martedì 8 novembre 2011

Cinghialopoli, nuove rivelazioni: il caso Terzuoli...

  Lo scorso inverno, Cinghialopoli fu uno dei primi scoop ereticali, capace di fare impennare gli "ascolti" (senza certo pensare di potere arrivare a quelli attuali...).
Visto che siamo nel periodo giusto (appena riaperta la caccia al cinghiale), e dato che l'eretico aveva omesso di focalizzare certi aspetti dell'ordinanza del Gip Francesco Bagnai nei confronti dei vertici della Polizia provinciale, forse è arrivato il momento di riprendere in mano la questione: anche perchè un annetto è passato dallo scoppio (è il caso di dire...) dello scandalo, e NESSUNA RISPOSTA POLITICA è arrivata (se non premi-produzione agli inquisiti, più aiuto legale agli stessi, come scritto in altri articoli recenti).
 Il Presidente Bezzini continua - in modo francamente imbarazzante, per lui in primis - a parlare di Cultura, per esempio alla festa del libro organizzata dalla Provincia: come se Marta Vincenzi, Sindaco di Genova, parlasse di Protezione civile (e almeno lei ha studiato, da giovane; questo della Provincia, invece, è uno dei tanti che voleva, voleva, voleva studiare, poi il lavoro del Partito l'ha assorbito così tanto, che non ce l'ha più fatta...).

 Torniamo dunque alle carte (giudiziarie, non dei libri di favole sponsorizzati dalla Provincia bezziniana). Oggi focalizzeremo sul vicecomandante della Polizia provinciale (del capo Ceccanti, già s'era detto), tale Carlo Terzuoli, nato ad Abbadia San Salvatore il 16 agosto del 1962. Per capirsi, questo è uno che prende lo stipendio - fra le altre cose - per garantire il rispetto delle regole, anzi delle leggi, inerenti l'attività venatoria (che vuol dire della caccia, non delle vene: chiosatura proBezzini...).
Nelle allegre battute di caccia notturne (fuorilegge) che facevano lui e gli altri pezzi grossi della Polizia provinciale con la interessata compiacenza dei proprietari dei fondi (che ci guadagnavano a loro volta), Terzuoli si distingue per due perle, immortali.
La prima. Cercando goffamente di dimostrare che le battute non erano delle fuorilegge "braccate" (con tanti cani impegnati), lui sostiene che "veniva utilizzato un cane alla volta (massimo due) e ne venivano portati altri ma solo per impiegarli qualora i primi si fossero persi", scrive il Gip Bagnai.La domanda è: per i cani smarriti, si rivolgeva a Chi l'ha visto (versione canina), il geniale Terzuoli? Bravo, questo Terzuoli: l'eretico non ci sarebbe riuscito a dire una cosa così, senza piegarsi in due dalle risate...
Il Gip ha buon gioco a fare notare che il fatto che più cani venissero usati contemporaneamente è dimostrato dalle "intercettazioni telefoniche che sono molto chiare", nonchè da un "documento ufficiale interno della provincia che riferisce al Palazzi (Luciano Palazzi, altro indagato, Ndr) che gli abbattimenti erano eseguiti anche con "braccata"". Chapeau al Terzuoli, dunque.
E chissà quegli idioti di cinghialai che stanno attenti alle norme, alle regole, che hanno paura di essere pizzicati dal Terzuoli e dal Ceccanti, quale gratificazione a sentire questa intercettazioncina.
Paolo Banti (non indagato, dirigente della Regione Toscana) fa chiamare Terzuoli da Alfio Sanchini, Presidente dell'A.T.C. 19, per chiedergli se può andare a caccia nella riserva (in area NON VOCATA, ovviamente) sciogliendo "qualche cane in più"; l'ottimo Terzuoli gli risponde "che lui non li può certo autorizzare, però siccome quel giorno lui ed i suoi colleghi sono impegnati altrove...gli si può dire che non gli si va a rompere i coglioni, io a vedè non ci vado"" (ordinanza del Gip, pagina 25).
Il finale terzuoliano, poi, è stratosferico, degno di altre latitudini. Sempre il Gip: "nella stessa telefonata Terzuoli richiama anche l'interlocutore alla prudenza nel parlare di queste cose per telefono dicendogli: però i telefoni sò quelli che fregano le persone, Alfio...".
Ma questo, è un poliziotto, o un Lavitola qualunque? E il Presidente della Provincia, che niente dice su queste cose, che cosa sarebbe? 

8 commenti:

  1. I cinghiali sono tantissimi, e fanno danni enormi alle colture, quindi questi signori fanno proprio bene ad ammazzarli

    RispondiElimina
  2. Anche di imbecilli ce ne so' tanti a giro ma quelli 'un l'ammazza nessuno....purtroppo!

    RispondiElimina
  3. E' vero che ci sono tanti cinghiali. Ma caro Anonimo ci sono anche le regole che devono essere rispettate. Personalmente sono d'accordo con la caccia, ma fatta come si deve con le regole, che tutelano tutti....

    RispondiElimina
  4. Vorrei partecipare anche io ad una braccata con i poliziotti provinciali, deve essere fighissimo! Come si fa?

    RispondiElimina
  5. Doveroso bentornato a IL SANTO, con sincerità.

    Robertino Montepaschino (da tre generazioni).

    RispondiElimina
  6. Un po' di cinghiali braccati li potevano dividere con il popolo, no? Ma non sono tutti di sinistra?

    RispondiElimina
  7. Certo se chi dovrebbe fare rispettare la legalità si comporta così...

    RispondiElimina
  8. Grazie a tutti quelli che mi salutano. Difficile stare in ferie, ma è bene rilassarsi per il 2012... Sapete una piccola notizia? Pare dico pare che il comune abbia un buchetto di bilancio di 2 milioni di euri... Chiaramente tutto da verificare... FRANCHINO è nei guai e noi pure!!!!

    RispondiElimina