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domenica 24 giugno 2012

L'eretico a Roma: Tiburtina by night...


      Di ritorno da una bella chiacchierata con una fonte autorevole quanto birbantella (su quale argomento? Comoda, eh...), venerdì sera l'eretico - in versione romana - è andato a mangiare in una trattoria in zona Verano. La più classica delle trattorie romane, dove ancora si può mangiare (antipasto, carne con contorno, dolce, mezzo rosso) con meno di 25 euro.
  Avendo un pochino ecceduto con il cibo, dopo la lauta cena mi sono messo a fare una passeggiata: l'afa non dava in effetti tregua, il posto non è certo dei più belli, però...Roma è sempre Roma: cammini tra palazzoni anonimi, chiese in falsissimo gotico (accanto alla trattoria, Chiesa della parrocchia Tommaso Moro: esteticamente, sarebbe da radere quanto prima!), i marciapiedi sarebbero tutti da risistemare, però improvvisamente ti si fa innanzi San Lorenzo fuori le mura, così per dire. E poi pensi che quel quartiere subì il primo attacco aereo degli angloamericani su Roma (19 luglio 1943), cosa che fece uscire dal Vaticano financo Pio XII. E che in quella basilica c'è il corpo di Alcide De Gasperi, per dirne un'altra (non in tutte le chiese romane c'è un De Pedis, evidentemente...). E subito dopo c'è uno degli ingressi del cimitero monumentale del Verano, in cui è sepolto - tra i tantissimi altri - anche il povero Rino Gaetano.

  Proprio passando accanto alle mura di quel settore dell'enorme cimitero del Verano, in Via Tiburtina, ecco che improvvisamente (per queste cose, la segnaletica non aiuta mai) si entra in una sorta di girone dantesco, in cui vivono (quantomeno, dormono) persone che forse non sono gravemente peccatori. O forse no, ma non importa, in questo caso: quello che si para innanzi, è una vergogna per una città come Roma, e queste persone - forse ladri, perchè no? - credo starebbero meglio a Rebibbia (con l'ottimo Lusi) o a Regina Caeli. Un dormitorio a cielo aperto, con le macchine trasformate in letti di fortuna (si fa per dire), senza ovviamente bagni (in carcere ce li avrebbero...), con solo una fontanella poco oltre. Tutto pare, fuorchè un accampamento di nuovo insediamento. Chi ha la macchina più lunga, ha la possibilità di dormire meno scomodo. Tutto intorno, sporcizia e - soprattutto in certi punti - un olezzo che si può agevolmente immaginare.
Ci torno la mattina dopo, verso le 8: molti sono andati via, alcuni no. C'è qualche panno steso sulle portiere delle macchine. Il puzzo è lo stesso. Le macchine costeggiano, a forte velocità. Loro, gli "abitanti", hanno da una parte le automobili in corsa, dall'altra i morti del Verano.

Il Sindaco post-fascista Gianni Alemanno era andato al potere anche sull'onda mediatico-terroristica del gravissimo fatto della donna (tra l'altro, di origine senese) uccisa da un rom, nel 2007. Campagna durissima contro gli insediamenti, cui non mancò di presenziare nessun caporione della destra laziale: in modo più garbato e felpato, anche Gianfranco Fini si presentò in loco. Si disse che la colpa della violenza era data dalle condizioni pietose in cui vivevano queste comunità, ricordate il refrain? E l'accampamento del Verano 5 anni dopo, allora?
 La Storia ci insegna così a diffidare, a stare in guardia tanto dai Sindaci muscolari che promettono di ripulire i luoghi a rischio (tutt'al più, creandone altri), quanto da quelli che - con altrettanta e speculare ipocrisia - promettono di gestire una città attraverso le coccole e l'informatica. Ogni riferimento a Siena, è del tutto voluto...

Ps L'eretico torna solo un momento alla trattoria di cui sopra. Avendo familiarizzato con una coppia "romana de Roma" che era seduta a 20 cm. da lui, dopo un po' di chiacchiericcio, avendo loro sentito la parlata, viene fuori Siena. Senza che l'eretico avesse proferito verbo sulla questione Mps: figuratevi che voglia, in quel momento!
 "Ahò, ma è vero che 'sta banca nun ce la fa proprio più?", mi dice, mangiando una scaloppina con la cicoria saltata, l'uomo. All'eretico - voi capite -  si apriva un'autostrada.
 L'orgoglio municipalistico, però, ha preso il sopravvento (o sarà stato il vino abbinato all'afa?):
 "No, guarda che ci sono i margini per riprendersi, vedrai", è quello che più o meno ho detto.
Non merito qualcosa?

