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mercoledì 13 giugno 2012

Serata sul giornalismo: tanta carne al fuoco...

 
  
 
   Difficile contenere in un solo articolo i vari spunti di riflessione scaturiti dalla stimolante serata di ieri sera a Palazzo Patrizi, organizzata dall'Osservatorio civico. Una premessa è comunque d'obbligo: con i castisti, queste serate - aperte e pluraliste - NON ci sono mai state. Il Pd senesota NON ha mai organizzato niente di simile, esaltando solamente l'informazione embedded ed iperconformistica (leggasi sdraiata sul Potere) dei pennivendoli locali. I risultati, quelli sono sotto gli occhi di tutti: Siena proprio ieri diventava commissariata (meno male), ed il titolo Mps arrivava sotto la soglia psicologica (e non solo!) dello 0,20. Meno male che l'Università e l'Ospedale vanno a gonfie vele...

 Detto questo, diciamo della serata, cominciando con il ringraziare dell'invito Massimiliano Angelini e Luigi Bosco. Nonostante la censura totale dei media castisti, il salone era strapieno.
Il giornalista Cesare Peruzzi del Sole 24 h. è stato abilissimo a destreggiarsi in una situazione non facile, ma certo che l'incipit con cui ha esordito è stato da brividi:
 "Mps a livello nazionale non ha mai goduto di buona stampa...non c'è mai stata opacità verso Mps, anzi sotto certi aspetti Mps è stato discriminato".
 Fortunamente l'eretico conosce altri giornalisti del Sole 24 h.: non sono tutti così, vi assicuro...
L'ex Direttore della Nazione Tedeschini ha sinteticamente raccontato la sua (amara) vicenda: licenziato in tronco, nonostante il piccolo incremento (in assoluta controtendenza) del giornale nell'anno di sua direzione. Ma a Bagnaia preferiscono perdere copie restando però amici di Mussari Giuseppe e della Casta, piuttosto che provare a fare un accettabile giornalismo (questo l'ha detto l'eretico, ma credo proprio che il buon Tedeschini fosse pienamente d'accordo!).
 Veniamo ad Alessandro Lorenzini (Corriere di Siena, Radio Siena e non so che altro). L'eretico si scusa con lui per non essersi ricordato di averci giocato un paio di partite di calcio insieme qualche anno or sono (visto che avevo scritto di non conoscerlo personalmente), e gli riconosce senz'altro l'atto della presenza ( Stefano Bisi e quello della Nazione Siena con gli occhiali versicolor non c'erano, non a caso); si deve riconoscere a Lorenzini perfino un'altra cosa: tutti gli argomenti che si potevano tirare fuori dalla sua indifendibile posizione, li ha tirati fuori.  Solo una cosa, non si può non dire (visto che sulla censura sistematica e sull'intoccabilità di certi personaggi si è scritto per anni): il tirare fuori ad ogni pie' sospinto la tessera ufficiale di giornalista professionista, è argomento deboluccio alquanto. A parte il fatto che non a caso da anni si parla di ABOLIZIONE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI, che sarebbe cosa buonissima e giustissima, Lorenzini ha ripetuto come un mantra che lo spartiacque fra un giornalista patentato ed un blogger o simile, è lo scrupolo nel verificare le notizie. Quindi un giornalista professionista è uno che verifica con assoluta acribia, il blogger invece è uno che sente un rumor al bar o per strada e lo pubblica subito. In sala, mi sono permesso di tirare fuori un paio di esempi clamorosi - in rigorosa par condicio Nazione Corrsiena - che smentiscono in toto questa autosantificazione lorenziniana dello scrupolo del professionista. Giustamente l'ormai ex Consigliere comunale pidiellino Enrico Tucci, nel suo intervento, ha rampognato il buon Lorenzini: se uno fa il medico, allora gli studi specifici sono ineludibili (anche perchè esiste il reato di esercizio abusivo della professione!), per scrivere (specialmente di certi argomenti) si può tranquillamente essere NON iscritti a nessun Albo. Costituzione alla mano, tra l'altro.
 E dirò di più (solo perchè lui si è voluto impelagare in questo ginepraio, solo per questo): penso che nel giornalismo d'inchiesta conti molto, molto, molto di più una formazione per esempio da storico (con l'attitudine a verificare ed incrociare le fonti), piuttosto che un corsetto di giornalismo.

