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mercoledì 6 marzo 2013
Il suicidio di David Rossi
La notizia, non c'è dubbio, è di quelle che lasciano assolutamente attoniti. Il suicidio di David Rossi piomba la città in un clima da riedizione, in salsa locale, di Mani Pulite, giusto 20 anni dopo.
Andando a memoria, allora il primo suicidio che insaguinò l'Italia fu quello del socialista Moroni.
Prima le monetine a Mussari, oggi il suicidio del suo strettissimo collaboratore, da più di 10 anni immancabilmente al suo fianco.
Questo blog ha sempre tenuto una posizione estremamente dura e polemica nei confronti del Rossi (che, ricordiamolo, era stato perquisito una decina di giorni or sono nell'ambito dell'inchiesta su Mps, pur non risultando indagato), e non siamo abituati a cambiare idea con facilità, neanche di fronte ad eventi luttuosi e drammatici. Non ci piaceva per niente - e l'abbiamo sempre scritto - il modo con il quale aveva gestito l'Area comunicazione della banca Mps, ed il suo modus operandi l'avevamo sempre stigmatizzato, non esimendoci dal sarcasmo.
Rispettiamo dunque in pieno il lutto della famiglia, come è sacrosanto che sia (lutto aggravato dal fatto che si tratta di una morte precoce); ma non venite, in questa sede, a chiedere facili ed ipocrite prese di posizioni agiografiche post mortem. Non è proprio il caso.
Diremo di più: a coloro i quali volessero osare dire o scrivere che David Rossi non ha retto la pressione ANCHE di una stampa libera (quella che aveva sempre combattuto con determinazione), spesso polemica nei suoi confronti, sapremmo bene come rispondere, e con dovizia di particolari. Auguriamoci di non dovere arrivare, a questo tipo di battaglia. Credo sarebbe meglio per tutti.
Ci sono tanti motivi, per i quali un essere umano si può suicidare, e fino in fondo solo lui (e neanche sempre) conosce le ragioni più autentiche e profonde del suo gesto.
C'è il suicidio eroico, c'è il suicidio romantico (nella duplice accezione, culturale e sentimentale), c'è il suicidio da pressione, c'è quello da dolore, quello di denuncia ed altri ancora.
Resta solo da dire una cosa: questa città ha perso non solo l'innocenza, ma anche la decenza, ormai da molti anni.
Pur non essendone assolutamente convinto, mi piace pensare che, almeno arrivato alla fine che lui stesso ha voluto tale, se ne sia accorto anche, perfino David Rossi.
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Bruttissimo post caro eretico. Nessuna pietà, subito a rincorrere la coerenza, l'essere integerrimi. Questa città ha perso anche l'umanità, ed ė anche grazie a un pezzo di merda come te.
RispondiEliminaMi pare che in primo luogo questa città, e non solo, abbia perso il rispetto per gli altri e l'educazione. E questo perchè la maggior parte delle persone sono come lei, caro anonimo. Le cose si possono dire in tanti modi e l'eretico questo, checchè lei ne dica, l'ha sempre fatto, anche stavolta: rispettoso per la persona e la famiglia ma coerente col suo pensiero e senza offendere nessuno, al contrario di quanto ha fatto lei in modo veramente volgare
EliminaPost da incorniciare. Pietà umana per l'uomo, il suo gesta e la famiglia ma nessuna ipocrisia.
RispondiEliminaL'eretico con l'pocrisia ci fa colazione, pranzo e cena tutti i giorni da quando è nato, lui lo sa bene, ma certo ognuno veda quello che la mente "vuole" vedere ...
Eliminama senti da che pulpito vien la predica!
EliminaPerché si sarebbe dovuto suicidare se non era inquisito ? Sicuramente sapeva molte cose. Certo e' che da oggi il Mps fa paura. Da oggi Siena non e' piu la stessa. La banca tranquilla di una città sonnecchiosa e' diventata un intrigo che cambierà le nostre vite. Presumo che per il gia provato Mussari questo sia un colpo tremendo . A questo punto che la giustizia vado in fondo e che muoia Sansone e tutti ifilistei.
RispondiElimina
RispondiElimina" 'A morte 'o ssaje ched''e?... è una livella."
http://beatrixkiddoblackmamba.blogspot.it/2013/03/noi-siamo-seri-apparteniamo-alla-morte.html
Bel fenomeno da tastiera sei, anche te...
EliminaBei fenomeni, caro anonimo, sono quelli che hanno distrutto questa città e questa banca!! Forse amici tuoi? Io no di certo, caro anonimo.
EliminaTanto, lo sai, ci penserà la magistratura a punire i colpevoli! Aspetta che lavorino un po' sulle intercettazioni e lo vedi che cosa viene fuori!
E ora levati dai coglioni vai..
P.S. o te unn'eri quello che ce l'aveva tanto con gli anonimi..? ma vai vai...
esci allo scoperto, fenomeno da tastiera, mettici la faccia
EliminaTesoro io sono uscita allo scoperto rivelando la mia indentità, oltre che su fb, anche al microfono a Palazzo Patrizi durante la serata Press and the city, di fronte ai 4 candidati a sindaco e a un centinaio ( o forse più) di persone! Se tu non c'eri non è colpa mia..
EliminaRivelacela tu, piuttosto la tua identità, caro anonimo!
Evitiamo gli sciacalli...evitiamo che la colpa dell'acquisto di Antonveneta, dei 2miliardi di sovraprezzo, che non si trovano nei forzierei...dei derivati truffa, sia attribuita a chi ha lasciato questo mondo.
RispondiEliminaE pensare che i burattinai..Dalema, Amato, Bassanini sono sempre li..a distruggere quel che resta del'Itaglia.
La giustizia a tempo scaduto, aumenta quel senso di grave impotenza che ci circonda. La prescrizione sui reati del bilancio di Ateneo..è un esempio di corto circuito politico-giudiziario-massonico..Nel 1789..magari le cose avrebbero avuto un altro esito!!
Solo smarrimento e pena, per Siena e per l'uomo. Come si vede dall'articolo che sa evitare la retorica del momento
EliminaSuicidio o Omicidio?
RispondiEliminaCalvi..la paura di Gotti Tedeschi per la sua vita, quando si è dimesso dallo IOR
Non è che qualcuno aveva paura che Rossi iniziasse a parlare. Quanto avrebbe potuto dire su:
1)papiello PD e PDL;
2)la tangentona miliardinaria di Antonveneta;
3)..i derivati.
4) ecc....ecc...
Suicidio o omicidio???
Rispetto per la morte tragica, ma anche rispetto per la verità della Siena dell'ultimo decennio. Qualcuno che ha descritto le malefatte, qualcuno che le ha compiute.
EliminaPer esperienza personale posso dire che e' difficile se non impossibile stabilire cosa porti una persona a compiere questo gesto estremo e che e' invece facile dare o darsi le colpe (mi riferisco a parenti e amici).
