mercoledì 11 aprile 2012

Capitale della Cultura: l'eretico propone Bari!

 
   Sempre più intrigante la corsa per l'assegnazione dell'ambito ruolo di Capitale della Cultura europea del 2019. La posizione ereticale - ormai - è chiara da tempo: questa Siena, amministrata da questi fenomeni, NON MERITA nessun premio. Men che meno di quel tipo, vista sia la povertà culturale dei proponenti stessi (con tutto ciò che ne consegue), e vista anche la mai abbastanza sottolineata propensione alla CENSURA. Finita la Mostra su Milo Manara di cui ci siamo occupati, che c'è, per esempio, al Santa Maria della Scala, in piena stagione? Così, per pura curiosità...

   A questo punto, ciò premesso, bisogna pur schierarsi, come l'eretico è abituato a fare. Fra le candidature, pare ci sia anche quella di Catanzaro, a suo modo suggestiva visto che ha dato i natali a Mussari Giuseppe. C'è ancora di meglio, però.
  Leggendo giorni or sono che Bari (la Bari del Sindaco piddino Michele Emiliano, quello delle cozze pelose e degli astici giganti avuti in regalo, poi messi in vasca da bagno perchè non entravano in frigo...) si è buttata a capofitto nell'agone, l'eretico lancia ufficialmente la CAMPAGNA PER BARI CAPITALE DELLA CULTURA! Chi vuole, si attivi.
L'appeal barese è pressochè irresistibile, ora come ora: un Sindaco in forte difficoltà (non come il saldissimo Franchino il Ceccuzzi), che cerca di buttarla su altro per deviare da sè i riflettori, con abile manovra diversiva; l'auditorium Nino Rota chiuso da anni (non come quello senese, appena edificato al posto del vecchio stadio, no?); il Sindaco piddino che non ha neanche nominato un Assessore alla Cultura (non come noi che ne abbiamo uno che ne vale due...). E poi, proprio il rapporto del primo cittadino con la Cultura: Emiliano - riferisce lo scrittore barese Nicola Lagioia sul Fatto del 3 aprile - si vanta di non essere mai entrato in una biblioteca (""io non sono mai andato in una biblioteca, e comunque a Bari una biblioteca comunale non serve", l'indifendibile sillogismo di Emiliano", scrive Lagioia); volete mettere con il nostro Franchino, che ha provato due volte a laurearsi (Scienze politiche e Giurisprudenza) e non c'è mai riuscito, però è uno che in biblioteca - se il morbo della politica non gli avvelenasse la vita - trascorrerebbe pomeriggi intieri (magari per sfogliare i quotidiani locali, per vedere come su tante cose sosteneva posizioni antitetiche rispetto ad oggi...).
E poi, dulcis in fundo: chi è che non si ricorda la imperdibile intervista preelettorale (di Viola Carignani) in cui Franchino annunciava al popolino senesota di essere in contatto con non si sa bene quale imprenditore per la imminente creazione di un migliaio di posti di lavoro per i giovani senesi? Emiliano, ancora una volta, ha fatto meglio del suo compagno di Partito. Citiamo ancora Lagioia:
"Estate 2009. Emiliano accoglie in pompa magna il texano Tim Barton, un fantomatico magnate del fotovoltaico che promette di acquistare la squadra di calcio e investire milioni per fare della città un polo internazionale dell'energia verde. Qualcuno su facebook ironizza sul fatto che digitando su google nome e cognome del miliardario si trova solo il quasi omonimo regista cinematografico (Tim Burton, Ndr). Autunno 2009: Tim Barton scompare nel nulla. Era un prestanome? Il protagonista di una burla mediatica?...Nessuno lo sa. Ovviamente SCOMPAIONO ANCHE  I POSTI DI LAVORO che la città si illudeva di ottenere con il fotovoltaico". 
Almeno l'ex Pm fattosi Sindaco un Tim Barton l'aveva portato, folkloristico o meno. Nella città del Palio ancora si attende, sempre meno fiduciosi (anche perchè nell'hic et nunc il primo posto di lavoro da salvare sembra piuttosto essere quello del Sindaco stesso...): dunque, anche per questo, viva Bari!

Ps Il 24 marzo, sempre sul Fatto, c'è stata una ficcante intervista con Patriziona D'Addario (di Antonio Massari). Passaggio clou: "In questa Bari corrotta io sono la più pulita". Come darle torto? Se salta inopinatamente la candidatura a Capitale della Cultura, Emiliano potrebbe giocare la carta olimpica, dopo la bocciatura romana. Tedofora, la D'Addario...

11 commenti:

  1. ma come ??? ci dimentichiamo quanto appena letto su siena news :

    Venerdì 13 Aprile alle ore 15.30 nel Complesso Museale Santa Maria della Scala, con l’inaugurazione della mostra fotografica Giappone 11/3/2011 ore 14.46, si aprono le attività di ‘Paesaggi di Cultura Giapponese’, un evento promosso dal Comune e dall’Associazione Neverland l’isola che non c’è, che porterà a Siena uno spaccato di cultura giapponese, tra tradizione e linguaggi contemporaneo.

    premesso che non si scherza sulle sciagure (mi pare di intuire che il riferimento a data e ora sia per ricordare la catastrofe a seguito dello tsunami...), sembra pochino rispetto al fumo che vogliono vendere i ns. amministratori.
    ma poi che tempismo !!! sarà mica che qualcuno è corso ai ripari, RACCATTANDO un qualche cosa di appena appena presentabile, dopo aver letto l'eretico ???

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    1. A parte che NON è presentabile, penso che data e ora siano quelle di Fukushima, più che dello tsunami!

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  2. Chissà, chissà...almeno questa mostra sarà a basso impatto economico, si presuppone.
    Comunque, FORZA BARI!
    L'eretico

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    1. Tanto tanto tanto volontariato, impatto economico bassissimo.... voi siete pronti a darvi da fare per riuscire meglio di così?
      Aspetto con ansia!!!!

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  3. Eretico, sono di Bari e posso dirti che ci sono molte inesattezze in questo post. Se ti interessa se ne può riparlare.

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  4. Caro amico barese,
    molto volentieri! Questo blog ti ospiterà con piacere, se vorrai fornire delucidazioni sulla tua città e sul Sindaco Emiliano. Sperando altresì che tu abbia colto l'ironia dell'articolo.
    L'eretico

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  5. Io propongo Piombino. Leggevo i giornali in questi giorni...ma Visionaria non era un festival di Siena? Com'è che lo fanno a Piombino? Mi son perso qualcosa... (o la città si è persa qualche altro pezzo)

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  6. non credo che la visita dell'ambasciatore del giappone all'inaugurazione si organizzi in 3 giorni... comunque potrebbe essere un primo buon (vedremo...) esempio di collaborazione e sinergia tra pubblico e privato. Non sarà la mostra-evento (di cui si potrebbe discutere della ricaduta culturale sulla città), ma una piccola mostra ben curata con interessanti eventi collaterali (concerto per piano, conferenze, incontri su energia e ambiente). Vediamo che roba è e poi magari se ne riparla...

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  7. Emiliano almeno ha un aspetto simpatico, poi sai averci sempre D'Alema tra i coglioni...

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  8. Matera, capitale della cultura, senza ferrovia

    http://www.economiaweb.it/matera-capitale-della-cultura-senza-ferrovia/

    .. A Siena, mi immagino sia arrivata l'alta velocitá, giusto.

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  9. http://www.gonews.it/articolo_131683_lavora-alla-candidatura-della-citt-capitale-europea-della-cultura-2019.html

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