Come promesso, l'eretico torna a scrivere della programmazione culturale senesota, visto l'interessante dibattito scaturito dai commenti al pezzo sulla mostra di Milo Manara al Santa Maria della Scala.
Come il grande Alberto Sordi, più romano che mai, davanti al piattone di maccheroni, se questi provocano...non è bello infierire, ma se si continua ad osare parlare di Siena, di questa Siena Capitale europea della Cultura...perchè non si arrendono, una volta tanto, di fronte all'evidenza dei fatti, i nostri "maccheroni"?
Ripartiamo dal clamoroso tonfo manariano (soprattutto a livello di pubblico). Dopo l'inopinatissima idea di prolungare la durata di un fallimento che era già ampiamente tale (chi l'ha avuta, questa pensatona?), il 9 aprile i ben sodi culetti manariani abbandoneranno il Santa Maria della Scala.
La tragedia è che il 10 aprile (o il 12, o il 13...) NON ci sarà un bel niente di niente, a quel che risulta allo scrivente (anche qui, felice di essere smentito). Si arriva dunque al paradosso che, in piena alta stagione, con la città invasa dai turisti, Siena non ha niente da offrire, oltre alle straordinarie bellezze pre-Casta (e "il Duomo non ha le ruote", come ebbe a dire Mussari Giuseppe all'incredulo Cazzullo del Corriere della sera a gennaio: meno male...).
Il Venerdì di Repubblica del 9 marzo, per esempio, aveva un inserto ben curato sulle grandi mostre di primavera:
"Tintoretto a Roma, Luca Signorelli in Umbria, Klimt a Venezia, il Giappone a Firenze, le avanguardie americane e quelle russe, i grandi ritorni di Dalì e Mirò...si apre una STAGIONE RICCHISSIMA DI MOSTRE. Con alcune "minori" da non sottovalutare".
Tra pubblicità a pagamento ed articoli di lancio, il tutto copre da pagina 83 a pagina 110. Sul Venerdì di Repubblica, ripeto. Siena sic et simpliciter NON ESISTE, in questo speciale curato da Francesca Marani. E come sarebbe potuta esistere, non organizzando niente di niente?
I castisti si riempiono sempre la loro (ben pasciuta) bocca con lo slogan del "Fare Sistema" (sic), anche a livello culturale. Ecco chi, fra gli altri, ha saputo fare Sistema: l'Umbria. Il 21 aprile prossimo si aprirà una Mostra di grande rilievo: "Luca Signorelli De ingegnio et spirto pelegrino". Mostra che si snoderà tra Perugia (Galleria nazionale dell'Umbria), Città di Castello (Pinacoteca comunale), nonchè ovviamente Orvieto, ove si trova la straordinaria Cappella di San Brizio. Forse questo, vuol dire fare Sistema (pubblicizzando il tutto quando e dove si deve).
Luca Signorelli da Cortona è colui che insegnò a Michelangelo a dipingere i nudi che poi il Buonarroti creò nella Cappella sistina.
Ad Orvieto fanno la Mostra sui nudi del Signorelli; noi, invece, c'abbiamo i nudi del buon Milo Manara. Ognuno ha i nudi che si merita?
Ps "Una scommessa vinta", si proclama a chiare lettere sulla stampa allineata, a proposito della rassegna cinematografica organizzata dal panificatore Antonio Sclavi ("l'uomo più importante di Siena", ricordate?). Personalmente, ci sono stato una sera (quando veniva proiettato "Questa terra è la mia terra" di Hal Ashby), e si era una trentina, ad essere generosi. Ci sarà stato il pienone agli altri film, e poi il successo o meno non è dato solo dagli spettatori (ma anche da quelli!).
In ogni caso, visto che l'eventuale vittoria sarebbe stata finanziata da danari pubblici, mi pare che non ci sia da autoesaltarsi troppo...
hai perfettamente ragione, accanto al declino della città sotto tutti profili che leggiamo su queste colonne, la nostra Casta ha portato un TONFO anche dal punto di vista strettamente culturale.
