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domenica 4 dicembre 2011

Gabriellone Mancini ha finalmente scoperto la Casta di Siena...

 
  Deve essere un periodo pieno di scoperte, per Gabriello Mancini: pare che finalmente abbia financo capito  perchè la sua bellissima cittadina viene sempre appellata dalle guide "città turrita", mentre lui sale verso la Cattedrale per fare il sagrestano come ogni domenica mattina (ognuno ha l'hobby che merita...). Perchè è piena di torri medievali, nel suo centro storico...
 Adesso, solo adesso, e solo di fronte ad un pubblico di vecchi bacchettoni democristiani, ha scoperto addirittura che esiste la Casta di Siena: che il Sindaco ed il Presidente della Provincia sono complementari e che parlano in due con una sola voce (e in due non hanno lavorato cinque minuti se non per il medesimo partito), che la Banca è in crisi non solo per la negativa congiuntura italiana (però non ci aggiorna sul suo grado di effettiva conoscenza dell'affare - si fa per dire - Antonveneta nel 2007), che insomma la politica senese è un meccanismo di Potere giusto giusto simile a quello che lo scrivente descrisse - ormai 4 anni fa - nel suo La Casta di Siena. Grazie, oh Gabriellone: il primo della Casta che ammetta esplicitamente di farne parte, in tutto e per tutto.
Parola certo abusata, casta (non tanto da impedire a D'Alema di raccattare un'ennesima gaffe etimologica, ma lasciamo stare), nel dibattito politologico, ma che in campo senese vuole dire - al netto degli sprechi e delle ruberie - essenzialmente questo: si procede solo per cooptazione, si va avanti solo in modo conformistico, chiunque abbia un minimo di autonomia di pensiero è ipso facto pericoloso. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: perfino, da ieri, di quelli di Gabriello Mancini.
La sua versione dei fatti è sacrosanta, ma non è altro che un penoso tentativo di scaricare il barilotto della responsabilità, senza ammettere alcunchè delle proprie colpe. Se non esistesse quella Casta che ieri sembra avere scoperto, lui potrebbe andare non solo alla Messa domenicale, ma anche al rosario ogni santo pomeriggio, nel fantastico Duomo a 100 metri da casa sua. Tempo libero per gli esercizi mistici ne avrebbe a iosa... 

  Anni fa, andai a presentare il mio libro proprio a casina sua, in una piccola ma graziosa libreria, gestita da un compagno d'infanzia di Gabriellone (il quale mi raccontò episodi spassosissimi della sua adolescenza, a cena). Spazio piccolo, poca ma selezionata gente ad ascoltare, con molto interesse. Con grande cautela, dissi quello che avevo sempre sostenuto: Gabriellone non ha il curriculum vitae per fare il Presidente di una Fondazione, gli manca l'esperienza settoriale, la conoscenza delle lingue, l'apertura mentale e così dicendo. Gli stavo distruggendo un mito.
Una signora, indispettita, alzò la mano, impaziente di parlare:
"Che c'entra il curriculum, Mancini è una bravissima persona e qui a San Gimignano ha sempre fatto del bene a tutta la collettività!", mi disse, piuttosto spazientita. "Se ha fatto così bene qui, perchè dovrebbe sbagliare a Siena?". Infine mi deliziò con una stoccatina finale: "Lei è giovane, cosa vuole saperne della preparazione di Mancini?". Le feci notare che bastava sapere leggere il suo Curriculum, per potere dare un parere. Le feci notare la questione dell'Antonveneta, con il suo tardivo commento.  Le feci notare che la Fondazione manciniana - tra le altre cose -  aveva spesso la tendenza a finanziare cose che al Vaticano stavano molto molto a cuore, e che Mancini usava la Fondazione anche per fare gran belle figure con ambienti vaticani (che poi lo hanno infatti omaggiato con una delle solite riconoscenze di cui non ricordo il nome...). Al solo sentire che Gabriellone potesse usare la Fondazione non solo per lo sviluppo del territorio e per il Bene comune, la signora - se ricordo bene - si alzò dalla saletta, e se ne andò scandalizzata per l'impertinenza del forestiero che era venuto a "infangare" il De Gaulle delle torri. Tra gli altri, sguardi tra l'imbarazzato ed il divertito. Negli ultimi minuti del dibattito, la figura totemica del Mancini non venne più tirata fuori da alcuno...
 Caso raro, Gabriellone è stato quindi soprattutto profeta in patria (circa 40 anni consigliere comunale!); è da blasfemi osare invece dire che a Siena, in Fondazione, ha fatto un pochinino meno bene? Arrivano le guardie svizzere con le loro alabarde, in sua difesa?

