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mercoledì 19 giugno 2013

Mercoledì scolastico: i "Pilati dello scrutinio"


     Oggi giorno di prova scritta di Italiano per la Maturità, e già fioccano le polemiche: strano, eh? Ma non è di questo che si vuole scrivere, quanto di altro, che esula dalla Maturità in senso stretto.
Quest'oggi si vuole parlare dei "Pilati da scrutinio": quei colleghi - spesso validi o validissimi, in classe - i quali, arrivati al fatal momento dello scrutinio, o per un verso o per l'altro, sono favorevoli alla promozione di tutti. Compresi dei meno meritevoli; inclusi i ragazzi che davvero non hanno fatto praticamente niente all year long. Per il quieto vivere, NON BOCCIARE è molto più agevole che BOCCIARE: nessun genitore a protestare, statene ben certi; nessun ricorso da affrontare, in piena estate; nessun registro da offrire in pasto a nessuno.  Che se la vedano i colleghi delle superiori o, come nel caso di specie, quelli dell'anno successivo.
"No Martini, no party": ricordate? "No bocciatura, parti tranquillo (per le agognate vacanze)", potremmo parafrasare, arditamente ma neanche troppo.

   La cosa non era certo nuova o inedita, per l'eretico; quest'anno, però, siamo stati davanti ad una situazione spiacevole assai: nella classe di cui lo scrivente era il coordinatore (una seconda media), ben sette (!) sono risultati, alla fine, i bocciati. Record della scuola, credo con pochi pari a livello di secondaria inferiore (fino a prova contraria, ovviamente).
Siamo stati delle belve, assetate del giovane sangue dei ragazzini, forse?
Non direi, se pensiamo che, fra i sette, il messo "meglio" aveva 4 materie non sufficienti; figuriamoci gli altri, quindi. Teniamo presente che, sempre dei sette, due (stranieri) erano arrivati in corso d'anno scolastico (uno, a gennaio inoltrato, dalla Colombia, poco conoscendo l'italiano, al momento dell'arrivo in Italia).
Ma il fatto, eclatante, delle tantissime bocciature resta, eccome.
Molto semplicemente, se i colleghi con più voti a disposizione dello scorso anno (Lettere, con tre - Italiano, Storia e Geografia -, e Matematica, con 2 - Matematica e Scienze) avessero iniziato a selezionare in prima, bocciando almeno 3 ragazzi, questa strage scolastica non ci sarebbe certo stata, visto che ci saremmo fermati ad un numero diciamo fisiologico di alunni fermati.

 I docenti di Lettere e Matematica dello scorso anno, invece, hanno valutato diversamente, e i nuovi hanno fatto ciò che, a parere di chi scrive, andava anticipato un anno fa, almeno in modo parziale.
Ma fare i "Pilati da scrutinio" è senz'altro più gratificante e meno oneroso, statene ben tranquilli: e lo stipendio, in fin dei conti, resta sempre il medesimo...  

19 commenti:

  1. Il merito si insegna da piccoli ogni giorno. I ragazzi devono abituarsi da giovani a sudarsi i buoni voti e le promozioni. E questi metodi devono essere applicati in modo consistente su tutte le classi e scuole. Ovviamente lo stesso deve valere per Presidi, insegnanti, bidelli e similari - valutazioni, merito, incentivi ecc. Purtroppo, fino a che non sarà così ci ritroveremo sempre più ignoranti (e il declino ne è la conseguenza ...)

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  2. Ma il dubbio che i colleghi dello scorso anno abbiamo lavorato diversamente ottenendo di più dai ragazzi?

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    1. Caro anonimo (collega?),
      la tua domanda è giusta, anzi sacrosanta.
      Immediata la risposta: facendo fede i verbali del Consiglio di classe dello scorso anno scolastico (quando appunto io non c'ero), tre o quattro ragazzi avevano evidenziato scarso impegno durante tutto l'anno scolastico. Però furono promossi lo stesso. Avranno lavorato diversamente. Fai tu...

      L'eretico

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    2. Se è così non ho nulla da obiettare. Ma sette fermati in una sola classe fa lo stesso impressione. Per come la penso, e lavoro, io la prima cosa che mi chiedo è se esistono delle mie responsabilità, oppure di chi lavora con me, come del resto ha fatto Lei.
      Un pensiero in più lo farei sui criteri di formazione della classe, oppure sulla decisione di inserire 2 alunni nuovi in una classe, mi sembra di capire, problematica. Siete riusciti a fare il massimo possibile per tutti e 7 i ragazzi? Io avrei avuto grandi difficoltà.
      L'anonimo di prima, chiamami omino delle braciole, vista la mia passione ortolani, con tanto di cappello di paglia di ordinanza.

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    3. Maledetto correttore ortografico, volevo dire omino delle bracelle, vista la mia passione ortolana, però anche braciole non è male.

