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lunedì 26 dicembre 2011
Giorgio Bocca: "Il Pd è come il Psi di Craxi"
Alla fine della scorsa estate, in piena bufera su Penati (poi nascosta sotto il tappeto dal Partito), Giorgio Bocca fu intervistato da Silvia Truzzi de Il Fatto. Con la determinazione, peraltro amaramente rassegnata, dei suoi 91 anni, a 4 mesi dalla sua morte, rilasciò dichiarazioni da fare tremare i polsi ai vertici del Pd nazionale (il quale si vide bene dal replicare, a quanto l'eretico ricorda).
"In quanto a onestà la sinistra è la stessa cosa della destra. Bersani non dovrebbe fare un passo indietro, MA BUTTARSI A MARE...certo che si dicono (i dirigenti del Pd, Ndr) diversi. Lo fanno perchè agli occhi della pubblica opinione non vogliono apparire uguali agli altri.Uguali ai ladri". "Il Pd è come il Psi di Craxi".
Questo non veniva scritto da un editorialista bilioso della pattuglia berlusconiana, ma dall'editorialista di punta (subito dietro Eugenio Scalfari) del gruppo Espresso-Repubblica. Appartenente all'ingegner De Benedetti tessera numero 1 del neonato Pd, si ricorderà.
Nel ricordare Giorgio Bocca, il moralista Giorgio Bocca, non si può che ritornare a quella intervista, e ad una domanda (e risposta) che molto colpì l'eretico, lo scorso agosto.
Domanda: "Bersani, all'alba della vicenda Penati, minacciò querele a destra e a manca".
Risposta di Bocca: "è vero, infatti mi sono ben guardato dallo scrivere articoli sull'argomento. LE QUERELE VOLANO E I GIORNALI NEMMENO TI SOSTENGONO (figuriamoci quando arrivano all'eretico, che non ha neanche un giornale dietro, pensai allora, Ndr). Un tempo mi sarei lanciato nella discussione, stavolta non l'ho fatto ANCHE CON UN SENSO DI PAURA...la classe politica rivendica il diritto di fare paura alla stampa".
E così uno dei maggiori giornalisti italiani degli ultimi decenni, un ex capo partigiano come rivendicava con grande orgoglio, uno che aveva scritto di mafia e camorra, arrivato agli sgoccioli della sua lunga vita, si dichiarava terrorizzato di scrivere delle tangenti (secondo l'accusa) al Pd bersanian-penatiano.
Ci si rende conto della portata delle parole di Bocca, o si continua a fare finta di niente?
Si continua - venendo alla realtà senese - a non fare dimettere gli inquisiti dei Consigli comunali, a non parlare MAI di questione morale, a NON ammettere mai niente di niente?
Bocca ebbe modo di visitare Siena, e di scriverne, negli anni Sessanta. Scritti da rileggere, con calma.
Chissà cosa ne avrebbe potuto scrivere, oggi...
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Visto quello che ha detto sul Pd pochi mesi prima di morire, penso che avrebbe avuto da divertirsi e non poco!
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