Tipi senesoti: David Rossi, il Genio della comunicazione Mps

     Il 2 giugno 2011, questo blog titolava:
"Tutta Siena si fermi: è il compleanno del Genio".
Sì, perchè mentre nel resto dello stivale si festeggia la Festa della Repubblica (sobriamente, mi raccomando, a questo giro), in città oggi i castisti hanno un solo pensiero: quello di celebrare degnamente il cinquantunesimo compleanno di David Rossi, il guru indiscusso della comunicazione montepaschina. Restato in sella anche dopo l'uscita di scena del President - nonchè grande amico - Mussari Giuseppe, lo scorso 27 aprile. Giustamente restato in sella: perchè la Banca, pur in tempi di vacche magre, si sarebbe dovuta privare dell'apporto del Genio? Di uno dei pochi senesi che, negli ultimi anni, ha saputo nei fatti tenere alto il nome di Siena?

  Campagne pubblicitarie memorabili e memorande, gadget montepaschini di ogni tipo, felpe imperdibili all'insegna del "mai più senza", financo lo sbarco di Mps sulle passerelle milanesi dell'alta moda: senza il suo apporto creativo ed immaginifico (di David Rossi), il brand Mps avrebbe perduto ogni aura fashion, non sarebbe stato meravigliosamente trendy come in questo ultimo lustro. Se qualche leggerissima criticità c'è, a livello di conti, pensate a quale sarebbe stata la situazione di Banca Mps senza le genialate comunicative del Rossi...
Pare che dal 2006 al 2011 (Mussari regnante), la Banca abbia speso qualcosa come 355 milioni di euro in pubblicità (se l'eretico ha dato i numeri, si attendono subitanee smentite, molto ben accette). Grazie al guru Rossi, fino al gennaio 2012 i media nazionali hanno veicolato - con poche eccezioni - un'immagine positiva, se non idilliaca, dell'istituto. Fino a quando si è scesi per la prima volta sotto la soglia psicologica dello 0,20, insomma. A quel punto, non si poteva continuare a fare finta di niente!
 Temutissimo dai giornalisti italiani esperti di economia e finanza (appena uno si azzarda a scrivere qualcosa di critico su Mps, telefonata o mail a mo' di rimbrottino non mancano mai, da parte rossiana), ha difeso con determinazione assoluta l'operato del management montepaschino, mussariano in primis. L'eretico infatti si è sempre adombrato di non essere mai stato ripreso da David Rossi, nè con telefonate, nè con Sms, nè con mail, nè con altro ancora. Mi sarei sentito gratificato, importante: e invece niente di niente. Ma la speranza è l'ultima a morire, si sa: e si resta in trepidante attesa.

  Entrato con Mussari Giuseppe in Mps, gli è financo sopravvissuto.
Come ricordato nella ereticale biografia mussariana (pagina 183, prima del Capitolo ad personam su di lui), in precedenza gli esperti di comunicazione montepaschini venivano gratificati di un (lauto) contratto a termine, mentre lui ha beneficiato di un'assunzione a tempo indeterminato, allorquando, con il suo passetto felpato, ha messo piede in Rocca per la prima volta.
Una volta tanto, la Banca ha scelto davvero muovendosi su rigidissimi criteri meritocratici, senza guardare in faccia nessuno. Una volta tanto, l'eretico gliene dà atto...