RispondiEliminaNon credo proprio che la pressione a cui il Signor Rossi era sottoposto venisse, seppure in parte, da questo blog, che non ha la risonanza che puo' avere un quotidiano nazionale, altrimenti il Signor Rossi avrebbe compiuto questo gesto molto prima. Mentre vedersi sbattuti in prima pagina su giornali diffusi in tutto il Paese, puo' contribuire allo sconforto.
Come hai detto tu, in questi momenti bisogna rispettare la famiglia: mi dispiace per i familiari, soprattutto per i figli, che spero non siano ancora bambini (non ho informazioni precise al riguardo).
Chi rimane deve fare i conti con un dolore insanabile, reso ancora piu' intenso da una morte non "naturale".
Un caro saluto, Eretico
Lucrezia
Leggo con stupore un comunicato rilasciato dal degortes antonio dove a seguito del suicidio di Rossi minaccia di picchiare un po di qua un po di la. Degortes attento a non fare la fine dei "pifferi di montagna" (vecchio detto senese)
RispondiEliminaSei solo un pagliaccio, parla la tua storia giudiziaria
RispondiEliminaCi vuole sempre l'approvazione, sei un vigliacco
RispondiEliminaUna morte violenta, ogni morte violenta, non può ( deve) che generare compassione e pietà. Quella di David Rossi non deve fare eccezione. Al di là delle qualità umane (non sempre apprezzate) e professionali(spesso criticate) dell'uomo che, non dimentichiamolo, è stato per dieci anni un'architrave, e neppure secondaria viste le centinaia di milioni che ha gestitito in attività pubblicitarie e promozionali tali da condizionare pesantemente il giudizio della stampa 'libera' nazionale (della locale non ne parliamo: lì bastava e basta un panino), un architrave, dicevo, di quel sistema di potere (marcio) che ha distrutto Mps, Università ecc fino a rendere Siena una città disperata e smarrita. Il suicidio è sicuramente un atto di violenza, quella stessa violenza che la nomenclatura da vent'anni imperante ha imposto ai cittadini-sudditi a volte blandendo (una sorta di diritto di prima notte) a volte bastonando. Rossi, in questo recinto, ha scalato rapidamente i gradini del potere (ricordate le corse mattutine con un affannato esponente della stampa locale? gli inviti alla corte dell'editore-debitore, gli incarichi pseudo culturali extra moenia?) e del benessere economico: possibile che non abbia mai avvertito la necessità etica e morale di porre uno stop a tanto mercimonio magari soltanto dimettendosi(tanto più avendo risolto i suoi problemi economici)...insomma compassione e pietà ma perchè aspettare di 'avere fatto una cavolata' , magari insignificante rispetto alle altre emerse in queste settimane, per porre fine , con la stessa dignità dell'ufficiale gentiluomo al quale era lasciata una pistola carica per evitare l'onta della degradazione, ad una vita sopra le righe? Ed allora ciascuno , se vuole, dentro di sè preghi, rifletta e rivolga un pensiero a questa anima perduta, ma per favore non adoperate, non adoperiamo, questo cadavere eccellente per spennellare di miele le ferite, forse letali, di questa città
RispondiEliminaConcordo pienamente !
Eliminaanch'io.
EliminaGiusta è la costernazione per la fine di una vita.
RispondiEliminaA maggiore ragione in una piccola comunità come la nostra dove anche, solo di vista, ci si conosce tutti.
Passato il lutto sarà da chiedersi, come ha già fatto il Fatto Quotidiano, delle strane analogie con delle morti poco chiare che percorrono quasi tutti i grandi scandali finanziari d' Italia: banco Ambrosiano, Parmalat, Telecom, San Raffaele.
Si tratta di suicidi????
ADP
Fatte le doverose condoglianza alla famiglia, non ci si può esimere dall'avanzare un dubbio.
RispondiEliminaSi tratterà veramente di suicidio, oppure qualcuno avrà voluto chiudere la bocca per sempre ad una persona che sapeva moltissime cose di tanti ??
Nei tempi andati la "defenestrazione" non era una metafora !!
Alla magistratura l'ardua sentenza !!
Non l'hanno suicidato coloro che scrivono la verità sui blog ma chi nasconde segreti orribili che evocano la figura di Gardini: chi sa la verità su PD muore!
RispondiEliminaEgregio Signor Presidente,
RispondiEliminaho deciso di indirizzare a Lei alcune brevi considerazioni prima di lasciare il mio seggio in Parlamento compiendo l'atto conclusivo di porre fine alla mia vita.
E' indubbio che stiamo vivendo mesi che segneranno un cambiamento radicale sul modo di essere nel nostro paese, della sua democrazia, delle istituzioni che ne sono l'espressione. Al centro sta la crisi dei partiti (di tutti i partiti) che devono modificare sostanza e natura del loro ruolo. Eppure non è giusto che ciò avvenga attraverso un processo sommario e violento, per cui la ruota della fortuna assegna a singoli il compito delle "decimazioni" in uso presso alcuni eserciti, e per alcuni versi mi pare di ritrovarvi dei collegamenti. Né mi è estranea la convinzione che forze oscure coltivano disegni che nulla hanno a che fare con il rinnovamento e la "pulizia". Un grande velo di ipocrisia (condivisa da tutti) ha coperto per lunghi anni i modi di vita dei partiti e i loro sistemi di finanziamento. C'è una cultura tutta italiana nel definire regole e leggi che si sa non potranno essere rispettate, muovendo dalla tacita intesa che insieme si definiranno solidarietà nel costruire le procedure e i comportamenti che violano queste regole.
Mi rendo conto che spesso non è facile la distinzione tra quanti hanno accettato di adeguarsi a procedure legalmente scorrette in una logica di partito e quanti invece ne hanno fatto strumento di interessi personali. Rimane comunque la necessità di distinguere, ancora prima sul piano morale che su quello legale. Né mi pare giusto che una vicenda tanto importante e delicata si consumi quotidianamente sulla base di cronache giornalistiche e televisive, a cui è consentito di distruggere immagine e dignità personale di uomini solo riportando dichiarazioni e affermazioni di altri. Mi rendo conto che esiste un diritto d'informazione, ma esistono anche i diritti delle persone e delle loro famiglie. A ciò si aggiunge la propensione allo sciaccallaggio di soggetti politici che, ricercando un utile meschino, dimenticano di essere stati per molti versi protagonisti di un sistema rispetto al quale oggi si ergono a censori. Non credo che questo nostro Paese costruirà il futuro che si merita coltivando un clima da "pogrom" nei confronti della classe politica, i cui limiti sono noti, ma che pure ha fatto dell'Italia uno dei Paesi più liberi dove i cittadini hanno potuto non solo esprimere le proprie idee, ma operare per realizzare positivamente le proprie capacità e competenze. Io ho iniziato giovanissimo, a solo 17 anni, la mia militanza politica nel Psi. Ricordo ancora con passione tante battaglie politiche e ideali, ma ho commesso un errore accettando il "sistema", ritenendo che ricevere contributi e sostegni per il partito si giustificasse in un contesto dove questo era prassi comune, ne mi è mai accaduto di chiedere e tanto meno pretendere. Mai e poi mai ho pattuito tangenti, né ho operato direttamente o indirettamente perché procedure amministrative seguissero percorsi impropri e scorretti, che risultassero in contraddizione di "ladro" oggi così diffusa. Non lo accetto, nella serena coscienza di non aver mai personalmente approfittato di una lira. Ma quando la parola è flebile, non resta che il gesto. Mi auguro solo che questo possa contribuire a una riflessione più seria e giusta, a scelte e decisioni di una democrazia matura che deve tutelarsi. Mi auguro soprattutto che possa servire a evitare che altri nelle mie stesse condizioni abbiano a patire le sofferenze morali che ho vissuto in queste settimane, a evitare processi sommari (in piazza o in televisione) che trasformano un'informazione di garanzia in una preventiva sentenza di condanna. Con stima.
