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domenica 10 giugno 2012

Il terremoto in Emilia e Lombardia: solo colpa della Natura?

  
    Di ritorno da Mantova e da San Benedetto Po, l'eretico non può non scrivere a proposito del terremoto e degli effetti che ha prodotto sulla gente del posto. La pur gratificante presentazione del libro su Mussari Giuseppe alla libreria mantovana Di Pellegrini (della quale qualche pillola si darà in settimana), passa giustamente in secondo piano.

 Questo terremoto (con le scosse peggiori il 20 ed il 29 maggio scorsi) è un terremoto particolare, strano. Intanto perchè queste terre, che stanno a cavallo  fra  l'Emilia e la Lombardia, NON erano considerate di particolare pericolosità sismica: la popolazione, quindi, si trova ad affrontare un qualcosa di assolutamente inedito, un primum, senza che neanche i vecchi - ammesso che qualcuno oggi li ascolti - possano fungere da punto di riferimento antropologico.
 Tutti i terremoti sono bastardi, ma questo, oltre che tale, si contraddistingue per l'essere spiazzante, tignoso: come quando, nel campo di calcio, un avversario ti sta alle costole sempre, ti fa sentire il suo alito addosso, ti infastidisce in ogni modo, ma senza ricorrere al fallo da espulsione. Tra Mantova e San Benedetto Po (distanti circa 25 km.), non si vedono distruzioni particolari, tantomeno macerie: siamo sufficientemente lontani dagli epicentri, da Mirandola per esempio.
Prendiamo il luogo dove ho dormito, appunto San Benedetto Po, la cittadina che custodisce lo splendido complesso dell'abbazia benedettina (fondata nel 1007 da Tedaldo di Canossa, poi soppressa il 3 marzo del 1797 da Napoleone alla prima campagna d'Italia).
 Nessun morto, nessun ferito, non più di una trentina di sfollati, adesso quasi tutti rientrati: tutto a posto, allora? Certo meno peggio, molto meno peggio che da altre parti, ma problemi enormi lo stesso: il fiore all'occhiello dal punto di vista turistico, è transennato. Giustamente, sia chiarissimo. Per quanto tempo ancora? Beffa delle beffe, proprio ora che il lunghissimo restauro del complesso benedettino era finalmente terminato!
Non è tutto. In zona, non si parla d'altro (ma sui giornali, anche locali, no): forse la Natura leopardianamente indifferente potrebbe non essere la sola responsabile della tragedia a bassa intensità (ma dallo spropositato costo sociale) della zona.
 Premessa d'obbligo: in casi come questo, è tanto facile quanto sbagliato cercare il facile capro espiatorio, non c'è dubbio; ed il fatto che il terremoto stia interessando anche zone assai lontane dall'Emilia e dalla Lombardia, fa pensare. Però è ben strano che svariate persone, di ogni grado sociale e culturale, con cui mi è capitato di parlare in questi due giorni, facciano menzione di ciò che sto per illustrare in modo tutt'altro che avventato.
Alcuni fatti, poi, sono facilmente verificabili. Primo: il 17 febbraio 2012 i Ministri dell'Ambiente (Clini) e dei Beni culturali (Ornaghi) decretano la compatibilità ambientale per un'indagine geologica (leggasi trivellazioni, con uso di pompaggio di acqua ad alta pressione nonchè cariche esplosive) per studiare la fattibilità di un enorme deposito di gas metano sotterraneo nei Comuni di San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Camposanto, Medolla, Mirandola e Crevalcore. Pare che verranno stoccati più di 3 miliardi di metri cubi di gas metano. La Regione Emilia (guidata dal piddino Vasco Errani) aveva espresso un parere negativo. La società che ha effettuato il tutto è la Erg Rivara storage srl, società angloitaliana fra i cui azionisti si trova il patron della Sampdoria Garrone. Forse casualmente, pare che proprio i Comuni interessati dalle trivellazioni, siano stati i più martoriati dalle due scosse di maggio.
 Una simpatica (ed anche un po' logorroica, a dirla tutta) signora che ha servito la cena a me ed agli amici mantovani sabato sera, mi dice che tutti in zona avevano notato che questi operai lavoravano prevalentemente nottetempo, e soprattutto protetti da folte schiere di vigilantes che non facevano avvicinare nessun residente. Il lambrusco che ci offre, le avrà annebbiato la ragione?