  In molti hanno sollevato, poi, il problema dell'anonimato (Augusto Mattioli dal concone): problema che non mi tange personalmente, ma sul quale voglio comunque dire la mia. Non c'è dubbio alcuno che meglio sarebbe apporre la propria firma su un articolo, su un quotidiano o su un blog. Resta però un fatto, ieri forse poco sviscerato, invece dirimente: quello che conta, per il lettore, è solo se la notizia è autentica e documentata con opportune pezze d'appoggio, oppure se è una bufala, più o meno clamorosa. Questo a prescindere da chi l'abbia buttata sul web, o sulla carta stampata. E ricordiamo: se Siena è in queste condizioni pietose, la colpa (dal punto di vista dell'informazione) NON è certo degli anonimi, ma ha nomi e cognomi ben precisi ed individuabili. Come poi ha detto una presenza costante dei blog senesi (Bastardo senza gloria: si può dire il nome?), bisognerebbe partire dal presupposto che, in questo campo, le botte si prendono e si danno: l'importante sarebbe trovare le giuste "regole d'ingaggio" (espressione di cui il Bastardo ha il copyright!). Per esempio - aggiunge l'eretico - quando si fanno domande precise e puntuali ad un Sindaco, bisognerebbe che quello rispondesse, invece di minacciare. Vero, Franchino il Ceccuzzi?

  Quanto al fatto, infine, che la stampa e la televisione nazionale sembrino negli ultimi mesi accanirsi con Siena dopo anni di silenzio (e non è finita, basta aspettare un pochino...), benissimo ha detto l'avvocato ereticale Luigi De Mossi: "siamo passati dall'idolatria all'iconoclastia, come sempre succede nei paesi latini".
 Inutile lamentarsi dell'iconoclastia, quando non si è mai detto alcunchè in periodo agiografico...

Ps Un'altra cosa avrei voluto eccepire ad Alessandro Lorenzini, se ce ne fosse stato tempo e modo: ma si sa più niente della famosa mammina angosciata che - dalle colonne del bisiano Corrsiena - si strappava i capelli al solo pensare che il proprio pargolo potesse finire l'anno successivo nella classe del delinquente blogger e scrittore e docente? Ancora stiamo aspettando il nome ed il cognome della mammina, dopo più di un mese. Se mai venisse fuori che questa mammina non esiste, che potrebbe succedere? L'Ordine dei giornalisti, se ha ancora un senso, non potrebbe prendere una posizione?

32 commenti:

  1. Caro Eretico, il punto sulla stampa è l'unico su cui mi trovo un pò in disaccordo coi tuoi pensieri.
    Io credo che nell'immaginario collettivo (e forse anche nel tuo) ai giornali venga dato un ruolo che in realtà non gli compete e cioè quello di stabilire la verità, o comunque di essere pluralisti, democratici e liberi.
    I giornali invece altro non sono che esercizi commerciali coi loro costi e i loro ricavi, proprio come una pizzeria o uno studio dentistico qualsiasi. Quindi la loro "linea" tenderà ad accontentare tutto ciò che giova alla voce ricavi. Nel caso dei giornali di Siena la voce ricavi è (era) costituita dal giro di affari sostentuo all'ombra del Monte. E' questa l'origine dell'atteggiamente censorio nei confronti di tutto ciò che vagamente stride coi diktat della Casta.
    Il problema non sono i giornali, il problema è la gente che li compra! Parafrasando è come la religione o la politica, il problema non è il prete malandrino, il problema è chi va a sentirlo a messa, il problema non è il politico corrotto, il problema è chi lo vota!
    Quanto all'affermazione di Peruzzi "il Monte non gode di buona stampa" preferirei stendere un pietoso coltrone di pannolenci. Andatevi a leggere il tono degli articoli di Peruzzi ai tempi delle scellerate acquisizioni tipo Antonveneta...... Ma 'gnamo 'gnamo, ma lo scemo sono io, che mi ci confondo a fare a scrivere questi post? Cinque minuti della mia vita dedicati al Bisi e al Peruzzi che non riavrò mai indietro....

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    1. Carissimo chimico,

      hai un'idea della stampa sin troppo cinica (anche se purtroppo vicinissima alla realtà). Io mi ostino a pensare che un buon giornale possa essere frutto di un onorevole compromesso fra il business di cui giustamente parli, ed un minimo di decenza informativa. A Siena, purtroppo, questo compromesso NON c'è stato. e NON c'è...
      Quanto ai lettori, ti cito Pulitzer (trovato giusto ieri da Massimiliano Angelini):
      "Una stampa cinica e mercenaria prima o poi creerà un pubblico ignobile". Sacrosanto!
      L'eretico

      Ps Come va con i tatuaggi? Il commissario si è insediato giusto ieri...