Sergio Moroni
L'on. Sergio Moroni si è suicidato il 2 settembre 1992
Conoscevo poco David Rossi. Ma avevo avuto con lui un contenzioso legale, essendomi permesso di criticarne la nomina alla Fondazione Palazzo Tè di Mantova. Umanamente non posso che essere addolorato per la sua scomparsa, ma non posso dimenticare che la sua carriera mi è sempre apparsa quella di uno yes man nei confronti dei potenti, arrogante e sprezzante verso chi stava fuori dal giro. Alla fine la debolezza umana prende il sopravvento proprio in coloro che si credono i più forti.
RispondiEliminaForse non vincere sempre è il miglior antidoto contro le difficoltà vere della vita.
Volevo dirti che il tuo sarcasmo è finito, come è finita la vita di una persona per bene che si chiamava David,si il mio fratello grande.
RispondiEliminaOra ,il tuo blog avrà altro di cui occuparsi.
Purtroppo è morto il fratello quello bravo,quello che sapeva sempre darmi un consiglio,in maniera pacata,sai Eretico,io nella mia abbastanza giovane vita, ho già dato,prima la mia compagna ,poi il mio babbo,ora David,che per me ,che sono di parte, era bellissimo e senza macchia,o la macchia potevi toglierla con un pillotto.
Invece no,ha preferito andarsene ,così,senza neppure salutarmi e di questo sono molto incazzato,no c'è pace per me.
Ho le spalle larghe,ma non so ,se adesso lo saranno abbastanza.
Ora rientra nel mazzo che il jolly ti è già uscito,non so se la colpa è anche tua, di quello che è successo,come si dice, chi vivrà vedrà,ed io mi dispiace sono ancora vivo.
Mi dispiace molto per Lei.
EliminaCoraggio.
Lucrezia
Un abbraccio a Filippo, un abbraccio grande.
EliminaBuongiorno Filippo
Eliminaho conosciuto David per motivi di lavoro e sono costernata per quanto è accaduto.
Era una persona per bene educata e gentile. Oltre che molto bravo e preparato sul lavoro.
Mi dispiace che dobbiate leggere queste cose orrende sul suo conto. Ma non ve ne curate..
La vita è una ruota che gira..
Condoglianze
Elisabetta
Non ti sentire solo,io come tanti altri ti sono vicina.L'eretico che per certe cose stimo,deve
Eliminarispettare il dolore.Personalmente non sono in grado e non voglio avere un'opinione sul tuo fratellone,è giusto che tu continui a persarlo
con l'affetto e l'amore di sempre.Piuttosto uniamoci in tanti per avere in questa città ormai alla depravazione di pensiero la verità e la giustizia.
Ma vai a cacare, buffone
RispondiEliminaIl mio vai a cacare e' per l'eretico Non certo per Filippo al quale dico, non ti ci confondere, con queste chiacchiere tra emarginati, questo è il tempo dei mediocri
Eliminail mio invece è per te
EliminaI MEDIOCRI sono quelli che hanno distrutto 500 anni di storia della banca David è stato sfortunato a trovare sul suo cammino certa gente, purtroppo
Eliminamediocre sei te te anonimo del 7 Marzo, alle 12,40!
Eliminaperdonami, ma l'ultima frase non mi piace per niente
RispondiEliminaUn saluto
RispondiEliminaCondoglianze alla famiglia di David Rossi.
Su Wired Italia, é possibile leggere un articolo, dove si menziona un post Ereticale in occasione del cinquantesimo compleanno di David Rossi ( 2 giugno 2012 ). Nell'articolo ( di Wired Italia ), vengono stigmatizzati alcuni commenti di utenti anonimi, che peró vengono catalogati come "... accuse dal tono quasi standard, dirette soprattutto all'establishment bancario in generale."
http://daily.wired.it/news/economia/2013/03/07/monte-dei-paschi-suicidio-david-rossi-426758.html
Panorama.it pone invece l'accento su: Mps, la morte e le lacrime di coccodrillo
http://blog.panorama.it/cingoliamo/2013/03/07/mps-la-morte-e-le-lacrime-di-coccodrillo/
Ho letto il post di giugno, citato nell'articolo, ed i relativi commenti.
EliminaMi sembra un po' poco come motivazione per un suicidio, tanto piu' che l'Eretico vi specifica che la sua antipatia era un sentimento personale e soggettivo.
Qui c'e' sotto qualcosa di molto piu' grosso di un post in un blog e dei commenti di utenti anonimi.
Infatti mi domando anch'io SE si sia trattato veramente di un suicidio.
O forse si suicidano tutti quelli che vengono bersagliati in rete?
In ogni caso, le mie condoglianze alla famiglia del Signor Rossi.
Vorrei pero' ripetere cio' che mi e' stato riferito da un amico del senese: un suo parente lavorava con Mussari e lo conosce bene fin da quando erano bambini. Questo signore ha detto che Mussari ha fregato molta gente, amici d'infanzia compresi. E' vero che c'e' molta gente che non vuole vedere, che non si pone domande, perche' e' piu' facile vivere cosi', soprattutto quando la persona da cui si dipende ha successo e molti soldi. E' anche vero che ci sono gli ipercritici, i diffidenti, i rompiballe come me, ma non siamo tutti uguali e qualcuno a volte, puo' diventare involontariamente complice o agevolatore di tipi loschi.
Di sicuro questa storia ci lascia tutti con l'amaro in bocca e con molti, troppi dubbi.
Un saluto
Lucrezia
Quello che hai scritto è vangelo!!!!!!!
RispondiEliminaFederico
Dopo una notizia tragica che sconvolge tutti, o quasi, ci sono vari modi per commentare.
