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domenica 13 maggio 2012
Recanati-Siena: uno stimolante viaggio in macchina...
Prima di buttarsi in una settimana molto, molto intensa per questo blog (parecchia ciccia al fuoco, parecchia), l'eretico vuole raccontare del suo viaggio di ritorno da Recanati alla città del Palio.
Non c'è niente di straordinario o di eclatante da scrivere su questo viaggio, se non qualche curiosa chicca. C'è poi la voglia di scrivere sic et simpliciter di qualcosa che NON sia minimamente attinente alla politica senesota nelle sue varie diramazioni: una salutare sosta, ogni tanto, fa bene. Avvertenza, quindi, per Franchino e castisti di riporto: impiegate il vostro preziosissimo tempo a preparare al meglio il Bilancio consuntivo, non disperdetelo, il tempo, in questo divertissement on the road. Al Bisi e agli altri che hanno Kant e Gogol sul comodino, dico: leggete loro, non sprecate i vostri neuroni in questi scritti bagatellari. Sarebbe un peccato, uno scempio.
L'eretico è partito quasi in fuga, da Recanati, sabato mattina: dopo circa un'ora sarebbe partito il tappone appenninico del Giro d'Italia, e le strade erano quasi tutte bloccate.
Una cosa che colpisce nel viaggiare in queste zone umbro-marchigiane della Val di Chienti (che non è il Chianti pronunciato da un barese...) è la straordinaria curiosità dei nomi dei borghi, delle frazioni. Cito a casaccio: Franca (?), Caccamo (ricordate il personaggio di Teo Teocoli di una ventina d'anni fa?), Pale (come la roccaforte serbo-bosniaca durante la guerra civile degli anni novanta!); poi la par condicio politica: Caldarola ( come Peppino,ex direttore dalemiano dell'Unità), nonchè, nei pressi di Macerata, Villette Verdini, chiara allusione alla passione cementificatrice del Denis forzaitaliota. Last but not least, la minuscola BARRI: plurale di bar secondo Gabriello Lorenzini, in arte Colonnino. Non ne cito altre per non eccedere. Forse sbagliando, mi verrebbe da affermare che posti dai nomi curiosi ci sono da tutte le parti, ma che sull'Appennino umbro-marchigiano ce n'è una percentuale maggiore...
Il paesaggio, a me, ricorda in larga parte quello delle zone interne della ex Jugoslavia, la Bosnia in particolare: anche perchè, quando uno arriva verso Colfiorito, ci sono le famose bancarelle con le celebri patate rosse locali, versione italiana delle bancarelle bosniache sempre pronte ad offrire formaggi ed altri prodotti del posto. Dal produttore al consumatore, altro che filiera corta. Chissà se fanno gli scontrini, i venditori di patate di Colfiorito, chissà.
Spoggettato Colfiorito, dopo qualche chilometro la strada presenta una deviazione che si inerpica verso Sellano: la patria del nostro grande Arcivescovo Antonio Buoncristiani, colui che ha risvegliato il sentimento evangelico nelle terre senesi, ormai in preda alla secolarizzazione. La tentazione di mettere la freccia a destra e di ritornare in quei luoghi, è stata forte, ma con grande self control ha prevalso l'ordine che mi ero autoimposto di non fare soverchie deviazioni.
La strada è tutta curve, con qualche tornante mica male; che fare quando si trova il solito camion davanti, che procede a bassa velocità? Si supera, non si supera? La tentazione c'è, indubbiamente; poi prevale, però, la prudenza: meglio arrivare qualche minuto dopo, che andare a sfracellarsi in pieno contro un'altra macchina, no? Eh no: proprio ora che qualche conferma e qualche soddisfazione, dopo tanti anni di duro lavoro, uno inizia a vederla, sarebbe proprio una beffa...
Ps Colonna sonora durante il viaggio, consigliata a tutti, nella sua multiformità: l'ultimo Cd di Bruce Springsteen (Wrecking ball, STRAORDINARIO), gli Eurythmics e - udite udite - il Cd di Umberto Ceccherini, con canzoni senesi: canzoni in genere belle (a parte un paio), voce straordinaria del panterino Umberto. Una, in particolare, secondo l'eretico è meravigliosa. Ne riparleremo a tempo dovuto...
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Mi fai scompisciare...
RispondiEliminaBentornato nella tua bella Siena, spero che sia riuscito a vedere Report, anche stasera c'è stato un piccolo ragguaglio della situazione su Siena. Ti faccio notare anche che oggi a pag 12 del fatto quotidiano c'era un articolo sulla situazione politica di Siena. Con ammirazione Carlo Puoti
RispondiEliminaCaro Carlo,
Eliminanel ringraziarti, dico a te e agli altri lettori che il pezzetto di Report di ieri è sul sito della trasmissione.
Per quanto riguarda l'articolo (pagina 13 del Fatto di ieri), ben detto: la curiosità è che si tratta di un pezzo che - lungi dal dire castronerie - sembra ispirato direttamente da fonti ceccuzziane, dall'inizio alla fine. Forse serviva per "riparare" a certi pezzi durissimi di Meletti in settimana?
L'eretico
caro carlo, come non trovare un tuo commento su un blog che ha come richiamo il termine "eretico"?....con piacere vedo che perseveri nel "viziaccio" di vedere report.
