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giovedì 12 luglio 2012
Riconfermato Mussari all'Abi: una proposta ereticale...
All'eretico spesso capita di riascoltare una gran bella canzone di Edoardo Bennato intitolata "Non farti cadere le braccia" (la raccomando a tutti).
In momenti come questi, però, come si fa a non farsele cadere, nonostante tutta la buona volontà? Ieri Ignazio Visco, Governatore di Bankitalia, ha pronunciato un discorso (all'apparenza) durissimo contro i "prestiti basati sulle relazioni, che non sono più sostenibili". Ancora Visco, purtroppo però fuori tempo massimo:
"Le politiche di affidamento devono essere basate sulla solidità dei progetti imprenditoriali, non su relazioni e legami che ne prescindano: stabiliti in fase di crescita economica e di finanza favorevole, essi non sono oggi più sostenibili".
Se la finanza fosse sempre favorevole, si potrebbe continuare a chiudere un occhio, come spesso capitato a Bankitalia precedente gestione?
Ad ascoltare Visco, un raggiante Mussari Giuseppe, che sicuramente - con la faccia che si ritrova - avrà annuito, se non applaudito, il Governatore. Forse avrà financo deliziato il gran capo bancoitaliota con un sorriso dei suoi.
Come se Lui i prestiti "basati sulle relazioni" non li avesse mai erogati. Nella mia biografia non autorizzata, esempi ad iosa: i 60 milioni all'amico di Denis Verdini (Capitolo su Verdini, pagg. 255-273), la pioggia di danaro montepaschino per Bagnaia della Monti Riffeser editrice della Nazione (Capitolo ad hoc, pagg. 167-177), e via discorrendo.
Ignazio Visco ha compiuto dunque un capolavoro di doppiezza gesuitica (nomen omen?): con la voce, attaccava duramente (ma a babbo morto: come avrebbe chiosato De Andrè, si danno buoni consigli quando non si possono più dare cattivi esempi...); con le mani, invece, si immaginano pacche sulle spalle. Anche a Mussari Giuseppe.
Della riconferma abista in quanto tale, avevamo già scritto a giugno: una vergogna per il buon senso, per i correntisti ed azionisti Mps (grazie a Lui, Mpr), oltre che un affronto per la Magistratura.
Scandalo Barclays in Inghilterra? Moral suasion della Banca d'Inghilterra, della Financial Services Authority, del Governo Cameron stesso (con l'istituzione di una inchiesta parlamentare specifica): l'Amministratore delegato della Barclays - travolta dal cosiddetto Liborgate - Bob Diamond se ne va a casa. Lascia la poltrona. In Italia, come minimo gli avrebbero fatto fare il Presidente della versione inglese dell'Abi: latitudine che vai, usanze che trovi.
Veniamo alla (serissima, non ironica) proposta ereticale: atta a non farsi cadere (del tutto) le braccia. Alessandro Profumo e Fabrizio Viola - la diarchia montepaschina ora al comando - non hanno responsabilità diretta, nello scempio mussariano; ma hanno entrambi - e Profumo di più, vista la figura istituzionale che ricopre - una enorme respopnsabilità morale, di fronte alla collettività senese cui sono stati imposti. Entrambi, tra l'altro, siedono con autorevolezza nel Comitato esecutivo dell'Abi, quindi si presume che abbiano avuto un qualche ruolo nella scandalosa riconferma del Nostro. Profumo in particolare non vuole fare alcuna chiarezza su NESSUN ASPETTO DELLA GESTIONE MONTEPASCHINA DI MUSSARI, IN PARTICOLARE SULL'AFFAIRE ANTONVENETA. Fino a che non ci sarà chiarezza su determinati passaggi, chi comanda in banca NON avrà la necessaria autorevolezza per imprimere svolte, o pretendere sacrifici dagli altri.
