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lunedì 30 aprile 2012
Gli sponsor di Franchino: Enrico Rossi e Santa Caterina...
L'eretico chiede pietà, in quest'ultimo dì d'aprile: non ce la fa più a scrivere di Franchino il Ceccuzzi! La gente ne chiede per strada, gli articoli su di lui spopolano sul blog surclassando altri pezzi ben più meritori...con questo 30 aprile, in attesa del 15 maggio, si inizierà un periodo di astinenza ceccuzziana, dunque (salvo clamorose novità, si capisce).
Oggi chiudiamo l'aprile ceccuzziano (con le focalizzazioni del 3 e del 27) con un articolo concernente i suoi due grandi sponsor calati a Siena tra ieri ed oggi: Santa Caterina ed Enrico Rossi. Ascetica e profetica l'una, ascetico e profetico l'altro: Caterina capace di confrontarsi con Cardinali e Papi, il Rossi - più modestamente - capace di tenere testa al giovin Matteo Renzi, nella tenzone interna al Pd toscano e nazionale. Perchè è bene sapere che il Rossi vorrebbe fare il leader nazionale del Pd, facendo le scarpe agli altri, proprio presentando al Partito le sue credenziali di ottimo (a suo dire) amministratore locale. A dirla tutta, il suo operato sulla Sanità toscana non sembra tutto luci e luci più forti, come lui vuole fare credere: vedremo in futuro, perchè non di questo trattiamo stasera.
Oggi l'Enrico da Pontedera con furore è tornato - dopo il matrimonio con l'ex Direttore dell'Asl senese Laura Benedetto, protagonista di questo blog la scorsa estate - in Comune: non per risposarsi, ma per dare il suo concreto aiuto politico al dead major walking, cioè allo sfiduciato Franchino (colui che l'ha unito in matrimonio appunto con la Benedetto). Ad uso e consumo della stampa locale, che ha visto bene di evidenziare il pieno feeling fra l'Enrico e Franchino (c'era anche quello della Provincia, ma - come al solito - se n'è accorto solo lui). Condivisione totale fra i due, dunque: e non c'era da dubitarne. Il Bisi stamattina presentava il Rossi come il Gran pacificatore nella faida intestina Monaci-Ceccuzzi, visto che il Rossi Alberto Monaci (Presidente del Consiglio regionale) bene lo conosce, per tanti motivi. In questo momento, ovviamente è più Franchino ad avere bisogno del Presidente, che non il contrario; d'altro canto, però, se salta definitivamente Siena, salta il Pd, almeno a livello toscano, e l'ambiziosissimo Rossi rischia di vedere naufragare le sue ambizioni nazionali, per le quali si prepara da tempo con oculatezza, riuscendo a trovare sponde giornalistiche mica da poco (lo stesso Scalfari, per esempio).
Ieri pomeriggio, invece, Franchino ha fatto il suo discorsetto su Santa Caterina. In primo luogo, per l'ennesima volta la parola discontinuità è parsa la buffonata che è, se da lui (e dai suoi corifei) pronunciata: un intervento speculare a quello che il Cenni ogni anno faceva (e che l'eretico si è sorbito per tre o quattro volte): il potere prestato, e giù con tutta la bolsa retorica cateriniana. Cenni e Ceccuzzi, pari sono (o forse sono gli stessi a scriverglieli, questi alati interventi? La citazione di Norberto Bobbio legata alla mistica di Fontebranda grida vendetta!).
Esattamente come faceva il paonazzo del Nicchio (forse anche il barbuto Piccini, ma a quell'epoca l'eretico aveva di meglio da fare che perdere tempo ad ascoltare questi discorsetti), Franchino ha cercato di tirare per la giacchetta Caterina:
"Nel nostro lavoro quotidiano del resto, l'impegno è quello di garantire che anche la nostra città sia luogo dove, NEL SOLCO DEGLI INSEGNAMENTI DI CATERINA, si coltivi il BENE COMUNE, piuttosto che l'interesse particolare".
L'eretico ormai ha raggiunto il livello di insopportazione che Goebbels aveva per la Cultura, quando si offende l'intelligenza altrui con questa boiata del BENE COMUNE: "Quando sento parlare di Bene comune, metto mano alla fondina!", parafrasando lo strettissimo collaboratore hitleriano.