RispondiEliminaquesto ne è l'esempio perfetto.
di questo passo, e con questi popò di cervelli anche Siena diventerà l'emblema della globalizzazione (è già a buon punto...) : monumenti bellissimi, architettura altrettanto, città gioiello, la piazza più bella del mondo, ecc. ecc. ma CITTA' MORTA, CITTA' MUSEO, NESSUNA VALORIZZAZIONE DI CIO' CHE GRAZIE A DIO ABBIAMO DA OFFRIRE.
politiche assurde che spostano i senesi lontani dalle mura, e favoriscono il turismo a noi più dannoso, quello dei pullman zeppi di persone che restano poche ore, magari provenienti da firenze, che in una sola giornata vedono siena e san gimignano.....l'importante è che l'autista paghi la gabella di 120 o 150 euro alla siena parcheggi.....
davvero complimentoni.
negozianti "storici" che fuggono, in qualche anno troveremo solo cinesi, chincaglierie, pizza al taglio e kebab.
proprio l'opposto di ciò che personalità lungimiranti dovrebbero realizzare con una città come la nostra, ricordiamoci che non ce l'ha nessuno al mondo, riusciranno a SCIATTARE perfino il patrimonio culturale-architettonico-artistico ereditato da quando dominavamo l'europa da questo punto di vista.
ma poi, e scusate la lunghezza, concludo con la metafora di tutto questo.....CANDIDARE SIENA A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA E' PARI PARI COME SE IL CECCUZZI-BEZZINI SI PRESENTASSERO ALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DEI DIPENDENTI MPS......oddio l'hanno fatto davvero !
Caro eretico, a proposito della programmazione culturale senesota, leggo su ilcittadinoonline questo articolo che riporto, ovvero non ne possiamo davvero più delle solite facce:
RispondiEliminaNomine in Fondazione Sms: c'è la fila...Lotta a due (o tre) per la presidenza. Il vicepresidente è già deciso.
SIENA. Il futuro dei posti di lavoro a Siena è concentrato, in questo momento, nella novità che si chiama Fondazione Santa Maria della Scala. Il Consiglio comunale ha da pochissimo approvato lo Statuto, e quindi la corsa è cominciata, partendo dalle cariche più prestigiose. Il primo candidato sarebbe stato, come già raccontato, proprio Alfredo Monaci quando si è visto che non poteva aspirare alla vicepresidenza del Monte dei Paschi, ma resta l'incognita Biverbanca... C’è molta attenzione alla questione Santa Maria della Scala, visto che naturalmente una istituzione culturale così prestigiosa diventerà il fulcro delle operazioni di Siena capitale della cultura europea 2019. Così il sindaco di Siena si è ritrovato a sfogliare la margherita (con la minuscola) e avrebbe in mente diversi nomi interessanti. Le prime voci raccolte raccontavano di due candidati per la presidenza Alessandro Burresi (presidente del Consiglio provinciale) o Alessandro Piccini (presidente del Consiglio comunale). Ma la novità fresca fresca è che in primo piano ci sarebbe Paolo Mazzini. Il segretario della sezione PD La Lizza che, in vista delle primarie, poi abortite, per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra alle scorse amministrative aveva lasciato via libera a Ceccuzzi senza colpo ferire, si ritroverebbe ricompensato per la disponibilità concessa un anno fa.
Per la vicepresidenza salgono – e di molto - invece le quotazioni di Giuseppe Bonura, giovane rampante del partito, attualmente segretario comunale dei Giovani democratici, responsabile regionale lavoro del partitoi, nonché presidente dell’associazione Macondo. Bonura fa parte del comitato Siena capitale della cultura 2019 ed è molto stimato dal sindaco Ceccuzzi. Chiunque sia il presidente, lui sarà comunque il vice.
Tra i consiglieri si fa il nome di Benedetta Granai, margheritina, responsabile provinciale scuola del partito, che attualmente lavora a contratto in Fondazione Mps, grazie – sembra - agli uffici di Gabriello Mancini. Ma con i tempi che corrono, potrebbe anche trovarsi a spasso in men che non si dica. Comuqne, alberto Monaci e Giulio Carli la tengono in grande considerazione.
Resta ancora un nome, di competenza Udc o Terzo Polo che dir si voglia, e potrebbe essere quello di Simone De Santi. A meno che non arrivi il deus ex machina a sconvolgere i piani con un grande coup de théâtre.
Ultimi rumors dal palazzo: David Taddei da responsabile della comunicazione del Comune di Siena potrebbe essere trasferito alla Fondazione SMS con pari incarico; si dice però che per lui sia pronta la poltrona di direttore. In ogni caso, il suo posto in Comune verrebbe passato ad Alberto Taccioli.
Tutto questo potrebbe realizzarsi senza grandi difficoltà, anche se Alberto Monaci – non abituato a perdere – potrebbe mettersi di traverso. Ma - come detto prima -potrebbe anche esserci una sorprendente ed inattesa soluzione, quasi da fantapolitica. Tertium datur…
Ma ne parleremo.