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  2. Bastardo Senza Gloria13 giugno 2012 alle ore 13:19

    Caro professore, essendo uno storico, lei m'insegna che c'è sempre un inizio.
    Bene questo inizio, parlo della libertà di stampa senza condizionamenti, a Siena ha un nome e cognome, Raffaele Ascheri. Ora non me ne vogliano coloro che, magari tempo prima, hanno cominciato a scrivere, ma la mia indicazione di inizio è riferita a quello che corrisponde nell'immaginario collettivo e vale a dire a colui che in termini personali ha per ora pagato tutti gli attacchi alla casta.
    "Sventurata la terra che ha bisogno di eroi", un certo Brecht disse, ecco io dico che invece grazie al nostro Eretico senza tanti eroi e tanta "gloria" abbiamo tutti cominciato ad indignarci. Grazie.

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  3. Qualche considerazione sull'incontro di palazzo patrizi. in linea generale, ben vengano questi confronti, senza se e senza ma, tutto serve per muovere le acque nella morta gora dell'informazione locale. Nello specifico: la sensazione sgradevole devo dire nasce dal fatto che la serata, nata, io credo, per fotografare lo stato deficitario dell'informazione locale, sia virata ad un 'processo', non importa se assolutorio o di condanna, nei confronti dei blog (ridicola la linea Piave dell'appartnenza o meno all'ordine dei giornalisti che, giustamente, eretico , andrebbe abolito (ricordi qualche anno fa uno sfortunato referendum?), bastando a regolare la materia la Carta costituzionale e le leggi ordinarie sulla stampa. Quello che mi sembra sia sfuggito ieri sera è che ci troviamo di fronte ad una guerra asimmetrica (non violenta, per carità) dove da una parte sta l'informazione istituzionale (anche quella di gruppi editoriali privati legati a doppio filo a logiche di un mercato che libero non è) e dall'altra quella che una volta si chiamava controinformazione e che oggi i blog rappresentano benissimo. Cercare adesso regole comuni, linguaggi comuni, 'etiche' comuni tra due sistemi che sanno che la posta in gioco è la sopravvivenza dell'uno o dell'altro, è pura demagogia o se antistorico e fuorviante. I blog sono strumenti alternativi, non compatibili, ad oggi, con un'informazione, cartacea o multimediale, viziata all'orgine da chi intende controllarla( politica, pubblicità ecc). Il blog ha solo un modo per sopravvivere: essere credibile. I lettori dei siti non sono sprovveduti: se un blogger è un 'bombolone' dopo due o tre volte lo abbandonano al loro destino (un po' come avviene anche per la carta stampata ma in questo caso i processi di abbandono sono assai più lenti, occorrendo anche anni; il blog no, esiste o non esite giorno per giorno, ora per ora); ma se i contatti ci sono, anzi aumentano significativamente, pur con la dovuta tara, vuol dire che quel sito ha una credibilità diffusa: per le formazioni offerte, i riscontri dati, la coincidenza di quello che si pubblica almeno in parte con il comune sapere e l'esperienza quotidiana del lettore. Insomma tentare, come qualcuno ha fatto l'altra sera, di equiparare le due forme di comunicazione è perdita di tempo se non l'ennesimo tentativo di omologazione.Forse questa è l'ultima strada (siamo tutti uguali, soggetti alle stesse regole) per salvaguardare le 'vecchie' forme di comunicazione e per mantenere un monopolio che resta solo sulla carta(nel senso di teorico)

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  4. Questa storia dell'anonimato, come del possesso di una qualsivoglia tessera da giornalista iscritto all'albo, sta diventando stucchevole.
    Come ho voluto evidenziare in un post su un altro blog, i fatti si possono esercitare anche con le parole, se queste sono sufficientemente rispondenti al vero e adeguatamente circostanzianti un evento.
    E non serve, evidentemente, essere iscritti ad un albo per dire verità, così come chi non lo è, è un bugiardo a prescindere, anzi! A volte si usa un falso motivo per addurre una falsa realtà!
    Si vuole cioè far credere che un commento è tanto più autorevole quanto più è firmato, senza rendersi conto che se uno che si firmasse Albert Einstein dicesse che i somari volano, a tutti verrebbe in mente che o non si tratta di Albert Einstein, o che il morbo di parkinson è stato indefessamente alacre nel rovinare lo scienziato.
    Forse solo qualcuno dotato di un QI al di sotto di 80 potrebbe affermarlo.....
    Francesco

