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domenica 25 dicembre 2011

Natale: ma si festeggia il Sole o il bambinello?

  Gli uomini che fanno la Storia - si sa - non sanno che Storia fanno: frase sempre di grande pregnanza, da ricordare almeno un paio di volte al giorno.
Ciò premesso, si potrebbe aggiungere che le persone che festeggiano, molto spesso non sanno che Festa festeggiano (in un paese di ignoranza religiosa diffusissima come l'Italia, poi...).
 Nessuno potrebbe essere accusato di anticlericalismo (più o meno facile) nel momento in cui dice che la Festa che oggi stiamo vivendo trae le sue origini ufficiali in un contesto del tutto pagano e paganeggiante. Quando i cristiani venivano massacrati, tra l'altro.
 Non è certo uno scoop ereticale: l'Imperatore Aureliano (270-275), quello delle celebri mura, la istituì nel 274 d.C., quindi una quarantina d'anni prima che il Cristianesimo fosse accettato tra i culti imperiali con il celebre Editto di Costantino. E fu una scelta saggia, da parte dell'Imperatore-soldato, perchè proprio quel culto del "Sole invitto" (Dies natalis solis invicti) ebbe lo scopo precipuo di rendere coeso e compatto l'Impero in un momento di fortissime spinte centrifughe e di "barbari" alle porte. Questo perchè si trattava di un culto diffuso in quasi tutto l'orbe romano della fine del terzo secolo, ed in più aveva lo straordinario vantaggio di innestarsi, senza soluzione di continuità, sulla tradizione degli anteriori Saturnali, radicatissimi a Roma. Senza dimenticare che anche Febo Apollo e lo stesso Giove erano identificati con il Sole. Da notare che l'astuto Aureliano si autoproclamò da subito Pontifex Solis invicti, abbinando la carica religiosa e quella politico-militare. Non solo: così facendo, creò il presupposto per la legittimazione divina dell'assolutismo in quanto tale (Luigi XIV si faceva chiamare il "Re Sole" non a caso, no?). Senza Costantino prima e Teodosio dopo, saremmo sempre a festeggiare il Sole invitto, verosimilmente: o qualche succedaneo...
Stimolante la lamentazione di Papa Leone I, 80 anni dopo che il Cristianesimo era divenuto la religione ufficiale dell'Impero, Teodosio imperante:
"Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana (il rivolgersi al Sole in modo deferente, Ndr). I CRISTIANI DEVONO ASTENERSI DA OGNI APPARENZA DI OSSEQUIO A QUESTO CULTO DEGLI DEI".
Dal suo punto di vista, niente da dire: cosa d'altro poteva dire, un Pontefice?
Molti secoli dopo Leone I, però, altri Pontefici niente hanno detto o dicono nei confronti dei fedeli cristiani (leggasi cattolici) che continuano ad idolatrare il Sole, magari per vederci conferme della santità del posto (Fatima per prima, nel 1917; Medjugorje per seconda, e questo lo posso confermare per esperienza autoptica). Masse sterminate di fedeli e pellegrini cattolici si genuflettono al Sole, pregano rivolti esplicitamente a lui rivolti, rischiano le cateratte per prolungare il contatto visivo con lui il più possibile: come la mettiamo, rispetto alle sacrosante parole di Leone I? Secolo che vai, rapporto con il Sole che trovi, nel cattolicesimo?
Pare davvero che il relativismo sia il pericolo più grave per questa Chiesa ratzingeriana: anche il rapporto con il Sole lo dimostra...

5 commenti:

  1. Pensavo si festeggiasse Babbo Natale che porta i regalini. Non c'avevo capito proprio niente...

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  2. Questo il rapporto fra il Cristianesimo ed il Sole. I rapporti con la Luna?

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  3. bellissimo articolo. molto meglio degli ultimi gossip sulla decadente usl 7

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  4. I rapporti fra Luna e Cristianesimo abbisognerebbero di un altro articolo. Magari in futuro, chissà...
    Quanto all'ultimo commentatore, grazie dei complimenti. Ma lo ribadisco: non mi pare proprio di avere fatto gossip, negli articoli sull'Asl 7. Semmai troppi numeri, troppe cifre, troppa documentazione, insomma: che tende ad appesantire, però è necessaria, vista la complessità delle questioni.
    L'eretico

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  5. Io sarei per tornare al paganesimo, almeno nessuno rompe i coglioni agli altri sul sesso!

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