RispondiEliminaAlcuni scelgono di fare un passo indietro e prendere atto senza fare ulteriori commenti, mentre altri scelgono il silenzio.
Anche gli “avversari” fanno un comunicato esprimendo solo il rammarico ma non sempre è così.
Gentile Eretico, conosco e rispetto i suoi ideali e la sua coerenza ma secondo il mio modesto parere, certe frasi e certe interpretazioni, sono un surplus che poteva essere omesso. Almeno in questo momento!
La ringrazio per lo spazio concessomi e la saluto cordialmente.
Gianluca Bellini – Siena
sei molto duro eretico...almeno per oggi pietas
RispondiEliminaOggi è un brutto giorno, non solo i dipendenti del Monte, ma per tutta la comunità senese.
RispondiEliminaNon conoscendo di fatto la persona David Rossi, mi asterrei da un giudizio che risulterebbe sicuramente inadeguato nei suoi confronti; “non si parla male degli assenti e di chi non conosciamo” ci viene sempre insegnato fra le mura domestiche. E così vorrei che fosse interpretato questo scritto.
Il gesto desta scalpore perché mi risulta che il sig. Rossi non era propriamente un sig. Rossi qualunque. Persona in vista in città e nell’Istituto di Rocca Salimbeni. Una persona che negli anni si è distinta nel ruolo per cui era stato chiamato, si legge, e che aveva cavalcato l’<> fin da tempi antichi. Cosa lo abbia spinto a gettarsi dalla finestra, se suicidio si tratta, non lo so. Il gesto è da definirsi struggente in quanto la persona in questione non risultava indagato all’interno della “bufera Monte Paschi” seppur interrogato come persona informata sui fatti, probabilmente per il forte legame che lo univa all’ex presidente MPS Mussari. Che questo legame abbia prodotto illeciti? Che Rossi abbia accusato lo stress e la pressione mediatica? Che abbia preferito tacere per sempre? Rimorsi? Vergogna? Si vedrà. A ora, non posso che porgere le mie sentitissime condoglianze alla famiglia e ai conoscenti, in attesa che emerga qualcosa e che la magistratura faccia il suo lavoro.
In questi ultimi mesi, sia via internet che attraverso i social network, ho cercato di interessarmi molto alla vita politica senese, cercando di trovare un po’ di conforto ad una situazione che definire pessima è un eufemismo. Vivendo fuori città, mi sono spesso reso conto che dall’esterno molte situazioni si riescono a giudicare meglio e non perché ci si senta distaccati, tutt’altro, è risaputo che noi senesi ci sentiamo tali ovunque, coi pregi e i difetti che abbiamo nel nostro dna, ed è come se portassimo sempre dietro una sorta di “biglietto da visita” della nostra Città in ogni passo della nostra vita; però è innegabile che il potersi confrontare con tante persone non emotivamente coinvolte nella realtà “familiare” (Siena bene o male è praticamente una grande famiglia), dà dei vantaggi: chi critica, chi incensa, chi chiede, chi cerca una notizia, chi te la dà, insomma…è un continuo confronto, a volte anche duro, perché fino a adesso la nostra città è stata oggetto di una grande invidia da parte delle realtà vicine (e non), quasi avesse approfittato delle sue fortune alle spalle dei cittadini italiani. Gran parte di questa invidia, a dire il vero, si riversa più nell’ambito sportivo che altro, come se i soldi girati alle squadre sportive fossero il vero male di quello che sta attraversando la Banca (magari in piccola parte si), e infatti rappresenta perfettamente quello spaccato “becero” della società italiana attenta più alle beghe pallonare che alle cose più importanti e che contano nella vita di tutti i giorni. Ora come non mai, l’invidia in tanti casi è sfociata in rancore vero e proprio, e se da una parte le gentili concessioni della Fondazione sono ormai ridotte all’osso, dall’altra c’è l’attacco al “Sistema-Siena”da parte di chi non ci ha mai mangiato e di chi ha dimenticato della sua partecipazione al banchetto. Ma gli italiani, si sa, cambiano anche spesso bandiera. Non mi stupisco. [SEGUE]
[CONTINUA]
RispondiEliminaUltimamente, la mia percezione di come viene vista Siena al di fuori di essa, è come di una città certo viziata ma allo stesso tempo ferita. Ferita perché la sua popolazione ha delle colpe ma non può sentirsi schiacciata dal peso di accuse che non la riguardano. La politica ha gettato un sacco di benzina sul fuoco, campagna elettorale in primis, e la mancanza di un Sindaco (…) sta facendo il resto. Di sicuro, il Commissario sig. Laudanna non può mettersi lì a combattere per una città che conosce da poco e di cui entro poco probabilmente non ne farà più parte, potrebbe sicuramente esporsi e chiedere una specie di time-out di fronte a tutto questo fuoco mediatico che si è visto non si è fermato nemmeno di fronte a un lutto (basti vedere alcune copertine di qualche quotidiano).
La tragedia di ieri spero aiuti ad aprire gli occhi chi ancora crede alla bella favola di una Siena “intatta”-“pura”-“oasi felice”, on genere concetti che sono appannaggio dei poteri e di chi vuole far credere che va tutto a gonfie vele. Evidentemente, se un <> come Rossi (d’altronde, era vicino a Mussari mica al Favi di Montarrenti!) ha aperto quella finestra e l’ha fatta finita, qualcosa di grosso e di pesante c’è. E scorre nelle stanze di chi ha comandato finora. Non me ne vogliano i detrattori, ma più di una volta ho letto sia su internet che nei giornali dei commenti a qualche giornalista (o blogger) che, controcorrente rispetto a un “Sistema-Siena” esaltato, metteva in guardia dall’ormai famoso “groviglio armonioso” che di armonioso aveva poco e stava per abbattersi sulle lastre senesi. Più volte, nel vivere quotidiano, nel nominare ciò che riportavano personaggi senesi controcorrente, ho visto persone essere schernite con un sorrisetto tipico del “ma che racconti, è invidia per Tizio e Caio” o “ci sputi perché ‘un ci mangi”, e tutti a esaltare questo o quello perché raggiungevano quel risultato con l’immancabile “se ce l’ha fatta vuol dire che è bravo”. Mussari, quando divenne presidente dell’Abi, fu incensato da tanti senesi (molti ora fanno finta non solo di non conoscerlo, ma che nemmeno sia esistito!) che dicevano “se l’hanno fatto presidente dell’Abi vuol dire che è bravo” senza riflettere che quella carica viene attribuita di periodo in periodo e chiunque fosse stato presidente del Monte dei Paschi avrebbe avuto quella scrivania a Roma, in quanto finita l’era Faissola, sarebbe toccato proprio al massimo esponente di Rocca Salimbeni occupare la sedia e rappresentare l’insieme delle banche italiane.