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  5. Sarebbe stato interessante ascoltare le opinioni del Bisi a Palazzo Patrizi. Perchè si è tirato indietro?
    Uno che c'era

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    1. Osservatorio Civico Senese14 giugno 2012 alle ore 00:02

      Stefano Bisi è stato invitato. Ha risposto, dispiacendosi di non poter venire, perchè impegnato, per quella sera, in un incontro di lavoro che non poteva essere disdetto.
      Speriamo che ci possa essere l'occasione per un nuovo incontro con il Dott. Bisi.

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    2. Se l'Osservatorio fa un altro incontro sulla stampa, il Bisi sarà impegnato in un altro incontro di lavoro...

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  6. W l'Anonimato

    F.to
    L'Anonimo

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  7. Press in the city


    Grazie in particolare a Massimiliano Angelini e a Raffaele Ascheri, perché ieri sera ci hanno regalato un piccolo passo verso un mondo migliore. Hanno fatto il liceo classico che dio li benedica, come dice Edoardo Nesi (premio Strega 2011) nel suo ultimo libro. Chi invece il classico non l'ha fatto ha fatto veramente una figura barbina, e un po' m'è dispiaciuto anche, perché al poverino è stata tesa un'imboscata intellettuale e non aveva certo gli strumenti per difendersi o per argomentare
    perché questi strumenti non gli sono mai stati forniti, e usare il tesserino da pubblicista come arma per misurarsi nell'agone con le capacità dialettiche del titanico Raffaele Ascheri è un po' come usare la fionda contro un carroarmato. Un suicidio intellettuale. Ma tant'era, e nessuno ha voluto o potuto difenderlo, con un destino da eterno stagista (forse non per contratto, di cui peraltro non conosco i termini, ma certamente per atteggiamenti e velleità, diciamo così, giovanili) esposto impietosamente al pubblico ludibrio; e non si era portato dietro nemmeno una piccola claque. Onore al merito dunque al giovane (ma siamo sicuri che a 37 anni si è professionalmente ancora giovani?) giornalista velleitario e kamikaze che se non altro ci ha messo la faccia, il nome, il cognome. Un consiglio: non grattarti la testa in pubblico e non fare le “boccacce”, non è chic!
    Rivelazione inopinata il blog surfer Regina che con selvaggio sex appeal (oh...voi maschietti ci avete Fatima, anche noi ragazze vogliamo qualche belloccio sexy!) si produce in un vibrante intervento tanto naif quanto efficace. Bravo Regina! Bravo e bello!
    Angelini moderatore e arbiter elegantiarum di classe superiore, ca va sans dire.
    Ascheri (fils) maestoso protagonista, algido monumento dell'intelletto, genio ribelle, flemma e sguardo di ghiaccio super sexy, supereroe del blog . Unica (ma imperdonabile) caduta di stile ereticale : il chewing gum.


    Per concludere ecco la mia classifica sex (press) & the city :

    1° Massimiliano Angelini
    2° Raffaele Ascheri (mannaggia se non era per quel chewing gum....)
    3° Carlo Regina

    Chi non è stato mentovato non me ne voglia. Neanch'io sono mai stata eletta Miss Liceo.

    Beatrix Kiddo





    inserisco ora il codice antispam che dimostrerà la mia appartenenza al genere umano

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    1. Massimiliano Angelini14 giugno 2012 alle ore 00:39

