenerano come in questo caso, come anche nella politica, per fare format c: ci vuole solo una situazione ancora peggiore in cui ancora più gente stia male e veda un degrado insopportabile.
Io, nella mia contrada, parlo con chiunque e dico sempre le stesse cose, ma il lazzo continua ad essere il solito.
Davanti a certe realtà si può scegliere di cercare di prendere a testate il muro per vedere se casca il muro prima che s'apra la testa, o volgere l'attenzione altrove.
Ho cercato, su questo blog come in altri, di lanciare il sasso per un nuovo movimento civico che raccolga persone diverse per presentare qualcosa alle prossime elezioni.
L'ho fatto provocatoriamente per vedere che adesione anche solo morale ci potesse essere: NESSUNA!
La verità è che la gente per bene raramente è anche ambiziosa, e men che mai disposta a scannarsi per questioni che non siano la sopravvivenza.
Ecco, a questo bisogna arrivare, a mettere in dubbio la sopravvivenza!
Allora si sveglieranno in tanti......
Francesco
cara Camilla, allora cominciamo a cambiare un pò di mentalità nella contrada dove chi si dà da fare viene considerato un coglione e chi un fa una sega un ganzo, anzi magari poi gli si da una bella carica o magari gli si fa fa anche il capitano.
RispondiEliminaun tuo co-contradaiolo
sei sicuro di stare parlando della nostra Contrada? perchè io percepisco il contrario, ma forse ci riferiamo a questioni diverse. Comunque se ne parla nel Castello... aspetto di sapere chi si cela dietro a questo anonimato!! baci
Eliminacara Cami, Bambi, Ale Benve e tanti altri (che tanto ci si conosce tutti) tutto giusto in teoria, ma la realtà poi è sempre un'altra cosa...
RispondiEliminaPer esempio non si sa perchè certa gente viene tuttoggi vista in base a schieramenti (giusti o sbagliati) di 35 anni fa. Si va per linee di sangue!!
"Quello è figlio di... o quello votava per tizio..."
oppure uno che fa l'orologiaio in contrada li fanno fare le torte.
Uno che magari fa il ristoratore non riceve mai richiesta di cene.
Uno che da sempre trova noioso parlare di Palio, di fantini o di cavalli ....oplà... subito nello "STAFFE"
perchè magari è chic o amico di...
Ma riguardo allo sfaldamento generazionale ho da dire:
io mi ricordo la libidine di quando quelli piu' grandi di noi anche di solo 4 o 5 anni ci coinvolgevano e la quasi reverenza che c'era verso di loro al punto di rendere ricordi indissolubili certe esperienze condivise allora...
Oggi invece vieni guardato da chi ha 10 anni meno di te come uno "che cazzo vuole??" oppure "questo viene meno di noi quindi, A:non ci sente quanto noi, B: noi si conta piu' di lui".
E qui parlo per ragion veduta
oggi nella Contrada viene permesso da chi è al Volante
di scambiare
IL FREQUENTARE TANTO COL SENTIRCI TANTO
questi pischelli inizino a lavorare, magari fuori, ad avere un paio di figlioli, o semplicemente trovino da "farsi suonare il piffero" oppure vedano vincere la loro avversaria a mitraglia...
poi vedranno quanti ne resta di quelli li'.
Ecco con chi sopravvive so già che si potrà ragionare!
Io non sono un luminare, ma il concetto che quando io ho iniziato a vivere il rione significava di per sè che qualcuno prima di me ci fosse stato e fattivamente avesse realizzato cio' che già c'era, l'ho sempre fatto mio, e già dalla mia "età dello strullo" e io lo ero e lo sono ancora.
Ma tanti di oggi vengono come se si andasse al "Take away" vengo, godo, ruzzo e mi importa una sega di tutto. Anche solo di chi c'era come loro 10 anni fa.
Il nocciolo è che questi pischelli rappresentano un bell'elettorato e quindi difficilmente qualcuno che conta ufficialmente (altrimenti nemmeno ti ascoltano)
avrà voglia o palle di "acciucarsi" con questi qui.
Questioni di ..."Priorità"
MF
L'eretico ha centrato un'altra volta un problema che attanaglia la città e che affligge la nostra generazione. Il problema (che è stato ottimamente dibattuto da camilla, che personalmente non conosco, ma che rivaluto visto soprannome con cui mi era stata presentata)sono gli esempi che la contrada offre e la meritocrazia che nella stessa è sparita.
RispondiEliminaFaccio un esempio si vedono in contrada dirigenti o ex dirigenti inquisiti, o strettamente legati ad inquisiti, che non vengono presi a calci nel culo appena passano il confine, ma anzi....gente che palesemente ha usato la contrada per fini propri, elettorali o lavorativi. Lo so è Siena che è cambiata, ma credo che il diritto di sangue di essere contradaioli è una cosa che deve essere tenuta di conto: es. l'eretico nella sua contrada non può contare come don fumino, ma mi fermo qui perchè gli esempi sarebbero in tutte e 17.
D'inverno a tutti sta sui coglioni il palio del bruschelli, etc. poi a maggio come sonano le chiarine tutti lo vogliono....perchè con lui a cavallo il dirigentone si para il culo, la scelta tecnica non la fa più.....
poi a palio vinto feste festini e cotillon per far mettere altri soldi in tasca a qualcuno che prima li aveva presi pochi....cmq cara camilla anche predico bene e razzolo male....dico che smetto di andacci poi, quando sonano le chiarine perdo il capo ed è di questo che questi squali si approfittano....e ci sfruttano...anche te che adesso fai la ribelle...non so nella tua (ma a quanto mi dicono tuoi contradaioli si) ma nel sistema palio si!
P.S.: Stendo volutamente un velo pietoso sugli addetti ai piccoli: vedere giocolenuvole alle feste di contrada è come vedere belen con me.....nel senso che coi soldi si può tutto...ma è un cazzotto in un occhio!
W SIENA SEMPRE E CMQ