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mercoledì 23 novembre 2011
Acampa's week(III): il monsignor non pagatore...
Dopo due puntate per così dire "giudiziarie" (che non si esauriscono certo qui, peraltro), il pezzo del mercoledì dell'Acampa's week concerne il Dio denaro.
Per cominciare, l'eretico segnala ai suoi lettori che proprio oggi esce l'atteso libro del giornalista Stefano Livadiotti "I senza Dio L'inchiesta sul Vaticano" (Bompiani editore), di cui c'è una succulenta anticipazione nell'Espresso in edicola fino a domani. Una delle cose che vengono fuori già dall'anticipazione, è che "più di un miliardo l'anno (arrivano, Ndr) dallo Stato italiano per pagare gli stipendi dei preti. Per i quali però bastano 361 milioni. E le altre centinaia?".
A Siena, vista la vita di ristrettezze della Curia e la generale crisi economica che incide a tutti i livelli, si cerca di risparmiare, come è giusto che sia, no?
L'eretico ha già documentato il caso dell'ingegnere senese Pietro Mele che, per farsi pagare quanto dovuto per il suo lavoro di progettazione del Palazzetto dello sport del Costone, è dovuto ricorrere alla Giustizia, perchè Acampa non ne voleva proprio sapere. E Acampa ha perso l'arbitrato...
Nei giorni scorsi, è arrivata nelle disponibilità ereticali una interessante lettera: questa volta non di un ingegnere come il Mele, ma di un architetto senese, Mauro Putti, cattolicissimo parrocchiano del Beato Bernardo Tolomei. Il quale il 19 luglio 2011 (il giorno dell'assoluzione dell'Acampa, assoluzione della quale ancora si attendono le motivazioni!!) scrive una lettera all'Arcivescovo Buoncristiani, sperando ingenuamente di trovare ascolto in lui. Come d'abitudine, se non si è nei giri giusti (cioè in quelli acampiani, per capirsi), il cittadino Buoncristiani NON si degna neanche di ricevere i richiedenti ascolto (come ben sa l'ex archivista Franco Nardi, mai ricevuto e rimosso dall'incarico per manifesta innocenza nella questione dell'incendio).
"A seguito del colloquio con don Acampa, suo economo, sono a rivolgermi a Lei come un figlio ad un padre, per illustrarle la mia posizione e chiederle un atto di giustizia".
Beata ingenuità dell'architetto devoto: non a caso, MAI RICEVUTO DAL BUONCRISTIANI, a seguito della scottante lettera.
Il Putti chiedeva almeno una quota del compenso che gli sarebbe, a suo dire, spettato per il progetto della Chiesa del Beato Bernardo Tolomei.
Per farla breve e non scendere in dettagli per i lettori inutili, alla fine della lettera il Putti scrive:
"Alla richiesta di quanto a me dovuto per i due progetti di massima senza tenere conto nè della rivalutazione nè del danno per la perdita di un lavoro molto importante e ciò nonostante applicando uno sconto del 25% ho chiesto 25.000 euro (contyro i 33.000 dovuti applicando solo il progetto di massima) mi sono sentito dire dal suo economo don Acampa CHE NON AVEVO DIRITTO A NIENTE (io credo che il lavoro debba essere pagato) MA CHE AL MASSIMO QUANTO DA ME ESEGUITO LUI LO VALUTAVA IN 3.000 MASSIMO 5.000 EURO".
La "dottrina-Acampa", in nome e per conto di Dio, è sempre la stessa: chi lavora con la Curia dfi Siena, viene pagato "male", sia a livello di denaro, che di tempistica dei pagamenti. L'eretico ha portato un paio di esempi ampiamente documentati, ma dire che questi sono gli unici, sarebbe una bestemmia, e di quelle da peccato mortale. Da andare subito a confessare...
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I soldi sono la rovina dell'uomo.....
RispondiEliminaAnche i ricchi (preti) piangono...
Paolo
Eppure nella Bibbia c'è scritto che "Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; IL SALARIO DELL'OPERAIO AL TUO SERVIZIO NON RESTI CON TE NEPPURE UNA NOTTE".
RispondiEliminaE' TUTTO UN ACAMPSPETTACOLO!
RispondiEliminaChi cita la Bibbia, per piacere indichi gli opportuni riferimenti; comunque Bibbia e Vangelo non mi sembrano libri che abbiano contato troppo nella formazione del monsignore. Come anche l'Acampa's week sta ampiamente mettendo in (brutta) mostra...
RispondiEliminaL'eretico
L'essere del clan di Acampa a Siena vuole dire avere finanziamenti e favori. Se sei fuori dal giro ti devi arrangiare e basta
RispondiEliminaEcco la citazione della bibbia per colui che la voleva: Levitico 19,13.
RispondiEliminaMeno male che esiste internet.
E meno male che Acampa c'è, altrimenti magari tornerei a dare l'8 per mille alla Chiesa...
RispondiEliminaVoleva fare il fraticello francescano, voleva fare..frà Acampa da Siena...
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