      Inutile dire che i complimenti fanno piacere ed è doveroso ringraziare. Molto apprezzabile lo stile della scrittura di Beatrix: puntuale, asciutto,incisivo,elegante pure nella critica.Sarebbe auspicabile che gente così scrivesse anche 'per mestiere'. La stoffa non manca. Solo una cosa: aver frequentato il classico non dà alcuna prerogativa in più, se non quella di aver scelto un corso di studi che ha cercato di instillare capacità critica e ricerca della verità. Ma non è l'unica via per farlo, nè tantomeno la migliore in assoluto. Altrimenti si corre nello stesso errore di chi pensa che è legittimato a scrivere e parlare solo chi è 'giornalista professionista', rischiando di trascurare l'importanza della libertà di espessione di ognuno (che, ovviamente, non deve sfociare in calunnia o diffamazione).Quello che più ho apprezzato ieri sera è stato lo schietto confronto delle idee: un clima in cui erano presenti diversi punti di vista, a cui si è cercato di dare il giusto spazio. Infine rivolgo un sentito ringraziamento a tutti gli intevenuti a nome di tutto l'Osservatorio Civico Senese: ospiti e cittadini che hanno voluto 'impreziosire' con la loro presenza la serata. Un grazie dunque a Raffaele Ascheri, Alessio Berni, Alessandro Lorenzini, Augusto Mattioli, Cesare Peruzzi e Mauro Tedeschini (in rigoroso ordine alfabetico) e a quanti hanno danno valore alla serata con i loro interventi e il loro ascolto 'partecipato'.

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    2. Bastardo Senza Gloria14 giugno 2012 alle ore 09:02

      .....è la storia che si ripete....arrivo sempre dopo quelli del classico...
      Vorrei comunque ribadire il mio indissolubile legame che ho con Ester Cicala, la mia fidanzata, ora capo redattrice dei Fratelli.....
      Grazie della simpatica citazione. A presto.

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  8. Carissima Beatrix,
    mi costringi a fare qualche precisazione, al fine di non entrare in altri gineprai (mi pare ce ne siano più che a sufficienza...).
    1) Anche se non si è fatto il Classico, si può essere dialetticamente preparati e validi giornalisticamente (lo dico perchè lo penso, ed anche per evitare le solite polemicuzze che si possono immaginare...).
    2) Il Lorenzini avrebbe potuto fare il Classico, essere promosso con iol massimo dei voti e prendere tre Master di giornalismo ad Harvard: il problema è che difendere l'indifendibile è arduo per tutti (ma almeno lui - come correttamente dici - c'era).
    Per ultimo, in attesa che ti rispondano anche Bastardo senza gloria e Massimiliano Angelini da par loro, ti ringrazio per i complimenti, e mi scuso per il chewing gum: che di solito, infatti, non uso, ma che ieri sera mi ero dimenticato di espellere.
    Mea culpa, mea grandissima culpa.
    L'eretico

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    1. Mea culpa, mea MAXIMA culpa... Ah, la mancanza di una seria formazione da chierichetto... Luca.

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    2. ...e poi, a proposito della discussione, disse una volta uno: "Quid est veritas?". Di nuovo Luca (che, di nuovo, non è un robot).

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  9. Anonimo per anonimo, dopo la Mammina, vorrei parlare definendomi, quale sono, Babbino ( anche se di ino da un punto di vista meramente fisico mi rimane ben poco ).
    Ebbene io sarei invece molto contento di avere nel corpo docente un personaggio come l'eretico, per dei motivi molto semplici:
    1 ) la cultura è un valore oggettivo che non ha colori politici, e che l'eretico ha più volte dimostrato di possedere.
    2) L'ironia presente negli articoli pubblicati nel blog, che si sposa perfettamente con la serietà degli argomenti trattati ( a prescindere da come essi vengano giudicati ) dimostra una inequivocabile capacità di interloquire con altri soggetti, capacità assai rara e molto poco apprezzata nella scuola, ma fondamentale per permettere ai ragazzi di frequentare le lezioni con interesse e non con rassegnazione
    3 ) l'eretico è un docente giovane, e in un mondo dove si grida largo ai giovani, mettere a disposizione delle cattedre a persone in grado di capire la mentalità dei giovani, anziche mantenerle in mano a delle cariatidi disposti solo a giudicare la generazione degli studenti, sarebbe una cosa assai positiva.
    4 ) Si parla tanto di meritocrazia, ed allora giustamente largo a chi come l'eretico ha un curriculum oggettivamente interessante e non largo a chi ha una tessera o un parente effettivamente pesanti!
    5 ) La cosa più importante dell'eretico, che dovrebbe essere apprezzata anche da chi con lui non è d'accordo, è che crede in quello che fà ed in quello che dice e coerentemente si comporta nella vita. Credere in quello che si fà è un pregio che pochissimi hanno e che moltissimi vantano di avere. Chi conosce l'eretico , amico o nemico che sia, sa che in qualunque luogo o situazione lo dovesse incontrare , si rapporterà sempre con una persona schietta che a differenza di molti " camaleontici " soggetti non si adegua alle situazioni in cui si presenta, ma mantiene inalterato il suo modo di essere.
    6) Sarebbe bello vederlo docente, per evitare che chi, come me, è nato nella scuola dei " bravi " insegnanti, di quelli " integerrimi "" intransigenti " non dovesse oggi riconoscere che se avesse avuto l'eretico come insegnante, forse avrebbe una sintassi ed una cultura superiore alla mia attuale mediocrità.
    L'eretico dovrebbe ( e ripeto l'uso del verbo al condizionale ) insegnare a chi lo legge, aprezzandolo o meno, che vivere la vita con una passione , credendo in quello che si fà è un valore, una ricchezza, che nessuna Casta potrà mai avere, e che nessuno potrà rubare o casualmente incendiare.
    I credenti attendono il giudizio dell'altissimo, esiste comunque anche un giudizio molto più terreno ma non per questo meno spietato, quello dello specchio; vorrei che nella scuola vi fossero tanti insegnanti ( e sicuramente ci saranno ma non sono mai abbastanza ) che insegnino ai loro alunni a guardarsi nello specchio la sera prima di andare a letto ed essere orgogliosi di quello che hanno fatto nella giornata , che quando fatto con il cuore non è mai poco .

