Da un paio d'anni ormai l'eretico non presenzia più alle cerimonie liturgiche del cittadino Buoncristiani, per paura di mettere a repentaglio la sua (dell'eretico) digestione. Visto poi che abbiamo una televisione che in fatto di news rivaleggia con la Cnn, ha deciso di guardarsi il decimo (!) sant'Ansano targato Buoncristiani da casina, al calduccio e con un teino bollente in mano.
Dico subito che appena finita l'omelia (ore 18,24), vale a dire dopo quasi un'ora di deprimente spettacolo, la televisione è stata provvidenzialmente spenta: sempre con l'augurio che questo sia l'ultimo di QUESTI cerimoniali stucchevoli targati Buoncristiani e Casta di Siena. Speranza che quasi certamente cadrà nel vuoto, stante l'abilità gattopardesca dei castisti, abilissimi a fare danni indicibili, per poi non assumersene in niun modo la responsabilità.
Vorrei per intanto sottolineare che l'atto di sottomissione (genuflessione) del Rettore del Magistrato delle Contrade nei confronti dell'Arcivescovo non mi risulta una cosa così antica ed immutabile come molti magari pensano; ma soprattutto, proporrei agli onorandi (che di storia della Chiesa magari non masticano molto) di riflettere su questo: siete proprio sicuri che questo plateale, sfacciato omaggio sia solo una forma di pura cortesia e non altro? L'alto clero tende sempre a considerare suo subalterno chi lo omaggia stando più in basso, proprio dal punto di vista fisico: pensate forse che uno come Buoncristiani - che non ha ancora metabolizzato la Breccia di Porta Pia - faccia eccezione? Va bene essere ingenui, ma a tutto c'è un limite...
Il Rettore del Magistrato Lonzi, nel suo discorsino di sottomissione da antico regime, si è richiamato, ad un certo punto, dopo le solite sviolinate sul "bene comune", alla storia secolare della città: mi risulta sia un matematico, quindi è del tutto legittimato a non conoscere bene la storia, anche locale. La Siena di 150 anni or sono (e di tutta la seconda parte dell'Ottocento, in modo ancora più marcato) NON era affatto così sottomessa alla Chiesa: c'era una Piazza importante intitolata a Giordano Bruno, brulicava di targhe e monumenti dal sapore inequivocabilmente anticlericale (non ultimo, quello dedicato a Garibaldi), e dulcis in fundo abolì - sì, proprio eliminò! - varie processioni, tra le quali quella del cero votivo che si conclude proprio in Duomo (reintegrata sotto Mussolini). A quale Storia si fa riferimento, dunque? Trattasi di materia da maneggiare con cura, come si sa.
Veniamo al cittadino Buoncristiani, adesso. Il tono era quello dei grandi momenti: "siamo sull'orlo del baratro", ha detto rispondendo all'atto di sottomissione del Magistrato delle Contrade. Avrà avuto paura che qualcuno gli faccia pagare l'Ici (con Monti ed il suo Governo imbottito di presenze vaticane, non se ne parla nemmeno...)?
Come sempre, il clou dell'umbro è però l'omelia (dalle 18,07 alle 18,24: 17 minuti di solfa all'insegna del "bene comune", famiglia, lavoro, emergenza educativa, polemica contro il relativismo ed il consumismo e fuffa varia che viene tirata fuori ad ogni festa comandata).
Un accennino non poteva però mancare all'attualità:
"La Fondazione Mps non farà elargizioni (voglio proprio vedere se Gabriellone non sgancia niente al duo Acampa-Buoncristiani, Ndr), ma non è il momento di fare il processo...".
Fateci caso: Consiglio comunale con Ceccuzzi, Consiglio provinciale con Bezzini, Fondazione ieri con Mancini davanti ai Priori (e ridagli), liturgia ansaniana con il cittadino Buoncristiani. Tutti a parlare di "bene comune" (come sempre), con l'aggiunta che ora non è il momento delle polemiche, ma dell'union sacrèe, vista la delicatezza del momento.
Prima i cittadini dovevano stare zitti e buoni perchè bisognava essere ottimisti e non disturbare i manovratori (sic) del Sistema Siena, adesso i cittadini devono stare buoni e zitti, e partecipare del clima di concordia cittadina, in nome del Bene comune, si intende.
Tutt'al più, possono affidarsi alla Madonna: per ora non lacrimante, ma ce ne sarebbe ben donde...
Ps L'eretico ha notato con viva trepidazione il ritorno in grande stile di monsignor Acampa fra i partecipanti alla liturgia di oggi: le telecamere ce l'hanno mostrato pervaso da autentico spirito mistico in varie fasi della liturgia, sempre al fianco dell'amico Bechi. In un momento difficile come questo, come non salutare con soddisfazione il ritorno di uno che - quanto a Bene comune - il suo l'ha sempre fatto...
mi fanno pena e schifo insieme.
