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sabato 29 giugno 2013

Il Palio ereticale, più buono e più cattivo...



  Il grande, poliedrico, irriverente Mino Maccari era un senese atipico. Nonostante un rapporto certo non lineare e tantomeno idilliaco con la sua città, negli anni Settanta la sua Contrada, la Torre, organizzò, per l'ormai anziano fondatore della corrente culturale Strapaese (filofascista prima, frondista in seguito: di fatto, anarcoide) un evento, con tanto di pranzo. Mino Maccari - lo ricorda Paolo Cesarini - ne fu entusiasta, e si lanciò in un'esaltazione "strapaesana" della Festa. Eravamo negli anni Settanta, quindi: preistoria, dunque, rispetto al Palio 2.0 dei telefonini, di Internet (dei blogghe...), del neodivismo dei fantini, della sovraesposizione dei quadrupedi e dei trombettieri del Potere in salsa dirigenziale (il 90% dei dirigenti di tutte le Contrade) e via discorrendo.

 Da par ereticale, come già più volte auspicato, si vorrebbe semplicemente un ritorno al Palio degli sgarrupati anni Settanta e Ottanta: forse solo perché sono gli anni vissuti più intensamente dallo scrivente, in tal senso; forse, però, non solo per quello.
Un Palio più buono, e più cattivo ad un tempo.
Più buono: più capace di coinvolgere tutti, a prescindere dal portafoglio (e magari di tenere fuori i furboni, anche se munifici); più solidale, perché le potenzialità della comunità-Contrada, in tal senso, sono straordinarie, e sfruttate solo in minima, irrisoria parte.
 Con più spazio per gli anziani, che hanno tanto da dire e da raccontare, con più o meno enfasi: spesso (non sempre, fortunatamente), però, senza trovare nessuno che li ascolti. Ovvero sempre i soliti, che già in larga parte sanno.

 Più cattivo, al tempo stesso: siamo in un Palio con 9 Contrade rivali (guai a dire "nemiche", non è politicamente corretto), tutto è iperregolamentato a dismisura. Vi dicono, a partire dall'assegnazione, dove stare, come stare, come guardare. Guai a cantare arie eversive tipo "La corrente elettrica": può capitare di fare sanzionare la propria Contrada (già successo, già successo!).
 Insomma: buoni, fermi ed intonare solo cose politicamente corrette e tollerate. E tutto il marcio che c'è, sotto il tappetto: ci sono i giornalisti foresti, l'Italia ci guarda (senza darsi troppa importanza, eh...).
 Violenza? Non sia mai. Mai albergato, nelle cose paliesche. Cose volgari, triviali, da calcio storico fiorentino. Noi tutti ordinati, meglio la giacca e la cravatta. E barba ben fatta. Davanti alla Bbc, meglio sorridere, darsi gran pacche sulla spalle e salutare in lingua (chi può).
 E se un fantino fa un Palio di m...a? Quando torna in Contrada, mandiamo subito i cittini a chiedergli l'autografo, mi raccomando. Che nessuno alzi la voce (figuriamoci le mani), sennò magari non ci monta più da noi.
 Poi attenzione, che arrivano i pezzi grossi del Monte ad omaggiare (cioè ad essere omaggiati), bisogna fare trovare il rinfresco, tutto per benino: arriva il Mussari (ah no, questo era fino a 2 anni fa), mi raccomando.

 Sarebbe contento lo strapaesano Mino Maccari, di questo Palio? Nessuno lo potrà mai sapere, ma osiamo pensare di no. Noi, nemmeno. Ma va bene lo stesso, ci mancherebbe...

Ps Domani, domenica 30 giugno, l'amico Luciano Sardone incontra l'eretico (Siena Tv, 13,30; poi in replica in serata). La puntata è registrata una ventina di giorni fa.
 Luciano mi ha fatto cucinare (si fa per dire), a favore di telecamera. Mi ha detto che gli altri due personaggi di luglio sono Emilio Giannelli e Giuliano Ghiselli.
 Autopromovendomi, credo che non sarà una pagina memorabile di storia televisiva: ma parecchio, parecchio meglio di ciò che ci sarà in contemporanea su Canale tre!

19 commenti:

  1. Ma come sei cattivo... Davanti a C3T causa febbre mi sono goduto le batterie con la sobria ed autorevole telecronaca di Franco Masoni e Viola Carignani; la Carignani è incazzata perché deve andà a un matrimonio a Arezzo e quegli zulù che l'hanno invitata non si rendono conto che a Siena il 29 c'è la tratta! Che gente di merda che c'è a giro...

