Finalmente qualche cattolico adulto senese (per riprendere una celebre autodefinizione di Romano Prodi) si sveglia, si mette a scrivere e ad accusare l'ormai (da tempo) insostenibile situazione della Curia senese, della Banda della Curiana, per capirci.
Ci sono le vittime di clamorose ingiustizie (il prof. Franco Nardi su tutti, che ha scritto anche al Presidente della Repubblica per cercare Giustizia, visto che queste benedette motivazioni NON ARRIVANO!); ci sono stimati professionisti non pagati, colpevolmente, da Acampa, nonostante il lavoro svolto; ci sono preti che hanno avuto il coraggio di parlare in Chiesa o financo di scrivere contro la banda della Curiana; mancava un cattolico praticante che avesse le palle (mi venga scusato il francesismo) di mettere nero su bianco ciò che pensa del Vescovo e dell'Acampa Giuseppe. A livello di mugugno, sono tutti maestri: quando c'è da mettere mano alla pennina, allora sì che vengono fuori i problemi...
A questo punto, una domandina: quale categoria del composito mondo cattolico senese manca, per avere completato il raggio del dissenso? Manca un sacrestano, in effetti...
Francesco Galli è un bravo organista (non chitarrista da heavy metal, organista...), senese da generazioni, brucaiolo, legato alla parrocchia dell'Alberino per motivi familiari: un profilo davvero al di sopra di ogni sospetto, non certo paragonabile a quello di altri curianisti dalla carriera al neutrino, per esempio.
Il Galli ha fatto pervenire (non solo all'eretico, peraltro) una sua lettera esplosiva, dirompente: un j'accuse di quelli che lasciano il segno. Per non fargli avere potenziali noie legali, ne riporto solo qualche stralcio.
Il Vescovo viene definito "prepotente, dispotico, arrogante" (chi l'avrebbe detto...); procedamus:
"Perchè da cattolico praticante devo tollerare per 10 anni un VESCOVO DI CUI NON CONDIVIDO NULLA DI QUELLO CHE FA E CHE DICE". Perchè - caro Francesco - il Vescovo fa quel che c..avolo gli pare e piace, per la monarchia elettiva vaticana. Punto e basta. Però poi non date la colpa all'eretico se la gente diserta le Messe e non contribuisce più con i soldini di tasca, eh...almeno un sussulto di decenza è richiesto!
Il Galli continua, portando avanti istanze che in terre più evolute e mature dal punto di vista religioso (si pensi ai movimenti di base tedeschi, tipo Wir sind Kirche) sono all'ordine del giorno, mentre da noi sono rivoluzionarie.
Per il Galli, si dovrebbe modificare anche quel passaggio della Messa in cui si fa riferimento all'unione con il Vescovo, in casi drammatici come quello senese:
Invece di "In unione con il nostro Vescovo Antonio", "In unione con il nostro Vescovo Antonio quando e se lui stesso cambierà atteggiamento verso la sua comunità sforzandosi di essere più trasparente".
Finale non andaluso:
"In questi anni le è mancato il dialogo con la comunità, non ha creato le occasioni per dirci davvero cosa sta succedendo, dove stiamo scivolando. Sig. Buoncristiani la Chiesa è gravemente ammalata ma senza un dialogo vero nulla può cambiare. La Chiesa di Dio non può essere una questione di INTESE CON I POTERI FORTI O UNA SPA PER LO SMISTAMENTO IMMOBILIARE. Io in questa Chiesa non mi ci riconosco più".
Firmato dal cattolico praticante Francesco Galli; controfirmato dall'eretico...
Sarebbe l'ora che i cattolici di questa città si svegliassero! Meglio tardi che mai almeno...
RispondiEliminaQuante sarebbero le cose da raccontare (oltre quelle con cui ci delizia l'Eretico), quanti sono gli scempi e gli oltraggi che la chiesa di Siena subisce. Perfino innumerevoli preti sopportano impareggiabili ingiurie per colpa di chi occupa un posto che non dovrebbe occupare!
RispondiEliminaQuanta gente non vorrebbe sentire il nome ANTONIO durante la messa. Lo dicono in tanti e parecchi scriviamo commenti e sempre con la firma "Anonimo" chissà come mai. Anche le Contrade, si sa, parlano di queste cose e di queste persone con disgusto ma tutto si tollera ... tanto non è in discussione il Palio o qualche cavallo!
Comunque grazie all'Eretico. Se non cambieranno le cose saranno in tanti a uscire allo scoperto.
Un plauso incondizionato a Francesco Galli anche se non lo conosco. Da non cattolico, ce ne fossero di cattolici così...
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