Ciò detto, la proposta in soldoni è questa: le istituzioni senesi - a partire dalle Contrade - facciano la loro parte. Mai più Profumo e Viola a cena, pranzo, colazione o buffet vari fino a che non dimostreranno di volere davvero la verità su Antonveneta, e fino a che non uscirà dalle loro auree bocchine una sola parola, invece che considerazioni generiche e fumose: Mussari (cognome impronunciabile, per loro. Chissà perchè...).
Proposta civile, assolutamente pacifica, quasi gandhiana, se mi è consentito. Nessuna mammina (calva) potrebbe mai scandalizzarsi, per questo: altro che "corridoi prussiani". A luglio, i due erano nella Selvina? Male: ad agosto NESSUNO LI INVITI!
E siccome tanto qualche dirigente servile si troverà sempre (non c'è che l'imbarazzo della scelta, purtroppo), l'eretico spera che almeno gli si faccia pagare la cena. Un gesto puramente simbolico, che avrebbe però un significato dirompente, ben al di là dei 40 euro, che per loro valgono come i 2 centesimi dei rest per le persone normali. E sarebbe auspicabile che qualcuno - con le mani ben dietro le schiena - gli alitasse addosso tutta l'amarezza che ha in corpo, trovandoseli accanto. Che se lo passino in yacht, il loro ferragosto dorato!!
Dopomani è il 14 luglio, anniversario della Rivoluzione francese; qui nessuno vuole vedere rotolare teste; ci basterebbe, almeno, vedere arrossire facce...
Ps Stasera all'hotel Moderno alle 21,00 l'attivissimo Alessio Berni - Consigliere comunale poggibonsese ed animatore del civismo toscano -, presenta il suo ultimo libro (il tutto organizzato dall'Osservatorio civico senese). Un'occasione per riflettere sui prossimi scenari politici, alla vigilia del voto 2013.
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nulla da ecceire sul richiedere a chi govrna la Banca che prendadistanze e provvedimenti nei confronti d chi la banca l'ha portata alla distruzione e molto altro chiederei ..... per esempio che ottenessero dalla magistratura la giustizia che chi ha depredat la banca fosse messo dove merta e non dove è stato collocato attualmente visto he per sua stessa ammissione non è il suo lavoro (e si è visto)
RispondiEliminamentre un appunto lo faccio all'Eretico sulla propaganda a quel Buon Berni..... evitrei di inserire personagg di così poca chiarezza o che parlano bene e razzolano bene favoriti anche da unasituazione politica locale i basso livello. chiederei all'Eretico di approfondire quanto avvenuto a Volterra nel corso dell'ultimo dell'anno e nei mesi a seguire, che ha visto il suddetto Civicista al centro di varie vicessitudini non del tutto chiare e chiarite. Troverete articoli sul tirreno e su blog locali di Volterra
Nessuno prenderà in considerazione la sacrosanta proposta dell'eretico. Più facile semmai che Mussari vada a fare il Priore di qualche contrada. Il Palio l'ha già vinto da cavallaio, gli manca di vincerlo da dirigente.
RispondiEliminaHai ragione! Adesso ci manca di vederselo priore o capitano e poi si può far veramente festa. il problema comunque che di "Mussari" a capo delle contrade ce ne sono già da almeno vent'anni.
EliminaCaro Eretico, la tua proposta è condivisibile così come lo è il tuo coraggioso e raro idealismo; ma come diceva il buon Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo "tutto cambia perché nulla cambi".
EliminaGuardiamo un po' la provenienza dei vari dirigenti di contrada (priori, capitani, mangini ecc.): se solo considero la mia, negli ultimi 30 anni ce ne sono stati un bel po' d'area MPS e PDS-DS-PD: pensi che si rifiuterebbero di ospitare a cena i nuovi Signori della Banca oppure si genufletterebbero a mo' di zerbino?
Quello che manca a Siena è un sussulto d'orgoglio dei vari popoli di contrada, cioè della "base", ma anche da questo punto di vista sono sempre più scettico: più che figli di Barbicone noi senesi stiamo diventando "moderni", ovvero omologati, conformisti, ipocriti, sempre meno genuini e mal disposti verso la dialettica e il confronto interno... Tutto ciò non farà che allontanare sempre più persone come me e i miei amici dalla contrada. Duro a dirsi e spiacevole, però la realtà è questa qui!
