Come promesso ai lettori, il venerdì Sanità (visto il momento intenso assai, domenica ci sarà un rinsillino festivo...): una volta si diceva "giovedì gnocchi" (oggi, variante berlusconiana...), l'eretico aggiunge "il venerdì, Sanità"...
Il caso del dottor Marcello Bozzi, dunque. Per chi non lavori alle Scotte, il Bozzi è il Direttore dell'Unità professionale assistenza infermieristica dell'ospedale senese. Il capo assoluto del settore infermieristico, fuori dalle sigle, sempre ridondanti, della burocrazia ospedaliera. Un incarico di assoluta importanza e rilievo. Arrivato a Siena dall'ospedale di Ancona il 1 febbraio del 2009 - incaricato quindi dal dottor Morello, attuale plenipotenziario delle Scotte, a maggior ragione dopo l'abbandono della dottoressa Benedetto del 23 settembre scorso -, il dottor Bozzi riveste quindi un ruolo di enorme rilevanza: per i tantissimi che lavorano nel suo settore di competenza (gli infermieri, appunto), e per tutti quanti i pazienti delle Scotte, che con quegli stessi pazienti si trovano a relazionarsi per ovvi motivi.
Diciamolo subito: il dottor Bozzi non riscuote unanimi consensi, fra il personale infermieristico delle Scotte; anzi, diciamola tutta: molti infermieri non hanno apprezzato e non apprezzano il suo modus operandi.
Da ambienti a lui vicini, si dice che questo avvenga perchè naturalmente, quando e se si fanno delle scelte impopolari che vanno ad intaccare delle nicchie di potere precostituito, si incontrano resistenze e polemiche.E poi bisogna tenere presente il solito discorso dei tagli (su questo, l'eretico tornerà, in futuro).
Una cosa, però, va detta a chiare lettere: in questa contrapposizione fra il Bozzi e buona parte del settore infermieristico (che poi sono quelli che stanno personalmente a contatto con i pazienti, va sempre ricordato), non giova certo il fatto che - facendo un semplice giretto internettiano - si trovino articoli (fonte Il resto del carlino di Bologna, gruppo Monti Riffeser, cioè quella di Bagnaia che tanto spesso l'eretico richiama) concernenti un pasticciaccio accaduto durante un concorso interno per caposala, (ottobre 2009, in quel di Ancona): ci fu un ricorso, ed il tutto fu bloccato dall'Azienda stessa; poche settimane dopo, il Bozzi arrivò a Siena, alle Scotte. Va da sè, che molti storcano il naso, di fronte a questo precedente marchigiano; da fonti bozziane, sembra che il Direttore non abbia ricevuto alcun avviso di garanzia, e che abbia querelato il giornalista de Il resto del carlino.
Resta un fatto, comunque: dal momento che il concorso per caposala finì comunque male (su questo, nessun dubbio!); dal momento che la vicinanza cronologica tra lo sciagurato concorso e l'arrivo bozziano a Siena è davvero ravvicinatissima; dal momento che, alle Scotte, si assiste da tempo ad una penosa pantomima di foglietti con i suddetti articoli attaccati vicino alle timbratrici, poi "rimossi" a tempo di record da lealisti bozziani, con efficienza degna di miglior causa, l'eretico ritiene che la cosa indubbiamente migliore sarebbe che il dottor Marcello Bozzi chiarisse, una volta per tutte, come sia andato questo benedetto concorso per caposala, in modo tale che non ci fossero dubbi sul suo operato passato.
Anche perchè il silenzio, i fogli strappati (non certo da lui, ma neanche ad opera dello Spirito Santo...), non giovano alla serenità di nessuno: nè del Bozzi, nè del personale infermieristico.
E perchè fanno nascere vere e proprie leggende metropolitane (ospedaliere?), tipo quella della cuginanza di Bozzi stesso con Bersani (non il bravo Samuele, bensì il mediocre Segretario del Pd).
Pare, sembra si tratti di bufala pazzesca: ma anche su questa bufala, l'eretico attende una risposta chiarificatrice dal dottor Bozzi...
Raffaele Ascheri
Eh sì, sarebbe il caso di chiarire...
RispondiEliminaSarebbe il caso di chiarire anche perchè vengono rimossi gli articoli, se nessuno ha niente da temere
RispondiEliminaE se il Bozzi fosse parente di Berlusconi, invece che di Bersani?
RispondiEliminaCosa ancor piu grave fino ad un mese fa aveva due uncarichi incompatibili fra loro,e cioe responsabile del dipartimento delle professioni sanitarie ed responsabile dellUOP assistenza infermieristica,posto quest'ultimo messo a bando interno nell'ultimo mese. Ma lui sono due anni che svolgeva entrambi i compiti......
RispondiEliminaLa cosa più scandalosa sono gli articoli strappati!!
RispondiEliminaLa gente farebbe bene a lavorare di più, invece di andare ad affiggere articoli tendenziosi. Chiaro il concetto?
RispondiEliminarispondo a colui che sostiene che la gente dovrebbe andare a lavorare di piu. Caro signore la gente lavora anche se lui per far pareggiare il bilancio tira sempre piu la corda e cio va a discapito dei cittadini ovvero utenti,gli o le garantisco che aver bisogno ora di questa sanità ,sarebbe un problema per lei e per me .Perche di fatto e' stata distrutta e quei pochi lavoratori rimasti cercano di fare del propio meglio ,peccato senza pero risorse, provate a svegliarvi e rendervi conto che Siena citta di benessere sta crollando, ma chi se ne frega tanto c'e' il palio il resto sono solo storie.
