La Sanità ed il malaffare ad essa connesso stanno - piano piano, e a macchia di leopardo - venendo fuori, in tutto lo stivale. Dei giorni scorsi,per esempio, la notizia dell'arresto (dell'arresto!) di un noto primario ortopedico in quel di Napoli; di due giorni or sono, per avvicinarci nel tempo e nello spazio, la notizia di una storiaccia accaduta nella Usl di Bibbiena, tra il 2009 ed il 2010. Particolarmente odiosa, perchè la ginecologa di mezza età vessava, per fini di lucro, pazienti quasi tutte immigrate. "Ginecologa accusata di peculato e concussione: "Ecografia subito? Dammi 50 euro" (Salvatore Mannino, Nazione di venerdì 9 marzo, pagina 7).
Il Ministro della Sanità Balduzzi tuona sul "malaffare in Sanità: tenere altissima la guardia!". Se lo dice lui, forse qualcosa ne sa, no? Bisognerebbe però passare più spesso ai fatti, però.
Il senatore Marino (uno dei pochi piddini presentabili e votabili), purtroppo relegato al settore Sanità perchè i notabili del Partito così hanno voluto e vogliono, va sul concreto: "urgente l'applicazione della Legge sull'intra-moenia". In effetti, questa intra-moenia "allargata" pare davvero non funzionare, lasciando aperti troppi varchi alla furbizia dei soliti furbi in camice bianco.
A Siena e nel Senese, ovviamente, siccome siamo nella patria del Buon governo, questi problemi NON esistono. La Sanità toscana è un esempio ed un modello da esportare.
In Val d'Elsa, per esempio, abbiamo un centro che l'eretico si permette di pubblicizzare, per la sua rinomata efficienza e per l'assoluta professionalità dei suoi camici: il Centro medico diagnostico di Poggibonsi, appunto. Una Srl che rappresenta la punta di diamante della Sanità senese. Convenzionato, ai gloriosi tempi della Dg Benedetto in Rossi, con l'Asl 7, i soliti maliziosi insinuano che dietro ci sia stato un accordo politico fra l'allora Assessore alla Sanità della Toscana Enrico Rossi (il fustigatore dei costumi della politica nazionale, degno continuatore di Rosaria Bindi) ed il sempiterno Alberto Monaci. Per l'eretico, queste sono solo maldicenze dei soliti camici invidiosi ed incapaci, loro, di arrivare a cotante vette di efficienza. Il centro è tanto efficiente, che il fior fiore dell'eccellenza medica locale fa la fila per entrarci: il senologo prof. Walter Gioffrè (sospeso dall'esercizio del proprio ufficio dal Gip Bagnai nell'ottobre 2010, si ricorderà, per la questione dei rimborsi gonfiati in occasione dei corsi di aggiornamento e master senologici vari), il figlio d'arte Gianmarco Tosi, l'esimio prof. Caporossi et alii.
Questi luminari hanno presentato ricorso al Tar toscano per lo "svolgimento attività intramoenia", lo scorso 22 luglio (protocollo 53479).
I luminari sono i dottori Giuseppe Botta, Alfonso De Stefano, Paolo Ferrata, Fabio Giannini, Renato Walter Gioffrè, Stefano Gonnelli, Walter Livi, Alessandro Piccolomini, Roberto Ponchiotti, Angelo Balestrazzi, Gianmarco Tosi, Raffaella Zannolli. Chiedono al Tar di "garantire loro l'esercizio di attività libero-professionale intramoenia presso il Presidio Ospedaliero di Campostaggia (Poggibonsi) o il Centro Medico Diagnostico di Poggibonsi". In febbrile attesa del responso del Tar, l'eretico tifa per loro, ovviamente.
Anche se (gli sia concessa la concessiva finale), risulta curiosa questa richiesta del professor Gioffrè, dal momento che il luminare senologo, nel 2010, risulta avere eseguito appena 40 prestazioni annuali intramoenia, ed anche nel 2011 da poco terminato, la media è stata quella di circa una visita a settimana.
Più si addentra nel mare magnum della Sanità toscana, più l'eretico non riesce a capire certe dinamiche...
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