    Babbino

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  10. Ero presente anche io alla serata di Martedì e la giudico sicuramente positiva sia per i contenuti che per la partecipazione. Condivido il ragionamento di chi ha definito "controinformazione" quella dei blogger non tanto perchè "non sia verificata" ( Lorenzini docet) quanto perchè fornisce una diversa chiave di lettura rispetto ai due quotidiani presenti in città e dei siti di informazione cittadina(.....davvero imbarazzanti). Concordo con il Regina , ci vogliono regole d'ingaggio ma state sereni sarà , come sempre, il mercato a farle.
    Saluti
    Jacopo Sordi

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  11. Concordo anche io sulla riuscita della serata (che sembra non piaciuta solo ai gattopardi che vorrebbero far credere di voler cambiare tutto per poi non cambiare niente), indice che quando qualche gruppo serio organizza cose interessanti la soporifera Siena qualche segnale di reazione riesce a darla.
    Mi fanno un pò sorridere le classifiche di merito e i commenti su ospiti e interventi,deltuuto fuori luogo e estremamente di parte. Capisco la solita e inutile claque per osannare gli amici, e per questo apprezzo ancora di più gli interventi, non menzionati nemmeno dall'Eretico, di cittadini che da anni mettono la faccia e l'impegno contro il Sistema,snza chiedere niente in cambio, nemmeno la visibilità e la claque. Ma va bene lo stesso, su questo forse ci arriveremo con calma, forse ora la gente preferisce qualche parolaccia, qualche luogo comune e gli attacchi alla Beppe Grillo, invece dei giusti riconoscimenti alla memoria storica. Ricordo le parole di qualcuno: senza dare il giusto peso al passato non ci potrà essere un futuro migliore.