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  3. Caro Eretico questa scuola è madre degli sfondoni che sentiamo in tutti i mezzi di comunicazione. Ma quando mai la parola 'piuttosto' è stata sininonimo di oppure? Eppure ora è diventato un vezzo comune usarlo in tal modo, ma mica da persone ignoranti, ma da dottorini della 'Bocconi', Università e altre grandi istituzioni culturali, politici, giornalisti, ecc. E poi il povero congiuntivo è sempre più bistrattato. Poi se uno non sa dire qualcosa basta mettere nel discorso una parolina in inglese e siamo a posto. Bell'esempio per i nostri giovani. Anche se la cosa non sarà molto gradita, ma sono sempre più convinto che la causa di tutto sia stato proprio il sopravvalutato '68. Quei giovincelli invece di studiare hanno fatto tanta politica e poco. Pensiamo ai danni del 6 politico, quanti di loro sono passati con questa ingiustizia. Poi i giovincelli sono cresciuti e qualcuno si è messo ad insegnare con i risultati che vediamo oggi, con professori quasi più ignoranti degli allievi. Ci sono anche le eccezioni, ma il 6 politico ha causato l'ingiustizia per chi ha veramente studiato ed è stato messo alla pari di chi non l'ha fatto. Meritocrazia, ecco quello che ci vuole. Ci vogliono più bocciati, nessuna assoluzione per chi non studia, non è utile proseguire per forza anche dopo la scuola dell'obbligo, c'è bisogno di tanti artigiani, elettricisti, e altri lavori che sono nobili come quelli dei laureati dottori, avvocati, architetti ecc.

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  4. Caro Eretico, negli anni '60 quando il sottoscritto frequentava il liceo , i professori erano una "casta" prestigiosa ed autorevole ed i loro giudizi assolutamente indiscutibili ed inappellabili .

    Questo perchè erano un'elite che doveva a sua volta formare un'elite : il loro compito esclusivo era selezionare e restringere sempre più questa elite, facendo arrivare in fondo al percorso scolastico solo la "crema" destinata poi a diventare classe dirigente, come ci dicevano allora.

    Poi arrivò il '68 e la scuola, da assurdamente e cinicamente classista com'era stata fino allora, iniziò a diventare un'altra cosa , che a tutt'oggi non si è però ancora capito quale sia questa cosa !!

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  5. sono pienamente d'accordo con gli ultimi due anonimi, sono pure d'accordo con il prof.
    Eretico: chi ha fatto nulla durante l'anno,fregandosene (insieme alla famiglia) è giusto che sia bocciato.(anche per il proprio bene).
    altrettanto giusto premiare chi si è impegnato, dimostrando buona volontà ,come ha fatto il prof.Ascheri. complimenti!!!
    la solita nonna.


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  6. la bocciatura scolastica è utile? ho molti dubbi. E' educativo far ripetere una classe? Educativo per chi? Per chi vuole imparare ma non ha strumenti? non ha capacità? forse non ha voglia o perde la voglia con l'aumentare degli insuccessi? Per questo studente certamente no. Chi non ha interesse scolastico si ferma da solo, non sarà certo una o più bocciature a stimolare il suo intelletto.
    Bocciare serve alla scuola o ai proff per affermare qualcosa? Ma....

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    1. Ma certo! Ma che si confondono a fare i professori a fare interrogazioni, correggere i compiti, valutare il grado di maturità, capacità, apprendimento... Eretico, dai retta, fai la tua lezioncina, segui il programma e portalo in fondo, chi ti viene dietro bene, gli altri chi se ne frega; l'importante è che tutti vadano avanti e abbiano il famoso pezzo di carta in mano, tanto poi qualche aggancio si trova!
      Anna G

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    2. Non sono assolutamente d'accordo. questo è il classico discorso da sessantottino figlio del 6 politico. La bocciatura è utile anche perchè il bocciato sarà sempre un impaccio per chi invece vuol continuare a studiare seriamente. Sarebbe anche un'offesa per chi studia. Se uno non ha voglia che ci sta a fare a scuola? A scaldare il banco e basta. E la bocciatura non è un'affermazione dei professori, ma è utile a fare accorgere all'alunno della sua reale situazione e farlo riflettere un po' ed impegnarsi di più, se ha ancora un po' di dignità ed intelligenza. Se uno non ce la fa pace, ma almeno dimostri di impegnarsi veramente e facilmente sarebbe aiutato anche dai professori.

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    3. Quando un ragazzo boccia bisognerebbe coinvolgere di più le famiglie, vuol dire che c'è qualcosa che non va. I ragazzi sono tabula rasa in realtà, sono i genitori e il contesto sociale e familiare in cui crescono che faranno di lui/lei una persona responsabile, uno studente volenteroso, un adulto maturo. Se così non è, nell'età dell'adolescenza escono i primi problemi. Credo che ci vorrebbe una maggiore collaborazione tra genitori e docenti, credo che ci vorrebbe un piano psicopedagogico per capire quali sono i problemi che può avere un aragazzo nello studio. Solo mettendo i ragazzi nelle condizioni di poter studiare serenamente si può costruire una società sana. Penalizzare non serve a granché se la penalizzazione non è accompagnata poi da un recupero dei ragazzi in difficoltà.