Caro Eretico
RispondiEliminaDal 1960, l'unico Governatore della Banca d'Italia serio, competente ed autonomo (sottolineo autonomo) è stato Paolo Baffi, eletto nel 75 ed incriminato, senti un pò, nel 1979 "per mancato esercizio della vigilanza sugli istituti di credito". Evitò l'arresto per l'avanzata età, si dimise e, ovviamente, nel 1981, fu prosciolto con formula piena da ogni addebito.
La vicenda mi ricorda quella del Dott. Vincenzo Pennarola, nominato Provveditore del Monte dei Paschi nel 93 e letteralmente cacciato nel 95 senza che fossero rese note le motivazioni di tale, unanime decisione della Deputazione.
Tra le voci che giravano all'epoca, ve n'era una che riguardava la richiesta di chiarimenti circa l'enorme debito che il PDS aveva con la Banca (a proposito, che sviluppi successivi ci saranno stati? Mah!).
Quindi, rassegniamoci, dagli enti inutili come l'Abi e la Banca d'Italia avremo solo le rituali comunicazioni di circostanza ed i loro vertici saranno sempre servi ed asserviti al potere politico.
lo preferisco fantino dato che è alto "un ca..o e un barattolo" e poi almeno se non manda riscuote piu' che per l'Antonveneta!!!
RispondiEliminaFalso Biscardi
Articolo ineccepibile. Questa città, però, abulica e corrotta non ha gli "anticorpi" per alcuna reazione degna di nota. Una triste agonia.
RispondiEliminaSì, lascia fare il Berni, caro amico mio. Il libro è pasticciato e nessuno stasera l'aveva letto per cui il dibattito è andato avanti stancamente alla ricerca del sesso degli angeli: partito o movimento? Una riunione di reduci della sinistra in crisi, così no si va da nessuna parte, il PD può stare molto tranquillo, credimi.
RispondiEliminaE Franchino con il fido successore Mugnaioli li volete a cena nelle nostre contrade? Caro Eretico quando c'e da far arrossire o maltrattare qualcuno mettici sempre anche il Ceccuzzi e i suoi yes man tanto sono corresponsabili di tutte le situazioni nefaste di Siena e quindi se lo meritano di sicuro!!!
RispondiEliminaAllora Tanzi presidente del CSM, che ne di te?
RispondiEliminaMah.... effettivamente è curioso vedere a capo di un'associazione di categoria uno che in 5 anni ha fatto fallire un'attività vecchia 5 secoli.
RispondiEliminaCioè, in pratica, vedere il Mussari a capo dell'ABI equivale a vedere Schettino eletto presidente dell'Associazione Capitani di Fregata o roba del genere.
Obbiettivamente facce a gomitolo così, si riescono a trovare solo in Italia. L'Eretico cita Bob Diamond e l'Inghilterra, ma non credo serva scomodare paragoni così importanti.
Ricordo che negli anni '90 nella Colombia del Presidente Cesar Gaviria (l'uomo al soldo del cartello di Cali) rimossero dalla presidenza della Banca de Colombia, Francisco Ortega per aver effettuato operazioni molto, ma molto meno gravi di quelle fatte dal Mussari.
Boh.... contenti loro....
Ringrazio l'Eretico per l'attenzione che ha riservato al mio "attivismo" e colgo l'occasione per dare delle rassicurazione all'impavido "anonimo", che ormai da mesi, tenta insieme a suoi "compagni di faccende" di diffondere gratuite illazioni e provocazioni, nel tentativo di arginare quella "politica locale di basso livello" (presumo si riferisca alla politica dei civici) che anche in luoghi come Volterra, ha già scardinato gli oligarchici sistemi, che da anni governano i territori toscani.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la vicenda, strumentalmente pompata dal tirrenico sistema mediatico, molto vicino ai "compagni di faccende", vorrei rassicurare il "temerario anonimo" e i lettori del blog (quelli eventualmente interessati) che, nonostante gli infondati esposti avanzati, nonostante le sbandierate "multe o contromulte", nonostante i costanti tentativi di infangare i nuovi della politica nel tentativo di farli assomigliare ai vecchi, nonostante tutto ciò, la questione è definitivamente risolta e oserei dire archiviata. La situazione denunciata, nel tentativo di "macchiare" la mia immagine, da colui che oggi continua ad invocare qualche giornalista asservito a certe cause, o addirittura chiedendo l'intervento dell'Eretico, è ormai stata chiarita a più riprese (leggasi http://www.flickr.com/photos/81433742@N07/7460700178/).