11 commenti:

  1. ..ci sono i margini per definirti sorprendente!!

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  2. Il povero Alemanno è stato scaricato platealmente financo da donna Assunta Almirante.
    "Alemanno? Prima se ne va, meglio è" (Il fatto, 22 giugno, pagina 11). E l'icona della destra capitolina (e non solo) ne ha anche per la zona dell'articolo ereticale:
    "Ma ha visto la città in che condizioni è? Uno schifo. Non funziona nulla. Abbiamo un cimitero che non si può nemmeno guardare (il Verano, Ndr)...i muretti tutti rotti, le zanzare che ci mangiano. Per pulirlo ho visto che ci mettono i carcerati in permesso".
    L'eretico

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  3. A me sembra che Roma fosse parecchio sporca anche sotto Rutelli e Veltroni e come me la pensano tantissimi romani. Che poi Alemanno abbia fatto meno del dovuto è un altro discorso.

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  4. ti meriti un bacio sulla bocca dal Presidente dell'ABI!

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    1. Attenzione appicicá baci sulla bocca, si rischia le malattie .....

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  5. Il pezzo mi sembra che stimoli riflessioni più serie di queste sul bacio mussariano..

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  6. Caro Eretico,

    Sei ancora sicuro che la Casta sia collassata ?

    F.to
    L'Anonimo

    http://www.sienanews.it/2012/06/25/in-prefettura-la-consegna-delle-onoreficenze-dellordine-al-merito-della-repubblica-italiana/

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  7. Grannissimo Eretico, pe' l'amore che hai dimostrato pe' Roma, te meriti 'sto po'po' de dedica... e me sembra che tante cose se potrebbino adattà pure a li casi che dichi te...
    Ciao core!

    LA NINNA-NANNA DE LA GUERRA (Trilussa, 1914)


    Ninna nanna, nanna ninna,
    er pupetto vò la zinna :
    dormi, dormi, cocco bello,
    sennò chiamo Farfarello
    Farfarello e Gujermone
    Che se mette a pecorone,
    Gujermone e Ceccopeppe
    Che se regge co’ le zeppe,
    co’ le zeppe d’un impero
    mezzo giallo e mezzo nero.

    Ninna nanna, pija sonno
    ché se dormi nun vedrai
    tante infamie e tanti guai
    che succedeno ner monno
    fra le spade e li fucili
    de li popoli civili…

    Ninna nanna, tu nun senti
    li sospiri e li lamenti
    de la gente che se scanna
    per un matto che commanna;
    che se scanna e che s’ammazza
    a vantaggio de la razza…
    o a vantaggio d’una fede
    per un Dio che nun se vede,
    ma che serve da riparo
    ar Sovrano macellaro.

    Ché quer covo d’assassini
    che c’insanguina la terra
    sa benone che la guerra
    è un gran giro de quatrini
    che prepara le risorse
    pe’ li ladri de le Borse.


    Fa’ la ninna, cocco bello,
    finché dura ‘sto macello:
    fa’ la ninna, ché domani
    rivedremo li sovrani
    che se scambieno la stima
    boni amichi come prima.
    So’ cuggini e fra parenti
    nun se fanno comprimenti:
    torneranno più cordiali
    li rapporti personali.

    E riuniti fra de loro
    senza l’ombra d’un rimorso,
    ce faranno un ber discorso
    su la Pace e sul Lavoro
    pe’ quer popolo cojone
    risparmiato dar cannone!

    ottobre 1914

    note:
    zinna = La poppa.
    Farfarello = Il diavolo.
    Gujermone = Guglielmo II.
    Ceccopeppe=Francesco Giuseppe.

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  8. Grazie davvero Paola per il prezioso - ed a tratti irresistibile - contributo trilussiano, che penso non solo io ma anche tutti i lettori avranno gradito.
    Specialmente quelli romani, più numerosi di quanto si pensi, a quel che mi risulterebbe.

    A presto, l'eretico

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  9. Alemanno scaricato da donna Assunta? Da non crederci...

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  10. Hai capito Eretico? Al peggio nun c'è mai fine. Sono cresciuto a Roma e ad un certo punto non vedevo l'ora di scappare. Poi mi sembrava di aver toccato il cielo con un dito quando, dopo tanto peregrinare, arrivai a Siena. E ora me la trovo al collasso...che sfiga! E ricorda, tu e tutti i senesi, che dalle stelle alle stalle è un attimo, e che imboccata la china del degrado urbano e del tessuto sociale è dura risalire...Quindi orgoglio! Che tanto non sarà perchè uno va in piazza ad urlare che lo cacceranno dal Monte, dal Comune o da Bassilichi!

    Uno che è cresciuto in una periferia di merda...

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