Eliminase mai passerai di qui nuovamente sappi che, nonostante il caldo opprimente, ti abbraccio forte...Gabry
bell'articolo Raffaele....rivaleggia con i report di Paolo Rumiz....se scrivi un libro cosi te lo compro subito...
RispondiEliminabuon lavoro
Io sapevo che Leo era uno zozzone. non si lavava mai e soprattutto NON SI CAMBIAVA MAI LE MUTANDE. particolari che addolcivano gli anni liceali in cui ci fracassavano gli attributi con i lamenti dei pastori erranti (ma stessero a casa!) e il temutissimo sabato del villaggio con al donzelletta!!! Se togli l'infinito, il resto della produzione assomiglia al contenuto delle sue orride mutande. Ma che ti piace di costui?
RispondiEliminaapprovo in toto la colonna sonora e chiedo di sapere il titolo del cd del Ceccherini, grazie
RispondiEliminaBen volentieri:
Elimina"A te unica al mondo-Canti senesi", interpretati appunto da Umberto Ceccherini. Comunque ne riparlemo, specialmente della bellissima "Son tre ore", che secondo il giudizio ereticale è tre spanne sopra tutto il resto.
Sulla provocazione antileopardiana, invece, preferisco NON rispondere per niente: non vorrei andare incontro ad altri guai...
L'eretico
beh speravo di avere almeno un commento sulle attitudini igieniche del sommo poeta che attestasse la veridicità delle info o lo smentisse
EliminaGrazie mille Eretico, lo acquisterò molto presto e credo che ne farò dono anche a mia madre, alla quale regalo sempre anche tutti i tuoi libri .
EliminaVolevo precisare che non ho scritto io la provocazione anti leopardiana... me ne guardo bene.
Cari saluti, in attesa di nuove notizie e, perché no ?, recensioni musicali.
Una mamma di un tuo ex alunno per niente angosciata, anzi, grata.
Caro Eretico ... l'Italia è e rimane (nonostante il cemento, le caste, Rigor Montis, MafiaCamorraNdrangheta etc etc il posto più bello del mondo ...
RispondiEliminaforse solo Praga (che pero' ha intorno una campagna monotona e poco attraente) è l'unica città extra italiana che meriti ...
tu che hai girato tanto che ne pensi ?
F.to
L'Anonimo
In linea di massima, d'accordissimo! Su Praga ho tanto materiale (avendola rivista un mesetto fa): spero a breve di scriverne!
EliminaQuanto al commento su Leopardi, divento permaloso: toccatemi (quasi) tutto, ma non il "mio" Giacomo!!
L'eretico
Il posto piu' bello al mondo non è un'espressione geografica, ma quello nel quale tu, soggettivamente, vivi beato, sereno e contento. Puo' essere il Gabon come l'Islanda.
EliminaChissenefrega del Palio, del Colosseo del mare e delle Dolomiti se vivo angosciato, angariato e schifato.
Riflessione vagamente senechiana, sulla quale l'eretico concorda in toto...
EliminaL'eretico
Ahahahah...Mio padre è nato a Caldarola e vissuto "sul" Lago di Caccamo per un bel po'...Bei posti. Per farti qualche risata (?) dovevi farti un giro dei paeselli fantasma li intorno (Pievefavera, Pieve Torina...dai 5 ai 10 abitanti) che sembrano fermi a 100 anni fa con le loro scritte fasciste sulle case stile "Memento audere semper" e la totale "impermeabilità" al "progresso". Pensa che in uno di questi paesi (mi sembra Letegge..) fino ad un paio di anni fa c'era ancora, una vecchia cabina a gettoni si quelle col pulsantone rosso...
RispondiElimina"Barri" è fantastico! Segnalo anche il ben più noto Pennabilli confinante col comune di Badia Tedalda che - curiosità - ha la particolarità di avere un'exclave in Romagna...
RispondiEliminaIl cd con i canti senesi è veramente una delizia. Lo sto ascoltando con grande piacere, che voce bellissima il Ceccherini! grazie
RispondiEliminaIl blog solipsistico va anche bene, carino questo post con la digressione sul viaggetto da Recanati a Siena, bene anche Leopardi, bene l'insofferenza verso la casta senese e verso i grovigli, ma ti prego... i canti senesi no. no. no.
RispondiEliminaP.S. ma perché in questo blog si firmano tutti "anonimo" ?
e invece guarda che questo cd è veramente ben fatto, molto classico e professionale; mi sono dovuta ricredere anche io sui canti senesi...te ne consiglio l'ascolto ! Maria ;-)
EliminaMaria, io non li ascolto i canti senesi. grazie cmq del consiglio premuroso.
EliminaPerchè tu come ti sei firmato/a? :-)
RispondiEliminanon ho capito come funziona tecnicamente. se uno vuole mettere uno pseudonimo come si fa? ci si deve registrare? ma non vedo form per registarsi in questo blog......boh?!
EliminaForse non era sulla tua strada di ritorno, ma per andare nelle Marche io ho incontrato un fantastico paesino di nome FAVALANCIATA. In vista gemellaggio con Orgia?
RispondiEliminaPENNABILLI, FAVALANCIATA... li vedo bene come residenza per donne sole o, anche meglio, come luogo per organizzare la giornata dell'omofobia
RispondiElimina