Il Parlamento europeo definisce fondamentali due criteri che deve soddisfare il programma di una città candidata a capitale europea della cultura: la dimensione europea e la città e i cittadini. Per quanto concerne la dimensione europea, il programma deve rafforzare la cooperazione fra gli operatori culturali, gli artisti e le città degli Stati membri interessati nonchè degli altri Stati membri qualora vi fosse collaborazione; deve fare emergere la ricchezza della diversità culturale in Europa e mettere in evidenza gli aspetti comuni delle culture europee. Tale concetto presenta principalmente due aspetti, il primo riguardante la natura dei temi sviluppati nell'ambito delle iniziative; il secondo è relativo alle modalità con cui sono organizzati gli eventi.
RispondiEliminaL'ultimo requisito riguarda la città e i cittadini. Il programma deve incoraggiare la partecipazione dei cittadini residenti nella città e nei dintorni, mira a suscitare il loro interesse, deve avere un carattere duraturo e costituisce parte integrante dello sviluppo culturale e sociale a lungo termine della città. Mi sorge spontanea una domanda: quale sarebbe la dimensione europea del programma? il niente di niente che, passata Pasqua e Pasquetta,dal 10 aprile in poi ci sarà al santa maria,quando in città arriveranno i turisti e ci riempiremo la bocca a spiegare loro che siena è candidata a capitale europea della cultura?
Sarebbe interessante che qualcuno degli addetti ai lavori presentasse in questo blog la programmazione culturale del comune più culturale d'Europa
RispondiEliminaQuesto blog sarebbe ben lieto di ospitare la suddetta programmazione culturale del Comune di Siena. Facendo focus, in special modo, sul Santa Maria della Scala, nostra croce e delizia. Più croce, direi...
EliminaL'eretico
E si permetteno di chiedere anche la tassa di soggiorno ai turisti...
RispondiEliminaSienina nostra santa e benedetta e “chi ‘un è di Siena stianti”: questa è la mentalità senese, un pò provinciale forse per pensare di candidarsi a capitale europea. firmato: uno del sud che da 30 anni vive nella capitale europea della cultura
RispondiEliminase fosse così, il problema dove sarebbe? è un problema vivere con orgoglio la propria cultura? pretendere che siano gli altri ad assimilare i nostri costumi perchè gli apriamo le porte di casa, laddove per costumi si intendono norme comportamentali civili? o piuttosto lo è trarre un vantaggio economico da un bando di concorso, sapendo che la nostra cultura non è in linea con i requisiti?
EliminaCamilla Marzucchi
Quale programmazione possibile? In questa situazione di "interregno" prima del definitivo passaggio alla Fondazione SantaMariadellaScala, con un bilancio comunale in rosso e poche risorse disponibili per la cultura, con i privati che non investono, che possono fare?
RispondiEliminaBell'idea quella del Forum della Cultura in campagna elettorale del Ceccuzzi, ma ora quanto crede e investe nel rilancio culturale della città? I soldi vanno giustamente spesi bene (non come ha fatto Vernice con Milo Manara) perchè sono soldi pubblici e quindi di tutti, ma se non ci sono... Bisogna averli per poter organizzare qualcosa!! E non è il problema di una singola mostra che può avere più o meno successo: è l'idea complessiva di cultura della città che bisogna dimostrare di portare avanti. Senza lilleri non si lallera (nè a Roma, Venezia, Firenze, né al Santa Maria della Scala di Siena)...
Eccola qui la Capitale Europea della Cultura: http://www.ilcittadinoonline.it/news/147103/Siena__il_verde_di_vicolo_della_Fortuna_torna_a_splendere.html. Si sono scomodati in due, Sindaco ed assessore per inaugurare un minuscolo giardinetto....
RispondiEliminaA dirla tutta, si sono scomodati perfino in tre (due assessori e un Sindaco). Ed il "minuscolo giardinetto" non è certo una creatura dei castisti: ora sarà più bello che pria (forse), ma c'era da prima che il Cannamela nascesse...
EliminaL'eretico
siena capitale della cultura?
RispondiEliminasi se fosse rimasta tale e quale a quella che ci avevano lasciato i nostri nonni.
Concordo perfettamente con quello che ha detto fontebrandino, e con me concordano anche tanti amici con cui continuamente parliamo e ci scambiamo opinioni su come è ridotta la nostra città.SIENA CITTA' MORTA! E'VERO. QUESTA E' PURTROPPO L'AMARA REALTA'.
Allora invece di volare in alto, con i soliti proclami che lasciano il tempo che trovano, perchè non si comincia dalle piccole cose che possono migliorare a livello culturale la vita dei cittadini.
Esempi?
Forse non farebbero male qualche sala cinematografica in più. Chi come me è appasionato è costretto ad emigrare nelle ridenti cittadine di Poggibonsi e/o Sinalunga perchè da noi le prime visioni arrivano con 15 giorni di ritardo, se va bene. Se va male non arrivano nemmeno.