 I benedettini del complesso di San Benedetto Po (detto Polironiano), nel settecento, fecero un qualcosa di grandioso (orando, ma soprattutto, verrebbe da dire, laborando...): fecero in modo che il Po deviasse il suo corso, per non rischiare che il maggiore fiume italiano esondasse di continuo in paese. Per questo motivo, il Po è presente nel nome, ma NON si vede, non c'è (più) in loco!
Speriamo davvero che quanto di buono è stato fatto dai monaci per il Po, non debba oggi essere vanificato da altrui azioni:  di più, non si dice.

 Resta il fatto che questa gente va aiutata: loro, per carattere, non chiederebbero mai aiuto, non è gente atta a pietire; se però noi andiamo da loro e consumiamo (per quello che si può, ovviamente), gli diamo un bell'aiuto. Bene lo sa, per esempio, l'avvocato ereticale Luigi De Mossi, conoscitore ed estimatore di questi luoghi, tra l'altro con una curiosa passione per la locale mostarda...
 Immagino l'obiezione: andare in quei posti in questa stagione, ha un che di masochistico, per il caldo spesso opprimente (ma non in questo fine settimana, fortunatamente); in più, il 90% dei monumenti è chiuso, non visitabile in nessun modo. La ragione, dunque, ci porta lontano da lì: ma non di sola ragione vive l'uomo, no? Che dire del senso dell'ospitalità e della cucina, per esempio? Queste terre, vi aspettano...

Ps L'eretico si permette di segnalare il posto dove ha dormito, a San Benedetto Po: un eccellente bed and breakfast gestito da una famiglia di antiquari, che hanno per ovvi motivi il senso del Bello connaturato nell'animo. Non a caso, si chiama "A casa dell'antiquario" (Via Cesare Battisti, 10). Un posto incantevole, a pochi metri da Piazza Teofilo Folengo, il cuore del paese. Mobili di pregio, senza ostentazione. L'arredo è curato direttamente dalla Galleria antiquaria Zanini. E si vede. 

20 commenti:

  1. come al solito, bella operazione politico-culturale! complimenti...potevi solo aggiungere che è detto 'polironiano' o 'in Polirone' perché furono donate ai monaci le terre tra il Po e il Lirone dal nonno di Matilde che vi fu sepolta.
    La grande storia è passata da quelle parti (come da siena un tempo)!

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  2. Eretico...allora ti segnalo anche questo link che sta circolando solo da pochi giorni e parla di qualcosa che sarebbe già avvenuto sul (o meglio, "nel") nostro territorio tra Siena e Grosseto, all'insaputa della popolazione: http://dorsogna.blogspot.it/2012/06/altro-fracking-previsto-per-siena-e.html

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  3. Cara Cornelia,
    ti ringrazio (ancor prima di leggere!) per il contributo che hai dato a me e ai lettori del blog.
    Una delle più grandi ca...te inventate dalla Regione piddina è quella del "percorso partecipato": quante sono le cosine che NON ci dicono, e che bisogna cercare di scoprire? Almeno stessero in silenzio...
    L'eretico

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    1. Il pompaggio di acqua in profondità, con vari fini, è tecnica in essere da molto tempo, anche in Toscana (zone geotermiche). Che questo fenomeno sia "potenzialmente" responsabile di sciami microsismici è risaputo. Mi sembra strano che il fracking induca sismi di portata distruttiva (oltre 5 scala Richter) soprattutto in aree dove non esistono sistemi di faglie predisposte ad essere rimobilizzate.
      Detto questo, mi documenterò...

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  4. Molti comuni del mantovano e del modenese sono feriti ma, con silenziosa dignità, stanno cercando di ricominciare.

