lunedì 4 aprile 2011

Bersani lavora contro Ceccuzzi!!

  Ormai è sempre più evidente: non solo Ceccuzzi non è di sinistra (lo sanno anche i ritardati, ormai), ma - nonostante ne sia un misconosciuto parlamentare - di fatto si è molto allontanato anhe dal Pd.
Tre esempi (ma ce ne sarebbero molti altri): primarie, antiberlusconismo, riforma della giustizia (in particolare, la questione delle intercettazioni).
Le primarie, dunque: Bersani - pur dicendo di volerle modificare in parte - le ha rilanciate, come tratto distintivo del Pd. Ceccuzzi, però, non le ha volute fare per la carica cui è candidato: uno dice una cosa, l'altro fa l'opposto.
Antiberlusconismo: Bersani - sentendosi il vento dei sondaggi in poppa - gioca la carta del più veemente antiberlusconismo che abbia mai dovuto recitare; domani, tutti i deputati Pd precettati al Pantheon. Ci sarà Ceccuzzi? Bersani fa l'antiberlusconiano, mentre a Siena impazza la candidatura più cool del decennio: Alefranco Ceccuzzini. Voti uno, premi due (loro due). Se va al Pantheon (forse l'ha visto in Tv per la visita di Napolitano del 17 marzo, e lo riconosce al volo) a fare l'antiberlusconiano, merita davvero il premio per la faccia più gommosa dell'Europa occidentale.
Gran finale: le intercettazioni. Un pasdaran del Pdl ha proposta una norma che le renderebbe carta straccia, o quasi. A parole, il pasdaran berlusconiano è stato sconfessato perfino dai suoi (solito giochino delle parti).  Come vorrebbe poterle fare lui, queste proposte, se solo potesse liberare il berluschino che è in lui. Ma volete mettere, evitare che vengano fuori le intercettazioni di Mussari Giuseppe? Quelle, magari, in cui parla con un noto senatore Pdl per la questione Ampugnano...
Se non ci fosse il Monte di mezzo, secondo me Bersani gli avrebbe già richiesto la tessera indietro!
Gli piaceva tanto Berlinguer, una volta (parlo di Ceccuzzi); girava per le facoltà - insieme all'allora figiciotto Mussari - per fare il supervisore degli occupanti, in nome e per conto del Partito; era antisocialista, perchè il Partito lo era.
Ora, prima di coricarsi, mentre si mette davanti allo specchio - con la sua fronte inutilmente spaziosa - per provare i discorsi preelettorali, in sottofondo pare ascolti romantiche melodie napoletane. Musicate dal maestro Apicella...
Raffaele Ascheri

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