Qualche locale dove ascoltare la musica dal vivo, anche di artisti emergenti.
Andate a parlare con i giovani di 18-20 anni, e chiedete se sono contenti dei posti di ritrovo, degli svaghi, dei locali che offre la città.E si potrebbe continuare all'infinito.
SIENA CAPITALE DELLA CULTURA?
CHIACCHERE VANE CHE NON INCANTANO PIU'.
O, ma a voi senesi un vi va mai bene niente allora!!!
RispondiEliminaS'è detto che vi si fa la metropolitana leggera, s'è detto che vi si fa lo stadio novo per giocare in Champions League, s'è detto vi si fa l'auditorium per i concerti e la cittadella dello sport all'Isola d'Arbia. MA ME LO SPIEGATE CHE VOLETE DI PIU', RAZZA D'INGRATI???
Ah, tutto rimandato a tempi migliori? Scusate, 'un me lo ricordavo. Come non detto...
NIGUA
Siena Capitale della Cultura? Io spero che la città ce la faccia, così mi voglio godere la prolusione del sindaco Ceccuzzi e aspetto di vedere la città finalmente abbellita dalle opere dell'archistar Andrea Milani
RispondiEliminaGuardate questo video e sentite sentite...."un fatto culturale e un fatto ecomnomico", "una forma artistica di assoluto valore....Piazzi, Piazzi che delusione!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=QMIy4fb-5TE&feature=related
Il "re dei forni " il panificatore Sclavi organizzatore della rassegna o la borsa o la vita". con i soldi pubblici ha dichiarato alla. stampa "sfida vinta a Siena" di quale sfida allude?vorrei saperlo visto che io sondo andato e alle proiezioni eravano non piu' di trenta persone e alla tavola rotonda al S.Maria erano piu' i suoi "fedeli" che il pubblico che ha snobbato ......
RispondiEliminascusate ma perchè prima di scrivere e commentare non vi leggete il bando? perchè mi pare si faccia parecchia confusione.... cultura europea è aprire un ristorante km zero per intolleranti al glutine, e non organizzare mostre...... è un concorso che si destina a chi ha idee vincenti per rilanciare l'economia....
RispondiEliminaè vero che a Siena non esiste questa mentalità, ma è vero anche che a noi piace star qui a far polemica, piuttosto che mettersi a pensare a progetti innovativi che ci diano lavoro. proponiamo progetti, invece che criticare l'organizzazione di eventi che tanto nemmeno ci interessano.
I progetti innovativi ci sono ma vengono boicottati o fatti morire, come ad esempio la Festa del documentario di Luca Zingaretti. Hai visto mai?
RispondiEliminann conosco ma come darti torto.. solo che penso anche che se fino ad oggi per motivi che sappiamo bene, i progetti di chi non conta sono stati accantonati, è pur vero che per diventare Capitale alla cultura c'è bisogno anche di questi... e chi è al potere conosce bene il rapporto costi benefici, tanto che sarà costretto a dare spazio a tutti... certo non lo farà per presa coscienza, sarà una strategia meramente economica.... ma cosa mai deve importare a un giovane? l importante è che per un motivo o un altro, abbia la possibilità di emergere... il resto, incluse le polemiche e i disfattismi, sono chiacchere...
RispondiEliminaPerfino il Corriere di Siena ormai tratta la questuione di Siena Capitale della Cultura come un pesce d'aprile! Siamo arrivati...
RispondiEliminache onta per i poveri illustri di Siena e no, ma che hanno sato i loro strumenti a servizio della città... aimeh... ormai pronti a dar solo il nome alle strade e nient'altro... e forse qualche bambino curioso che chiede in macchina alla mamma: chi era pinco? uuu e pallino? mamma sai mi hanno portato con la scuola alla Biblioteca Briganti... ehehehe che buffo nome! Ecco come ci siamo ridotti! quei pochi che sanno fare cultura hanno timore di far sentire la loro voce e chi di cultura non ne sa niente ( e nemmeno i conti più ovvi raccolti nel bossolo)si fregia di gran sapere! Per favore uscite allo scoperto con le vostre penne ben affilate e fate sentire la gloria dei nostri poeti, pittori, scultori e cantanti (anche quelli Castrati!)! fate sentire che Siena esiste e che ha un passato che è il frutto della nostra ricchezza! E che non abbiamo bisogno di un Tiziano in Cripta ma che abbiamo tanto e ancora tanto da far sapere! Che non siamo una città che sa far mangiare un panino in Piazza!
RispondiEliminaVi prego candidatevi secondo una giusta meritocrazia e non permettete uno scambio di poltrone...