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sabato 30 aprile 2011

Crack dell'Università: un rutilante esempio di contabilità creativa...

  Tutte cose già risapute, ma con una piccola, grande novità: ora si tratta di ciò che la magistratura inquirente ha trovato, e che adesso il Gip dovrà valutare.
Il discorso è il solito, ma a quindici giorni dalle elezioni vale più che mai: chi ha gestito il potere a Siena in questi anni, come può fare finta di niente? Si può continuare a parlare di tutto, fare i paladini (ignorantelli) del Palio, senza trovare il tempo di prendere posizione su queste cose? Non due paroline generiche sull'Università in cui è stato commesso qualche errore: l'eretico vorrebbe - e credo non solo lui...- qualcosina di più. Parlare dei fatti, degli eventi, e rompere i tabù dei tabù: parlare delle persone, che hanno nomi e cognomi. Pretendere questo da chi salva Berlusconi in aula (non votandogli contro) è forse troppo, ma insomma sarebbe decente: il silenzio ceccuzziano, diventa sempre più assordante...
I fatti, dunque: anzi uno, che mi pare il più succoso.
Il Pm Natalini - che ha ereditato il fascicolo dalla collega Firrao - ha documentato che Antonio Caronna e Loriano Bigi (Direttori amministrativi dell'Università, prima l'uno, poi l'altro), Salvatore Interi in qualità di responsabile dell'area contabile, Monica Santinelli in qualità di Responsabile dell'Ufficio bilancio, nonchè l'ex Magnifico Rettore Piero Tosi "con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso", di fatto si facevano il bilancio consuntivo (in questo caso quello del 2004-2005) attestando "dati contabili non rispondenti alla situazione reale, così come avevano fatto negli anni precedenti".
Scritto e firmato da un Pubblico ministero, non dal poro Pappìo dal Drago...
Un esempio, di questa "contabilità creativa"? "A titolo meramente esemplificativo, nei bilanci consuntivi dell'Università risultava ancora da riscuotere un credito pari ad euro 4.544.821,63 relativo all'alienazione di un immobile in Siena - Via XXIV Maggio - avvenuta nel 2002; ebbene l'intera somma nel 2005 era stata già ricevuta dall'Università attraverso compensazioni". Insomma, i quattrini li avevano già presi per intero, ma scrivevano che c'era ancora da riscuotere tutto: fantastico, mirabile, rutilante esempio di contabilità creativa, appunto. Ed il Pm va avanti con altri esempi, mentre l'eretico si ferma, per non tediare i lettori.

Solo sottolineando come questi soldi, già riscossi ma non verbalizzati, siano ritornati fuori anche sotto la gestione di Silvano Focardi, successore di Piero Tosi: "nel bilancio consuntivo 2007 dell'Università risultava ancora da riscuotere un credito di euro 4.544.821, 63", ripete il Pm Natalini. Lo stesso, identico di prima: quello concernente l'immobile di Via XXIV Maggio!
Ma insomma, i soldi di questa benedetta Casa dello studente, chi li ha presi? Un altro dei tanti misteri senesi...

Ps Volete vedere, cari lettori, cosa scriveranno i media senesi di questa storia? Volete vedere come e quanto entreranno nel dettaglio, nell'analisi dei fatti che l'eretico ha descritto? Quando compare il cognome Tosi, tutti i "giornalisti" senesi hanno il braccino corto, cortissimo: improvvisi, crudeli attacchi di Parkinson impediscono di scrivere, il tunnel carpale inibisce il lavoro...

2 commenti:

  1. Caro Raffaele,
    quello che denunci in questo post (ed altri episodi) si trova in un articolo del 20 agosto 2010 intitolato: Ateneo senese: “truffa continua”? Si può leggere con 85 commenti al seguente indirizzo:
    http://ilsensodellamisura.com/?p=2334

    A risentirci
    Giovanni Grasso

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  2. La domanda e' una ma perché questi signori sono a piede libero e uno come l'eretico e' stato condannato? E' una domanda che mi tormenta e credo che nessuno mi darà una risposta ne sono certo....

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