    MICHAEL KOHLHAAS

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  2. Ma 40 euri per la cena della prova generale sono normali oppure sono io che so' tirchio?

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    1. Basta non andarci, problema risolto alla radice...tanto le contrade non si vogliono adeguare alla crisi, quindi adeguiamoci noi!

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  3. Ahi, ahi, prof. Sulla storia locale hai qualche lacuna.
    Scrivi che Maccari era un senese atipico. Il fatto è che Maccari NON era senese (non di quelli delle lastre, almeno). Nato e cresciuto a Colle ha sempre rivendicato la sua (stra)paesanità.
    E non era neppure un filofascista. Era proprio un fascista, di quelli che si chiamavano selvaggi, e picchiavano anche, negli anni '20.
    Semmai col tempo diventò un fascista atipico, poco disciplinato ("Se sarai solo, sarai tutto tuo" era il motto del Selvaggio), sempre polemico, per un periodo -anni '30- anche radiato dal Partito Nazionale Fascista, ma in seguito riammesso alla tessera.
    Molti anni dopo, quando a Siena gli fu consegnato il Mangia d'oro (1969?), si dice che il vecchio Maccari, ascoltando le lodi che gli venivano tributate per la sua carriera artistica, abbia bofonchiato con un vicino di sedia: "...ma qui che sono stato fascista non se lo ricorda nessuno eh!"
    Questo era il personaggio, con tutte le sue luci e ombre.

    L'eretico si ripresenti al prossimo appello :-)

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    1. Caro anonimo,
      contento che tu ti sia divertito a sperare di prendermi in castagna. Senza successo, peraltro.

      Critichi il mio giudizio su Maccari, scrivendo però in pratica le stesse cose da me anticipate, e confermando in toto lo spirito irregolare - anche rispetto al fascismo - del personaggio. Maccari fu senese e fascista irregolare, infatti.
      Quanto poi al fatto della nascita, evidentemente ti sfugge che la querelle sul luogo di nascita fu ben presente, sulla stampa locale, una ventina d'anni fa. E ti consiglio di andare a dare un'occhiata alla lapide che il Comune di Siena (di Siena, non di Colle!) ha dedicato a Maccari, lapide collocata nella sua (presunta) casa natale, in Via San Girolamo, tra Torre e Montone.
      Non per altro, ma giusto per correttezza verso i lettori.

      L'eretico

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  4. In poche righe hai riassunto quello che è diventato il Palio, una serie di regole e comportamenti di facciata che hanno tolto il gusto del "sentito" alla festa. Insieme a Monte, Università ed altro ci hanno portato via anche questo...

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    1. Ma ai senesi va bene tutto come appena dimostrato nelle urne

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  5. Mi è venuto in mente il brano "In fila per tre"di Edoardo Bennato.

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  6. "Guai a cantare arie eversive tipo "La corrente elettrica"..." E chi l'ha detto??? Ma quando mai??????? .....
    Caro Eretico, hai ragione in queste tue lamentele, ma è la solita zolfa di chi ha superato i 40 senza capire che occorreva cambiare le cose per non arrivare a questo.
    Tutto nasce dalla perdita di simbiosi tra Contrada e territorio, per problemi che tutti sappiamo e non è qui il caso di ribadire. A causa di questo motivo, non c'è più cosi tanta differenza tra i contradaioli e i tifosi e allora diventa necessario iper-regolamentare tante norme comportamentali che prima erano lasciate al senso di (presunta) responsabilità dei contradaioli. Ora non è più possibile, evitiamo dunque queste lamentele post-anta.
    Nonostante questo, lo stesso colluso Valentini ha ribadito la necessità di evitare questo eccesso di regolamentazione generale, ribadendo la fiducia nella responsabilità delle Contrade (ah, ma qs qui forse nn si può dire...). E sempre lo stesso colluso Valentini ha dimostrato di saper ben gestire l'emergenza pioggia, prendendo decisioni sagge e impopolari come quella dei tavolini e ombrelloni dei "barri" di piazza (ah, ma qs qui forse nn si può dire...).
    Le decisioni vanno prese e le regole sono necessarie. Non è colpa degli attuali amministratori (Comune, Magistrato etc), ma di come abbiamo permesso che il mondo delle Contrade arrivasse fino a questo punto.
    L'amarcord ereticale è vuota e inutile nostalgia.

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    1. Sarà anche inutile ma è assolutamente corretto!