Uno prima sfascia lo sfasciabile (in compagnia di pochi altri) di una città, poi si mette a fare i discorsi sul Bene comune?
Ebbene sì, ebbene sì.
Davanti a due alfieri e un tamburino per Contrada, poi, Franchino si è goduto lo spettacolo della sbandierata collettiva in Piazza: visto che la prossima sbandierata collettiva (con un solo alfiere, peraltro) ci sarà il 2 luglio, a pochi minuti dal Palio, sarà sempre Sindaco, o lo spettacolo se lo godrà il Commissario ad acta, con Franchino a rodersi il fegato?
Comunque, statene ben certi: se Caterina vivesse oggi, sarebbe di certo del Pd. E sarebbe inserita in Consiglio comunale come quota rosa, a mo' di captatio benevolentiae verso l'elettorato cattolico. Ma sarebbe monaciana o ceccuzziana, sponda Massimo Bianchi, l'idolo delle suorine?
Ps Ieri sera, dopo le cerimonie cateriniane, rientro della Comparsa montonaiola, quasi di buio: le ex Priori Anna Carli e Lucia Cresti tutto il tempo accanto, a chiaccherare fitto fitto. Senz'altro del Bene comune...
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Dal SOCCORSO ROSSO siamo passati al SOCCORSO ROSSI...
RispondiEliminaVoglio vedere che succedera' domenica sera dopo che tutta Italia vedra' la puntata di Report su MPS. Vergogna Nazionale ma dovrebbero vergognarsi di piu' i senesi che hanno continuato a votare in tutti questi anni sempre la stessa coalizione.
RispondiEliminaIn effetti, ci sarà da vergognarsi, e non poco. E non per pochi.
EliminaSarà interessante vedere quali saranno le reazioni: ci saranno prese di posizione ufficiali (all'insegna della consueta sindrome di accerchiamento), o ci si limiterò a mangiarsi le unghie dalla rabbia, magari facendo finta di non avere visto niente perchè impegnati in altro (tipica tattica ceccuzziana)?
Comunque venerdì l'eretico ne parlerà, con un articolo "preparatorio" a 48 ore dal fattaccio...
L'eretico
Non ci sbagliamo, Franchino era davanti agli SBANDIERATORI, come scritto da La Nazione....
RispondiEliminaE farebbe bene a starci fra gli SBANDIERATORI, ma quelli veri, di casa sua a MONTEPULCIANO!!!
EliminaPer "bene comune" in questa città s'intende quello del "groviglio armonioso" quello del "sistema Siena" o quello della "discontinuità"?
RispondiEliminaA me pare che tutte abbiano la stessa matrice.
Il "bene comune" dovrebbe essere sostanzialmente tutelato con buoni amministratori pubblici.
Mi sapete dire di buoni amministratori negl'ultimi trent'anni?
Piccini?....Cenni?.....Ceccuzzi?....
Pensateci bene però, è difficile.
Caro ERETICO, Santa Caterina non sarebbe del PD anzi scriverebbe così: "NON TARDATE Più, Né DORMITE NEL SONNO DELLA NEGLIGENZIA, MA CON SOLLECITUDINE FATE Ciò CHE SI Può FARE DI BENE..."
RispondiEliminaSUGGERISCO LA LETTURA DELLA LETTERA 367. CATERINA SCRIVE AI SIGNORI DI SIENA: "L'AVERE L'AMORE PROPRIO, DONDE ESCONO LE INGIUSTIZIE..."
CREDO PROPRIO CHE SE CATERINA VIVESSE AI TEMPI NOSTRI AVREBBE UN BLOG E SPRONEREBBE I POLITICI A FARE IL MEGLIO PER SIENA E PER I SENESI...
Caro Santo,
Eliminadò pienamente ragione alla tua considerazione (per quanto un pochino corporativa, visto che siamo bloggers...).
Chissà se i castisti querelerebbero anche lei. Pisillo versus Caterina?
L'eretico
nulla di nuovo sotto il sole, eretico, quando si avvicina l'ora suprema anche i peggiori atei, mangiapreti e anticristi scoprono che di là qualcosa di potrebbe essere oppure no ma non si sa mai...do you remember guttuso, gassman e altre decine ... così il buon franchino comincia a vedere la luce di santa caterina: che sia la sua ora poltica?
RispondiEliminaMAGARI!!!!
EliminaProfessore Lei è grande!!!
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