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sabato 22 giugno 2013
Notte bianca, giornate nere...
Diciamolo subito: globalmente parlando, per quella che è stata l'esperienza di un semplice fruitore, la Notte bianca di ieri è stata di certo un successo. La si organizza per mobilitare gente, e gente ce n'era tantissima, forse più di quanta gli stessi organizzatori pensassero alla vigilia (quanto abbia comprato, non è dato sapere); l'adesione degli esercenti è stata altissima, a passare per le vie interessate; il gradimento generale c'è stato, e non è certo questo il momento di sottilizzare su certe piccolezze che non alterano il significato, positivo appunto, dell'evento.
Siena ha abbandonato i Gianni Morandi e le Laure Pausini, per puntare - musicalmente parlando - su gruppi locali: basta grandeur fine a se stessa, spazio ai giovani (e non solo) che possono infarcire il loro Curriculum vitae con serate come queste. Quando i soliti quattro gatti lo dicevano o scrivevano, che questa era la via da seguire, erano considerati degli iettatori o dei menagrami incalliti.
Cosa curiosa: gli stessi che per anni hanno inneggiato al Sistema Siena, i medesimi che esaltavano i Morandi e le Pausini, oggi enfatizzano, oltre ogni decoro, la sobria ed autoctona Notte bianca. Curioso, no? Sono subito passati, senza soluzione di continuità, dall'esaltazione dello sfarzo targato Casta (Mussàri in primis, munifico mecenate con soldi non suoi), alla neosobrietà da fine vacche grasse. Che fenomeni...
Ecco quindi che tocca sorbirci un pezzo di Gaia Tancredi sul Corrsiena, in cui, con accenti liricheggianti, si associa la serata ad una presunta (?) rinascita della città (magari, magari...).
La giornalista d'inchiesta del Corrsiena scrive di una città che sfugge "ai fumi delle vecchie macerie" (provocate da coloro che sono sempre stati esaltati dal Corrsiena, Ndr); poi, ispiratissima, parla di "tanta gente, tornata a vivere le lastre con un rinnovato entusiasmo, quello tipico del senese che, stanco di essere schiacciato e messo in un angolo, ritrova l'orgoglio di appartenenza...".
Capito il senso recondito del messaggio? La Notte bianca serve per cancellare il passato, le bancarelle acchiappaclienti in tempo di crisi sconfiggono i menagrami blogghers ed i giornalisti foresti.
Se ne organizzano un'altra, di queste serate, vuoi vedere che tornano indietro i dindini dell'Antonveneta? Se se ne fa una di mezza estate, poi, ci sta che il buco dell'Università si azzeri, immantinente.
Concludendo: prendiamola per quella che è stata, né più, né meno, questa Notte bianca.
Una bella occasione per uscire la notte del solstizio estivo; per trovare qualche vecchio amico che non si vedeva da tanto tempo; per entrare in negozi in cui, in contesto diurno, non c'è magari tempo e modo di entrare.
Ricordando una cosa, della quale gli organizzatori dell'evento sono certo pienamente consapevoli: che se c'è bisogno (eccome se ce n'è!) della Notte bianca, è perchè i giorni sono neri, e parecchio.
Ps Premio al gruppo più chic e fashion della serata? Di gran lunga il "Curia on the beach", capitanato ovviamente da monsignor Acampa Giuseppe, in rigorosi abiti ultrafashion.
Eh sì, l'eretico sente una gran voglia di un salutare ritorno alle origini del blog: cara Curia senesota, non ti abbiamo certo dimenticato!
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boh, che mi importa di 'sto Acampa, pensa alla pas...!
RispondiEliminaa parte le provocazioni, rendiconto equilibrato, bravo!
Sai cosa mancava come al solito per evidente oimprevidenza già mille volte lamentatat anche sui giornali di regime?
I GABINETTI! Signori, portare migliaia di persone in più comporta evacuazioni più o meno liquide: provvedete, mio Dio! Dove avete la testa? Ass. al Turismo, nuova, bella e capace, può pensarci visto che di ieri certo non ha responsabilità?
GRAZIE
Gente dell'Onda (furibonda per vicoli ridotti a pisciatoi e luoghi di vomiti variopinti, ma la Torre una volta tanto dovrebbe essere solidale)
MASSAIA FURIBONDA
Se è per questo Salicotto alta, altezza Rinnovati e vicoli limitrofi, tutti i fine settimana è un orinatoio a celo aperto, ma si vede che da quelle parti non abita qualche assessore.
EliminaPer quanto riguarda la riuscita delle notti bianche senesi, non si costruisce un futuro di una città con queste attività effimere.
