Pensavo di non tornare sull'argomento, visto che ho tanto arretrato da smaltire (Banda della Curiana, Galaxopoly, Giornata della Memoria et alia), ma l'attualità prende il sopravvento. Mi preme l'obbligo di ringraziare i tanti che mi hanno scritto o telefonato in giornata (qualcuno non l'ho pubblicato, perchè si tracimava nel turpiloquio...) per darmi solidarietà; ma, soprattutto, devo ringraziare Vasco Bonci censore: grazie alla azione censoria del dominus di Radio Siena e Siena Tv, ho più che raddoppiato gli utenti del mio blog. Chapeau, Vasco! Grazie, davvero, dal più profondo del cuore.
Sto solo aspettando la solidarietà del Presidente Gruppo stampa autonomo di Siena, Roberto Romaldo: quella, ancora non è arrivata. Chissà se arriverà mai...
Un lettore mi scrive (pubblicato sotto) per dire che è meglio la Tunisia che la Siena di oggi (e ci mette la firma): paragone interessante, da prendere ovviamente con le molle. I regimi nord-africani hanno la loro polizia politica (per esempio, i famigerati mukhabarates egiziani), mentre qui alla stragrande maggioranza delle forze dell'ordine la Casta tanto simpatica - vi assicuro - non sta. Fanno eccezione quelli che non saltano mai un rinfresco organizzato dal Monte, ma per il resto...
La Tunisia, l'Egitto, perfino l'Albania, però, qualcosa ce lo possono certo insegnare: non bisogna avere paura, specialmente di chi di paura, adesso, ne ha tanta. Ma proprio tanta, credetemi.
Cuffaro era Governatore della Sicilia: ora è in galera, tra Madonne, rosari e libri di Orwell. Qui, abbiamo più avvisi di garanzia di quanti non ce ne siano mai stati prima: quando scrissi La Casta di Siena, una situazione così, non era neanche auspicabile.
Concludiamo con ciò che Bernardo Valli - grande esperto di politica internazionale - scrive su Repubblica di ieri, 24 gennaio: "In una società dove l'opposizione ha margini di manovra limitati e la stampa è sotto stretta sorveglianza...è Internet che inventa la democrazia". Descrive l'Egitto, vale, pari pari, per Siena...
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