Qualora l'Eretico, volesse approfondire mi metto comunque a disposizione ma credo che abbia ben altro da seguire rispetto a queste circostanze.
Ringrazio comunque sentitamente dell'attenzione e nella speranza di essere stato esaustivo, porgo i miei personali saluti al mio particolare fan, che costantemente tenta di denigrare il mio attivismo in ogni luogo e in ogni spazio, dove gli viene offerta la possibilità di blaterare a mio discapito senza motivo.
PS a differenza di tanti soggetti chiamati in ballo dall'Eretico, ho preferito rispondere personalmente, perché credo che la "nuova" politica debba differenziarsi anche in questo e cercare di dare risposte, quando vengono mosse accuse dirette più o meno puntuali.
....last second: la serata di ieri sera promossa dall'Osservatorio Civico è stata davvero interessante, sarà mia premura inviare una nota al riguardo.
con gratitudine per lo spazio offerto, cordialmente saluto
Alessio Berni
alessio.berni@email.it
335 8361704
Ma la nuova politica cosa pensa di Mussari presidente ABI?
Eliminami dispiace ma la bassa politica a cui mi riferivo è proprio quella che governa questo territorio da sempre e non certo quella delle liste civiche
EliminaSimpatica iniziativa, ma va ipotizzato che in questo momento il duo di condottieri sia abbastanza tra l'incudine di un dato di fatto (MPS -> MPR causa condotte precedenti) e le pressioni di chi vuole tenere un pentolone scomodo più coperto possibile...
RispondiEliminaNon conosco il sig. Berni e nemmeno le vicissitudini volterrane, ma fatto sta che il suddetto è decisamente lontano dal sottrarsi al confronto.....
PS: avete mai visto il Ceccuzzi o il Mussari pubblicare tanto di email e numero telefonico?!
In merito alla proposta dell'eretico:
RispondiEliminaSarebbe probabilmente, un flebile ma significativo segnale di risveglio. Invece, credo che, purtroppo, non avrá molto seguito.
Per quanto mi riguarda cercheró di guardarmi intorno.
La proposta dell'Eretico non verrà mai attuata da nessuno. Le contrade sono piene di distensori di tappeti rossi per le autorità anche se queste sono state causa del momento che tutti noi viviamo. L'unica sarebbe dare di matto e fare uno "spollinio" come si deve......ma come si fa si va dentro e c'è da pagare un monte di soldi.....ognuno si regoli come meglio crede io nel mio piccolo con certi non ci bevo non gli stringo le mani non ci fo l'ossequioso come molti fanno.......
RispondiEliminaHo tanta ma tanta direi tantissima voglia di levarmi dai coglioni......
