giovedì 10 novembre 2011

"Il patto del buristo": il governo delle larghe intese è nato a Siena...

 Incredibile dictu, ma le prove generali delle larghe intese nazionali sono state fatte a Siena: pochi lo sapevano, quasi nessuno lo ricordava, ma è andata proprio così.
Il 25 settembre 2009, un tris di statisti d'altissimo rango calò sul Santa Maria della Scala: la volpe del Tavoliere, alias Massimo D'Alema; il genero di Francesco Gaetano Caltagirone; l'ultimo dei sassaresi di prestigio nazionale, Beppe Pisanu (in Parlamento dal 1972... berlusconiano inquieto e frondista).
Ovviamente, come sempre succede in questi casi, di fronte al pubblico si parla di tematiche alate, di grande respiro geopolitico (in questo caso, l'Afghanistan: uno dei pochi posti dove Caltagirone non ha mai costruito niente); poi, dopo la conferenza, tra un pezzo di salame (sicuramente Dop, certificazione Qualivita) ed uno di buristo, si parla anche - e soprattutto - d'altro...
All'uscita dall'incontro (organizzato dalla Fondazione Liberal presieduta dal neocasiniano Ferdinando Adornato, uno che ha cambiato più partiti che Anthony Quinn mogli), il genero del Calta si lasciò andare a profetiche considerazioni, abbassando il tono dalla geopolitica mondiale, alle cose nostre:
"Mi sembra che il partito del buonsenso (sic!) stia facendo strada in Italia...ci sono le basi di una visione comune che unisce molti al di là delle appartenenze politiche in questo Paese", disse, verosimilmente con la mano destra al petto, marzialmente.
Massimo D'Alema era al settimo cielo: lui quando c'è da parlare di scenari geopolitici è al top del top (quando c'è da scegliersi gli amici, lui e Bersani invece fanno a gara a chi padella di più). Il giorno prima, era stato assoluto protagonista a Buonconvento, graditissimo ospite di quel Borgogni Lorenzo di cui l'eretico tanto si è occupato, e che la Procura di Roma considera l'ufficiale pagatore di svariate megatangenti ai politici per conto di Finmeccanica (vedasi Repubblica nazionale di oggi, pagine 24 e 25).

  L'eretico è ben contento della caduta di Berlusconi Silvio: ma pensare che a gestire la "nuova" Italia deberlusconizzata sia gente come questa, mette davvero i brividi...

5 commenti:

  1. Mea culpa.
    Mea culpa per aver lasciato ingenuamente il mio pensier,libero di volar come ali di gabbiano sul ciel di Siena.
    Can che abbaia altrove non morde in Campo ove l'urlato Valor si trasforma in bava asciugata da patti scellerati tra padron e ritrovati amici di gioventù comunista.
    Mea culpa.
    E' notte.
    Alzo gli occhi al cielo e tra le nerastre nubi che ancor piu buio fan codesto momento,scorgo una,due,tre,quattro,anzi cinque firme che l'allungar del mio sguardo rendan piu lucenti.
    Eccole finalmente,fan tanta luce e si Muovon con gran passo le 5 Stelle il cui calor brucerà l'immonda Casta.
    Ora che toccandole finanche ben le scorgo,
    sogno Siena e la mia Italia risplender d'oro.
    Ah, se dentro l'urne tanti altri come me, nel decisiv momento volgeran i loro sguardi al firmamento.

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  2. Ma ... Francesco Gaetano Caltagirone, chi ? Quello della banca fondata nel 1472 ?

    Mah, allora la notizia di oggi, quella in cui si annuncia il calo dell'utile netto del 15%, nei primi nove mesi del 2011 deve averlo riempito di gioia. I miei concittadini ( anche quelli di seconda, terza e quarta generazione bancaria, sopratutto ), invece, che hanno detto ? Hanno fatto niente ? Sono ancora alla ricerca spasmodica della "leccata" per entrare al Monte ?

    http://www.borsainside.com/mercati_europei/novembre_2011/banca-mps-lutile-netto-cala-nei-primi-9-mesi-del-15-a-3035-milioni-10-11-2011.shtm

    Marco Fattorini

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  3. Questo è il vero dramma italiano: l' inacapacità di avere una alteranativa credibile al signor B.
    Basti (in piccolo) guardare al sistema Siena per trarre le dovute conclusioni.

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  4. Robertino è stato impegnato in riunioni di concetto.

    Ora può rispondere che il cor tier uno si è ridotto di trenta centesimi (non ..... centimetri) basta leggere tutto il comunicato sul sito.

    Il bilancio è tecnicamente distorto dal mancato rimborso del prestito di Tremonti e Marco Milanese.

    Alla prossima, Robertino.

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  5. Pur di non vedere Mussari ministro, preferisco tenermi il Pompetta!!

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