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  12. Frasi cose come: libertà di pensiero, libertà di stampa, libertà di associazione e così via finiscono purtroppo per essere usate, seppur vere, più come affermazioni di facciata che di principi da difendere ad ogni costo. Al di fuori di alcuni seri contesti, infatti, sono ormai abusate ed usate ad arte da chi vuole intraprendere un discorso “cosiddetto” civile giacché in realtà ed alla fine, è dimostrato, sono servite solo a mettere le mani avanti per non cadere immediatamente nel niente delle susseguenti sterili ed interessate dichiarazioni di parte. Vorrei dire insomma che occorre stare attenti sempre e che in questo momento, particolarissimo, occorrerebbe maggiormente “ricostruire” restando vigili, che raccontare o stare a vedere cosa fanno gli altri. Ricorderei a tutti, come esempio, che manifestazioni come quella in argomento svoltasi a Palazzo Patrizi sarebbero normali e non eccezionali ma, in città normali; farei pertanto attenzione agli spazi creati ad arte per farci sfogare-esaltare e basta (faccio solo un esempio, per capirci). Non a caso hanno saputo, seppur con i soldi dell’Istituto Bancario, dominare per 60 anni nella nostra città sistemando poi, immancabilmente, tutte le persone moleste della scuderia, perché per gli altri c’era o c’è ancora l’esilio, nel più classico dei modi : - ti lascio parlare e se trovi o porti consenso, visto che la soppressione non è permessa, ti accendo le luci della ribalta e susseguentemente, solo se vuoi, ti faccio anche mangiare dove sputavi-. Non mi riferisco a nessuno, per carità, dico solo stiamo attenti perché i meccanismi sono e restano questi. Meglio organizzarla noi in futuro una manifestazione e vedere chi viene; questo mi piace molto, molto di più. Penso anche che a questa ipotetica riunione non verrebbe nessuno degli attuali VIP della città pur invitandoli; è più facile infatti che, per come stanno le cose, mandino a loro volta altre persone magari a sentire o a vedere quanti siamo. Ritengo però, nonostante tutto, che sia tempo di conoscersi e valutare la potenzialità delle idee. Potremmo anche decidere di restare dei fastidiosissimi grilli parlanti, perché no, in fondo chi se ne frega; noi non vogliamo niente e soprattutto NON vogliamo spartire niente se non un vivere onesto e civile; dico solo, DECIDIAMOLO NOI. Diversamente, se escludiamo la qualità delle denunce fatte all’Eretico, siamo destinati a diventare come il Profeti e finiremmo col dire anche noi cose come: “Suor Palio o il Sindaco di Siena” affermazioni che, per quanto vere possano essere, andrebbero a configurarsi nel tempo più come “attacchi mirati e personali” anziché “giudizio rigoroso” fatto ad un sistema organizzato e perverso.
    Per quanto illusorio, spero invece che si levino tutti dai coglioni e, per far questo, occorre resistere organizzandoci, come peraltro fanno abilmente loro per raggiungere lo scopo; diversamente, i nuovi e sconosciuti nipoti e figliocci: del Mussari (come nel passato: Profumo, canale tre, La Nazione, Il Corriere di Siena, tanti dirigenti del MPS ecc.), dei fratelli Monaci (come nel passato: Gabriellone Mancini & C.), del Marzucchi (privo di parenti ma ricco di fans politici) e del Ceccuzzi (ho perso il conto degli ammiratori anche se, per il momento, sono improvvisamente diminuiti) si stanno già stropicciando le mani pensando al loro imminente futuro.
    Cordialmente Anonimo, almeno fino a quando non si fa sul serio.

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  13. Ma quell'Angelini che bloccava sul nascere gli applausi a favore della stampa libera? Mah

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    1. Massimiliano Angelini14 giugno 2012 alle ore 19:42

      Sono tra coloro che hanno promosso e organizzato la serata: figuriamoci dunque se non sono a favore della libertà di stampa! Anzi, proprio per garantire la più serena espressione del proprio pensiero ho chiesto che il pubblico non si mostrasse troppo a favore dell'uno o dell'altro intervenuto, per far si che il clima non scadesse in 'scontro' di opinioni, ma rimanesse nell'ambito di un confronto di idee. Tutto qua: sic et simpliciter.

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  14. Credo che l'Osservatorio Civico Senese vada ringraziato per aver organizzato una assemblea pubblica così interessante e partecipata. Una esperienza da ripetere, tanto più che a Siena gli argomenti non mancano di certo. L'altra sera è emersa tutta l'importanza dei blog e dei blogger, anonimi o meno è un falso problema, che diffondono notizie, trattano argomenti e ospitano discussioni che la stampa cittadina, guidata da logiche strettamente commerciali come esplicitamente ammesso, spesso e volentieri omette o ad arte nasconde dietro cortine di fumo. Un argomento non dibattuto per mancanza di tempo è stato l'allineamento al potere egemone, sempre mi immagino in forza di entrate pubblicitarie, anche dei locali quotidiani on line, con la lodevole eccezione del Cittadino on line che, almeno per quanto riguarda Banca e Fondazione, si distacca dalla vulgata corrente e con gli editoriali della direttrice cerca di dare una lettura originale della politica cittadina. La difesa di ufficio del sistema di potere cittadino è stata appunto una difesa d'ufficio, un compitino da giovane (?) giornalista professionista si, ma più impiegato che impegnato, ed è risultata pure patetica nella versione del giovane virgulto democratico, oggi sentenziante con bella foto sul Corriere di Siena, che sparando a zero contro Report usava paroloni di cui viene da dubitare conoscesse il significato.
    Enrico Tucci
    P.S.
    Aver frequentato il classico non è certo indispensabile, però ... aiuta!