RispondiEliminaIl dottor Bozzi deve cercare di fare quadrare i bilanci, con i pesantissimi tagli che ci sono, e che tutti conoscono. Chi critica, poi, dovrebbe imparare a scrivere in italiano senza troppi errori...
RispondiEliminaIn risposta a chi dice: il dottor Bozzi deve cercare di far quadrare i bilanci con i pesantissimi tagli che ci sono. Io dico che ci sono modi e modi di razionalizzare le spese.
RispondiEliminaAlle Scotte si stanno tagliando pesantemente solo gli organici infermieristici e degli operatori di supporto (la parte più debole del meccanismo)con pericolosissime ripercussioni sulla qualità dell'assistenza anzichè tagliare rami secchi (vedi primariati su strutture doppie o inutili)molto più costosi di 30 Operatori del comparto. Mi sembra d'altronde che la Regione abbia dato chiaramente l'indirizzo da seguire.
L'assessore Scaramuccia ha sempre sostenuto che vanno razionalizzate le risorse senza incidere sulla qualità dei servizi erogati al cittadino.
Lo stesso governatore Rossi in una intervista al Tirreno (11 gennaio 2011) sostiene:
«A prescindere da quello che farà il governo la Regione ha dato ai direttori delle Asl direttive molto chiare per far tornare i conti e preservare i servizi».
«Una misura importante è quella sul personale. Dovremo ottimizzare le risorse a disposizione, cioé 50 mila dipendenti. Ad esempio abbiamo tantissimi medici e pochi infermieri».
Blocco del turn over?
«Non se ne parla neanche. La manovra da fare è un’altra. Quando un dipendente va in pensione dobbiamo chiederci se per mantenere un determinato servizio occorra il rimpiazzo o no. Si tratta di valutare caso per caso».
Chiaro il concetto? Alla faccia dei tantissimi Medici e dei pochi Infermieri...
A Siena porta bene ... c'è chi dopo esser stato condannato per aver taroccato un concorso, nel periodo di esclusione dai pubblici uffici ha costruito il sistema di potere interno dell'usl, ha fatto diventare dirigenti tutti suoi schiavetti che ancora comandano (altro che benedetta Benedetto) e, non contenti di guadagnare lauti stipendi per non far nulla, scrivono su blog e mandano email di lamentela... e il nostro eroe è diventato pure direttore generale, e continua a cercare di comandare a Siena ... di certo, fino ad ora, il Bozzi non è stato condannato e non ha fatto altrettanti danni ...
RispondiEliminaE ridagli! Allora perchè quei foglietti strappati via?
RispondiEliminaSi continua a dare per scontato che il Bozzi abbia tempo da perdere con queste stupidaggini. Si sa difendere benissimo da solo, e tra l'altro non mi pare che ne abbia tutto questo bisogno: la questione del concorso interno di Ancona mi sembra sia una bolla di sapone
RispondiEliminaCome ci sono quelli che strappano i fogli con gli articoli, magari ci sono quelli che fanno i commenti a favore del Bozzi. Elementare, no?
RispondiEliminaSì, ma questo auspicato chiarimento del Bozzi arriva o no?
RispondiEliminaForse mi è sfuggito qualcosa, ma non mi pare che in questa settimana sia cambiato qualcosa nella questione del Bozzi
RispondiEliminaPer il signore o signora che tanto difende il Bozzi !!!!!!!!!!!
RispondiEliminaLunedi 24 novembre ore 13e30 e' indetta una assemblea del comparto.
Venga pure a sentire quanto sono felici i dipendenti.
Mi chiedo come sia possibile risparmiare sul personale infermieristico e sul personale oss (mettendo così in crisi il sistema assistenziale), cioè chi lavora DAVVERO, per poi andare in palazzina e trovare stanze di 3 metri x 3 con quattro scivanie ed altrettanti amministrativi.Smaltire la BUROCRAZIA, questa dovrebbe essere la parola d'ordine, non tagliare nei reparti!! Per la cronaca chi sta scrivendo è un'infermiera che ha la sfortuna di lavorare proprio alle Scotte e mentre io mi faccio il mazzo e spesso salto riposi per sopperire ai tagli del nostro amico Marcellino, ci sono "caste" nell'amministrazione che questa crisi non l'hanno nemmeno sentita.
RispondiEliminaMi domando se il lavoro degli amministrativi non sia da paragonare a quello delle barzellette dei carabinieri... uno per prendere un foglio, un altro per imbustare e l'altro per leccare e chiudere la busta! Che schifo siamo proprio a raschiare la pentola e quelli che raschiano di più sono proprio i dirigenti.
Io mi chiederei come posso aiutare il Dottor Bozzi a far capire ai Direttori Generale, Amministrativo, Sanitario come continuiamo ad operare per mantenere e garantire lo stesso standard quantitativo, di sicurezza e di qualità pur vedendo restringersi il numero dei componenti l’equipe assistenziale.Come insieme possiamo aiutarla ad assumere decisioni condivise per ridefinire percorsi e tipologia di prestazioni sanitario assistenziali verso i nostri cittadini.
RispondiEliminaè tutto vero...il signor bozzi è stato licenziato in 2 secondi dopo lo scandalo del concorso per caposala.è sparito molto velocemente...ma noi ce ne siamo liberati
RispondiEliminarimango sorpreso di come i senesi hanno potuto tener mano a questo personaggio,,,,siena..una delle poche città con ancora qlche principio degno!!
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