caro Eretico se Mussari Giuseppe è stato nominato ancora presidente abi evidentemente ha svolto "bene" il suo lavoro, o meglio, ha distrutto e tolto ai Senesi una banca come programmato da qualcuno. Tonti noi che ancora non li abbiamo presi a calci nel c...Forse è l'ora di svegliarsi
RispondiEliminaHo partecipato alla iniziativa dell'Osservatorio Civico, nella seconda parte della serata. Ho avuto purtroppo l'impressione che le forze politiche presenti, da Sinistra per Siena al Movimento 5Stelle, passando per Idv, Rifondazione, Pietraserena, Lega, avvertissero imperiosa la necessità di "marcare il territorio" piuttosto che di provare a prefigurare un percorso capace di mandare a casa coloro che ci hanno portato al disastro. Nel prendere la parola ho sottolineato la necessità di cambiare totalmente la classe dirigente di Siena con persone capaci e competenti che, al di là delle appartenenze politiche, fossero disposte a sobbarcarsi l'improbo compito di ricostruire dalle macerie lasciate dal Pd. Compito improbo perchè pieno di insidie e sicuramente privo di soddisfazioni se non quella di fare il proprio dovere nei confronti della comunità. A situazione eccezionale soluzione eccezionale. Tutte le forze che desiderano davvero il cambiamento della amministrazione devono riporre gli armamentari ideologici e, sulla base di uno spartiacque etico che separi i profittatori e i dissestatori dalle persone per bene, unire le energie e le intelligenze all'unico scopo di liberare la città da chi l'ha tenuta prigioniera per troppo tempo arrogandosi il titolo di "Siena migliore" a spregio altrui.
RispondiEliminaEnrico Tucci
(prima parte) - “L'Italia dei Comuni...cittadini, protagonisti di una nuova politica“ a cura di Alessio Berni
RispondiEliminaIncontro e presentazione del libro organizzato dall'Osservatorio Civico Senese.
“Each of us must learn to work, not just for his or her own self, family, or nation, but for the benefit of all mankind.” Così sua santità il Dalai Lama riesce a distillare in un principio meravigliosamente semplice un più vasto e articolato concetto occidentale di bene comune (nell'accezione di beneficio comune) : la democrazia, forse. La democrazia? E' ormai noto che la democrazia come la conosciamo noi non è la ricetta della felicità per tutti e non è il migliore dei mondi possibili. E' solo il male minore che abbiamo scelto. In democrazia vince la maggioranza (non le minoranze), e agli altri, alle cosiddette opposizioni, non resta che cercare di screditare a ogni costo i vincitori per poterne usurpare gli scranni. Un'usanza invalsa almeno nell'ultimo decennio, quella di delegittimare gli avversari politici, che a noi cittadini ci lascia tutti un po' disorientati. Un'eterna faida tra buoni e cattivi: dunque se ho vinto io, il cattivo sei tu. E non c'è appello: se hai scelto una fazione, l'altra (quella opposta) deve essere per forza delegittimata.
Mi piace l'intervento dell'ipertricotico Tucci ( a cui auguriamo di far presto la pace con il suo barbiere), ex consigliere dell'opposizione: “sarebbe meglio porre l'accento sugli obiettivi che uniscono” e sottolinea la sua sentenza con un gesto di amorosa cura nei confronti della rappresentante dello schieramento opposto, Vigni,carezzandole una guancia. Vigni risponde compiaciuta con un sorriso di complicità. E' assai probabile che Tucci abbia fatto il liceo classico, cita in latino gli exempla di Esopo (beccato in flagrante su un blog, se non era un caso di omonimia), che dio lo benedica. Ma non gli si perdona il fil rouge che lo collega a un presidente del consiglio poco amato a queste latitudini. Anche Vigni ha fatto il classico. Ha infatti strumenti critici sufficienti per un confronto dialettico degno di questo nome, ancorché legata, a tratti, a una nostalgica visione veterocomunista che sta alla mia generazione un po' come MsDos sta a sistemi operativi più avanzati come Linux(che personalmente uso nella versione di Ubuntu, gratis dalla rete) o Windows (quello di Bill Gates, a pagamento..e decisamente più instabile): ” tutta colpa del capitalismo”, dice.