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    1. Dato che mi conosci, Enrico, penso tu sappia bene come non uso parole che non conosco e, soprattutto, non parlo di cose che non so. Su Report ho espresso un MIO PARERE (tra l'altro pienamente apprezzato dal tipo del Sole24) cosciente che di economia - lasciando a parte gli auto-elogi - un po' ci capisco. Mi stupisce che tu pensi il contrario.
      Secondariamente, e anche questo lo sai bene, non faccio niente per un tornaconto personale. Quello che dico lo dico perchè lo penso, e in politica mi impegno perchè mi diverto e mi piace. Non ho proprio bisogno delle spintarelle... ;-)

      Jacopo Dragoni

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    2. Poetae versus inepti erant et omni venustate carebant; tamen is artem suam iactabat et superbia abundabat. Olim carmen suum, iactantia oppletum, Aesopo recitavit. Postea Aesopi sententiam quaesivit. Aesopus responsum dedit, subtilitate plenum: "De carmine tuo, hoc probo, quod magnas laudes tibi ipsi tribuisti: nam profecto nullus auditor et nullus lector versus tuos laudabit unquam!"
      Con simpatia
      Enrico Tucci

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    3. Simpatica idea quella di usare una citazione altisonante per criticare l'autoelogio. Di grande coerenza. Comunque, ognuno ha le proprie opinioni, le mie le ho espresse. Non pretendo nè mai pretenderò che siano assunte come verità, semplicemente rispettate come mie opinioni.
      Un saluto,

      Jacopo Dragoni

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  15. Tutti a parlare del giornalismo stampato o su Internet: ma il problema più grave è quella massa di over 50-60 che si nutrono solo di informazione televisiva! Sul Monte o si cuccano il cloroformizzato Tg 3 Regione (allineatissimo al Pd e a Ceccuzzi), oppure peggio ancora si beccano quello scandalo a cielo aperto che è Canale tre, che è capace di fare vedere le corse di Mociano di un mese prima.

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    1. Giustissimo!!! Sulle presenze dei relatori, trovo scandaloso che non ci fossero il Bisi e lo Strambi che vogliono fare gli opinion maker e poi se la fanno sotto davanti alla gente...

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    2. Osservatorio Civico Senese15 giugno 2012 alle ore 15:39

      Il Bisi ha ricevuto l'invito, ma non è potuto venire a causa di un impegno pregresso. Strambi, onestamente, non è stato invitato: c'era Tedeschini, ex Direttore de "La Nazione". E' chiaro che se c'era l'uno, non poteva esserci l'altro, per ovvi motivi.

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  16. Alcune considerazioni sul convegno organizzato l'altra sera dall'Osservatorio.
    1) innanzitutto un grazie all'osservatorio, che ritengo una lodevole iniziativa civica che vada proseguita ed alimentata con nuove forze e cervelli;
    2)poi un grazie ai blogger che nella realtà di Siena hanno squarciato il velo dell'omertà su notizie e fatti che, altrimenti, mai sarebbero arrivati alla conoscenza della pubblica opinione.I blogger però, qualcuno ha paventato, non sono tenuti a verificare l'autenticità delle notizie.Bene.Personalmente ritengo che l'etica personale, il codice civile e quello penale siano "paletti" all'attività del blogger che consentano di fidarsi della fondatezza delle notizie che vengono date;
    3)anonimato: in linea di principio mi piace chi mette la faccia davanti a quello che dice, ma chi critica l'anonimato forse non si rende conto del clima di paura e di censura che viene vissuto in molte realtà cittadine.

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  17. Pienamente d'accordo con l'anonimo delle 6.18.
    L'unica cosa che volevo dire, e l'unica cosa che mi vedeva in parte e stranamente in linea con Lorenzini, è il fatto che l'anonimo non deve essere offensivo o diffamatorio. Chi semina fango, o peggio, è perchè ci sguazza bene e chi sguazza bene in certi luoghi è il topo di fogna, o ha cultura più adatta ad altre latitudini.
    Quindi ben vengano anonimi con notizie vere o con indicazioni precise ma stop a disturbatori.
    Viva l'Osservatorio Civico e chi ha avuto il coraggio di parlare dicendo anche cose dure e facendo denunce.

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  18. Se siamo arrivati a questi punti state tranquilli che anche la stampa locale ha enormi responsabilità perchè ha sempre protetto alcuni intoccabili della città

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