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venerdì 27 maggio 2011

Robertino il montepaschino in versione seduttore...

 Tornato a casa, sapeva di dovere attraversare le forche caudine di Caterina, prima di potersi concentrare sull'oggetto dell'effettivo desiderio.
Sapeva bene di non potere neanche mentire, dato che Angiolino ha tanti difetti, ma un pregio certo: non sa tenere le cose per sè, le deve esternare, sempre e comunque.Il redde rationem, tutto sommato, si rivelò meno terribile di quanto il montepaschino temesse: una risciacquata veloce, quasi indolore, anestetizzata dall'abitudinarietà di 25 anni di unione (di cui 15 matrimoniale), conclusa con il solito "sciabordito" di prammatica.
Ciò che davvero arrovellava i neuroni di Robertino, era piuttosto come fare a cercare di conquistare la procace professoressa: tra l'altro, non sapeva niente di lei. E sapeva bene di non essere nè un Adone, nè un gran conquistatore.
Non sapendo cosa fare, si risolse di telefonare a Filippo, suo vecchio amico di Contrada e di giovanili scorribande rionali. Filippo gli disse che per l'indomani sarebbe stato pronto, e lieto di ascoltare il suo problema. Così accadde che Filippo si offrì di fare lui, ciò che Robertino non avrebbe mai avuto il coraggio di fare: farsi avanti all'uscita della scuola, sfacciatamente, per parlare alla docente dell'interesse dell'amico. Tattica quasi disperata, di certo temeraria. C'erano altre soluzioni, però?
Robertino non si stupì tanto della disponibilità dell'amico, quanto della cura e della meticolosità con le quali Filippo stava preparando l'attacco: quando si rividero un paio di giorni dopo in un bar del centro, vicino al Duomo, Filippo aveva già le informazioni giuste. Il giorno libero dell'insegnante, gli orari d'uscita, il tragitto usualmente percorso al momento dell'uscita. Non volle condividere con Robertino il nome della fonte. Il montepaschino di una sola cosa era certissimo: lui, una cosa del genere ci avrebbe messo almeno due settimane ad architettarla, per poi, magari, lasciarla marcire nel cassetto delle rose non colte. Filippo, invece, aveva avuto una efficienza da applausi. Robertino quindi lo pregò - se fosse riuscito a farlo - di chiedere alla donna se lei lo volesse incontrare: in qualunque luogo lei preferisse. Il cellulare era un problema, un rischio: l'unica soluzione era quindi quella del mediatore sentimentale. Sarà stata una regressione adolescenziale, ma non c'erano alternative.
I due si accordarono per un mercoledì di metà ottobre: Filippo - che fa il rappresentante di prodotti alimentari - non aveva problemi particolari di orario.
La giornata - calda ed aprìca - sembrava promettere davvero bene...

2 commenti:

  1. Carino il racconto ,è una specie di riposo del nostro battagliero Eretico o cosa.? Tu sai che vogliamo leggere altro.. penso che non ti manchino argomenti....R.F

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  2. Le goffe avventure di Robertino il montepaschino sono anche un riposo, una sorta di otium letterario che fa sempre bene allo spirito, e non solo. Credo possa fare piacere anche ai lettori, che trovano un blog più vario.
    Ma resta chiaro, chiarissimo - come peraltro scritto nell'introduzione al personaggio - che tutti gli altri argomenti hot, restano ben in piedi. Con, magari , qualche aggiunta davvero stimolante...

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