Ho lavorato ad Udine e li la sera in città non si vedeva molta gente a passeggio, ma tutto in torno c' erano migliaia di piccole aziende produttive, e una politica oculata di valorizzazione del territorio anche in un ottica finalizzata al turismo.
Alessandro Di Piazza
Una volta tanto un evento chev è garbato anche all'Eretico! Qualche soddisfazione diamogliela...
RispondiEliminaUna serata diversa, ma sinceramente non mi ha entusiasmato. In Piazza la vendita dei panini con la porchetta mi ha fatto sorridere, l'ho sempre vista vendere in ben altri luoghi. Invece lo steccato, una libidine, come disse un ragazzetto mentre mi passava accanto. C'è poco da fare, questa passione ce l'abbiamo dentro, non c'è crisi che tenga...
RispondiEliminaAnna G
La serata l'ho trovata molto piacevole e dimostra che le potenzialità ci sono. Come ho scritto anche sul mio blog (http://www.zerozone.it/2013/06/siena-e-viva-viva-siena/), ho sentito sulla bocca di diverse persone la stessa opinione, che una di esse ha sintetizzato così: "Sembra incredibile ! Proprio adesso che sono finiti i soldi di Babbo Monte, la città si riscopre più viva che mai !"
RispondiEliminaProbabilmente una possibile chiave di lettura è anche questa, ovvero che parzialmente svanita l'oppressiva cappa di potere dovuta anche ai soldi di Babbo Monte, in città di respira più aria di libertà (ed anche il risultato elettorale lo dimostra).
Anche se sono tendenzialmente pessimista, voglio vedere il bicchiere mezzo pieno: forse per Siena, quando non ci mettono le mani i "soliti noti", una speranza c'è ancora...
Concordo con l'analisi dell'Eretico e dei due commentatori.
RispondiEliminaPer non smentire la mia vis polemica però un appunto devo farlo, anche se è già accennato dall'Eretico.
Invece di una, ripeto una, notte bianca, che aldilà dell'evento non porta molti benefici economici, ma porta invece anche qualche disagio per la massiccia presenza di gente e mancanza di servizi come appunto rilevato, non sarebbe più opportuno fare una serie di notti bianche (una al mese?), anche d'inverno, e rendere Siena una Città aperta ai gruppi che fanno buona musica, buona pittura, buona scultura, insomma buone cose in genere, dando loro spazi gratuiti dove poter fare le loro attività, richiamando turisti ma anche giovani e cittadini?
E' una proposta che ricalca più o meno quello che avevamo sempre detto sulla inutilità di fare un capodanno faraonico e poi lasciare Siena più o meno morta tutti gli altri mesi. Ci sono arrivati tutti ora? Nova, ma meglio tardi che mai.
Se non metti soldi in tasca ai cittadini la notte bianca rimarrà il classico specchio, e piccolo, per le allodole. Non abbiamo più l'anello al naso come 30 anni fa.
EliminaLa casta siamo noi ..... un notte bianca, dopo un pò di notti in bianco, passato il clamore se le tasche restano piene ..... perchè cambiare? Credo che il peggio debba ancora arrivare ma tanti sono come l'orchestra sul titanic che mentre la nave affonda continuano a suonare ......
RispondiEliminaDi tutti i commenti questo è quello che sintetizza meglio il mio pensiero. Aggiungo che è stato un "circenses" a basso (o nessun) costo quindi nessun problema a replicare anche 1 volta al mese, ma che non venga scambiata per una rinascita ... rinascita c'è se girano i quattrini ... quindi mi permetto sconsolatamente "ma rinascita di che ?"
EliminaCon l'Acampa scommetto che c'era anche don Bechi. Se ho sbagliato dieci Avemaria e coscienza a posto...
RispondiEliminaDon Bachi? Il vetusto cantante?
EliminaDon acampora......con don bachi
EliminaDopo il successo di una manifestazione del genere, una amministrazione comunale seria riunirebbe associazioni di categoria, associazioni culturali, assessorato al turismo, polizia municipale, alcune associazioni di volontariato (Misericordia, Pubblica Assistenza...), Siena Parcheggi, Siena Ambiente e stilerebbe un bilancio: quali sono stati i costi? Quali i benefici? Quali le problematiche?
RispondiEliminaDopodiché, se tutti concordano per un effettivo risultato positivo, trovare il modo per ripetere l'operazione con costi assolutamente contenuti. Non troverei né scandaloso né inflazionato provare a fare, da maggio a settembre (in inverno la vedo bigia...) una cosa del genere una volta al mese: permetterebbe ai commercianti e ai ristoratori di vivacizzare e di valorizzare certe vie (penso a Pantaneto e Camollia), ai senesi di socializzare oltre la contrada e ai cittadini di provincia di riaccostarsi al capoluogo (pare ci fosse in giro tantissima gente da comuni limitrofi, valdarbia e valdelsa).
