giovedì 22 settembre 2011

Lectio magistralis del Vescovo: "il cittin che poccia"...

  Patrocinato dal Comune di Siena (in barba alla separazione dei poteri), oggi si è svolta la giornata in cui si è celebrato il Patrocinio della Beata Vergine Maria, Patrona e Regina di Siena e del suo antico Stato.
 La mattina alle ore 9, si dovrebbe essere tenuta la S. Messa celebrata dall'Arcivescovo (uso il condizionale, perchè l'eretico non c'era, e sa che spesso il successore apostolico tira bidoni, non presentandosi).
Alle 18 - nella Sala delle Lupe - Sua Eccellenza c'era di sicuro, a sdottorare su Maria advocata senensium: l'eretico stesso, con il consueto masochismo, era presente all'evento, curioso di sentire con le sue orecchie come se la sarebbe cavata il Nostro di fronte all'affascinante argomento. Messosi a sedere vicino ad una ineffabile suorina, l'eretico ha ascoltato quasi tutta la Lectio magistralis di Buoncristiani (sic): un fritto misto di cose non solo risapute, ma rimasticate decine di volte - credo - dallo stesso pubblico presente (sala piena, ma non pienissima: in prima fila, solo soletto, Gabriellone Mancini, in versione estatica, come neanche davanti ad un piatto di amatriciana; dietro, un buon numero di docenti di religione, di fatto obbligati a presenziare al noioso evento, più qualche beghina d'accompagnamento).
Buoncristiani pareva di buon umore, ed in buona forma (che avrà magnato, in giornata?), ma non ha fatto altro che leggere, capendo solo alla fine come era meglio parlare, di fronte al microfono, ad una distanza diversa (l'ha candidamente ammesso lui stesso, di non averlo capito prima, suscitando l'ilarità benevola del pubblico femminile); ha padellato varie cosette (l'affidamento alla Vergine durante la seconda guerra mondiale, è del 1944, non del 1943!), ma soprattutto ha fatto capire - ancora una volta - di essere rimasto fermo, nella sua forma mentis, ad una società arcaica presecolarizzata:
 "Ah, come era bello quando c'erano i commerci in Piazza, e tutto iniziava dopo la Messa mattutina in cappella".
 Lui è fermo a quell'idea di mondo, di società. di rapporti: e certo avere la classe politica così genuflessa davanti a lui, lo conforta, gli fa sembrare di vivere in un tempo che più non è.

  La frase memorabile e memoranda della serata, in mezzo a tante scontatissime rimasticature?
"Il simbolo della devozione mariana senese, a livello iconografico, è il cittin che poccia".

Ps In fondo alla Sala, vegliava sul cittadino Buoncristiani il suo nuovo segretario, il bel Enrico Grassini da Poggibonsi (classe 1979): il Gaenswain della Val d'Elsa, potremmo dire...

6 commenti:

  1. Davvero strano che ci fosse il Mancini...

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  2. Ma risultava dovesse essere presente anche il Sindaco Ceccuzzi, che non è stato citato dall'eretico

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  3. Che Gabriellone fosse presente non è strano come non è strana, per chi crede, l'affermazione del Vescovo circa le attività che si svolgevano in piazza dopo la S.Messa. Credo infatti che anche oggi non ci sia niente di più bello che prendere la Messa prima di andare a lavoro la mattina. E' strano invece tutto il resto e, in particolare, l'ostentata contraddizione di ciò che certi noti dicono da ciò che fanno. Perchè se è vero che chi è senza peccato..
c'è anche un limite a tutto questo che si sostanzia proprio nell’incapacità di fare autocritica o cambiare posizione anche di fronte all’evidenza. A casa mia si chiama connivenza e non condivisione.

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  4. Dipende anche dal prete da cui si va a Messa prima di andare al lavoro, però, no?

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  5. E' vero e purtroppo io me lo scelgo il prete la mattina, almeno finché posso; ma, agli occhi di Dio, questa tendenza, è considerata ipocrita. Chi va a Messa ci va per orientare la propria esistenza e per prendere i Sacramenti e non per condividere o giudicare, almeno in quei momenti, i concetti del celebrante! Dimmi semmai che, seppur ipocritamente, quando presiede il Vescovo o consimili bisogna lottare con la voglia di dirgli che sarebbe meglio che andasse a mettere i legni nella stufa..... Quindi, va fatto fuori ma nelle sedi Istituzionali. Tutto ciò però, non impedisce a noi laici o preti coraggiosi di dire e fare quello che è più opportuno o giusto nelle sedi appropriate. Scusa ma é una puntualizzazione non da poco, mi sembra.

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  6. Il fatto è che a Siena con certi preti bisognerebbe fare lo sciopero della Messa!

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