RispondiEliminaGli auguro il contrario di tutto quello che sperano.
posso dire: che schifo!
RispondiEliminao, per non essere censurato, devo dire: che disgusto...........
g.b.
La macchina da trentamila euro ricevuta da don Acampa tempo fa in regalo che fine ha fatto? Il vescovo non ne ha fatto parola durante la sua predica...
RispondiEliminaUn cittadino disgustato
C'era anche un sacerdote novantenne, in Duomo. Il passo ormai è quello che è. Da solo, però, vale quattro o cinque dei giovani. Il suo nome è don Enrico Furiesi.
RispondiEliminaCome credenti, come non credenti, come cittadini, dobbiamo solo dirgli grazie, per tanti motivi. E non lasciarlo nella solitudine in cui il Vescovo l'ha voluto confinare per difendere Acampa.
Grazie di tutto, piccolo grande prete brucaiolo!
L'eretico
All'ingresso del Duomo, su quel magnifico pavimento, a caratteri cubitali si legge:
RispondiElimina" Castissimum Virginis templum caste ingredi memento "
Questo invito ad entrare " casti (ILLIBATO-PURO-INNOCENTE-PUDICO-MORIGERATO) nel castissimo Tempio della Vergine " a te è servito e non sei entrato ma gli "altri" non hanno notato la scritta ... purtroppo!
Ringrazio il commentatore per la dottissima considerazione sulla scritta della Cattedrale. Giusto: l'eretico non è entrato. Ma se fossero potuti entrare solo i casti, si faceva la Messa cantata per quattro gatti, no? Sant'Ansano per pochissimi intimi...
RispondiEliminaE comunque, visto il tenore del commento, credo che sarebbe l'ora di aggiungere una precisazione all'ingresso del Duomo, più attinente ai tempi: nisi caste, tamen caute...
ho visto le foto della cerimonia di Sant'Ansano. In duomo c'erano così tante facce di m... - per lo più di gazzillori - che i nostri santi si rivoltano lo stomaco. E se non ci salvano loro...
RispondiEliminaGrazie per i complimenti tuttavia aggiungo una variante attinente a tempi e luogo da quando è arrivato il cittadino Buoncristiani: "si non caste neque caute, magna mercede ingredi memento" per i non latinisti: "... se non sei né casto né cauto ricordati di pagare per entrare".
RispondiEliminaamrezza
Visto come era ingessato il Sindaco Ceccuzzi fasciato di tricolore?
RispondiEliminaGrande amarezza (per Siena e anche per l'Italia)
Visti i latinisti presenti: ma don Acampa e il Bechi il latino secondo voi lo conoscono oppure quando cantano non capiscono una mazza di quello che cantano?
RispondiEliminaUno che era cattolico
la scena dentro il Duomo mi sembrava tale e quale a quella di un qualsiasi funerale di vittime della mafia con la presenza indiscreta di tanti loschi personaggi
RispondiEliminaRispondo a quello "che era cattolico". Acampa ed il Bechi di latino mi risulta mastichino pochino. Non è comunque questo il loro peggior difetto.
RispondiEliminaBuona domenica da un rassegnato
Quale sarebbe allora il loro peggior difetto? Forse un difetto di dizione...
RispondiEliminaPer uno che mastica poco il latino a Voi vi faccio un bell'inchino. Ma di solerte voglia son qui a dir la mia che la bella figura la voglio far a modo "Mia"... Di preti , di "sore" e di casta (aimè assai ignorante) stanno sempre in seduta stante... tronfi dei loro insuccessi che o son stolti a non vederli o so' residui in dei cessi... dove si sa sempre gallegian gli stessi... so stanco e stufo di vederli sempre là come degli idioti qui quo qua... gente mia di dentro e fori le mura che sa' da fa??? si inzia a deninciare o si lascia il nostro caro e prezioso Eretico solo a favellare???
RispondiEliminaNo! Il loro peggior difetto è che non sempre abbinano bene i colori dei maglioni con le giacche, creando distonia cromatica molto fastidiosa all'occhio attento
RispondiEliminaPadella. Il maggior difetto dei due è il non avere sempre le scarpe intonate con il vestito..le scarpette rosse di Ratzinger, quelle sì che sono imperdibili...
RispondiEliminaIl peggior difetto è quello di volere fare i preti
RispondiEliminaPiù colpevole di tutti, però, chi gli ha permesso di diventare sacerdoti...
RispondiEliminaOggi è l'Immacolata. Festa particolarmente sentita dalla Curia senese...
RispondiEliminaAnche io ho visto Acampa pregare a mani giunte in Duomo per Sant'Ansano. Ci vuole un coraggio notevole, forse poteva fare il politico!
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