Riguardo alla dittatura montepaschin-piddina sugli eventi senesi non si scopre nulla di nuovo: sono quasi contento che la fondazione smetta di sputtanare soldi per eventi "spot" come la città aromatica o i capodanni coi grandi nomi. Troppi soldi per 4-5 ore di intrattenimento. Non sarebbe meglio puntare su eventi meno "glamour" e più frequenti?
Sul "trasofrmismo" e la qualità della stampa e dei media senesi in genere stendiamo un velo pietoso: a Canale3 sono 3 giorni consecutivi che trasmettono a nastro la festa della Mens Sana... Vi mancano forse argomenti per fare un palinsesto decente? Fosse per me sareste a zappare la terra!
MICHAEL KOHLHAAS
sottoscrivo. bravo michael.
Eliminaquesti sono gli spunti di riflessione che vengono da una serata del genere.
non pensino i nostri giornalistucoli che a siena si sia tutti con l'anello al naso.
e sarebbe bene capire che è vero innanzi tutto che una crisi del genere rappresenta l'opportunità per antonomasia di rialzare la testa, ma è altrettanto vero che per poterlo fare è necessario che siena riorganizzi la sua vocazione turistica-culturale- ecc.
altrimenti restano iniziative buttate lì a caso a pene di segugio e non portano alcun VERO vantaggio.
esempio ? per come l'ho vissuta io, l'apertura dei musei di contrada venerdì è stata buttata lì a caso (al nostro, ZERO VISITATORI), proprio alla senese di qualche anno fa.....nel senso che eravamo abituati all'iniziativa messa in piedi tanto per fare.
invece la crisi è sì opportunità, ma a patto di saperla sfruttare : credo che la chiave di volta per un futuro migliore nella nostra città sia solo il turismo, ma non come è impostato adesso.
masse di gente senza qualità, caos senza comprensione, a fine giornata quando se ne sono andati tutti cosa ci hanno lasciato ?
che avranno comprato, sì e no una bandierina di contrada + du pezzi di pizza + un chincaglino dal cinese ???
vi prego ditemi che ho torto.
rodolfo valentini su questo tema sembra, a sentirlo parlare, ben motivato. boh, speriamo ci riesca lui....col mio voto non c'è andato, ma se ci riesce tanto di cappello, chiederei subito venia !
Assolutamente senza polemica (anzi), ma ci terrei a precisare che la notte bianca è stata organizzata, pagata e gestita in tutti i suoi singoli eventi dai commercianti di Siena (tramite un comitato costituito e NON dalle associazioni di categoria) che si sono autotassati, anche cercando alcuni sponsor privati, per cui x il comune di Siena l'evento è stato ASSOLUTAMENTE A COSTO 0. Per fare un esempio con l'omologa notte bianca di un mese fa, basti pensare che il comune di Firenze ha contribuito (oltre che organizzato e gestito)con circa 300.000 €. Forse è per questo che il Valentini sabato mattina su FB ne ha proposta un'altra x il 21 settembre prossimo? Facile fare i finocchi col c..o di quell'altri!!!
EliminaSul discorso delle associazioni di categoria mi trovi d'accordo: frequentata una di area csx per un certo periodo causa lavoro (e con un ruolo molto, molto marginale al suo interno), ti confermo che sono dei "seggiolifici" per la politica: gente bighellona, demotivata, prona al potere, sempre col caffè e il telefonino in mano. E l'usciera che sembrava uno zombie. Una tipica vergogna italiota!
Eliminami ha fatto schiantare l'analisi dell'articolo!!! come è pronta a cambiare certa gente
RispondiEliminaMi associo alla richiesta di ripetere l'evento più spesso, magari proprio una volta al mese.
RispondiEliminaIl successo mi sembra sia stato notevole e dunque bisogna proseguire su questa strada. Sfruttiamo le potenzialità di questa città, che ci sono eccome!!
PS: ma nella home page dell'evento, sono stato l'unico ad aver notato che, tra la decina e oltre di sponsor, non c'era (per la prima volta da secoli direi) il Babbo Monte?
Da un lato, ciò dimostra che non c'è solo il Monte a Siena e che finalmente anche qualcun altro decide di fare qualcosa. Dall'altro, mi mette addosso una malinconia indicibile... Grazie PD, grazie Mussàri...