E la favola della “Siena da bere” è finita da quando anche qua hanno incominciato a esserci non solo scandali, ma anche omicidi (prostituta), stupri (Porta Pispini), aggressioni (via della Terme) e furti, oltre agli innumerevoli atti vandalici comuni a tutte le realtà del Belpaese.
Chi tesseva le lodi di Siena, decantando virtù che si stavano visibilmente perdendo, cosa dirà ora? Che va sempre tutto bene? No, non ci siamo. Siena adesso (ma non da ieri) è una città come le altre, non più un’eccellenza nazionale, ma una città che inizia a prendere in considerazione un declino economico e morale che i più svegli erano anni che profetizzavano, con la speranza di sbagliarsi, ovviamente (almeno nel caso mio). [SEGUE...]
[CONTINUA...]
RispondiEliminaSiena conosce la cassa integrazione, la disoccupazione, le tasse alte a fronte di redditi bassi e di redditi che non ci sono più, i negozi chiusi, i “compro oro” e le botteghe cinesi, le badanti dell’est. Paragonare la morte di una persona ben in vista in un tessuto sociale ben saldo, dove nulla si muove e le facce sono sempre le stesse (siamo in Italia, no?), alla metaforica morte di un’intera città non è un’eresia, lungi dallo specularci sopra, ci mancherebbe. La morte si rispetta, il dolore idem, David Rossi non aveva fino a prova contraria ammazzato nessuno, forse aveva fatto parte di un gioco che alla fine è diventato più grande di lui, come un bambino che di nascosto monta in macchina di suo padre e che, una volta lanciato a grande velocità, si chiede chi glielo ha fatto fare. Possibile che sia questo, che ha portato a una decisione così drastica un marito e padre di famiglia? Può darsi. Lui poteva ambire a un bello stipendio e una bella visibilità e il suo mentore, tradendolo, ambiva al potere senza mezzi termini; può essere che la faccenda sia andata in questa maniera, le persone sono tutte diverse, quindi bisogna stare sempre attenti quando si fanno le cose insieme ad altri, per cercare di capire cosa vogliono ottenere i soci…
Quello che colpisce è anche vedere la foto di un corpo inerme, coperto da un lenzuolo, e sapere che lì sotto c’è il cadavere di una persona attiva, importante, non uno qualunque.
Sia chiaro che questo gesto non deve passare come un sacrificio. I sacrifici sono altro. Ma se qualcosa deve insegnare, che sia un monito per il futuro e ci stimoli a essere veramente migliori, non solo a parole. La rabbia è grande perché tutte queste notizie potevano essere evitate, sicuramente. Bastava poco, bastava semplicemente pretendere, come cittadini, che chi guidasse le nostre Istituzioni s-e-c-o-l-a-r-i lo facesse con moralità e senso civico degno del ruolo attribuitogli da urne, assemblee e cda. E questo degrado istituzionale, non nascondiamoci, abbraccia idealmente tutte le Istituzioni in teoria più a cuore di noi senesi: Contrade&Palio, Comune, Banca, Università, Ospedale, Fondazione MPS, Musei, squadre sportive (centenarie anche quelle!), per poi rigettarsi ovviamente su tutte le espressioni del Territorio. Chi guida (o ha guidato) queste istituzioni, era in grado di farlo? Era preparato? Guardiamo chi è rimasto a comandare in queste Istituzioni, e soprattutto chi vorrebbe arrivarci, e poniamoci le stesse domande………può aiutarci per il futuro di senesi.
Saluti.
L.B.
@ LB, ho apprezzato molto il tuo lungo post (diviso in 3 parti). Se me lo permetti vorrei chiosarlo con una frase che ho estratto da un articolo del blog di Socci,dello scorso 27 gennaio, l' ho letto oggi per caso:
Elimina"Questo cataclisma potrebbe portare una rinascita. Ma prima che la sua banca, Siena deve ritrovare un’anima."
con enorme dispiacere
BK
capisco la schiettezza, anche io odio il "se ne vanno sempre i migliori" ma... forse l'occasione esigeva un po' più di rispetto.
RispondiEliminami viene in mente il suicidio di manlio morgagni dell'agenzia stefani
RispondiEliminaQuesto articolo è un balsamo contro l'ipocrisia che, oggi come sempre, regna sovrana in questa città.
RispondiEliminagrande eretico anche al TG La7!!
RispondiEliminaio sarei per cominciare a muovere veramente le mani!
RispondiEliminaA mio avviso l'articolo è da apprezzare, perfettamente in linea con la schiettezza dell'Autore.
RispondiEliminaI commentatori dovrebbero interrogarsi sui motivi che hanno portato, e continuano a portare, la maggior parte delle persone a non più apprezzare la franchezza dell'esposizione del pensiero.
Perché continua a non essere accettata la franchezza del pensiero ? A chi fa paura ? Chi si sente a disagio in una conversazione o diatriba a viso aperto ?
Chissà se quanti hanno qui postato commenti di disapprovazione o peggio (facendo paventare chissà quali responsabilità morali nel fatto tragico) nei confronti di Raffaele Ascheri saranno disposti, a mente fredda, a rivedere le proprie posizioni. Mi pare che non solo su questo blog, ma anche sul Corriere.it e su Linkiesta.it, sia iniziata la caccia all'Untore (come ai tempi bui medievali, fedele specchio comportamentale di Siena e di buona parte dei suoi abitanti).
Massimo Grisanti
per una tragedia umana come questa si dovrebbe posare solo il pesante drappo del silenzio.un'uscita pero'merita una bacchettata:al sign.degortes.invece di rfliettere e non commentare a caldo ci mostra il suo lato da guappo ti periferia.quei lati che cerchi di nascondere ma ti rimangono attaccati come il fango alle scarpe.quale sarebbe la parte di Siena che si e'elevata dalla mediocrita'?Degortes?Pizzichi?Bellandi?....ma per favore.
RispondiEliminaQui qualcuno vorrebbe mettere questa morte sulla coscienza dell'eretico. Credo che sulla coscienza ce la debba avere qualcun altro
RispondiEliminaPAROLE SACROSANTE
Eliminasono d'accordo
RispondiEliminaDal punto di vista umano come non essere dispiaciuti per la morte di una persona, il pensiero corre ai figli per i quali il padre sarà sempre un eroe.
RispondiEliminaMa le azioni dell'uomo possono essere criticate. Non parlo del sig. Rossi che non ho conosciuto, ma di tutti coloro che appena raggiunto un pò di potere lo usano per schiacciare i deboli e servire i forti, che hanno premiato solo i cortigiani e cacciato i meritevoli o bisognosi solo perchè la pensavano diversamente.
Siena come il vaso di PANDORA.
In fondo se non ricordo male c'era rimasto qualcosa ...... la speranza.