    Il terremoto è stato 'disumano' come i danni che ha lasciato alle case, alle aziende ed ai cuori delle persone; pensare che l'uomo possa aver contribuito toglie il sonno ed il respiro.

    Grazie.

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  5. Sarei molto cauto in merito.
    Una cosa sono gli affari nascosti fatti a favore e per conto delle multinazionali, che dovrebbero prevedere la pena di lapidazione con il materiale estratto o di risulta, altro sono gli effetti geologici.
    Ricordiamoci che quando si parla di terremoti si parla di eventi con energie liberate in grado di formare catene montuose o aprire oceani, ovviamente in ere geologiche. Sul fatto che il fracking possa portare avvelenamenti del suolo e della superficie oltre che delle falde, direi che ci sono prove praticamente scientifiche. Già questo sarebbe sufficiente per non farlo.
    Al contrario, che possano influenzare la dinamica dei movimenti geologici profondi avrei dubbi.
    In questi giorni si sta dicendo che il terremoto dell'Emilia non è correlato alle scosse più recenti in Veneto. Secondo me è un tentativo di non allarmare perchè seppure le zone possano essere distanti e le placche anche differenti, se, anche intuitivamente, si sposta una tesera di un mosaico, in quelle adiacenti viene a crearsi uno spazio vuoto od un nuovo equilibrio che deve essere colmato o ripristinato......

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  6. Altro link sul fracking tra Siena e Grosseto
    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10411

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  7. Caro Eretico,
    Non prenderla male, ma stavolta non sono d'accordo con te. Accettare l'idea che possa esserci un legame causa effetto fra trivellazioni e sisma è un lavoro mentale che non rispetta la verità.
    due cose sole
    1) non è vero che la zona non abbia storia sismica. La ha eccome basta riprendere in mano il periodo 300ntesto e gli anni 1570 - 1574. In termini geologici poco meno di un battito di ciglia
    2) il legame fra trivellazioni e sisma non regge. basta guardare la profondità delle due scosse (che sono due terremoto separati in quanto generati da due faglie diverse ma contigue) che sono oltre i 10 km. I migliori sistemi di trivellazione superano a fatica i 2 km e raggiungono male i 3km.

    Saluti
    L'Anonimo

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    1. Questa merda in casa nostra? Anche no! Con o senza legami di causa-effetto!

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    2. solo per precisare quanto scritto dall'anonimo:
      evento del 20/05, magnitudo 5.9, profondità 6.3
      evento del 20/05, magnitudo 5.1, profondità 4.7
      evento del 20/05, magnitudo 5.1, profondità 5.0
      evento del 29/05, magnitudo 5.8, profondità 10.2
      evento del 29/05, magnitudo 5.3, profondità 6.8
      (fonte Ist. Nazionale di Geofica e Vulcanologia)

      mi sembra che la maggior parte degli eventi è sensibilmente sotto i 10km di profondità...

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    3. Una faglia non è puntiforme. Si sviluppa per chilometri, e normalmente maniera sismi a profondità minori perché il comportamento delle rocce è più fragile. Ma se "facilito" meccanismi a profondità inferiori, non farò altro che trasmette stress a profondità superiori. E da li nuovi sismi. Vale anche il viceversa.
      Comunque il pompaggio d'acqua non può far scaturite dal nulla, ma chiedetelo a quelli di larderello e dintorni, dove le compagnie ripristinano la falda geotermica reimmettendo acqua....

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  8. Bastardo Senza Gloria11 giugno 2012 alle ore 14:07

    E' veramente interessante quello che scrivi caro professore. Queste, come qualcuno le vorrebbe far passare, sciocchezzuole sono in realtà cose pericolosissime fatte ed eseguite da multinazionali senza scrupoli.
    http://www.stampalibera.com/?p=39806
    Il fatto è che non esistono solo queste sciocchezzuole ma per chi ha voglia d'informarsi ne esistono anche altre...
    http://straker-61.blogspot.it/
    Buona lettura per chi vorrà.

