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lunedì 12 settembre 2011

11 settembre: istruzioni per l'uso...

  Chi è che non si è commosso, ieri, guardando le immagini newyorchesi? E chi è che non si ricorda cosa stesse facendo esattamente dieci anni prima (l'eretico si trovava in una auletta di una scuola per stranieri, e stava tentando di insegnare - senza alcun successo - l'italiano ad un giovane tedesco, duro come un tronco di quercia...)?
 
  A margine dell'anniversario, l'eretico avrebbe da scrivere sin troppo, e non si vogliono tediare i (sempre più numerosi) lettori; in questa sede, si vuole solo ricordare una cosa, forse non sufficientemente impressa nella memoria collettiva: su 19 attentatori dell'11 settembre, ben 15 (!) erano di passaporto saudita. Ma nessuno mai parlò - neanche come ipotesi - di muovere guerra al Paese che custodisce i due principali luoghi sacri dell'Islam, nonchè tanto oro nero da fare gola a tutti. Nonostante tutti sapessero (e sappiano) da dove provengono i denari per le madrasse dell'Islam radicale, capaci di indirizzare verso l'Occidente odio e violenza (di queste scuole coraniche, le prime vittime sono gli islamici moderati, stragrande maggioranza).

 L'attacco all'Afghanistan (legittimo, ma portato avanti in modo del tutto sconsiderato dagli occidentali, con un ruolo a sè giocato dall'Italia, come dimostrato dagli ultimi decrittamenti di Wikileaks), e quello all'Iraq (assolutamente sconsiderato, in tutto e per tutto), hanno portato - in estrema sintesi - ad una maggiore instabilità nello scacchiere mediorientale, e non solo: questione arabo-israeliana, lungi dalla risoluzione (lo Stato di Palestina nascerà in modo unilaterale, a giorni, all'Onu, con gli States votanti contro); Israele, sempre più isolata (rottura gravissima, e recente, quella con la Turchia, baluardo filoccidentale in Asia minore -come si diceva una volta -, grazie alla tradizione kemalista), Iran sempre più aggressivo.
Non è tutto: l'unico risultato che Bush e teocon potevano vantare, era il ritorno alla presentabilità per Gheddafi, dopo il 2001 non più nemico pubblico numero uno. Si è visto poi...

  Ciò detto, l'eretico si chiede, a guisa di provocazione: quanta gente sa collocare nello spazio e nel tempo la strage delle Twin towers e del Pentagono, e quanti sanno, invece, orientarsi, con le medesime coordinate spazio-temporali, su Srebrenica (più di 8000 morti, contro 2700: la più grande strage in Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale)? E ancora, per chiudere: per noi, per la nostra vita quotidiana, l'impatto maggiore è venuto dalla guerra nella ex Yugoslavia, dal 1995 in avanti, o dall'attentato delle Torri gemelle? Pensate ai vostri vicini di casa, ai compagni di banco dei vostri figli, a chi vi trovate davanti quando andate a fare la spesa: e provate a dare una risposta... 

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