PS: siena come mani pulite ..... tra quanto tempo verranno promossi i procuratori nastasi & c. E allontanati da Siena?
http://ereticodisiena.blogspot.it/2012/06/tipi-senesoti-david-rossi-il-genio.html
RispondiEliminarileggetevi questo post dell' eretico!
certo fra tutti vi divertivate e non poco a disquisire circa il suo operato
"Caro" Ascheri,
RispondiEliminaquesto tuo post vergato con il corpo di David ancora per terra penso che te lo potevi benissimo risparmiare............se non per il rispetto che non hai per l'Uomo ,almeno per quello che meritano i suoi familiari...ti chiederei gentilmente di cancellare TUTTI i commenti,ma so per certo che sei troppo pieno di te per farlo.
Cristiano B.
Mi ha profondamente colpito e rattristato questa tremenda notizia.
RispondiEliminaPenso molto alla moglie, ai figli, a tutti i familiari cui vanno sincere condoglianze.
Mi chiedo cosa sia "questa cavolata"....che doveva pesargli così tanto da fargli lasciare tutto in un attimo...soprattutto gli affetti più cari, chissà che disperazione per compiere un gesto simile...
Pietà per una povera anima.
no, caro Eretico, questa volta non mi sei piaciuto. Va bene la coerenza ma la morte (e questo tipo di morte) va trattata con maggiore "pietas". L'aridità, mascherata da coerenza, non mi piace.
RispondiEliminaÈ inutile che offendiate Eretico! Almeno lui è stato capace di mantenere una coerenza che in molti altri se ne è andata per far spazio al moralismo..
RispondiEliminaRicordate cosa hanno fatto certe persone alla città di Siena
è vero!!!! rispetto per un povero cristiano che non c'è più, ciò non toglie che le sue colpe le avesse....
Eliminae che, con questa sua drammatica quando dolorosa uscita di scena, farà dormire sonni più tranquilli a diverse persone, che lo avranno sulla coscienza e non pagheranno mai con la giustizia terrena (da credente, posso solo confidare su quella divina, ormai) ....povera Italia, aveva ragione Leopardi!
EliminaCome volevasi dimostrare.......
RispondiEliminaCristiano
Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra..........
RispondiEliminaAggiungo solo questo questo: chi sa, parli.
RispondiEliminaLo dico a chiunque sia impigliato in questa storia malsana che ha significato il crepuscolo di Siena. Chi è coinvolto, non si aggrappi agli spicci di suoi piccoli o grandi segreti, ai piccoli o grandi scampoli di potere raggranellati. Non avete più nulla da perdere, liberatevi la coscienza, parlate. Convertitevi alla verità, come fece l'Innominato, e vi sentirete sollevati.
Siena ha diritto alla verità sulla sua rovina. E la verità prima o poi salterà fuori, non si sotterra il corso della storia. Dite la verità. Dite cosa c'è stato davvero dietro questa follia collettiva che pare esser dilagata.
Perché? Chi ha voluto davvero che tutto ciò accadesse? Non spariscono miliardi di euro da uno dei forzieri pubblici più sorvegliati d'Italia, solo per l'opera di qualche furbacchione o qualche rubagalline. Il corso delle cose non funziona così
Specie se poi, casualmente, troviamo il grande timoniere del dissesto acclamato al vertice di tutto il sistema bancario italiano, a gran voce. Come se i colleghi banchieri cascassero dal pero e non si fossero accorti di niente di niente. No, le cose non funzionano così. Non prenbdiamoci in giro.
Chi sa, dica quello che sa. Tutto. Per fermare questa giostra impazzita, spalancate le porte alla verità. E' l'unico comportamento saggio.
Paolo F.
La "cavolata" fatta da David Rossi, che leggo essere stato particolarmente legato a Piccini (prima) ed a Mussari (poi), avrà una relazione con il contenuto di talune intercettazioni telefoniche che sono destinate ad essere rese disponibili agli avvocati e, poi, come si sa, destinate a diventare di dominio pubblico ?
RispondiEliminaLa preoccupazione di David Rossi, visto che tutti i media hanno detto rivolgersi alla famiglia con quella lettera accortocciata ritrovata nel cestino, era che venissero a conoscenza di cose o fatti che seppur interessanti personaggi dell'affaire MPS andavano a toccare la vita intima della persona ? Solo così mi spiego un gesto così drammatico da parte di una persona abituata a galleggiare sulle cose della Banca, ma forse protettiva della propria famiglia.
Cosa lega la reazione di Degortes al gesto di David Rossi ? Mi è sembrata spropositata.
RispondiEliminaIo dico solo che questa frase, almeno questa, poteva essere evitata: "Pur non essendone assolutamente convinto, mi piace pensare che, almeno arrivato alla fine che lui stesso ha voluto tale, se ne sia accorto anche, perfino David Rossi."
RispondiEliminaCapisco che uno debba essere coerente fino alla fine, capisco che ci sono delle colpe che non si possono cancellare, ma penso anche che ci voglia un minimo di rispetto per i cari di questa persona che, in un modo o nell'altro, è anche lei vittima di qualcosa. Se foste voi il fratello, il padre, o la madre di una persona che compie un gesto del genere non vorreste mai, a torto o a ragione, leggere frasi come queste che, in questo momento, mi dispiace dirlo, trasudano meschinità.
Cristina
Mi sembra incauto oltre che azzardato e fuori luogo, addebitare in ogni forma e modo ogni responsabilità del tragico gesto all'Eretico, ai commentatori o alla rete in generale.
RispondiEliminaGli unici anonimi che hanno contribuito al declino morale e all'affermarsi del malaffare sono quelli del groviglio armonioso.
concordo, approvo e sottoscrivo! SVEGLIA GENTE!
Eliminaio penso che l' ultima frase di quest' articolo denoti proprio una totale mancanza di sensibilità.
RispondiEliminaSamuele
E' quai incredibile per me leggere queste risposte.
RispondiEliminaE' proprio vero che anche la decenza oramai ha abbandonato questa città.,,,oltre all'intelligenza ed alla capacità di vedere oltre il proprio naso.
Al di la della risposta del fratello di David Rossi, che comprendo per l'entità del dolore ed il bisogno di trovare un motivo ad una morte apparentemente incomprensibile, voglio rivolgermi a coloro, vermi striscianti e pusillanimi, che in queste ore cercano di cavalcare anche questo ulteriore evento luttuoso.
Non ho parole per definire lo sdegno che mi provocano certi giornalisti, come si autodefiniscono, di quelli che si scagliano contro l'anonimato o altri esponenti e pseudo amici che il massimo che hanno fatto nella vita è frequentare discoteche.
Gente che deve trovare una giustificazione anche alla loro compromissione in un affare di durata più che decennale e che ora spera di attingere nuovo vigore dalla condanna di chi aveva sempre detto male di un sistema in cui anche David Rossi era caduto.
