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domenica 5 febbraio 2012
Una suora che parla di sesso, ed un arcivescovo che parla troppo...
La scorsa domenica ci eravamo occupati dello scabroso caso della denuncia scritta da parte dell'Arcivescovo Carlo Maria Viganò della CORRUZIONE - ECONOMICA, E NON SOLO - presente all'interno del Governatorato vaticano (vedasi Gli intoccabili di Nuzzi su La7). Oggi veniamo a sapere che verosimilmente dopo il promoveatur ut amoveatur in quel di Washington, visto lo sputtanamento mediatico (che magari potrebbe spingere Viganò a parlare con i media americani, che non metterebbero a tacere tutto dopo 24 ore come la maggior parte della stampa italiota...), Viganò deve essere rimosso! Marco Ansaldo - su Repubblica di oggi, pagina 20 - scrive esplicitamente di un summit fra pezzi grossissimi dell'attuale Governatorato, tra cui il futuro cardinale Giuseppe Bertello, uno che ci sono molti indizi che fanno ritenere molto ben informato del caso della Curia senese.
Il comunicato del Governatorato è da scuola vaticana classica: difesa oltranzistica su tutti i fronti, respingendo al mittente le accuse con un linguaggio che risponde a cifre e dati snocciolati implacabilmente dal Viganò con un linguaggio generico-spiritualistico ("Qui non ci sono forze oscure"). Viganò, a dirla tutta, non aveva certo scritto che il Maligno si era impossessato del Governatorato (la struttura gerarchica che governa la gestione del Vaticano), ma semplicemente aveva fatto capire - in modo documentale - che erano spariti milioni di euro come fossero noccioline...
Per quanto concerne, poi, il caso della carriera al neutrino del giovanissimo Marco Simeon (legato da conoscenza con il Segretario di Stato Tarcisio Bertone sin dai tempi in cui questi era a capo della diocesi genovese), nel documento difensivo pare che non ci sia traccia alcuna...
Sul Venerdì di Repubblica di questa settimana, c'è invece una storia interessantissima: quella di una suora canadese francofona - tale Marie Paul Ross, 64 anni - la quale ha ottenuto sotto Giovanni Paolo II un incredibile dottorato ad personam, all'Università di Quebec City, in SESSUOLOGIA CLINICA. Dall'interno della Chiesa, e da donna, parla a coppie laiche e a sacerdoti del sesso. Adesso ha scritto financo un libro (volete vedere che in Italia troverà non poche difficoltà ad essere pubblicato?).
Un paio di passaggi, illuminanti e non casuali: "...ho scoperto che i ragazzi che studiavano per diventare sacerdoti NON erano preparati a vivere il celibato e il loro voto di castità (parla di quelli peruviani, ma vale solo in Perù?, Ndr). Alcuni avevano intimità con il loro maestro, altri una vita sessuale attiva...Il messaggio che la Chiesa deve condividere con la sua gente, è di verità, autenticità e di libertà, non bugie ed ipocrisia". Benissimo detto, suor Marie: benissimo detto!
Gran finale: "Le devianze sono così estreme nel mondo religioso, perchè quando qualcosa è proibito il piacere nel farlo diventa più grande".
Ma come ha fatto questa suora ad ottenere questo dottorato, e a potere parlare e scrivere in modo così aperto e franco? Sia pur vero che il cattolicesimo nordamericano è molto più vicino alla normalità della quotidianità della gente (lì non hanno l'8 per mille garantito e l'esenzione dall'Ici, in più c'è una sanissima concorrenza con la variegatissima famiglia di evangelici et alii), ma una suora italiana queste cose non le potrebbe dire. Punto e basta. Inutile girarci intorno: fino a quando danno da mangiare ai poveri, bene; ma che se ne stiano zitte, specialmente su taluni argomenti.
Torniamo dunque alla domanda: pur canadese, pur evidentemente dotata di intraprendenza e coraggio fuori dal comune, come ha fatto? Come è potuto accadere?
A parere ereticale, un passaggio del suo incontro con Giovanni Paolo II ce lo spiega:
"...sono andata in Vaticano dove ho avuto la fortuna di conoscere Giovanni Paolo II che mi ha permesso di spiegargli il mio lavoro e di parlare dei veri problemio all'interno della chiesa. Ho detto al Papa che avrei potuto anche FARE I NOMI DI SACERDOTI E SUORE CON GRAVI PATOLOGIE SESSUALI; è stato ALLORA che mi è stato chiesto di istituire un dottorato per insegnare come vivere in maniera integrale la propria sessualità".
In quell'ALLORA, in quel rapporto di causa-effetto (conoscenza dei nomi- ottenimento del dottorato), c'è tutta l'ipocrisia vaticana...
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La Curia di Siena potrebbe organizzare una conferenza con questa suorina che mi pare molto preparata
RispondiEliminaVisto che il vescovo sulla pastorale è molto assente, sarebbe una bella occasione per fare riflettere su un certo andazzo...
RispondiEliminaSe sta zitto sulla pastorale è meglio per tutti. Pensi a mangiare e a fare meno danni possibile, a questo punto...
RispondiEliminaChi parla tanto di sesso, ne fa pochino (regola aurea, pur con diverse eccezioni...). Ecco, forse, il perchè di certi assordanti silenzi senesi!
RispondiEliminaParole sante!!!
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