Seguendo il suggerimento della maga, l'eretico, in un appiccicoso pomeriggio di giugno, arrivò alfine in quel di Pegognaga: non proprio un posto da gradevole fine settimana, a dirla tutta...
Entrato nel paesone - come pattuito con la maga dell'Acquacalda -, l'eretico aprì finalmente la busta che gli era stata consegnata qualche giorno prima, compiacendosi del suo autocontrollo per non averla aperta prima, a Siena o durante il viaggio: all'interno, c'era un nome (Settimio), un cognome (che non si può trascrivere, per comprensibili ragioni di privacy), un indirizzo. Ed una raccomandazione finale:
"Quest'uomo ha materiale importante per te: vai da lui, ne sarai soddisfatto!", intimava perentoriamente la fattucchiera.
Arrivato al cospetto di Settimio, mi trovai di fronte un imprenditore di carni dall'aria furba, dall'aspetto sgraziato, nonchè dai modi gentili. Tra le varie occupazioni della sua giornata, di certo l'igiene personale non era ai primissimi posti: la faccia paonazza, la barba incolta ed unta, l'abbondante sudorazione, non facevano che confermare quanto appena detto.
"La storia che sto per dirle - prese a parlare, dopo i rapidi convenevoli di rito - le sembrerà quasi incredibile, ma le assicuro che è tutto realmente accaduto!", disse l'uomo, mentre prendeva da una borsa che aveva alla sua sinistra una cartella: piuttosto piena, all'apparenza.
Mentre parlava, le sue manone da macellaio arricchito, ben tozze, se le passava sulla testa, attraversata da pochi - ma decisamente sporchi - capelli rossi.
"L'anno scorso - come faccio tutti gli anni - sono andato in vacanza in un paese dell'Est: sa com'è - disse, giocando sulla complicità maschile -, qui le donne non sono più quelle di una volta, ed io, dopo 350 giorni in mezzo ai maiali, per 15 giorni all'anno divento io stesso un maialino", aggiunse, ridendo in modo grasso, e facendo assumere ai suoi tratti un'espressione ancora più volgare di quella che l'eretico gli aveva assegnato fino a quel momento.
"Capisco, capisco benissimo: ma perchè tutto ciò dovrebbe interessarmi? Sono esperienze sue: che c'entro io?", provò a domandare, in modo un pochino spazientito, l'eretico. Una reazione del tutto scontata, visto la piega che sembrava prendere il discorso...
"Va bene, vedo che lei vuole arrivare subito al sodo: bravo, è giusto così, mi piacciono le persone che non hanno tempo da perdere!", disse sorseggiando una cedrata ghiacciata abbinata a pezzi di salame e formaggio. Mentre parlava, il salame ed il formaggio, opportunamente triturati da denti devastati dall'incuria, non venivano celati al suo interlocutore.
"Rientrato nel mio albergo dopo avere ben mangiato e bevuto, avevo un appuntamento con una...ragazza. Il portiere mi aveva detto di andare in una stanza, ma io avevo evidentemente sbagliato il numero: questi dell'Est, parlano sempre un italiano incerto, no? In quell'albergo, con la stessa chiave spesso si entra in più porte, quindi entrai: appena dentro, non trovai la bella ragazza che mi aspettavo, bensì una stanza vuota. Sul lettone, però, c'era una borsa, piena. Non volendo uscire a mani vuote, la volli prendere, per poi andarmene, subito dopo. Dopo avere consumato con la ragazza nella stanza giusta, tornato in camera mia, aprii la borsa: c'era quello che le sto facendo vedere adesso. Una cartella con dentro più di 300 pagine, tutte dedicate alla vita di questo importante personaggio di Siena. Le interesse averle, queste pagine? Io non voglio avere noie, e, francamente, non me ne importa niente. Dissi del fatto alla maga, un paio di mesi fa, quando lei stette una settimana a Pegognaga: e lei deve averlo riferito a lei. Insomma, le vuole queste carte, o no?".
Come potrete immaginare, l'eretico si tuffò su quelle pagine: appena visto il calibro del personaggio in questione, non potè che accettare, con grande, immenso piacere.
Chi mai le poteva avere scritte, quelle più di trecento pagine, già quasi pronte per la stampa?
Ma soprattutto - immaginando la legittima curiosità dei lettori - chi è l'oggetto della biografia non autorizzata?
Tempo al tempo: domenica l'arcano - alla maga dell'Acquacalda piacendo - sarà svelato...
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