(segue seconda parte)
(seconda parte)
RispondiEliminaDalle crisi, il novecento ci insegna, si esce a destra, qualcuno ha detto. Speriamo che questa volta se ne esca da un nuovo pertugio, né di destra né di sinistra. Per dirla con Gaber “ ..è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra”. Mi sembra ci sia un desiderio diffuso di chiudere una triste e vergognosa pagina della politica senese fatta di caste, di intrighi armoniosi, di giochi di potere, di voti di scambio e di poltrone. La politica, quella seria non si fa né per passione - per passione, vivaddio, si fa il tifo per una squadra di calcio o per la propria contrada, anche se a Siena “tifo “ non si deve dire: un'altra delle novelle pietose che amiamo raccontarci), né per ambizione. La politica si fa per raggiungere e garantire il bene della collettività. Punto e basta. E' l'uovo di colombo. La partitocrazia a dire il vero è venuta a noia un po' anche a me, non credo che sia l'unica via da percorrere per una sana democrazia. Amo credere e sperare che ve ne siano altre. Non credo nelle ideologie obsolete che sanno di muffa, non credo ai politici di professione che trattano la politica come fosse il salotto di casa loro. Credo che “due mandati e poi a casa” sarebbe una formula da tenere seriamente in considerazione, su tutto il territorio nazionale. No, non è un endorsement per Aurigi, anziano pasionario M5S, animato da una vis polemica debordante che finisce col tracimare in un vivace siparietto da varietà. Suggerirei di provare a spostare il set per le sue concioni in un bar di rione dove potrebbe esibirsi, da par suo, per una platea certamente più adatta. Stesso consiglio per il coetaneo che dalla platea rispondeva , all'appassionato Aurigi, con pari veemenza . Tutti al “barre”, dunque! Per coloro che invece al bar non andranno e che resteranno entro i confini di toni dialettici più urbani, amo puntualizzare: non sono fra quelli che gridano allo scandalo per un grilliano “vaffa”, io sono una sostenitrice e fautrice del vaffa, il vaffa in certi casi è indispensabile e salvifico, il vaffa è sacrosanto,il vaffa è sano, insomma...ogni tanto...un bel vaffanculo ci vuole...eccheccazzo!
(segue terza parte)
(terza parte) - L'Italia dei comuni, dunque, comuni cittadini: quelli che non hanno mai voce in capitolo, quelli disinformati o maleinformati, quelli che votano pd perché da generazioni votano per il partito comunista e credono che sia sempre quello ( e sono tanti, credetemi, compreso il mio falegname) quelli che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese,quelli che se rientrano in graduatoria per l'asilo del bambino devono pagare 400 euro al mese (ma come fanno?), quelli a cui non si fa il contratto oppure si fa una collaborazione capestro, di più, gli si fanno firmare le dimissioni in bianco, se proprio vogliono un contratto a tempo indeterminato (eh sì, succedono anche a Siena queste cose), quelli che possono solo stare a guardare lo spettacolo triste e indecente di una città saccheggiata, oltre che dei danari, della propria dignità. Per l'ambizione di alcuni.
RispondiEliminaL'Italia dei Comuni, un incontro di civica ispirazione dalla platea tristemente omogenea: vegliardi, eterni parvenu, che annusano l'aria come segugi famelici, fosse la volta buona che riescono a salire sul carro del vincitore, vecchio sport nazionale. Intanto un vecchio “rinco” si addormenta, ma potrà dire io c'ero. Non mi mette di buon umore calcolare ( e si fa presto) che l'età media è elevatissima, che i “giovani” (si contano sulle dita di una mano) hanno almeno 40 anni, le donne manco a dirlo. Dovrebbe essere vietato per legge presentarsi in politica agli over 55. Vorrei un contesto civico in cui i 40enni sono i più anziani. E invece capita di assistere a scene in cui Massimiliano Angelini, neoquarantenne e abile moderatore, si trova a dover rintuzzare il tentativo indecoroso di un vegliardo Peccianti, di destabilizzare la serenità e serietà del dibattito,con una provocazione stolida e decisamente fuori luogo : “questo incontro è strumentalizzato!”, borbotta con protervia il vecchio. Ma questo non può e non deve essere più un paese per vecchi.
Non dobbiamo più respirare la loro muffa nella città della verbena dalle magnifiche sorti e progressive.
Come dice il Dalai Lama, se vogliamo davvero cambiare le cose intorno a noi bisogna prima cambiare dentro di noi. Se non lo faremo si andrà incontro al solito gattopardiano destino, si cambia tutto per non cambiare niente.
cordialmente
Beatrix Kiddo