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martedì 22 novembre 2011

Acampa's week (II): l'inquietante doppione del monsignore...

   
   Più si rileggono le carte del Processo Acampa (in attesa di leggere altro, cioè le motivazioni della sentenza assolutoria del Giudice Gaggelli, ancora latitante...), più vengono fuori cose davvero esilaranti, perse nella mole dei fascicoli.
 Alzi la mano chi sapeva, per esempio, che monsignor Acampa ha un suo "doppione"? Bene, dal Processo è venuto fuori anche questo: in pratica, a parte chi abbia appiccato il fuoco il 2 aprile 2006, è venuto fuori (quasi) di tutto.

  Ma andiamo con ordine. Il 19 giugno 2009 viene interrogato Gianluigi Manganelli, il dirigente della Polizia che aveva indagato su Acampa, coordinato dal Pm  Nicola Marini. Il suo è un interrogatorio fiume; viene ovviamente controinterrogato dai difensori acampiani De Martino e Mussari Giuseppe.
 Soprattutto quest'ultimo si vede lontano un miglio nautico che ha ben poca simpatia per il Manganelli: lo si vede da come gli si approccia durante il contrinterrogatorio (cui era presente anche l'eretico, insieme alla multiforme ed immancabile compagnia di giro acampiana).
Mussari cerca di mettere in difficoltà colui che è giunto ad una idea di colpevolezza sul suo assistito, come è giusto che sia; ad un certo punto, coup de thèatre: entra in scena - non fisicamente - il doppione di Acampa Giuseppe!!
Viene fuori che, durante le indagini, ci fu un "incidente di percorso", causato dal fatto che "da un'analisi dei codici fiscali risultò che Acampa Giuseppe e Campanile Giuseppe sono nati nella stessa data di nascita e hanno il codice fiscale uguale. Può accadere in Italia che due cittadini abbiano lo stesso codice fiscale, quindi, ovviamente, ci risultò un'utenza in più, un'utenza telefonica...una pista che non portò a nulla", conclude il dottor Manganelli.
Il povero Giuseppe Campanile, dunque, del tutto estraneo all'incendio ed al Processo allora in corso, nell'ottobre del 2006 si trovò ad avere il telefono per qualche tempo intercettato. Oltre all'archivista Franco Nardi, un'altra vittima (questa inconsapevole) delle indagini su Acampa e di quel maledetto incendio...

 Quanto al monsignore, che dire? Chissà che impressione gli avrà fatto, il sapere di avere un sosia a livello di codice fiscale: un tema quasi pirandelliano, quello del doppio. Una sorta di "Fu Giuseppe Acampa", magari?
Mah...certo, magari gli si potessero addebitare un po' di fatturine arretrate, potrebbe avere pensato l'Acampa Giuseppe...

2 commenti:

  1. La storia del codice fiscale doppione è una stupidaggine. Il sistema informatico dell'anagrafe tributaria, che attribuisce i codici fiscali, esclude assolutamente la possibilità di doppioni, anche agli omonimi nati nello stesso giorno e nello stesso luogo. Immagino invece che gli inquirenti, anziche accertare prelimininarmente il CF, lo abbiano calcolato a mano ed usato questo dato errato per interrogare la base dati delle utenze telefoniche. E' un errore non infrequente che crea danni notevoli e testimonia la cialtroneria di chi ci amministra

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  2. Praticamente un "controAcampa", citando McCarthy (Cormac, naturalmente).

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