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giovedì 6 ottobre 2011

Blog salvi (per ora): e le intercettazioni?

   Almeno per ora, pericolo scampato: con un'intesa bipartisan Pdl-Pd (e grazie alla clamorosa decisione di auto-oscuramento di Wikipedia, cui tutti dobbiamo un plauso incondizionato), la politica affrancherebbe i blog "amatoriali" (spesso molto più pericolosi di quelli istituzionali, perchè senza finanziamenti e padroni di riferimento) dall'obbligo di rettifica (addirittura entro 48 ore: ma i festivi, come sarebbero stati computati?).
In attesa di capire cosa accadrà sul versante intercettazioni (altro filone che interessa moltissimo l'eretico, e sul quale invece tira una pessima aria...), i blogger tirano un bel sospiro di sollievo, nonostante l'oltranzismo dell'avvocato pidiellino Paniz:
"I blog sono diventati un fenomeno di vita sociale rilevante e VANNO SANZIONATI. Non si può permettere che un sito diffami. Non può esistere franchigia, nè per avvocati, nè per giornalisti, nè per operatori di un blog".

  L'eretico, ovviamente, giudica del tutto sbagliata una legge che imponga un obbligo di rettifica, per il semplice motivo che il potenziale diffamato, avrebbe avuto una riparazione dal blog, senza che nessun terzo gli avesse mai dato ragione sul fatto di essere stato diffamato: un obbrobrio logico-giuridico in piena regola, c'è poco da aggiungere.
Ma l'eretico, in questa occasione, non può che ripetere quello che ha già scritto altre volte, su questo blog: chi si sentisse diffamato per il contenuto di qualche articolo, scriva pure al blog. Nessuna precisazione (purchè espressa con continenza verbale) sarà censurata: magari ce ne fossero (e ce ne fossero state), di rettifiche, in questi undici mesi di attività...
Il problema è che il Potere tende naturaliter a chiudersi in se stesso, e sa che la rettifica è un'arma a doppio taglio, perchè poi la gente comunque la legge, e pensa con la propria testolina a quello che ha letto; meglio la querela (con le spese legali a carico del contribuente, magari), quella sì che va bene.
 Su questo blog, l'unica che abbia risposto, è stata la dottoressa Laura Benedetto (compagna del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi), plenipotenziaria della Asl 7 fino al 23 settembre scorso. Due volte ha scritto per puntualizzare, due volte è stata integralmente pubblicata (poi l'eretico le ha rivolto le famose 10 domande, e lei, da grafomane incallita, ha repentinamente perso il piacere della scrittura...).

Cari signori della Casta ed affini: precisate, puntualizzate, rettificate! Sarà (sarebbe) uno spasso...
Cari lettori, state tranquilli: rettifiche ad ingolfare il blog, ne arriveranno ben poche, purtroppo.
Come ebbe a dire il punto di riferimento - politico e morale -  della Casta di Siena (Denis Verdini), "a noi, meno ci conoscono meglio è". Il buon vecchio Denis sì, che è un esperto di mondo...

1 commento:

  1. Ma il Consiglio comunale di Siena non potrebbe fare sentire la propria voce su questa vergogna, con un bell'ordine del giorno sulle intercettazioni?
    In passato, tante volte ha preso posizione, anche su cose internazionali.

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