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  7. Caro Prof,

    diciamoci la verità: si trattava del figlio della mammina angosciata e del suo gruppo di amichetti! Altrimenti come spiegare tanta furia ereticale?!? ;-)

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  8. Caro Raf, ci tenevo a comunicarti che il mio "allievo" (il ragazzino extracomunitario che aiuto a studiare e a fare i compiti) la cui bocciatura era quasi certa ha infine preso solo fisica a settembre! Abbiamo lavorato parecchio per recuperare e trasformare in sufficienza tutti quei 3 e 4 che aveva in pagella (al primo quadrimestre non aveva una sufficienza che fosse una!). Sono stata più volte a i coloqui con gli insegnati ( i genitori non ci vanno quindi ci vado io) e devo dire con immodestia che gli insegnanti mi hanno fatto i complimenti perché hanno visto nel ragazzo un cambiamento enorme da quando ha iniziato a studiare con me (gratis!). Ecco, diciamo che mi sono sentita una persona utile. Spero nel mio piccolo di aver trasformato ( o almeno di aver messo sui binari giusti)la realtà di un ragazzino che suo malgrado è stato scaraventato in un paese straniero (all'inizio non sapeva nemeno la lingua) e che potenzialmente potrebbe diventare un disgraziatino senza arte ne parte, in una risorsa per il futuro. Se il ragazzo riuscirà a concludere tutto il percorso di studi domani sarà un adulto integrato che potrà lavorare e essere una risorsa per il paese e non un peso. Posso essere un po' gasata?

    marghe.

    P.S.: io a fisica non sono tanto brava (all'università presi 22 all'esame), e faccio tutt'altro di mestiere. Se c'è qualche volontario che si offre per aiutarlo negli studi estivi per prepararlo all'esame di settembre fatemi sapere. Grazie!

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  9. Caro Eretico
    Io esprimo il mio pensiero: la scuola cosi com'è ha perso tutte le funzioni, dal punto di vista del lavoro è una fabbrica di disoccupati, dal punto di vista educativo oramai si seguono i social network . Altre missioni non ne vedo, o un giudizio da Quattro o da otto fa lo stesso disoccupato. Non é in discussione quanti fondi a assegnare. È semplicemente inutile spenderci anche un centesimo.

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  10. Caro professore la scuola italiana è stata ed è al servizio del palazzo e non della cultura con i risultati che abbiamo sotto gli occhi.Non si angusti non servirebbe a nulla si farebbe solo del sangue amaro.
    Piuttosto continui a bocciare chi non studia e non si vergogni di fare una salutare selezione premiando i meritevoli.
    Saluti e buone vacanze





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  11. Caro Eretico
    Ho dimenticato di scrivere nel mio precedente post di consultare il sito Crisis vi è articolo interessante.......

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  12. Caro eretico,
    sono l'insegnante di matematica dell'anno scorso.
    Forse non ti ricorderai, ma ci siamo incrociati più volte a scuola senza mai aver lavorato nello stesso consiglio di classe, infatti professionalmente non ci conosciamo.
    Sono rimasta veramente molto amareggiata per ció che hai scritto; ti ho sempre stimato e su molti argomenti che tratti mi sono spesso trovata d'accordo con te, ma quello che hai scritto sulle bocciature non me lo sarei mai aspettata. Hai affrontato con grande coraggio situazioni ben più grandi ed è per questo,forse, che non mi sarei mai immaginata da te un attacco del genere a dei colleghi .
    Se avrai occasione di informarti meglio saprai che Professionalmente non ho mai rimandato le mie decisioni e le mie responsabilità agli insegnanti degli anni successivi, così come non ho mai criticato il lavoro svolto dai colleghi degli anni precedenti .
    Se per te e per tutto il consiglio di classe questa decisione era la più giusta da prendere sono io la prima a condividerla, dal momento che avrete avuto sicuramente delle ottime motivazioni.
    Non sono contraria per principio alla bocciatura, ma le situazioni dei singoli alunni vanno ben ponderate e valutate .
    La decisione di non bocciare l'anno scorso non è scaturita certamente dalla paura di dovere affrontare un ricorso o offrire un registro in pasto a qualcuno o addirittura dalla volontà di rimandare il problema agli insegnanti dell'anno successivo.
    Facendo poi riferimento ai verbali dell'anno scorso, avrai notato che il consiglio di classe era strutturato in modo diverso; la cattedra di lettere infatti era condivisa da due docenti.inoltre sai bene che quando in un consiglio deve essere presa la decisione di fermare un alunno, votano tutti i colleghi e non solo i professori di italiano e matematica (per fortuna, mi sento di aggiungere).
    Spero un giorno di lavorare con te, caro eretico, nello stesso consiglio di classe, così avrai modo di ricrederti e potrai scrivere diversamente, cum grano salis, direbbero i latini.
    gb

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    1. sono anche io un ins.rispondo in ritardo, interpreto il pensiero dell'eretico come un incidente di percorso...condivido in pieno quello che hai scritto.

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