Ps Martedì sera - alle 21,15, al centro La meridiana a San Miniato - c'è un'Assemblea pubblica dell'Osservatorio sul Monte dei paschi. Gabriellone - pur divenuto fresco anticasta...- non ci sarà; invito invece i lettori a presenziare all'evento, anche in vista delle prossime decisioni che il meritorio Osservatorio potrà prendere.

8 commenti:

  1. Che pena, che pena. Ma ora chi si salva in un marasma simile? Affidiamoci ai magistrati! Triste doverlo dire, ma con amministratori e politici così cosa altro si può fare? Qualcuno ha una risposta migliore?

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  2. Io non vorrei che uno come lui venisse arrestato (e per quali reati poi?). Dopo che ha affondato la Fondazione toccherebbe pure pagargli la galera. Mi piacerebbe però che gli venisse imposto l'obbligo dell'astinenza dagli insaccati...

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  3. dobbiamo scrivere su argomenti troppo seri per consentirci anche l'ironia sul "peso" di Gabriello Mancini;Ci dica invece io Presidente della Fondazione per quale motivo parla solo ora? A riguardo dei Magistrati io dico: AIUTIAMOLI!! inviamo degli esposti circostanziati,chiari,veritieri senza chiacchere da "osteria" ma fatti non opinioni.La verità deve venire fuori, tutta la verità.Se poi in questa verità ci saranno "solamente" aspetti di inefficienza e di incapacità e non aspetti penali, meglio per tutti.Il Presidente Mancini ha oggi pieno diritto ma anche il dovere di parlare al popolo di Siena direttamente, nei vari circoli, nelle Contrade, spiegando ciò che è veramente accaduto.Così semplicemente, ma non la chiamano democrazia?

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  4. Guardate che a San Gimignano non sono tutti beoti come quella signora che se andò, lo sappiamo bene che personaggio sia il Mancini. Chiederei solo di non avere quell'aria di superiorità verso i turriti, per piacere...

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  5. rileggendo un articolo del Febbraio u.s. di Augusto Mattioli
    SIENA. C'era anche il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena oggi (22 febbraio) alla firma dell'accordo tra Siena Biotech e Pierrel per lo sviluppo di nuovi farmaci. Una occasione che i giornalisti presenti non potevano perdere per fare qualche domanda sulle voci insistenti di un aumento di capitale per Banca Mps.
    "Non c''è dubbio, noi non scendiamo sotto il 50%. Per il resto la banca ha parlato, Mussari lo ha detto anche l'altro ieri e io sono d'accordo” ha detto Mancini a chi gi chiedeva se resta quindi ferma l'intenzione di non diluire la quota della Fondazione in banca Mps.
    Sull'ipotesi di un aumento di capitale della Banca Mps Mancini ha aggiunto: "Ha già parlato Mussari, basta, non ho altro da aggiungere".

    Ci sarebbe da riflettere su queste dichiarazioni
    verrebbero in mente tante domande da formulare al Presidente della Fondazione dopo tutta la vicenda bancaria di questi mesi.

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  6. Chi gode Siena e ne dice male, dovrebbe fare la fine...della Fondazione!

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  7. “Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.”
    ORIANA FALLACI
    Forza Senesi, collaboriamo con la MAGISTRATURA nelle forme legali affinchè i responsabili del disastro bancario che ha provocato umiliazione e impoverimento della nostra città VENGANO PUNITI COME MERITANO.PUNIZIONI ESEMPLARI senza attenuanti.La loro permanenza negli attuali incarichi costituisce già una AGGRAVANTE.Occupiamoci anche di tutti i vari “banchieretti” sparsi in ogni dove, incapaci, senza titoli adeguati, seguaci fedeli (fino a quando?) del bocculuto già inquisito.CHI AMA SIENA CHI E’ STATO ELETTO IN CONSIGLIO COMUNALE HA IL DOVERE CIVICO DI CHIEDERE LE DIMISSIONI DI TUTTI I RESPONSABILI.Sappiamo bene di chi si parla.

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  8. http://archiviostorico.corriere.it/2007/maggio/14/Quanta_politica_banca_ce_0_070514021.shtml

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