mercoledì 1 febbraio 2012

Fiocca la neve: vai Franchino, è il tuo momento!

 
 Come ampiamente previsto dai metereologi, da ieri sera la città del Palio ha iniziato ad imbiancarsi (di neve, perchè per quella polverina, sempre bianca, non c'è bisogno di aspettare i giorni della merla...).
L'ultimo bollettino (il 7), appena diramato dal soviet comunale, impone il divieto di circolazione su tutte le strade, con scuole chiuse anche per la giornata di domani.
All'eretico, arrivano informazioni e pareri discordanti: c'è chi è incazzato nero (e non bianco) con il Comune, c'è chi loda le misure ceccuzziane, sottolineando il fatto che la nevicata è birba assai (e continua, come tutti possono vedere!). Il giudizio sull'operato comunale, dunque, semmai è bene darlo a cose fatte, a neve e ghiaccio passati.

Franchino il Ceccuzzi comunque è in una botte di ferro: peggio del paonazzo del Nicchio (almeno in rapporto alla neve) non può fare nemmeno impegnandosi, e questo è già un buon viatico, per lui. Non tutti i mali, poi, vengono per nuocere: oggi si svolge (salvo annullamenti) il Cda del Monte. Quello che avrebbe dovuto reintegrare il Calta (come anticipato dall'eretico tempo addietro), se l'ottavo re di Roma non avesse deciso sua sponte di levarsi da tre passi, vendendo buona parte delle sue azioni, dal 4,7% che deteneva ad inizio mese di gennaio. Bene che i media parlino solo di neve, in questi giorni: al panem et circenses della trimurti Palio-calcio-basket, si aggiunge la neve. Quel che si dice una manna dal cielo, no? Badiamo di sfruttarla al meglio, mi raccomando.

 Certo che la città, rivestita della bianca coltre, è davvero di una bellezza abbagliante; poi ci sono i giramenti (al povero eretico è franato mezzo cipresso sulla fiancata destra della macchina, in nottata, davanti casa: non esultino troppo i castisti, però, perchè i danni sono limitati...), ma questo fa parte del gioco.
Se mi è permesso un ricordo personale, l'ultima nevicata grossa e birbona l'ho vissuta in occasione del Natale 2010 a New York city (la quarta peggiore nevicata da quando esistono le rilevazioni, peraltro). La città che non dorme mai, diventò la città che non smaltiva mai la neve: per giorni e giorni la neve, ghiacciata ed imputridita, continuava ad accompagnare gli abitanti della Grande Mela, mettendo a rischio in primis la loro stabilità. In più, la spazzatura non veniva ritirata, con i problemi immaginabili. Meno male che era freddo, quanto all'olfatto. Un regalo inatteso per i ratti, storicamente numerosissimi, della Grande Mela (da oggi, a New York, non si può mangiare nella metropolitana, per cercare di limitare la proliferazione delle suddette bestioline). Un disastro completo, totale per il Sindaco Michael Bloomberg (repubblicano, ma incline al trasversalismo): non a caso sbertucciato senza pietà da tutta quanta la stampa locale.
 Siena, perfino quella cenniana, parecchio meglio di New York city: l'avevo scritto allora, lo ribadisco adesso. E poi si dice che c'è chi denigra la città del Palio... 

7 commenti:

  1. Franchino aveva così tanta paura che ieri gli spazzaneve in zona Bracci giravano prima ancora che iniziasse a nevicare...

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  2. Perchè il Bisi attacca l'eretico senza mai nominarlo direttamente per nome (e nemmeno per soprannome)?

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  3. Oh...comunque c'è anche da dire che è meglio un furbetto che fa la cosa giusta che uno stupidotto che fa quella sbagliata.

    Almeno una cosa buona può dire di averla fatta :)

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  4. E' in arrivo la CENSURA?
    dal corriere.it:

    http://www.corriere.it/cronache/12_febbraio_01/google-reindirizza-domini-blog_447e2b6c-4ce9-11e1-8838-1be80b480ae6.shtml



    CENSURA - La notizia è arrivata a poche ore dall'apertura di un altro fronte che vede Google sul banco degli imputati. Questa volta lo scontento nasce dalla rete, dopo la scoperta che anche il motore di ricerca, come già Twitter nei giorni scorsi, sta introducendo la censura nel libero mondo di Internet, ipotizzando limitazioni ad alcuni contenuti della rete. Al momento solo a livello locale e circoscritte a Blogger/Blogspot, la piattaforma che ospita i diari online. Attraverso un nuovo sistema di reindirizzamento, chiunque digiterà l'indirizzo di un blog, con un suffisso diverso da quello del proprio Paese di provenienza vedrà, nella Url, che la stringa si trasforma automaticamente, sostituendo al suffisso digitato quello propria nazione. Se, ad esempio, l'Italia decidesse che dal nostro Paese, debbano essere accessibili solo i blog registrati con il suffisso .it, le autorità non dovrebbero fare nulla, perchè ci penserebbe Google: un indirizzo http://[blogname].blogspot.com diventerebbe http://[blogname].blogspot.it.

    ESCAMOTAGE - Un accorgimento che consentirà alla società di Mountain View di «rispettare le richieste di rimozione valide ai sensi della legge locale», mantenendo però i contenuti originali visibili per tutti gli altri utenti. Di fatto, una forzatura. Che però - avvertono da Google - può essere disinnescata aggiungendo alla fine della stringa la formula magica «/ncr», che sta per «No Country Redirect». «Il passaggio a domini geolocalizzati permetterà di continuare a promuovere la libertà di espressione e la pubblicazione responsabile», sostengono a Google.

    IL CONTROLLO - La novità non è ancora a regime, interessa per ora solo gli utenti di India e Australia, dove i domini specifici per le nazioni sono già stati introdotti ai primi di gennaio. A portarla alla luce è stato il sito TechDows, che sostiene che la censura localizzata sarà presto estesa anche ad altri paesi. E diventerà un modo per controllare i contenuti adattando il grado di libertà ai diktat di ogni paese. Facile indovinare il bavaglio che verrebbe imposto a un blogger iraniano che volesse pubblicare sulla sua pagina immagini di proteste a Teheran; o ipotizzare una stretta delle autorità russe sotto elezioni. Qualora una nazione facesse richiesta di oscuramento di un determinato contenuto pubblicato su un blog il cui dominio è blogspot.com questo non sarebbe più accessibile dai naviganti di quello specifico paese. E il filtro sarebbe gestito direttamente da Google.

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  5. Mezza provincia è senza corrente,il Bezzini (se esiste) che dice?

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  6. Sarebbe grassa se se ne fosse accorto... Potrebbe suggerire ai suoi poliziotti-cinghialai di darsi da fare, visto che i cinghiali, in questi giorni, se ne staranno parecchio ringuattati per il freddo...
    Vai Bezzin Bezzini, facci sognare, una volta tanto: facci vedere quanto siano importanti le Province. Soprattutto la tua...
    L'eretico

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  7. il bezzini lasciatelo stare, è troppo impegnato a difendere la poltrona che stanno portandogli via da sotto il sedere. via, via, si deve pur campare....il suo silenzio (assordante) è più che giustificato....

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