Questi sono i veri responsabili di questa morte, oltre ai mandanti, perchè se avessero fatto sentire la loro vicinanza al Rossi, forse anche lui avrebbe trovato la forza di trarsi fuori da questo inganno.
Perchè di inganno si tratta.
L'inganno di chi ti promette cose, favori, notorietà, risonanza e poi ti molla lì come un limone strizzato.
Altri che sono usciti di scena prima e che non faranno mai un giorno ne di galera ne di espiazione delle proprie colpe, sono già lì che si fregano le mani perchè il popolo zozzo e imbecille è già pronto a scannarsi nuovamente in questa diatriba fra novelli guelfi e ghibellini, anzichè rendersi conto di chi sono davvero i responsabili.
Io sono per l'ipotesi de “l'hanno suicidato”!
Infine, forse, l'atto di David Rossi potrebbe essere stato un atto di generosità, magari verso la famiglia o altre entità a lui care che erano cadute nel mirino di chi, da tutta questa vicenda, aveva troppo da rimetterci.
Era sicuramente al corrente di molte cose, come è normale per chi ricopre un incarico di quel genere e la sua loquacità avrebbe forse potuto svelare ben altri misteri.
Ora giacciono con lui, forse seppelliti per sempre, ma non è un segreto che poteri forti ed occulti e magari anche malavita organizzata abbiano imperversato di fronte ad entità economiche così rilevanti come quelle di MPS.
Pensate dunque con la vostra testa e tenete in tasca il buonismo e la moralità pelosa che sicuramente non porteranno valori aggiunti alla scoperta della verità!
concordo, approvo e sottoscrivo!
EliminaMolto difficile intervenire dopo un evento del genere. Purtroppo le parole o sono troppe o sono poche. Credo che il suicidio sia una scelta personale estrema. Ogni persona reagisce alle difficoltà in maniera diversa: combattendo o rinunciando alla lotta. Non voglio parlare dell'atto del suicidio, anche se ho una mia idea personale. Giudico però l'atteggiamento di chi aveva l'obbligo e il dovere di non alzare i toni. Non si può pensare che un uomo si uccida per qualche post. Se come ho detto in altre occasioni c'è la diffamazione, la legge tutela il diffamato e il diffamante anche se è anonimo si trova senza problemi... Altrimenti tutti i delinquenti on line (pedofili) la farebbero franca. Mi interrogherei invece su quali pressioni di presunti amici chi ha voluto togliersi la vita è stato costretto a sopportare. Condoglianze alla famiglia, conosco per esperienza personale quale sia il vuoto e gli interrogativi che un suicida lascia a chi gli vuole bene.
RispondiEliminaMi stupisce chi incolpa la stampa libera ed i blogger di fomentare l'odio e la disperazione, in una città in cui è solo grazie ad essi che spesso si è potuto sviluppare un minimo di contraddittorio o di dibattito e sono potute circolate informazioni fuori dal coro, in un ambiente soggetto a ricatti e ritorsioni, arginate proprio grazie all'anonimato.
RispondiEliminaMi sembra, piuttosto, molto grave che ci sia una forte strumentalizzazione di questo gesto tragico, specialmente da parte di figure istituzionali, che hanno tutto l'interesse all'esistenza della sola informazione di regime e che hanno la presunzione di offrire spiegazioni semplicistiche a drammi umani, spesso complessi da sviscerare e non certo riconducibili a reazioni a critiche normali e del tutto legittime in una società libera, nei confronti di chi riveste ruoli di spicco.
La Magistratura seguirà il suo corso e forse potrà far luce sulla tragedia ed anche sulla lunga telefonata che ha preceduto il gesto, non credo proprio fatta da un blogger...
concordo, approvo e sottoscrivo!
EliminaHo conosciuto David da ragazzo ed era una persona buona. Non ho mai capito come facesse a stare in mezzo a tutto quel marciume.
RispondiEliminaDi chi è la responsabilità di quanto accaduto?
So solo che nessuno si toglie la vita per un blog.
Spero solo che non insabbino tutto e vadano in fondo, a questo punto anche per David, e prendano i veri colpevoli di queso disastro.
Amen.
il miglior modo per onorare la sua memoria sarebbe, e spero di poter dire un giorno "è stato", stanare e sputtanare pubblicamente coloro che lo hanno coinvolto nei propri loschi affari, facendone un complice... e portandolo a questo gesto che sa tanto di disperazione e di "non ho altra via d'uscita"....
Eliminahttp://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-un-sospetto-inquietante-una-calunnia-infamante-forse-una-verit-imbarazzante2-david-rossi-si-52138.htm
RispondiEliminanon ho capito il taglio dell'articolo di Dagospia... si allinenano al temibilissimo Bezzini o no?
Eliminaè doveroso, prima di tutto, manifestare vicinanza alla famiglia del sig. Davide Rossi, alla quale porgo le mie più sentite condoglianze.
RispondiEliminaè SACROSANTO poter criticare l'eretico.. siamo ancora in in paese dove la libertà di pensiero può essere manifestata, ma la critica per meri fini di interessi personali o per antipatie di varia natura e le offese personali vanno lasciate da parte ora, e sempre. tutti coloro i quali dissentono dalla "coerenza senza pietas" del sig Ascheri, si ricordino in futuro, di palesare la stessa coerenza e di non salire sul carro dei prossimi vincitori, rinnegando il loro passato. non mi sento di giudicare il sig. Ascheri nè tantomeno i vostri commmenti, sicuramente ognuno di voi avrà sritto in coscienza e secondo il proprio stato d'animo. vi ricordo che proprio per colpa di chi in questa città ha fatto della coerenza, politica e non, e della moralità una sola bandiera propagandistica, i figli di molti di voi, ora giovani, dovranno allontanarsi dalla vostre famiglie per cercar fortuna in altri lidi. ricodiamoci allora di palesare la nostra coerenza..........
cordialmente, massimo
che strana città, e che strani i suoi abitanti... quando è (era) il momento di parlare, tutti zitti e buoni tanto "belli come noi la mamma non li fa più"... ora che sarebbe il momento - almeno su questa tragedia - di un compunto e riflessivo silenzio, ora chiacchierate, chiacchierate.... Ascheri, in TV ci sei arrivato... ora stai bonino, dai...
RispondiEliminaO Ereti'o, ma quelle apparizioni in televisione te le pagano? Che situazione.....
EliminaMa davvero riesce ad avere la coscienza tranquilla?
RispondiEliminaNon giudico. Non saprei neanche se rispettarla o disprezzarla.
Certo se sui blog e su certi giornali si riuscisse sempre a rispettare l'uomo, vivremmo in un mondo migliore.
Andrea
Ma davvero riesce ad avere la coscienza tranquilla?
RispondiEliminaNon giudico. Non saprei neanche se rispettarla o disprezzarla.
Certo se sui blog e su certi giornali si riuscisse sempre a rispettare l'uomo, vivremmo in un mondo migliore.