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  9. Come di consueto la stampa e la tv certo non parlano di fracking quale possibile causa di terremoti, e non solo (inquinamento delle falde idriche, emissione di gas nocivi ecc,) ci mancherebbe altro, meglio salvaguardare gli interessi delle grandi compagnie petrolifere... ma dai blog sì, ne possiamo avere notizia. Sul blog di Beppe Grillo il 5 giugno è stata pubblicata una lettere del fisico Maria Rita d'Orsogna che consiglio a tutti di leggere
    Anna G

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  10. Credo che dovremmo fare nostro, fracking o meno, l'invito di questo blog e cercare di aiutare questa gente nel modo indicato. Si può visitare con piacere un posto anche senza potere entrare nelle chiese...

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  11. Vai, hanno fatto una trivellazione e viene il terremoto! Infatti nel Mare del Nord ci sono continui sommovimenti tellurici! Che vuoi che c'entri la tettonica, le faglie, il geomorfismo, è stata tutta la ERG! Sono d'accordo! Altro che centrali nucleari (siamo pazzi!), stoccaggio di gas (compriamolo d'inverno dalla Russia che ce lo regala!, o meglio facciamolo finire a dicembre alla prima mareggiata!), no! Paghiamo la corrente il triplo che nel resto d'Europa e il metano anche peggio, così siamo sicuri che non finiamo nel III mondo (ma nel IV). E già che ci siamo: non facciamo la Torino-Lione, non facciamo gli inceneritori, non facciamo le discariche, non facciamo nulla. Mi sembra il modo di far progredire il Paese! Luca.

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    1. grande luca !!

      a parte le battute ed il tifo da stadio ... il legame fra trivellazioni e sisma è davvero irrazionale e privo di basi scientifiche

      tenete conto che il gas che stocchiamo durante l'estate e che usiamo come riserva durante l'inverno in realtà viene sito in posti dove già erano presenti giacimenti di metano ... per di più ad una pressione maggiore di quanto lo andiamo a infilare noi successivamente ...

      F.to
      L'Anonimo

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    2. Caro Luca, se per far progredire il Paese ci si deve ammazzare ti confesso che preferisco andare a piedi, in bicicletta, riscaldarmi con la stufa economica e far luce con la candela. Niente è più prezioso della salute e gli inceneritori, anche se cercano di tenerlo nascosto, provocano il cancro, onde elettromagnetiche idem, le discariche inquinano le falde acquifere e le conseguenze prova a trarle tu. Per quanto riguarda il fracking, vedi un po' le conseguenze: perchè non vai nei luighi del terremoto, fra la gente e vedi se anche loro preferiscono il progresso! E per quanto riguarda la Torino-Lione, l'alta velocità a Firenze, ma siamo proprio sicuri che valga la pena distruggere questo tesoro paesaggistico? Guarda che anche quello è come la salute, nessuno ce lo ridà!! Si torna sempre lì, ma ora abbiamo la possibilità di sapere, perchè non provare anche a ragionare?

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    3. Caro anonimo del 12 giugno 2012 09:54;
      Devi essere proprio un pozzo di scienza se sai con tanta certezza che il fracking e' responsabile del terremoto in Emilia, che tutte le discariche inquinano, che tutti gli inceneritori provocano il cancro, etc, etc.
      A quando il premio nobel?
      E quali sarebbero, allora, le soluzioni ai relativi problemi (visto che sai tutto, penso non sia un problema rispondere a questa domanda...)?
      Rimango(rimaniamo) in attesa di una illuminante risposta!!

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  12. http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/index.html?pg=1&idart=6223&idcat=1

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  13. A questo link la cartina delle aree dove dovrebbero essere state fatte o sono tutt'ora in corso le trivellazioni per il fracking (fratturazione indotta) delle roccie, dello stesso tipo di quelle di quelle fatte nelle aree emiliane interessate dai recenti terremoti:
    http://www.europeangas.com.au/tuscany

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