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  7. hai fatto una fotografia ahimè perfetta del Palio al giorno di oggi

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  8. Un pezzo da incorniciare dall'inizio alla fine

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  9. Io invece di C3T salverei proprio Viola Carignani, l'unica vera professionista che si intende davvero di cavalli e che sa fare bene il suo lavoro. Penoso il Masoni sotto le logge con i fantini e con un tizio che è stato denominato 53100(?) che puntualmente faceva commenti imbarazzanti da senesino doc in cui esprimeva il suo dissenso nei confronti dei turisti (bisognerebbe chiudere le porte di Siena)degli studenti (terroni)delle donne (le cui ingerenze in contrada pare non siano gradite), e poi...bisognerebbe ricominciare fare a cazzotti..se non ci si può più picchiare in piazza stiamo davvero toccando il fondo, ecc ecc.Insomma il trionfo dell'idiozia,l'istigazione alla violenza, razzismo contro le donne e i non-senesi, il trionfo del senesismo più bieco. Ma si può fare una televisione più trash di questa?! Il Masoni ha addirittura dovuto scusarsi in diretta per le cazzate sesquipedali che sono state dette da questo non meglio identificato ospite opinionista 53100; pare che alcuni abbiano scritto a c3t protestando. Una cosa imbarazzante! Ma dove stiamo andando..?

    non mi firmo, non ho voglia di farlo, non me ne frega niente se a qualcuno non va.

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  10. la perla di questo Palio è senza alcun dubbio la teoria di Rodolfo Valentini secondo il quale il peso incipiente dei tavolini e delle seggiole danneggia in maniera irreversibile il tufo; pora Siena

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  11. caro eretico è inevitabile che noi della stessa generazione si abbia un ricordo romantico del palio degli anni 80 e che si rivanghi ,con nostalgia, di come era bello, di come era diverso, di come era vero il palio di quegli anni.
    Ma se con onesta intellettuale riandiamo con il pensiero a quegli anni e ripensiamo un attimo ai racconti fatti dai " vecchi" di allora ed ai" vecchi fantini" di allora - per chi ha avuto la fortuna come me di vivere quotidianamente anche i racconti di un "vecchio" fantino (Vittorino per la precisione) - ci accorgiamo che già il nostro fantastico palio degli anni 80 era completamente diverso da quello che ricordavano, romanticamente a loro volta, i vecchi di allora.Il palio degli anni venti, trenta, cinquanta....un abisso con quello degli anni 80.
    Questo per dire che il palio ha attraversato i secoli e si è adattato via via alle "leggi del tempo" e che molti dei nostri ricordi romantici sono legati non tanto e non solo a com'era il palio una volta, ma al fatto che negli anni 80 eravamo........ giovani.
    Se partiamo da queste premesse, ritengo che, come i vecchi di una volta, dobbiamo impegnarci nei confronti delle nuove generazione con i nostri ricordi romantici, ma non per dire che prima tutto era bello ed ora tutto brutto, quanto piuttosto con spirito, si critico, ma costruttivo.
    Noi ci siamo divertiti. E' giusto aiutare a diverstirsi i giovani di oggi.

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    1. Concordo pienamente. Non so se sono peggio coloro che fanno i dirigenti per tornaconto personale (la percentuale del 90% mi pare oltretutto esagerata ) o quelli che al grido di "fa tutto schifo" hanno abbandonato la nave. Mi viene il dubbio che per diversi di questi la realtà sia che è stato facile vivere la contrada in gioventù quando c'era divertirsi e ora che si dovrebbero prendere qualche peso sulle spalle si defilano ... Sicuramente non vale per tutti, ma qualcuno...

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    2. Caro Fausto,

      hai ragione da vendere sul fatto che si debba stare sempre ben in guardia rispetto alla laudatio temporis acti, alla lode sperticata del passato.
      Ti faccio però notare che quando dici che siamo della stessa generazione ti sbagli: gli 8 anni che ci dividono non sono pochi, no? Anche se tu - te lo riconosco volentieri - li porti molto bene...

      L'eretico

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  12. Lasciando un attimo da parte il discorso Palio, anche perchè a questo giro mi sento un pò turista in patria non correndo e non avendo la nemica in campo, mi intratterrei un attimo con te sull'argomento culinario. Premesso l'ottimo e necessaro aiuto di Khemiri devo dirti che il sugo de' Pici è sicuramente meglio quello di Marione da Poggibonsi..... ma chicca delle chicche è stato vedere il Masoni in Ferrari alle Taverne!!!!!! Replica al conduttore dell'Aquila se ci riesci!!

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    1. Il Masoni in Ferrari.... come mette' la cravatta al maiale, diceva un mio collega.

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