Andrea
Si è vero. Magari vivremmo in un mondo migliore anche rispettando le cose pubbliche ed i cittadini sudditi, sulle quali teste viene fatto di tutto proprio con la complicità ed il silenzio di certi giornali. In questa città se molti di noi dovranno emigrare per un pò di lavoro chi dovremmo ringraziare? Mi sa fare qualche nome? Mi sa dire una istituzione cittadina che si salvi da questa mala gestione? L'altra mattina c'è stato un nuovo rinvio per quanto riguarda l'inchiesta sul buco dell'università, ci sono sessanta e più lavoratori a spasso dei quali alcuni invalidi, la cosa andrà probabilmente, se si continua con i rinvii, in prescrizione, quindi anche qui i cittadini sudditi e tutti zitti senza nessun responsabile. Ed i giornali? Si forse vivremmo in un mondo migliore.......per ora però io mi sto incazzando e basta ed il disprezzo lo provo per chi ci ha ridotto così.
EliminaCaro Sig. Parini, purtroppo il prof. Ascheri non sà cosa sia la coscienza nè il rispetto!Bell'esempio per i suoi alunni! Bravo prof.! Non capisco come faccia il Preside a non prenderla a calci una volta per tutte!
EliminaEcco un'altra mammina angosciata...
EliminaGià... molto meglio quegli insegnanti che non sanno far altro che dormire in classe, e che "non possono" essere cacciati a pedate nel di dietro.
EliminaCaterina Vittoria Filippi
COSTITUZIONE ITALIANA
RispondiEliminaArt. 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Art. 54
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la
Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con
disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
Ma che razza di gente siete?????? Quest' uomo SI E' TOLTO LA VITA! Qualunque cosa abbia fatto, ha pagato il conto , e l'ha pagato con gli interessi!! Qualunque parola di assoluzione piena , IN QUESTO CASO, non sarebbe stato segno di ipocrisia ma di giustizia e di umanità.
RispondiEliminaCredo che nessuno sia contento della decisione di David Rossi (forse solo coloro cui la sua dipartita garantisce più tranquillità).
EliminaE anche se il paragone è volutamente estremo e paradossale, faccio presente che pure Goering, e altri come lui, si tolsero la vita. Che facciamo, assolviamo pienamente pure quelli, dando un segno di giustizia ed umiltà?
L'assoluzione per i peccati la può dare solo Dio, sempre che esista (mi scuso con i credenti, ma sono atea convinta), le responsabilità terrene sono ben altra cosa.
Il sistema MPS è marcio (non è il solo, si trova in buona compagnia), e chi a certi livelli ha condiviso omertosamente questa situazione, diventa di fatto complice, perché il "non poteva non sapere" non può essere applicato solo quando fa comodo, per colpire l'"avversario" di turno, non può essere usato "a corrente alternata".
Sono dispiaciutissima per la fine del Dr. Rossi, come ho avuto già modo di scrivere, perché è una tragedia terribile, così come è una tragedia terribile quella dei tanti, troppi imprenditori che si tolgono la vita perché un sistema bancario viziato, nel quale anche il Monte ha le sue responsabilità, ha negato loro una mano tesa. Quando sappiamo bene che agli "amici degli amici", questa mano vien tesa senza problema, magari anche due.
Rossi ha deciso di togliersi la vita, probabilmente non ha retto all'incalzare degli eventi che stanno travolgendo il Monte, ma non avendo lasciato altro di sé che quel "ho fatto una cavolata", le illazioni in merito si sprecano e si sprecheranno.
Personalmente non lo ritengo "innocente", sicuramente ha pagato con un prezzo troppo alto e non dovuto.
Reputo inoltre molto peggio coloro che imputano all'Eretico e ad altri come lui che hanno avuto il coraggio di smuovere la melma di Siena, la responsabilità del suicidio di David Rossi. Come molti hanno già detto, le vere responsabilità sono da ricercarsi in coloro che hanno dato vita a questo marciume, e a chi si è lasciato coinvolgere ben sapendo cosa stesse facendo.
E se, ripeto SE, il sig. Rossi ha fatto parte di questa seconda categoria, in tutta onestà, mi ritengo di appartenere ad una "gente" diversa, sicuramente non peggiore, e ancor più sicuramente non giudicabile per il fatto di condannare il malaffare.
Ritengo inoltre molto più ipocrita l'atteggiamento "buonista" da molti espresso, per i quali, chi muore, ha sempre il diritto di venir santificato.
E tutto questo, con il massimo rispetto del dolore della famiglia, cui va, come ho già detto, tutta la mia partecipazione.
Caterina Vittoria Filippi
Hanno DISTRUTTO una città e la sua storia. E adesso, da sciacalli, pretendono anche di salire in cattedra e dispensare lezioni di umanità verso quelle poche voci libere che di questa città sazia e narcotizzata sono stati i soli barlumi di una coscienza critica e civile? Abbiano almeno la decenza del silenzio.
RispondiEliminaPaolo Francini
AVANTI!!!!!!!! Le Truppe Cammellate inizia il loro Attacco ai non Aggrovigliati,non hanno mai scritto in questo Blog hanno solo minitorato e riferito ai PADRONI(così da MINACCIARE CAUSE E QUERELE) ora iniziano a gettare fango a e merda su chi non è allineato alla linea guida del Partito Dominante
RispondiEliminaSVEGLIA SIENA
La tragedia umana è sotto gli occhi di tutti, non possiamo parlare senza considerare questo “peso” cioè il dramma di un uomo che muore! Allora almeno in questi momenti deve prevalere la pietà per il giovane DAVID che doveva restare nella nostra comunità senese! Da dire invece che il voler Approfittare di questo delicato momento per ingigantire l’odio cittadino,parlo delle presunte colpe morali dei vari blog,è un’azione indegna! Il lutto e l’umana pietà è una cosa sacrosanta, la ricerca della verità è invece un diritto e un dovere in primis per rispetto di questa prima vittima (speriamo che tale rimanga) dell’esplosione del “sistema.Siena”.Non si penserà che il “sistema” stia esplodendo per gli anonimi vero? ps un invito dobbiamo farlo a tuttti, spesso l’anonimato è una forma di difesa dal “sistema” che ha potere per zittire il semplice cittadino però è indispensabile la MODERAZIONE E IL RISPETTO PER LE PERSONE: diritto di critica ma non diffamazione! Riportare fatti concreti, osservazioni, mai gossip da osteria!! Scrivere in modo "anonimo" come se ci fosse la nostra firma questo dovrebbe essere una comune presa di coscienza
RispondiEliminaApprezzo molto gli attestati di solidarietà di quanti si firmano riconoscendo all'Eretico il merito di avere sempre informato con passione e con franchezza. La morte di Davide Rossi è una tragedia che non deve chiuderci alla ricerca di verità.
RispondiEliminaSilvia Tozzi