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lunedì 14 novembre 2011
Come buttare via quattrini (pubblici): un caso da manuale...
Sulla Sanità, eravamo rimasti, venerdì scorso, al plenipotenziario politico Alberto Monaci che dichiarava che "è indispensabile razionalizzare le risorse seguendo criteri di efficienza e efficacia nella spesa". Parole sante. Ed ecco che ci imbattiamo (anzi, ci imbattiamo per la seconda volta, perchè l'eretico aveva già presentato il caso lo scorso luglio) nella vicenda del Primario ortopedico Claudio Bianchini. Il quale, nell'aprile del 2011, doveva essere "allontanato" da Nottola,. chissà perchè. E allora, l'ortopedico dove lo metto? Ma ad Abbadia San Salvatore, dove l'ortopedia neanche c'è! Fin qui, l'eretico aveva già detto, anzi scritto, tutto.
Ora, però, gli arriva un documento piuttosto esplosivo, fra le mani: la "Presa d'atto dell'accordo conciliativo ed atto di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con dipendente", Delibera numero 176 del 31 marzo 2011: in pratica, per risolvere la querelle fra lui e l'azienda, al Primario sono andati - oltre al regolare stipendio, ed al venturo Tfr - la bellezza (o bruttezza?) di 21 mensilità, per un totale di 170mila lordi (circa 122mila netti). Tutti soldi che potevano essere risparmiati, visti che c'era da aspettare ben poco prima del regolare pensionamento del Bianchini, che il 31 luglio scorso ha compiuto i suoi 65 anni (rimanendo in servizio sull'Amiata fino al 5 settembre). Si pensava forse che in tre o quattro mesi il professor Bianchini avrebbe avuto il tempo di formare una leva di giovani ortopedici di montagna? Senza l'ordine di servizio del dottor Ghezzi, tutto questo poteva essere evitato, mettendo a riposo il Bianchini, ormai prossimissimo alla pensione, piuttosto che confinarlo sull'Amiata, del tutto sottoutilizzato.
Ah, l'eretico dimenticava: il responsabile della struttura proponente il passaggio Nottola-Amiata era il sopracitato Andrea Ghezzi (appena promosso in tale ufficio, nell'aprile scorso), ma a fare la Direttrice Generale dell'Asl c'era la dottoressa Laura Benedetto (ah, bei tempi, quelli...), da due settimane Benedetto in Rossi. Quanto lavoro ci sarebbe-sarà, per la Corte dei Conti...
In fin dei conti(non della Corte), però, a pensarci meglio, che saranno mai 170mila euro (lordi, poi)? I ristoranti sono sempre pieni lo stesso, no?
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A volte mi pento di aver letto il blog.
RispondiEliminaNotizie come questa mi deprimono per tutta la giornata. Io che, piccolo imprenditore, di questi tempi, reggo l'anima coi denti........
E poi il Rossi, il Monaci e il Ceccuzzi parlano di razionalizzare le spese e di efficientare il servizio. Complimenti di cuore, sinceri...
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